Viaggiare e visitare
in camper
Chiesa
S. Pietro -
Facciata a coronamento
orizzontale, con portale quattrocentesco e
campanile gotico. L'interno ( ad una navata ed arricchito da cappelle )
e' ornato da affreschi; nella cripta si conserva una
Deposizione in terracotta.
Chiesa di S.
Maria del Popolo -
Iniziata alla meta' del secolo XV, presenta una pregevole facciata
in pietra rosata e portale con bassorilievo nella lunetta in stile tardo
- gotico. L'interno fu restaurato gia' nel settecento.
Chiesa di S. Francesco -
XV - XVI secolo, con portale
tardo gotico e facciata a coronamento orizzontale. All'interno, in una
cappella abbiamo un Presepio con figure in terracotta policroma del
'500 - scultura abruzzese.
Chiesa di S. Giuseppe da Leonessa -
Barocca.
Le
mura -
Con la gotica porta Spoletina.
La
fontana Farnese -
Del XVI secolo ed al centro della piazza principale e' contornata, in parte, da bassi edifici porticati.
La strada panoramica
della Vallonina -
Si inerpica tra fiabesche
faggete. |
Dintorni
Poggio Bustone (25 km) -
Il paese, sorto nel XII
secolo, conserva una torre pentagonale e la gotica porta del Buongiorno.
Convento di S. Giacomo.
Duecentesco con chiesa del XV secolo; interno gotico e chiostro. Ubicato alle pendici del
monte Rosato. Campo Stella
Localita' sciistica a 6 chilometri in
direzione del Terminillo, con una cabinovia, due seggiovie e cinque
sciovie. Terminillo (21 km da Rieti - alt. 1620)
E' la cima piu' alta dei monti reatini (2216 m) ed ha favorito, per l'abbondante
innevamento, lo sviluppo di centri attrezzati per gli sport invernali,
utilizzati anche per la villeggiatura estiva.
Localita' principali: Pian de' Valli e Campoforogna con piste da sci con
uno sviluppo di 40 km servite da vari impianti di risalita. E'
considerata la "montagna di Roma", da cui dista solo 99 km.
Con la seggiovia che sale poco oltre Campoforogna si raggiunge il
rifugio Umberto I, costruito nel 1903, sul Terminilletto (2108 m.). |
Agenda del Camperista
Feste - Sagre - Ricorrenze - Manifestazioni
La Pasquella
5 gennaio
Un tempo i termini "Pasqua" e
"Pasquetta" indicavano le principali festivita' religiose ed
e' da qui' che deriva la nuova denominazione di un rito antichissimo
e precedente al cristianesimo: quello della Pasquella.
Si svolge nella dodicesima notte dopo il Natale, quando si conclude il
periodo di passaggio dal vecchio al nuovo anno, cominciato il 25
dicembre. In questa notte di prodigi i questuanti, che rappresentano i
morti tornati sulla terra per aiutare i vivi, vanno in giro per il
paese cantando una nenia. La Pasquella per l'appunto, con la quale
augurano prosperita' per il nuovo anno, chiedendo in dono
prodotti della terra.
Per informazioni tel. 923212 - 923380.
La Messa della Bambina
Il 6 gennaio
Nella Chiesa di San Giuseppe si celebra una messa alla quale possono
partecipare solo gli uomini. L'usanza ha origini nei rituali delle
Congregazioni artigiane. Il fatto curioso e' che viene onorata una
statua di Gesu' Bambino adornata per l'occasione con una corona
e un manto dandole le sembianze di una bambina.
Segue uno spettacolo di burattini e distribuzione di doni e dolci.
Per informazioni tel. 923212 - 923380.
San Giuseppe di Leonessa.
4 febbraio
Giuseppe, nato nel paesino reatino nel 1556 da una famiglia
benestante, come S. Francesco, abbandono' l'agiatezza familiare
preferendo vivere nella condizione di poverta' dell'ordine dei
cappuccini per meglio dedicarsi alla difesa dei poveri, dei deboli e
degli ammalati. Appena ordinato sacerdote, nel 1580, ando' missionario
tra i turchi di Costantinopoli per predicare e prodigare le sue cure
agli schiavi cristiani ed agli appestati . Ma quando tento' di
avvicinare il sultano Amurat III, fu imprigionato ed espulso da
Costantinopoli, dopo essere stato sottoposto al supplizio del
"gancio", a cui venne appeso con una mano ed un piede per
ordine del sultano il quale non vedeva di buon occhio la sua attivita'
missionaria.
Tornato in Italia si dedico' ai poveri ed agli infermi e lotto' contro
le prepotenze e le ingiustizie, realizzando rifugi per ammalati e
pellegrini ed organizzando scorte di frumenti da utilizzare nei
periodi di carestia. La leggenda racconta che S. Giuseppe opero' il
miracolo della moltiplicazione delle fave e per questo, la sera
della vigilia del 4 febbraio, data della morte del Santo, e'
tradizione consumare fave cotte.
La morte lo colse ad Amatrice nel 1612 ove fu sepolto; ma gli abitanti
di Leonessa, ritenendo piu' giusto che le spoglie del santo
riposassero nella citta' d'origine, una notte del 1639 perpetrarono il
"sacro furto" trasportandone il corpo al paese natio. La
disputa per il "possesso" delle reliquie del Santo è ancora
viva nella tradizione locale.
Alla processione con il cuore di San Giuseppe partecipano delegazioni
provenienti dal Lazio e dall'Abruzzo e viene aperto il Museo del
Santuario per visite guidate. La sera musica, cabaret, feste e fuochi
di artificio.
Nel secondo fine settimana di settembre si ripetono i festeggiamenti
civili e religiosi in onore del Santo.
Per informazioni tel. 923380 - 923218 - 923212.
Festa della Neve.
Prima domenica di marzo.
In questa stagione le cime intorno al paese sono ricoperte di neve per
divertenti sciate sulle piste di Campostella e del Tilia. Ed e' giustamente alla neve che viene dedicata la giornata: gare di sci da
fondo ed offerte gastronomiche in località Fontenova (carne locale
cotta alla brace, panonta e cacio leonessano). E dopo lo sport e
l'appagamento culinario e d'obbligo una visita alla bella cittadina,
al suo ordito medioevale con i possenti portici ed palazzetti nobili
cinquecenteschi e seicenteschi.
Per informazioni tel. 923212 - 923212 - 923380.
Processione del Venerdì Santo.
Festività di Pasqua
La tradizione di celebrare la festivita' con cortei caratterizzati da
drammatiche rappresentazioni fu importata da alcuni gesuiti spagnoli
nel 1700. Ora e' la Venerabile Confraternita di S. Croce che organizza
un corteo funebre con in testa la Madonna che segue la bara del Cristo
Morto accompagnata dalle Tre Marie.
Per informazioni tel. 923212 - 923380.
Sabato Santo - La Pieta'
Festivita' di Pasqua
La Venerabile Confraternita della Madonna delle Grazie conduce in
processione la statua lignea della Pieta' (copia di quella
michelangelesca). Anche in questa occasione, come per quella del Venerdi' Santo il corteo
e' accompagnato dalle tre Marie. In questo
giorno di festa e' tradizionalmente di buon augurio consumare una
robusta colazione pasquale a base di frittata di coratella, pizza di
Pasqua, salame e uovo sodo benedetto.
Per informazioni tel. 923212 - 923380.
Palio del Velluto
3^ decade di giugno
Rievocazione storica di un palio che si disputava nel XV secolo in
occasione della grande Fiera dei SS. Pietro e Paolo, istituita - per
la durata di un settimana - nel giugno del 1464. Durante questo
periodo il Comune sospendeva qualsiasi attivita' amministrativa. Oltre
alla mercatura del bestiame la Fiera era un'importante momento di
scambio economico; inoltre la vendita e lo scambio dei prodotti
tessili ed agricoli con i centri vicini avveniva senza pagare onerose
"gabelle".
A conclusione della fiera avveniva una corsa di cavalli chiamata "Palio
del Velluto"; gara che doveva essere particolarmente
coinvolgente poiche' nel 1557 il rappresentante legale del governo,
decise di interromperla per gravi fatti di sangue. Una
rievocazione storica del palio quattrocentesco si svolge ancora nel
corso di tre giorni che culminano con la ricorrenza dei SS. Pietro e
Paolo. Si aprono le taverne per essere gustati piatti tipici del '500
(le ricette provengono da antichi manoscritti rinvenuti nell'archivio
storico leonessano), oltre ad organizzare stand gastronomici con i
prodotti tipici (farro, miele, pane, olio, prodotti caseari e salumi)
e stand relativi ai manufatti artigianali di Leonessa e della Sabina
(ferro battuto, ceramiche, ricami, pittura su tessuto e su vetro). Si
organizzano antichi giochi popolari
( tiro alla fune, corsa nei
sacchi, ruzzica, morra) e all'arrivo della "transumanza" -
che ha traversato, partendo da Ponzano Romano, le montagne del reatino
- si fa gran festa con cena all'aperto, musica e balli. La mattina del
28 arrivano i cavalieri concorrenti alla corsa del Palio del Velluto e
- mentre si esibiscono giocolieri e musici - si procede ai sorteggi,
agli abbinamenti, alla benedizione dei cavalli; il pomeriggio tutti al
campo di gara per la corsa del Palio ove il premio consiste in un
drappo di velluto per ricordare che la cittadina era famosa per la
produzione di tessuti, in particolare di velluto pregiato. La giornata
si conclude con degustazioni varie di tartufi, miele e con un concerto
di musica corale nella Chiesa di San Francesco. La domenica, tra
sbandieratori, giochi in piazza e musica si attende il pomeriggio per
la sfilata di un magnifico "Corteo Storico"
che attraversa la cittadina preceduto da musici, banditore e dal
Gonfalone del Comune con a seguito il corteo dei magistrati comunali,
della corte di Margherita d'Austria, dei "sesti" e dei
gruppi delle Confraternite.
Durante i festeggiamenti vengono organizzate visite guidate alla
città
Per informazioni tel. 923357 - 923212 - 923280
Festa della Madonna di Costantinopoli.
Secondo fine settimana di luglio.
Il sabato serata musicale, la domenica "Fiera
Franca" in onore della Madonna. Nel pomeriggio,
processione con al seguito le Confraternite e la banda cittadina.
Per informazioni tel. 923212 / 923380.
Estate Leonessana
Agosto
San Giuseppe di Leonessa.
Secondo fine settimana di settembre.
Si ripetono i festeggiamenti civili e religiosi tenutesi in onore del
Santo il giorno 4 febbraio
Per informazioni tel. 923380 - 923218 - 923212.
San Matteo e "Sagra della Patata Leonessana.
Seconda domenica di ottobre
Si preparano in piazza piatti caldi a base di patate, a
cominciare dagli gnocchi (conditi con fettine di tartufo o con sugo di
carne di pecora) . Oppure patate "rescallate" (lesse
ripassate in padella con il guanciale); non mancano i
prodotti locali.
Inoltre si svolge una mostra mercato di artigianato e
di prodotti locali con premio al produttore che presenta la patata
più grande. Al calare della sera ha luogo il Ballo della
Pupazza: un grande fantoccio di cartapesta - imbottito di
fuochi artificiali - viene "indossato" da un uomo che balla
finche' non cominciano ad esplodere i fuochi.
Per informazioni tel. 923212 - 923280.
Festeggiamenti Natalizi
24 dicembre - 6 gennaio
Nel corso delle festivita' natalizie vengono organizzate
svariate manifestazioni:
- Polentata - Corso principale;
- Festa del tartufo della neve - gare attitudinali tra
i cani da tartufo su tartufaie naturali a Fontenova;
- Fiaccolata del CAI del Monte La Croce - distribuzione
di vin brule' all'arrivo in Piazza VII Aprile;
- Concorso di presepi.
Per informazioni tel. 923212 - 923212 - 923280.
Presepe vivente
24 dicembre al 6 gennaio
Presepe vissuto e interpretato da tutto il
paese in
frazione Vindoli. .
Per informazioni tel. 923212 - 923380.
Mercatini - Fiere -
Antiquariato
Fiera
di prodotti locali e di bestiame.
29 giugno
L'importante manifestazione si svolge durante il "Palio del Velluto"
Per informazioni tel. 923357 - 923212 - 923280
"La Fiera Franca"
Seconda domenica di luglio
Cosi' chiamata perche' eccezionalmente al netto di tasse
secondo una disposizione di Ferdinando IV di Napoli, con merci e
bestiame.
Per informazioni tel. 922386)
Mostra mercato di artigianato e
di prodotti locali (in contemporanea con la "Sagra della Patata Leonessana").
Seconda domenica di ottobre
Per informazioni tel. 923212 - 923280. |
Viaggiare e degustare
in camper
Prodotti tipici ed Artigianato
Pizza di Pasqua
- Ricetta
Grammi cinquecento di pasta di pane lievitata - Grammi trecento di
farina - Grammi duecento di zucchero - Grammi cento di burro fuso -
cinque rossi d'uovo interi - chiare d'uovo montate a neve - sale.
Impastare pasta di pane, farina, zucchero, burro, tuorli d'uovo e
sale, lavoratelo ben bene e lasciatelo riposare per mezza giornata.
Poi aggiungete, rimpastando il tutto, le chiare d'uovo montate a neve
e lasciate riposare di nuovo l'impasto per altre due ore. A questo
punto disponetelo in una teglia imburrata ed infilatela nel forno già
caldo. La cottura avverra' in un'ora.
Pizza ricresciuta di pasqua
- Ricetta
Cinquecento grammi di farina - Quattro uova - Quattrocento
grammi di pasta lievita - Cento cinquanta grammi di ricotta romana -
Un limone - Un cucchiaio raso di cannella - Sale.
Versate sulla spianatoia la farina con un cratere al centro ove
rompervi le uova ed unire cannella, un pizzico di sale, ricotta
e buccia grattugiata di limone. Aggiungete la pasta lievitata e
lavorate il tutto con forza al fine di rendere l'impasto elastico.
Ungete la teglia, disponetevi l'impasto fino a meta' altezza e
lasciate lievitare circa cinque ore. Infine fatela cuocere in forno
preriscaldato a 190 gradi per circa quaranta minuti.
La patata di Leonessa
Gustosa e pregevole e' in prevalenza a pasta gialla delle migliori
varieta', con buccia liscia e tuberi grossi e corposi; viene servita a
tavola variando in tutti i modi la sua preparazione.
Alcuni esempi:
- eccellente per realizzare primi come gli gnocchi conditi con
tradizionali sughi di castrato o con raffinati al tartufo nero
dell'altopiano, poiche' tiene molto bene la cottura mantenendosi
integra e assorbendo poca acqua.
- ideale per i contorni ove il sapore viene esaltato se lessata e
condita con olio e prezzemolo, ma diviene eccezionale se "rescaldata",
cioe' lessa e ripassata in padella con pancetta e cipolla.
- gustosa se accompagnata alla carne in umido, alle
polpettine e così via.
- per le patatine fritte occorre impiegare quelle a buccia rossa
dell'altopiano, particolarmente appetitose grazie alla consistenza che
le rende croccanti e dorate.
Infine le locali
ciambelline di patate, dolce molto diffuso nella zona
e prelibatezza della cucina leonessana. |