Viaggiare e visitare in camper
Il vecchio borgo, in ottimo stato di
conservazione, per gli scorci e le sfumature di colore che offre e' uno dei più
suggestivi dell'alto Lazio. Vi si trovano i due principali palazzi
rinascimentali ed e' collegato alla parte piu' alta attraverso una rete di
piagge: ripidi vicoli e strade a gradini, passaggi scavati nella roccia e archi
naturali.
La Chiesa di S. Francesco, sorta nel XIII
secolo con fattezze romaniche,
e'
stata completamente restaurata. La facciata si apre
con un alto portale gotico e
nell'interno, tra affreschi frammentari del periodo che va dal XV al XVII
secolo, un Crocefisso della scuola del Pastura; vicino alla chiesa, una porta
del 1548 introduce nel suggestivo borgo medievale.
Prospiciente Piazza Matteotti, per la visita occorre richiedere
al Municipio.
Il
Castello, eretto dagli
Orvietani nel sec. XIII – XIV per
conto dei Monaldeschi della Cervara, famiglia di origine straniera, domina il
borgo e l'intera valle del lago dall'alto di un dosso ed e' a pianta quadrilatera con quattro
slanciate torri agli angoli. Fu quasi completamente distrutto dai Bolsenesi nel
1815, per impedire che cadesse nelle mani del fratello di Napoleone - Luciano
(che al suo posto si vide assegnare Canino) - e in seguito ricostruito.
Nuovamente restaurato dopo il 1945 rappresenta un elemento dirompente
all'interno del paesaggio cittadino, che lo si veda da vicino o da lontano: uno
spettacolo superbo. L'interno completamente restaurato ospita il Museo
Territoriale del Lago di Bolsena, che ripercorre la storia del lago e degli
insediamenti, succedutisi, a partire dall'eta' villanoviana. Di grande interesse
sono i reparti al momento allestiti, di vulcanologia, tradizioni popolari,
protostoria, antichita', oggetti di scavo etruschi e romani e medioevali.
Inoltre una interessante documentazione che spazia dall'antica Volsinii
alla Rocca, oltre ai reperti medioevali.
Visita al Museo archeologico (per informazioni 798630):
Orario estivo tutti i giorni (escluso il lunedi') ore 9,30 - 13,30 - e 16,00 - 20,00
Orario invernale mercoledi', giovedi' e venerdi' ore 9,30 - 13,30 / sabato
e domenica ore 9,30 - 13,30 - 16,00 - 20,00.
Palazzo del Drago:
un edificio dall'elegante architettura toscana risalente all'epoca rinascimentale.
E' visitabile con il consenso del proprietario Principe del Drago (799393).
La
Collegiata di S. Cristina, costruzione
romanica del secolo XI con facciata arricchita in epoca
rinascimentale (1494); da ammirare
i due portali ornati di terrecotte robbiane nelle lunette ed un campanile
a bifore trecentesco. Nell'interno a tre
navate si possono ammirare la cappella del Rosario (affreschi di
scuola senese del '400)
e nell’abside
un polittico attribuito a Sano di Pietro e Benvenuto di Giovanni.
Dalla navata
sinistra , per un ricco portale romanico, si accede alla Cappella
del Miracolo che custodisce la pietra con
le impronte dei piedi di santa Cristina ed e' qui avvenne il miracolo dell'ostia che
stillo' sangue, in seguito al quale fu istituita la festa del Corpus Domini
(1263).
Attigua
è la Grotta di S.
Cristina con il sarcofago contenente le spoglie della santa; la
grotta è parte
integrante delle catacombe cristiane.
La Chiesa di S.
Salvatore, in alto, sopra al vecchio borgo
medioevale, con una torre coperta da tegole policrome che brillano in mezzo al
morbido colore arancione del resto del tetto.
Museo Territoriale del Lago di
Bolsena (0761.436209)
|
Dintorni
Il
lago di Bolsena, ricchissimo di pesce (tanto che le sue
anguille furono cantate dal Petrarca e da Dante), e' il maggiore della regione
ed il piu' esteso bacino craterico Italiano (115 kmq). La superficie dell'acqua
e' a 300 m sul livello del mare e la profondita' massima e' a circa la
meta'. La
sua origine e' dovuta in parte al concorso di vari crateri e in parte a un
successivo sprofondamento, sicche' si trova adagiato in un'amaca di colline.
Parte di un cratere e' sotto
Montefiascone, mentre i due isolotti sono
probabilmente i resti di piccoli coni vulcanici, cosi' come lo sono la collina
di Bisenzio e la penisola di Capodimonte.
Sulla Cassia, appena usciti a sud di Bolsena, vi e' una parete di rocce effusive
a forma di prismi pentagonali che ricordano, in miniatura, analoghi fenomeni
dell'Islanda e la celebre Giant's Causeway nell'Irlanda del Nord.
Chiuso a nord dai monti Volsini, appartiene ad una vasta area ricca di
testimonianze storiche, che vanno dal lontano passato etrusco e alle piu'
recenti vicende medioevali. Attorno al bacino troviamo estesi terrazzamenti
ricoperti di boschi, vigneti ed uliveti.
Interessante il giro del lago che
permette di visitare le cittadine costiere di Marta, Capodimonte (con il
grandioso Castello Farnese), Valentano e Montefiascone, tutte con testimonianze
e ricordi etruschi. Inoltre si raggiungono le due isole (Bisentina, con il
Palazzo Farnese di Antonio da Sangallo il Giovane, e Martana).
Le attivita' vulcaniche non sono cessate del tutto, nella zona, e potrebbero
essere responsabili del fenomeno piu' curioso del lago: la cosiddetta sessa, una
sorta di "marea", di origine non lunare, la cui ampiezza e' modesta
(un'oscillazione massima di mezzo metro) all'ipotesi di una serie di vibrazioni
microsismiche da un lato all'altro del sistema craterico.
Il lago e' alimentato, soprattutto a nord, da torrenti e sorgenti sotterranee,
per lo piu' fredde; ma ve n'e' una che arriva a 40°C di calore. Nel versante
settentrionale, dove i terreni sono notevolmente piu' fertili (San Lorenzo
Nuovo), la superficie freatica e' solo un metro o due sotto quella del suolo.
Che il livello sia sprofondato lo dimostrano gli ampi strati di sedimento
lacustre nei fianchi delle colline. Nel lato meridionale vi e' l'unico
emissario: il fiume Marta.
In altre epoche, il livello del lago
e' stato anche piu' basso di quello
attuale. Vi sono stati abitatori di queste sponde, per lo meno un millennio a.
C., con tracce di vita sulla terraferma (ora sommersa) e i solchi di carri che
conducono dritti nell'acqua. Nella stessa zona, a cinque - sei metri di
profondita', sono stati trovati i resti di un villaggio di palafitte, ceramiche,
oggetti di bronzo ecc., databili al IX - VII secolo a. C. E' questo uno dei
punti del lago in cui vi sono delle sorgenti sotterranee deliziosamente calde.
Isola
Bisentina -
E' un luogo con una primordiale foresta di lecci, in cui s'ode solo il mormorio
del vento. La piu' semplice via d'accesso all'isola maggiore e' il servizio di
traghetto da Bolsena che, con un viaggio simpatico e a buon prezzo, conduce agli
altri quattro porticcioli del lago: Isola Bisentina, Capodimonte, Isola Martana
e Marta. Qualunque giorno d'estate, o nei festivi e prefestivi di
primavera-autunno, basta andare al molo nelle ore di mattina, pranzo e
pomeriggio e attendere che si formi un gruppo sufficiente per partire.
Zona archeologica -
Nei pressi dell'odierna
cittadina, nell'area archeologica a
circa 1 km a monte
di Bolsena direzione Orvieto,
sono ben conservati
cospicui resti dell'antico abitato romano di
Volsinii ove gli abitanti furono "deportati" (799601
Orari; 8-12 Chiuso il lunedì.). La Volsinii
etrusca (Velzna), invece, e' da localizzare sulla rupe
di Orvieto (urbs vetus, la città vecchia), ultimo baluardo della
resistenza etrusca nell'Italia centrale che fu conquistata dai Romani nel
264 a. C..
Da visitare:
edifici in pietre a secco risalenti al II sec. a.C ed altri piu'
"recenti" realizzati con una nuova tecnica "a
scacchiera”, alternando blocchi squadrati a spazi riempiti con
pietre a secco;
Le domus;
il teatro edificato nel I sec. a. C.;
l'acquedotto, la cui costruzione risale alla prima metà del I sec.
d. C. e che, nella seconda metà dello stesso secolo), consentirà di
edificare le grandi terme;
l'anfiteatro
l'area del Foro circondata da botteghe e da
una grande Basilica oltre che da sontuose abitazioni private pregevolmente
affrescate e pavimentate con mosaici.
Escursioni:
Alla Piazza del
Mercatello - A 20 minuti dal paese fino a 400 m. di
altezza su di una collina a nord del paese, si giunge ad una piazza in
cui si trovano i ruderi dell'anfiteatro Romano del Mercatello
che delimitava verso Nord l'antica Volsinii.
Giro del
Lago -
Il maggiore dei laghi italiani di
origine vulcanica ed il secondo dell' Italia peninsulare, dopo il
Lago Trasimeno (in provincia di Perugia). Ha un perimetro di km. 43 ed un
area di circa 115 kmq., si trova a 311 m.s.l. ed e' profondo m.
151. Il bacino e' formato da cavitaa' crateriche con creste sporgenti, che
hanno dato origine alle due isolette: La Bisentina e la Martana.
Nel lago e' attivo il fenomeno delle "sesse", repentine
oscillazioni di livello fino a 30 cm, fenomeno simile a brevissime maree.
Le sponde sono coperte di boschi, viti ed ulivi. La fauna e' ricca di
varie specie come lucci, carpe, coregoni, tinche ed anguille, cibo
prelibato dei romani e del Papa Martino IV (annegate nella vernaccia e
cotte arrosto). Vi sono stati trovati molti reperti di eta' preistorica.
Colle della Capriola
- In direzione
sud ed a 5 Km da Bolsena, recenti ricerche hanno riportato alla luce vari manufatti
neolitici risalenti al
5000/3000 a.C. ed altri considerati piu’ “recenti” eneolitici
databili al 3000/1800 a. C..
(Gran Carro)
- Villaggio
palafitticolo villanoviano
nelle
acque del lago -
Nel 1959 furono
scoperti i resti di un insediamento dell'eta' del ferro IX - VIII
secolo
a. C sommersi dal secolare innalzamento del lago di Bolsena. Sul fondale lacustre,
ad una profondita' di 5
m. , e' disposta una rete di palafitte a sostegno di altrettante capanne.
Nel
corso degli anni sono stati recuperati moltissimi frammenti di
vasellame, oggetti bronzei , lignei ed ossei in perfetto stato di
conservazione; i reperti hanno cosi' consentito di ricostruire nei dettagli
i vari aspetti su cui si fondava la vita condotta 2800 anni fa in questo
villaggio.
Bagnoregio
(Km. 13)
Civita |
Agenda
Feste - Sagre - Ricorrenze - Manifestazioni
Presepe vivente
1 e 6 gennaio
Pasqua
Processione del Venerdì Santo
10 giugno
Porto Turistico: Festa della Marina per la rievocazione del 70°
anniversario della Lega Navale Italiana
11 giugno
Porto Turistico: svolgimento dell'annuale Regata Velica
diportistica.
13 giugno
Festa di S. Antonio con la processione alle ore 18,00, un concerto presso
la Basilica di S. Cristina alla ore 20,00 e, infine uno spettacolo
pirotecnico con inizio alle ore 23,00 circa.
3^ domenica
Palio del Lago - trattasi della rievocazione storica della regata
da Capodimonte all'isola Bisentina svoltasi nel 1462, in onore della visita del Papa
II.
25 giugno
Corpus Domini
- Tradizionale
processione e tre km di artistiche infiorate lungo le vie del centro
storico.
La festa del Corpus Domini - che cade il giovedi' seguente alla Pentecoste - fu
istituita nel 1264 dopo che, nel 1263, nella grotta di Santa Cristina, sulle
rive del lago di Bolsena, un prete boemo (Pietro da Praga) - che dubitava del
miracolo dell'Eucarestia - al momento della consacrazione mentre spezzava il
pane azzimo, vide sgorgare il sangue di Cristo che macchio' il corporale (cioe'
il panno bianco di lino sul quale si pone il calice) e la sottostante pietra
dell'altare (il miracolo dell'Ostia consacrata fu immortalato da Raffaello nelle
Stanze Vaticane).
I paramenti cosi' macchiati vennero portati al papa Urbano
IV, che risiedeva ad
Orvieto, e questi riconobbe immediatamente il miracolo, ordinando la costruzione
del celebre Duomo di quella citta', per ospitarvi la reliquia e, con la bolla
Transiturus dell' 8 settembre 1264, istitui' la festa del Corpus Domini per
commemorare il miracolo di Bolsena. Fu cosi' che una grandiosa processione,
l'anno successivo, accompagno' il Sacro Corporale da Bolsena fino ad Orvieto.
Sulla grotta di Bolsena venne poi eretta la basilica dedicata a Cristina e da
allora la cittadina, che va molto fiera di essere la sede di questo evento
miracoloso, lo festeggia con una processione che procede su una suggestiva
infiorata di oltre due chilometri, allestita nel borgo antico. Il tappeto
fiorito, pero' ha origini piu' recenti della processione. Nell'Ottocento infatti
il Corporale e le pietre macchiate di sangue erano conservate in una chiesa ad
Orvieto. Durante l'occupazione francese, ai primi del secolo, quando le truppe
napoleoniche decisero di demolire la chiesa, un sacerdote (padre Francesco
Cozza) riusci' a salvare le preziose reliquie del sangue di Cristo e le porto'
poi in processione per le vie di Bolsena, mentre la popolazione spargeva fiori
lungo il percorso della processione. Oggi, come allora, la raccolta e silenziosa
processione passa sul lungo tappeto fiorito (circa due chilometri) steso per le
vie del centro storico. I quadri floreali sono preparati spontaneamente da
famiglie o da gruppi di ragazzi senza alcun coordinamento generale.
Infiorate e processioni analoghe si svolgono per la ricorrenza in altre
cittadine della zona, d'Italia e anche in altre parti del mondo.
Per informazioni tel. 799923 - 799580 - 799923.
3^ decade
Festa
delle Ortensie
Originale
incontro per ammirare le diverse varieta’
del grande fiore. All'esposizione, allestita
per le stradine del borgo antico in
collaborazione con numerosi vivaisti
specializzati, si affiancheranno degustazioni di
vino e olio e un interessante
tour delle pregevoli dimore storiche della zona.
Per informazioni:
797099.
Associazione Amici delle Ortensie - tel. 0761 799820
30 giugno
Porto Turistico: Trofeo Lago Allegro 2000.
Luglio
Stagione teatrale
Secondo fine settimana di luglio
Sagra del Pesce.
La Sagra si svolge sulle sponde del Lago di Bolsena nei pomeriggi di sabato e
domenica. Una gigantesca grigliata di pesce, soprattutto coregone, che viene
offerta ai presenti. E' comunque occasione di folclore popolare, accompagnato da
poesia e musica. Domenica, regata storica con Palio delle Barche.
Per informazioni tel. 799923 - 799601.
Ultima settimana di Luglio
"Seconda Rassegna del Lago".
Spettacoli teatrali e musicali.
23 e 24 luglio
I Misteri di Santa Cristina
L'antichissima rappresentazione scenica si svolge la sera del 23, dopo le ore
21,00, e rievoca le sofferenze di Santa Cristina, patrona della cittadina
lacuale, che si converti' al Cristianesimo e, malgrado le pressioni del padre
Urbano, prefetto della citta' all'epoca delle persecuzioni volute da Diocleziano
(secolo III d. C.), non volle mai rinnegare la sua fede; anzi distrusse gli
idoli pagani e per questo fu martirizzata. Narra la leggenda che Cristina fu
sottoposta ad un'atroce serie di supplizi (immersione nella caldaia d’olio
bollente, taglio della lingua, frecce appuntite sui seni, morso di serpenti,
ruota, flagellazione e altro ancora). Morto Urbano, i suoi successori
continuarono a sfogare sulla giovane la loro rabbia impotente, infliggendole
martiri sempre nuovi, dai quali usci' sempre incolume per intervento divino,
fino a morire sotto i colpi delle frecce (non prima di aver lasciato, come segno
della sua santita', l'impronta dei piedi su una pietra a cui era stata legata
perche' sprofondasse nel lago).
A Bolsena la festa
e' particolarmente sentita e la sera del 23 si svolge la
solenne processione con la statua della Santa (dalla basilica dedicata alla
santa patrona fino alla chiesa del Santissimo Salvatore). Contemporaneamente
sulle principali piazze del centro storico, vengono inscenati cinque Quadri
Plastici sulle sacre rappresentazioni teatrali con personaggi in costumi di
epoca romana, per rievocare i fatti salienti della vita della santa ed in
particolare i supplizi cui venne sottoposta.
Poi, la mattina del 24 luglio, la processione - accompagnata dalla banda
musicale di Acquapendente - segue il percorso inverso e sulle piazze, al
passaggio del simulacro della santa, vengono rappresentati altri cinque
"misteri":
Piazza Monaldeschi: mistero delle verghe
Piazza San Giovanni: mistero dei serpenti
Piazza 1° Maggio: taglio della lingua
Piazza Matteotti: Cristina è colpita a morte da una freccia che le trafigge il
cuore
Sagrato della basilica: gloriosa ascesa al cielo delle fanciulla
Queste sacre rappresentazioni, che sembra affondino le loro radici nel lontano XVI secolo, sono rese possibili grazie al lavoro di numerosi volontari
(organizzatori, operai, attori) che per giorni lavorano all'allestimento del
palchi e alla preparazione delle scene. E ogni anno sono moltissime le persone
che seguono con curiosita' ed interesse questi veri e propri spettacoli
teatrali.
La manifestazione in onore della santa patrona si conclude con una tombola a
premi e, a tarda sera (ore 23,00 circa), con un grandioso spettacolo pirotecnico
sul lungo lago.
Per informazioni tel. 799923 - 799601.
Ferragosto
Festa dell'Assunzione della Madonna
Nel 1152, Adriano IV, il papa "inglese", fece ricostruire le mura di Bolsena: ma la posizione era troppo importante strategicamente
perche' quelle
mura potessero fungere da deterrente contro le altrui ambizioni e, spesso, il
tradimento si rivelo' un'efficace alternativa alla forza. Il 15 agosto del 1328,
l'Imperatore Ludovico IV il Bavaro pose l'assedio alla citta'. Alla fine,
pero',
dovette desistere - dopo che le donne di Bolsena ebbero recitato un migliaio di
Ave Maria - benche' avesse dalla sua l'imperatrice, l'Antipapa e i cardinali
scismatici. Da allora questa e' sempre stata un'altra buona ragione per
continuare a recitare quelle mille Ave Maria nella stessa ricorrenza
Per informazioni tel. 799601.
Giorno 16 Agosto
San Rocco
Celebrazioni religiose e altri festeggiamenti in occasione del Ferragosto bolsenese. Sotto il Palazzo Cozza vi e' la Fontana di S. Rocco, fatta costruire
da Giovanni de' Medici. L'acqua sgorga dalla collina, passa sotto il palazzo,
poi sotto un paio di pescherie, andando a raggiungere la lavanderia pubblica
della città. Il sei agosto di ogni anno, qui viene celebrata la messa, su un
tavolo proveniente dalla casa del conte Cozza, e, dopo che l'acqua e' stata
benedetta, si precipitano tutti con le bottiglie prenderne il piu' possibile. E'
usanza poi di mangiare delle frittelle sul posto.
Per informazioni tel. 799601.
Prima quindicina di ottobre
Premio Citta' di Bolsena.
Ogni anno l'Amministrazione Comunale, nei saloni del Palazzo del Drago, consegna
premi ad alcuni giornalisti che si sono particolarmente distinti con articoli e
servizi radio - televisivi a favore della vivibilita' e della difesa
dell'ambiente.
Tel. 0761.799923.
Mercatini - Fiere -
Antiquariato
Ultima domenica di luglio
Mostra mercato ortofrutticolo
Per la valorizzazione dei prodotti tipici locali.
Per informazioni tel. 799923.
Secondo fine settimana di Agosto
Mostra dell'Artigianato
Mercatino settimanale il martedì
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Le curiosita' viaggiano in camper
Il Corpus Domini
La ricorrenza del Corpus Domini viene festeggiata quasi
ovunque con delle festose e profumate infiorate, raffiguranti scene sacre, sulle
quali passa la processione recante l'ostensorio con le ostie consacrate.
Questa
tradizione di comporre dei mosaici con i petali dei fiori, senza mescolarli alla
rinfusa, nacque a Roma, e precisamente a S. Pietro. Infatti Benedetto
Drei,
soprastante alle masserizie della fabbrica vaticana, nel 1625 inizia a comporre,
il giorno della festa dei SS. Pietro e Paolo, un tappeto davanti alle loro
tombe. In seguito l'usanza dell'infiorata si diffonde e verso la fine del 1700
gia' segue un rituale ben preciso. Nelle settimane precedenti la festa, nelle
campagne circostanti vengono raccolti i fiori che poi, opportunamente
selezionati e divisi in base al colore e alla foggia, vengono conservati in
ceste situate in luoghi umidi. Vengono poi scelti i bozzetti dei disegni,
solitamente tratti dall'iconografia sacra, che verranno poi riprodotti sulla
strada con il gesso. L'ultima fase, la piu' pittoresca, avviene la notte
precedente la festa. Ragazzini affaccendati vanno su e giu' rifornendo le
squadre di decoratori dei petali necessari a riempire i riquadri. Quando
finalmente all'alba il lavoro e' concluso, le strade assumono un aspetto
fastoso, completamente diverso dal solito. Solo a fine giornata, quando la festa
e' ormai consumata, ai ragazzi spettera' l'onore di disperdere con i piedi il
paziente lavoro di tante persone.
La Basilica di S. Cristina
Un Papa e una Contessa uscirono in
barca - Era verso il 1070: lui, il grande
Gregorio VII, in pieno consolidamento del potere papale, e lei, Matilde di
Canossa, contessa di Toscana, sua alleata in guerra e in diplomazia contro le
pretese e le invasioni tedesche. Avevano un comune interesse a tutelare i
territori lungo la Cassia, principale via di transito per gli invasori.
Attraversarono il lago, fino all'isola Martana e di li', secondo quanto narra la
storia, riportarono i resti di S. Cristina. Quelle reliquie dovevano diventare
la grande attrazione della nuova basilica che Gregorio VII consacro' nel 1077.
Esse furono rubate nel secolo successivo e vendute a un nobile del Molise, che
fu a sua volta persuaso a donarle alla Cattedrale di Palermo, dove ancora si
trovano. Una piccola parte di quelle povere ossa rimangono in una urna, nella
basilica fatta costruire dal Papa e dalla Contessa. (L'iscrizione accanto si
guarda bene dal menzionare questi deplorevoli eventi.). |