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 "  L'Altra     di Camper Web  "   - 20 Regioni - 1000 Emozioni in camper

Municipio - Piazza Matteotti, 25 - tel. 0761.799923

Ufficio Turistico - c/o comune 0761.799923

Polizia Municipale - 0761.79878

Servizio Medico turistico estivo - 0761.788756

Posizione geografica - Bolsena e' una cittadina sulla  riva orientale dell'omonimo lago con una economia agricola e turistica; un angolo dell' Altra Italia  immerso nella natura incontaminata.
Ubicata al km 113 della Cassia, e distante circa 31 km da Viterbo, ha una altitudine di metri 350 slm ed e' adagiata sulle colline digradanti dei monti Volsini.
Alla citta' di Bolsena appartengono vestigia storiche dell'antichita'; una delle prime martiri cristiane; un castello; un miracolo politicamente importante del XIII secolo; opere d'arte ed esempi di architettura dell'epoca romanica, medioevale e rinascimentale; due delle piu' interessanti manifestazioni folcloristiche; cucina tradizionale; bellezze naturali; curiosita' geologiche.

Frammenti di storia

Le sue origini risalgono al III sec. a.C. e del suo passato etrusco e romano sono affiorate tracce lungo la strada per Orvieto; inoltre e' da ammirare l'imponente cinta muraria, che si sviluppa per oltre 4 km. e nella cui  porzione superiore del perimetro sono visibili i resti di alcuni edifici di culto.
Volsinii  (secondo la forma latina del nome o Velzna   secondo la forma etrusca)  fu una grande citta' dell'Etruria e il capoluogo di una regione molto ricca  (L'invenzione della macina girevole e' stata attribuita ai Volsiniesi e sembra che queste loro macine di pietra fossero esportate fino in Grecia.).
Oggi ben poco rimane della citta' etrusca  (Volsinium),  una delle piu' potenti dell'Etruria meridionale, distrutta dai Romani nel 264 a.C.    Velzna, infatti, era una delle dodici citta' confederate dell'Etruria, tra le piu' ricche e potenti;  fu poi soggiogata dai Romani e, essendosi ribellata, fu distrutta. Ricostruita prese il nome di Volsinii.
I Bolsenesi tentarono di raggiungere un certo grado di indipendenza dai loro prepotenti vicini tramite l'istituzione di un proprio Comune ma dovettero decidere alla fine di mettere il proprio destino nelle mani dello Stato della Chiesa, al cui interno rimasero fino all'unificazione d'Italia, nel 1861.

Viaggiare e visitare in camper

Il vecchio borgo, in ottimo stato di conservazione, per gli scorci e le sfumature di colore che offre e' uno dei più suggestivi dell'alto Lazio. Vi si trovano i due principali palazzi rinascimentali ed e' collegato alla parte piu' alta attraverso una rete di  piagge:  ripidi vicoli e strade a gradini, passaggi scavati nella roccia e archi naturali.

La Chiesa di S. Francesco, sorta nel XIII secolo con fattezze romaniche, e' stata completamente restaurata. La facciata si apre con un alto portale gotico e nell'interno, tra affreschi frammentari del periodo che va dal XV al XVII secolo, un Crocefisso della scuola del Pastura; vicino alla chiesa, una porta del 1548 introduce nel suggestivo borgo medievale. Prospiciente Piazza Matteotti, per la visita occorre richiedere al Municipio.

Il Castello, eretto dagli Orvietani nel sec. XIII –  XIV  per conto dei Monaldeschi della Cervara, famiglia di origine straniera, domina il borgo e l'intera valle del lago dall'alto di un dosso ed e' a pianta quadrilatera con quattro slanciate torri agli angoli.  Fu quasi completamente distrutto dai Bolsenesi nel 1815, per impedire che cadesse nelle mani del fratello di Napoleone - Luciano  (che al suo posto si vide assegnare Canino) - e in seguito ricostruito.
Nuovamente restaurato dopo il 1945 rappresenta un elemento dirompente all'interno del paesaggio cittadino, che lo si veda da vicino o da lontano: uno spettacolo superbo. L'interno completamente restaurato ospita il Museo Territoriale del Lago di Bolsena, che ripercorre la storia del lago e degli insediamenti, succedutisi, a partire dall'eta'  villanoviana.  Di grande interesse sono i reparti al momento allestiti, di vulcanologia, tradizioni popolari, protostoria, antichita', oggetti di scavo etruschi e romani e medioevali.  Inoltre una interessante documentazione che spazia dall'antica Volsinii  alla  Rocca,  oltre ai  reperti medioevali.
Visita al Museo archeologico (per informazioni 798630):
Orario estivo tutti i giorni  (escluso il lunedi') ore 9,30 - 13,30 - e 16,00 - 20,00
Orario invernale mercoledi', giovedi' e venerdi' ore  9,30 - 13,30  / sabato e domenica ore 9,30 - 13,30  -  16,00 - 20,00. 

Palazzo del Drago: un edificio dall'elegante architettura toscana risalente all'epoca rinascimentale. E' visitabile con il consenso del proprietario Principe del Drago  (799393).

La Collegiata di S. Cristina, costruzione romanica del secolo XI con facciata arricchita in epoca rinascimentale (1494); da ammirare i due portali ornati di terrecotte robbiane nelle lunette ed un campanile a bifore trecentesco. Nell'interno a tre navate si possono ammirare la cappella del Rosario (affreschi di scuola senese del '400) e nell’abside un polittico attribuito a Sano di Pietro e Benvenuto di Giovanni.
Dalla navata sinistra , per un ricco portale romanico, si accede alla
Cappella del Miracolo che custodisce la pietra con le impronte dei piedi di santa Cristina ed e' qui avvenne il miracolo dell'ostia che stillo' sangue, in seguito al quale fu istituita la festa del Corpus Domini (1263).
Attigua è la Grotta di  S. Cristina con il sarcofago contenente le spoglie della santa; la grotta  è parte integrante delle catacombe cristiane. 

La Chiesa di S. Salvatore, in alto, sopra al vecchio borgo medioevale, con una torre coperta da tegole policrome che brillano in mezzo al morbido colore arancione del resto del tetto.

Museo Territoriale del Lago di Bolsena (0761.436209)
 

Dintorni

Il lago di Bolsena, ricchissimo di pesce (tanto che le sue anguille furono cantate dal Petrarca e da Dante), e' il maggiore della regione ed il piu' esteso bacino craterico Italiano (115 kmq). La superficie dell'acqua e' a 300 m sul livello del mare e la profondita' massima e' a circa la meta'. La sua origine e' dovuta in parte al concorso di vari crateri e in parte a un successivo sprofondamento, sicche' si trova adagiato in un'amaca di colline. Parte di un cratere e' sotto Montefiascone, mentre i due isolotti sono probabilmente i resti di piccoli coni vulcanici, cosi' come lo sono la collina di Bisenzio  e la penisola di Capodimonte.
Sulla Cassia, appena usciti a sud di Bolsena, vi e' una parete di rocce effusive a forma di prismi pentagonali che ricordano, in miniatura, analoghi fenomeni dell'Islanda e la celebre Giant's Causeway nell'Irlanda del Nord.
Chiuso a nord dai monti Volsini, appartiene ad una vasta area ricca di testimonianze storiche, che vanno dal lontano passato etrusco e alle piu' recenti vicende medioevali. Attorno al bacino troviamo estesi terrazzamenti ricoperti di boschi, vigneti ed uliveti.
Interessante il giro del lago che permette di visitare le cittadine costiere di Marta, Capodimonte (con il grandioso Castello Farnese), Valentano e Montefiascone, tutte con testimonianze e ricordi etruschi. Inoltre si raggiungono le due isole (Bisentina, con il Palazzo Farnese di Antonio da Sangallo il Giovane, e Martana).
Le attivita' vulcaniche non sono cessate del tutto, nella zona, e potrebbero essere responsabili del fenomeno piu' curioso del lago: la cosiddetta sessa, una sorta di "marea", di origine non lunare, la cui ampiezza e' modesta (un'oscillazione massima di mezzo metro) all'ipotesi di una serie di vibrazioni microsismiche da un lato all'altro del sistema craterico.
Il lago e' alimentato, soprattutto a nord, da torrenti e sorgenti sotterranee, per lo piu' fredde; ma ve n'e' una che arriva a 40°C di calore. Nel versante settentrionale, dove i terreni sono notevolmente piu' fertili (San Lorenzo Nuovo), la superficie freatica e' solo un metro o due sotto quella del suolo. Che il livello sia sprofondato lo dimostrano gli ampi strati di sedimento lacustre nei fianchi delle colline. Nel lato meridionale vi e' l'unico emissario: il fiume Marta.
In altre epoche, il livello del lago e' stato anche piu' basso di quello attuale. Vi sono stati abitatori di queste sponde, per lo meno un millennio a. C., con tracce di vita sulla terraferma (ora sommersa) e i solchi di carri che conducono dritti nell'acqua.  Nella stessa zona, a cinque - sei metri di profondita', sono stati trovati i resti di un villaggio di palafitte, ceramiche, oggetti di bronzo ecc., databili al IX - VII secolo a. C.   E' questo uno dei punti del lago in cui vi sono delle sorgenti sotterranee deliziosamente calde.

Isola Bisentina - E'  un luogo con una primordiale foresta di lecci, in cui s'ode solo il mormorio del vento. La piu' semplice via d'accesso all'isola maggiore e' il servizio di traghetto da Bolsena che, con un viaggio simpatico e a buon prezzo, conduce agli altri quattro porticcioli del lago:  Isola Bisentina, Capodimonte,  Isola Martana  e  Marta.  Qualunque giorno d'estate, o nei festivi e prefestivi di primavera-autunno, basta andare al molo nelle ore di mattina, pranzo e pomeriggio e attendere che si formi un gruppo sufficiente per partire.

Zona archeologica - Nei pressi dell'odierna cittadina, nell'area archeologica a circa 1 km a monte di Bolsena direzione  Orvieto, sono ben conservati cospicui resti dell'antico abitato romano di Volsinii  ove gli abitanti furono "deportati"  (799601 Orari; 8-12 Chiuso il lunedì.). La Volsinii  etrusca (Velzna),  invece, e' da localizzare sulla rupe di Orvieto (urbs vetus, la città vecchia),  ultimo baluardo della resistenza etrusca nell'Italia centrale che fu conquistata dai Romani nel 264 a. C..

Da visitare:
edifici in pietre a secco risalenti al II sec. a.C  ed altri piu' "recenti" realizzati con una  nuova tecnica   "a scacchiera”,  alternando blocchi squadrati a spazi riempiti con pietre a secco;
Le domus;
il teatro edificato nel  I sec. a. C.;
l'acquedotto, la cui costruzione risale alla prima metà del  I sec. d. C. e che, nella seconda metà dello stesso secolo), consentirà di edificare le grandi terme;
l'anfiteatro
l'area del Foro
circondata da botteghe e da una grande Basilica oltre che da sontuose abitazioni private pregevolmente affrescate e pavimentate con mosaici.

Escursioni:
Alla Piazza del Mercatello -
A 20 minuti dal paese fino a 400 m. di altezza su di una collina a nord del paese, si giunge ad una piazza in cui si trovano i ruderi dell'anfiteatro Romano del Mercatello che delimitava verso Nord l'antica Volsinii.
Giro del Lago - Il maggiore dei laghi italiani di origine vulcanica ed il secondo dell' Italia peninsulare,  dopo il Lago Trasimeno   (in provincia di Perugia).  Ha un perimetro di km. 43 ed un area di circa 115 kmq., si trova a 311 m.s.l. ed  e' profondo m. 151.  Il bacino e' formato da cavitaa' crateriche con creste sporgenti, che hanno dato origine alle due isolette: La Bisentina e la Martana.   Nel lago e'  attivo il fenomeno delle "sesse", repentine oscillazioni di livello fino a 30 cm, fenomeno simile a brevissime maree.  Le sponde sono coperte di boschi, viti ed ulivi. La fauna e' ricca di varie specie come lucci, carpe, coregoni, tinche ed anguille, cibo prelibato dei romani e del Papa Martino  IV  (annegate nella vernaccia e cotte arrosto).  Vi sono stati trovati molti reperti di eta' preistorica.
Colle della Capriola -  In direzione sud ed a 5 Km da Bolsena, recenti ricerche hanno riportato alla luce vari manufatti  neolitici risalenti al 5000/3000 a.C. ed altri  considerati piu’  “recenti” eneolitici  databili  al   3000/1800 a. C..

(Gran Carro) - Villaggio palafitticolo villanoviano nelle acque del lago -  Nel 1959 furono scoperti  i resti di un insediamento dell'eta' del ferro IX - VIII  secolo a. C sommersi dal secolare innalzamento del lago di Bolsena.  Sul fondale lacustre, ad una profondita' di  5 m. , e' disposta una rete di palafitte a sostegno di altrettante capanne.  Nel corso degli anni sono stati recuperati moltissimi frammenti di vasellame, oggetti bronzei ,  lignei ed ossei in perfetto stato di conservazione; i reperti hanno cosi' consentito di ricostruire nei dettagli i vari aspetti su cui si fondava la vita condotta 2800 anni fa in questo villaggio.

Bagnoregio (Km. 13)

Civita

Agenda

Feste - Sagre - Ricorrenze - Manifestazioni

Presepe vivente
1 e 6 gennaio

Pasqua
Processione del Venerdì Santo

10 giugno
Porto Turistico: Festa della Marina per la rievocazione del 70° anniversario della Lega Navale Italiana

11 giugno
Porto Turistico: svolgimento dell'annuale Regata Velica diportistica.

13 giugno
Festa di S. Antonio con la processione alle ore 18,00, un concerto presso la Basilica di S. Cristina alla ore 20,00 e, infine uno spettacolo pirotecnico con inizio alle ore 23,00 circa.

3^ domenica
Palio del Lago - trattasi della rievocazione storica della regata da Capodimonte all'isola Bisentina svoltasi nel  1462, in onore della visita del Papa II.

25 giugno
Corpus Domini - Tradizionale processione e tre km di artistiche infiorate lungo le vie del centro storico.
La festa del Corpus Domini - che cade il giovedi' seguente alla Pentecoste - fu istituita nel 1264 dopo che, nel 1263, nella grotta di Santa Cristina, sulle rive del lago di Bolsena, un prete boemo (Pietro da Praga) - che dubitava del miracolo dell'Eucarestia - al momento della consacrazione mentre spezzava il pane azzimo, vide sgorgare il sangue di Cristo che macchio' il corporale (cioe' il panno bianco di lino sul quale si pone il calice) e la sottostante pietra dell'altare (il miracolo dell'Ostia consacrata fu immortalato da Raffaello nelle Stanze Vaticane).
I paramenti cosi' macchiati vennero portati al papa Urbano IV, che risiedeva ad Orvieto, e questi riconobbe immediatamente il miracolo, ordinando la costruzione del celebre Duomo di quella citta', per ospitarvi la reliquia e, con la bolla Transiturus dell' 8 settembre 1264, istitui' la festa del Corpus Domini per commemorare il miracolo di Bolsena.  Fu cosi'  che una grandiosa processione, l'anno successivo, accompagno' il Sacro Corporale da Bolsena fino ad Orvieto.
Sulla grotta di Bolsena venne poi eretta la basilica dedicata a Cristina e da allora la cittadina, che va molto fiera di essere la sede di questo evento miracoloso, lo festeggia con una processione che procede su una suggestiva infiorata di oltre due chilometri, allestita nel borgo antico. Il tappeto fiorito, pero' ha origini piu' recenti della processione. Nell'Ottocento infatti il Corporale e le pietre macchiate di sangue erano conservate in una chiesa ad Orvieto. Durante l'occupazione francese, ai primi del secolo, quando le truppe napoleoniche decisero di demolire la chiesa, un sacerdote (padre Francesco Cozza) riusci' a salvare le preziose reliquie del sangue di Cristo e le porto' poi in processione per le vie di Bolsena, mentre la popolazione spargeva fiori lungo il percorso della processione. Oggi, come allora, la raccolta e silenziosa processione passa sul lungo tappeto fiorito (circa due chilometri) steso per le vie del centro storico. I quadri floreali sono preparati spontaneamente da famiglie o da gruppi di ragazzi senza alcun coordinamento generale.
Infiorate e processioni analoghe si svolgono per la ricorrenza in altre cittadine della zona, d'Italia e anche in altre parti del mondo.
Per informazioni tel. 799923 - 799580 - 799923.

3^ decade
Festa delle Ortensie
Originale  incontro  per  ammirare  le  diverse  varieta’  del  grande  fiore.  All'esposizione, allestita  per  le  stradine  del  borgo  antico  in  collaborazione  con  numerosi  vivaisti specializzati, si  affiancheranno  degustazioni  di  vino  e  olio  e  un  interessante  tour  delle  pregevoli  dimore storiche della zona.
Per informazioni: 797099.
Associazione Amici delle Ortensie - tel. 0761 799820

30 giugno
Porto Turistico: Trofeo Lago Allegro 2000.

Luglio
Stagione teatrale

Secondo fine settimana di luglio
Sagra del Pesce.
La Sagra si svolge sulle sponde del Lago di Bolsena nei pomeriggi di sabato e domenica. Una gigantesca grigliata di pesce, soprattutto coregone, che viene offerta ai presenti. E' comunque occasione di folclore popolare, accompagnato da poesia e musica. Domenica, regata storica con Palio delle Barche.
Per informazioni tel. 799923 - 799601.

Ultima settimana di Luglio
"Seconda Rassegna del Lago".
Spettacoli teatrali e musicali.

23 e 24 luglio
I Misteri di Santa Cristina
L'antichissima rappresentazione scenica si svolge la sera del 23, dopo le ore 21,00, e rievoca le sofferenze di Santa Cristina, patrona della cittadina lacuale, che si converti' al Cristianesimo e, malgrado le pressioni del padre Urbano, prefetto della citta' all'epoca delle persecuzioni volute da Diocleziano (secolo III d. C.), non volle mai rinnegare la sua fede; anzi distrusse gli idoli pagani e per questo fu martirizzata. Narra la leggenda che Cristina fu sottoposta ad un'atroce serie di supplizi (immersione nella caldaia d’olio bollente, taglio della lingua, frecce appuntite sui seni, morso di serpenti, ruota, flagellazione e altro ancora). Morto Urbano, i suoi successori continuarono a sfogare sulla giovane la loro rabbia impotente, infliggendole martiri sempre nuovi, dai quali usci' sempre incolume per intervento divino, fino a morire sotto i colpi delle frecce (non prima di aver lasciato, come segno della sua santita', l'impronta dei piedi su una pietra a cui era stata legata perche' sprofondasse nel lago).
A Bolsena la festa e' particolarmente sentita e la sera del 23 si svolge la solenne processione con la statua della Santa (dalla basilica dedicata alla santa patrona fino alla chiesa del Santissimo Salvatore). Contemporaneamente sulle principali piazze del centro storico, vengono inscenati cinque Quadri Plastici sulle sacre rappresentazioni teatrali con personaggi in costumi di epoca romana, per rievocare i fatti salienti della vita della santa ed in particolare i supplizi cui venne sottoposta.
Poi, la mattina del 24 luglio, la processione - accompagnata dalla banda musicale di Acquapendente - segue il percorso inverso e sulle piazze, al passaggio del simulacro della santa, vengono rappresentati altri cinque "misteri":
Piazza Monaldeschi: mistero delle verghe
Piazza San Giovanni: mistero dei serpenti
Piazza 1° Maggio: taglio della lingua
Piazza Matteotti: Cristina è colpita a morte da una freccia che le trafigge il cuore
Sagrato della basilica: gloriosa ascesa al cielo delle fanciulla
Queste sacre rappresentazioni, che sembra affondino le loro radici nel lontano XVI secolo, sono rese possibili grazie al lavoro di numerosi volontari (organizzatori, operai, attori) che per giorni lavorano all'allestimento del palchi e alla preparazione delle scene. E ogni anno sono moltissime le persone che seguono con curiosita' ed interesse questi veri e propri spettacoli teatrali.
La manifestazione in onore della santa patrona si conclude con una tombola a premi e, a tarda sera (ore 23,00 circa), con un grandioso spettacolo pirotecnico sul lungo lago.
Per informazioni tel. 799923 - 799601.

Ferragosto
Festa dell'Assunzione della Madonna
Nel 1152, Adriano IV, il papa "inglese", fece ricostruire le mura di Bolsena: ma la posizione era troppo importante strategicamente perche' quelle mura potessero fungere da deterrente contro le altrui ambizioni e, spesso, il tradimento si rivelo' un'efficace alternativa alla forza.  Il 15 agosto del 1328, l'Imperatore Ludovico IV il Bavaro pose l'assedio alla citta'.  Alla fine, pero', dovette desistere - dopo che le donne di Bolsena ebbero recitato un migliaio di Ave Maria - benche' avesse dalla sua l'imperatrice,  l'Antipapa e i cardinali scismatici. Da allora questa e' sempre stata un'altra buona ragione per continuare a recitare quelle mille Ave Maria nella stessa ricorrenza
Per informazioni tel. 799601.

Giorno 16 Agosto
San Rocco
Celebrazioni religiose e altri festeggiamenti in occasione del Ferragosto bolsenese. Sotto il Palazzo Cozza vi e' la Fontana di S. Rocco, fatta costruire da Giovanni de' Medici. L'acqua sgorga dalla collina, passa sotto il palazzo, poi sotto un paio di pescherie, andando a raggiungere la lavanderia pubblica della città. Il sei agosto di ogni anno, qui viene celebrata la messa, su un tavolo proveniente dalla casa del conte Cozza, e, dopo che l'acqua e' stata benedetta, si precipitano tutti con le bottiglie prenderne il piu' possibile. E' usanza poi di mangiare delle frittelle sul posto.
Per informazioni tel. 799601.

Prima quindicina di ottobre
Premio Citta' di Bolsena.
Ogni anno l'Amministrazione Comunale, nei saloni del Palazzo del Drago, consegna premi ad alcuni giornalisti che si sono particolarmente distinti con articoli e servizi radio - televisivi a favore della vivibilita' e della difesa dell'ambiente.
Tel. 0761.799923.

 

Mercatini - Fiere - Antiquariato

Ultima domenica di luglio
Mostra mercato ortofrutticolo
Per la valorizzazione dei prodotti tipici locali.
Per informazioni tel. 799923.

Secondo fine settimana di Agosto
Mostra dell'Artigianato

Mercatino settimanale il martedì

Ecoturismo

Il parco di Turona
Comprensorio boschivo che interessa le colline di fronte alla sponda orientale del lago di Bolsena. L'altitudine varia dai 380 m. in corrispondenza della sorgente di Turona,  ai 477 m. corrispondenti al poggio della Civica ove culmina con un ampio colle a forma allungata che si eleva isolato in modo da formare una sorta di fortezza naturale che domina le vallate attorno.
Il parco prende il nome da uno dei due fossi a regime idrico che ne delimitano la superficie, il Turona  (alimentato dall'omonima sorgente); l'altro fosso è l'Arlena che raccoglie e convoglia le acque sorgive del Bucine.
Ritrovamenti di frammenti villanoviani ed altre testimonianze archeologiche permettono di stabilire che il luogo fu abitato almeno sin dall'eta' del ferro, ma fu durante il periodo etrusco  - arcaico, che il centro conobbe un periodo di rapido sviluppo.
Si potranno osservare i resti di un tempio etrusco di eta' arcaica, di alcuni mulini ad acqua e di due piccole necropoli oltre a cascate e laghetti particolarmente suggestivi lungo il percorso del fosso sorgivo.
All'interno del parco sono stati realizzati un itinerario  principale ad anello ed altri minori ricalcando, in parte, sentieri preesistenti; lungo il percorso, che dalla chiesetta di Turona porta, attraverso il bosco, in zone coltivate ed aree archeologiche, sono stati disposti vari cartelli didattici per illustrare - sinteticamente - la flora, la fauna e gli aspetti morfologici del parco, oltre gli antichi insediamenti umani.

Turismo - Natura - Sport

Navigazione Alto Lazio - tel.  0761.798033
Anche per visite guidate alle isole Martana e Bisentina.

Lo Yacht Club Bolsena, che si trova proprio sulle rive del lago, durante il periodo estivo organizza corsi di vela su deriva e di specializzazione su catamarani  Hobie Cat. A disposizione dei frequentatori ci sono nelle vicinanze camping e bungalow.
Per informazioni tel. 798717.

Viaggiare e visitare in camper

Prodotti tipici

"Anguilla alla cacciatora" - piatto tipico
Dosi per quattro persone: grammi 800 di anguilla - olio extravergine d'oliva - tre spicchi di aglio - una manciata di foglie di prezzemolo - maggiorana - un rametto di rosmarino - un ciuffo di foglie di salvia - farina bianca - un decilitro di aceto - vino bianco secco - sale - pepe.
Elaborazione:
Lavate, asciugate e tritate finemente prezzemolo, maggiorana, rosmarino, salvia ed aglio;  trasferiteli  in una terrina ed amalgamateli con tre cucchiai di olio, coprite e lasciate riposare per almeno 30 minuti.
Sciacquate l'anguilla precedentemente spellata e sviscerata, tagliatela a pezzi di circa tre dita e passateli nella farina bianca scuotendoli per eliminarne quella in eccedenza.
Versate il contenuto della terrina in una ampia padella, fatelo scaldare per bene ed aggiungete i pezzi di anguilla. Rosolateli uniformemente a fuoco lento voltandoli spesso con una paletta.
Salate, pepate, versate l'aceto, mezzo bicchiere di vino bianco secco ed alzate leggermente il fuoco fin quando i liquidi si saranno ristretti.

La "Sbroscia" - Caratteristica zuppa di pesce locale

Olio di Bolsena - Frantoio Antica Tuscia
L'Azienda familiare - che produce olive e olio dal 1935 - riceviamo persone e gruppi per visite guidate al frantoio e per degustazioni, oltre naturalmente, ad effettuare la vendita diretta dei nostri prodotti.  Presente in molte guide degli oli di qualità ( italiane ed estere ) ha partecipato con successo a vari concorsi per i migliori oli sia regionali che nazionali.
Per una visita contattare Andrea Battaglini 
Azienda Agricola e Frantoio Battaglini  - Via Cassia Km 111,700  -  01023 Bolsena (VT) -  www.frantoiobattaglini.it 

Sosta Camper

Nel parco del Turona, realizzato dal comune nell'omonimo bosco, sono state installate attrezzature per il pic-nic. Inoltre c'e' la possibilità di sostare liberamente immergendosi, in punta di piedi, nella micro realtà del territorio.

Aree attezzate sosta camper nella provincia di Viterbo 

Le curiosita' viaggiano in camper

Il Corpus Domini
     La ricorrenza del Corpus Domini viene festeggiata quasi ovunque con delle festose e profumate infiorate, raffiguranti scene sacre, sulle quali passa la processione recante l'ostensorio con le ostie consacrate.
     Questa tradizione di comporre dei mosaici con i petali dei fiori, senza mescolarli alla rinfusa, nacque a Roma, e precisamente a S. Pietro.  Infatti  Benedetto Drei, soprastante alle masserizie della fabbrica vaticana, nel 1625 inizia a comporre, il giorno della festa dei SS. Pietro e Paolo, un tappeto davanti alle loro tombe. In seguito l'usanza dell'infiorata si diffonde e verso la fine del 1700 gia' segue un rituale ben preciso. Nelle settimane precedenti la festa, nelle campagne circostanti vengono raccolti i fiori che poi, opportunamente selezionati e divisi in base al colore e alla foggia, vengono conservati in ceste situate in luoghi umidi. Vengono poi scelti i bozzetti dei disegni, solitamente tratti dall'iconografia sacra, che verranno poi riprodotti sulla strada con il gesso. L'ultima fase, la piu' pittoresca, avviene la notte precedente la festa. Ragazzini affaccendati vanno su e giu' rifornendo le squadre di decoratori dei petali necessari a riempire i riquadri. Quando finalmente all'alba il lavoro e' concluso, le strade assumono un aspetto fastoso, completamente diverso dal solito. Solo a fine giornata, quando la festa e' ormai consumata, ai ragazzi spettera' l'onore di disperdere con i piedi il paziente lavoro di tante perso
ne.

La Basilica di S. Cristina
          Un Papa e una Contessa uscirono in barca -  Era verso il 1070:  lui,  il grande Gregorio VII,  in pieno consolidamento del potere papale, e lei, Matilde di Canossa, contessa di Toscana, sua alleata in guerra e in diplomazia contro le pretese e le invasioni tedesche. Avevano un comune interesse a tutelare i territori lungo la Cassia, principale via di transito per gli invasori. Attraversarono il lago, fino all'isola Martana e di li', secondo quanto narra la storia, riportarono i resti di S. Cristina.   Quelle reliquie dovevano diventare la grande attrazione della nuova basilica che Gregorio VII consacro' nel 1077.
          Esse furono rubate nel secolo successivo e vendute a un nobile del Molise, che fu a sua volta persuaso a donarle alla Cattedrale di Palermo, dove ancora si trovano. Una piccola parte di quelle povere ossa rimangono in una urna, nella basilica fatta costruire dal Papa e dalla Contessa. (L'iscrizione accanto si guarda bene dal menzionare questi deplorevoli eventi.).

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