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Provincia di Messina

Acquedolci

Viaggiare e visitare in camper

Bella cittadina di recente fondazione, sorge ai piedi dei monti Nebrodi ed è bagnata dalle azzurre acque del Mar Tirreno; il torrente Inganno ad Est ed il torrente Furiano ad Ovest ne delimitano i confini territoriali.
La sua origine è strettamente legata al paese di San Fratello, l'antica Apollonia, ed alla disastrosa frana che lo colpì 1'8 gennaio 1922. Questa calamità naturale costrinse quella parte della popolazione che nel disastro aveva perduto ogni proprio avere a stabilirsi nella frazione denominata "marina di Acquedolci" cominciando così, grazie all'aiuto del governo, la costruzione di un nuovo abitato che nel 1969, dopo anni di dure battaglie diplomatiche, veniva eretto a comune autonomo.
Acquedolci, oggi, è un paesino strutturato urbanisticamente, accogliente, dove vi fanno spicco con effetto immediato i numerosi angoli di verde, le strade alberate, i dolci profumi provenienti in gran parte dai gelsomini e dalla zagara degli aranci che crescono numerosi nella villa del centro e sul corso principale.
Possiede il più importante patrimonio preistorico, paletnologico e paleontologico della Sicilia per i resti fossili di ippopotami, elefanti, cervi, iene, e di sepolture del Paleolitico Superiore, rinvenuti nella grotta di San Teodoro, accanto a manufatti delle industrie litiche, ritrovati in abbondanza, sia all'interno che all'esterno della grotta durante le campagne di scavi effettuati a partire dal 1859, da diversi studiosi e, ultimamente, dall'Istituto di Scienze della Terra dell'Università di Messina.
Quest'ampia e suggestiva caverna (m 60 di lunghezza per 20 di larghezza, alta fino a 20 m) fu abitata dall'uomo entro uno spazio di tempo valutabile tra i 12.000 e gli 8.000 anni a.C. I resti fossili di Thea, la donna più antica di Sicilia, riguardano una creatura di circa 30 anni che si fa risalire a 11.000 anni fa.
Tra le opere storiche ed architettoniche di Acquedolci c'è un vecchio castello feudale che nel suo insieme è una robusta costruzione rettangolare con torrioni circolari posti agli angoli Nord-Est e Nord-Ovest, con una torre di avvistamento, in atto demolita, costruita nel XIV secolo dalla famiglia Larcan. Nell'area adiacente al Castello si svolgevano attività industriali quali la lavorazione della seta, la raffinazione dello zucchero e la molitura dei cereali. Nel 1700 il tutto veniva acquistato dai principi di Palagonia, che fecero tra l'altro costruire una chiesetta dedicata a San Giuseppe. Alla fine dell'800 il Castello con tutte le sue pertinenze, venne acquistato dai Baroni Cupane. Il Castello, oggi, si presenta in uno stato di degrado avanzato.
Il toponimo "Acquedolci" trae probabilmente origine dalla presenza di una copiosa fonte che sgorga alle falde del cosiddetto "Monte Vecchio"; il corso d'acqua rendeva fertile la zona e, anticamente, era reso dolciastro dalla lavorazione della canna da zucchero (diffusa in Sicilia dalla dominazione araba fino al 1700) che ebbe in Acquedolci uno dei centri di maggiore attività.

Alcara Li Fusi

Ali'

Antillo

Sagra della castagna e Mostra mercato dei prodotti tipici Antillesi

 La "Sagra della castagna" ad Antillo (ME), nasce nel 1999 con l'intento di far riscoprire un prodotto profondamente radicato nel passato della comunità locale, attraverso una iniziativa che oltre a permettere la degustazione delle castagne, vuole conservare usanze, gesti e profumi che il tempo lentamente sta portando via dalla nostra memoria.

Dal 2003 la manifestazione oltre alla sagra della castagna ospita anche una ricca e variegata mostra mercato dei prodotti tipici antillesi (salsiccia, salame, funghi, olio, vino, miele, noci, frutta secca, pane casereccio, formaggi, ecc. oltre agli apprezzati prodotti dell'artigianato locale). Così Antillo, in autunno, si offre ai numerosissimi visitatori provenienti dalle province di Messina e Catania ma anche dal resto della Sicilia (circa 5.000 presenze ad edizione), come suggestivo centro della parte più profonda della vallata dell'Agrò. Un'esperienza da vivere e un'occasione da sfruttare per una passeggiata lungo la stradina che dalla rinnovata fontana "Acquavena" porta lungo la via Roma fino alla parte retrostante la Chiesa della Madonna della Provvidenza con il suo campanile, offrendo angoli e scorci di viuzze erte ma affascinanti. Chi ci ha visitato ha avuto modo di ammirare ed apprezzare le bellezze dei lavori artigianali esposti lungo le vie, la buona atmosfera musicale, gli odori dei cibi genuini nell'aria, i sapori da non dimenticare.

   I visitatori inoltre potranno portare con sè oltre a tanti buoni prodotti, anche il ricordo di un senso dell'accoglienza elevato e palpabile, che sarà il miglior presupposto per tornare l'anno venturo.
Per ulteriori informazioni contattare il Comune di Antillo tramite telefono: 0942723031, fax: 0942723271, e-mail comuneantillo@tiscali.it

Per raggiungere Antillo seguire la segnaletica da S. Alessio Siculo. Per ulteriori informazioni contattare il Comune di Antillo tramite telefono: 0942723031, fax: 0942723271, e-mail comuneantillo@tiscali.it - Visita anche il sito web delle sagre di Antillo http://web.tiscali.it/sagrediantillo

RADAR e Visite

Salvo Vitale  - (Per raggiungere Antillo si raccomanda di seguire la strada indicata sopra (salire da Sant'Alessio, in questo modo non si attraversano paesini con vie molto strette)

www.sagrediantillo.135.it

Sagra del maiale e del cinghiale e Mostra mercato dei prodotti tipici Antillesi

La Sagra, che avrà luogo il 6 e 7 dicembre 2008, si prefigge lo scopo di diffondere all'esterno del territorio comunale quei prodotti tipici locali ottenuti da questi animali: salsiccia, salumi, porchetta, lardo, "frittuli", che già sono noti ed apprezzati in buona parte della provincia di Messina. Ulteriore finalità della Sagra è poi quella di rivalutare un'attività - l'allevamento del maiale - che, seppure in declino, è particolarmente diffusa tra gli Antillesi e che, soprattutto nei periodi più difficili, ha rappresentato una delle componenti più rilevanti dell'economia del luogo. Infatti l'allevamento del maiale ad Antillo vanta una tradizione secolare. In tutta la Val d'Agrò un vero allevamento in massa del maiale esisteva solo ad Antillo.

L'estensione della Sagra anche ai prodotti derivati dal cinghiale è stata decisa per far conoscere e apprezzare la carne prelibata di un animale sempre più diffuso nel territorio antillese. Difatti taluni allevatori locali si stanno specializzando nell'allevamento di questa specie appartenente alla famiglia dei suini, senza dimenticare poi che i boschi di Antillo sono particolarmente ricchi di cinghiali che vivono allo stato selvatico e che possono essere cacciati nei periodi in cui lo consente il calendario venatorio. La Sagra del maiale e del cinghiale ospiterà anche una ricca e variegata mostra mercato dei prodotti tipici antillesi (funghi, olio, vino, miele, frutta secca, pane casereccio, formaggi, ecc. oltre agli apprezzati prodotti dell'artigianato locale).

Non mancate quindi ad ANTILLO sabato 3 dicembre dalle ore 16,00 e domenica 4 dicembre dalle ore 10,00 all'appuntamento con la 1a edizione di "Antillo.in mostra" nell'ambito della quale si svolgerà la tradizionale SAGRA DEL MAIALE E DEL CINGHIALE.
Potrete gustare salsiccia alla brace, porchetta, frittuli con pane casereccio e vino locale.
Inoltre sarà possibile acquistare presso i numerosi stand espositivi: formaggi, carni locali, pane casereccio, funghi, miele, olio, vino, frutta secca e conserve; nonché i preziosi manufatti dell'artigianato locale.

Un servizio di bus-navetta messo a disposizione dal Comune vi consentirà anche di visitare il Museo Agro-Pastorale di Antillo il quale, grazie alle donazioni di tanti cittadini, custodisce utensili, attrezzi e strumenti destinati prevalentemente al lavoro e alla casa, taluni in metallo, altri in legno, talaltri in terracotta.

Per raggiungere Antillo seguire la segnaletica da S. Alessio Siculo.
Per ulteriori informazioni contattare il Comune di Antillo tramite telefono: 0942723031, fax: 0942723271, e-mail comuneantillo@tiscali.it

Barcellona Pozzo di Gotto

Festa di S. Biagio
.  giorno 3

Cultura e turismo in camper

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Da visitare:
- Duomo di San Sebastiano
- Monumento ai Caduti (opera di Mazzullo)
- Necropoli con tombe a botticella (sec. VII a. C. )

Basico'

Brolo

Comune 0941 562650    -  AAP  Messina  tel. 090.674236

settembre

Festa del fuoco in onore della Madonna
.  1^  domenica

novembre

Brolo Maps Google

Capo d'Orlando

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Da visitare:
- Santuario di Maria SS. di Capo d·Orlando
- Villa Piccolo

Capo d'Orlando Maps Google

Caronia

S. Biagio, patrono
.  2^ decade (giorno 13 ~)

Cultura e turismo in camper

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Da visitare:
- Castello Normanno
- Museo del bosco

Parco dei Nebrodi
Costituisce un inestimabile patrimonio di valori naturali e naturalistici: zone rocciose aspre e fessurate ove nidificano varie specie di rapaci; ampie aree a pascolo con fioriture di orchidee e peonie; silenziosi laghi che offrono ospitalità a numerosi uccelli migratori ed a tartarughe palustri; fluenti torrenti che scavano strette gole e cascate suggestive; ricchi boschi (circa 50.000 ettari) popolati da istrici e gatti selvatici.
Le specie arboree più significative sono rappresentate dalla sughera, dal leccio, dal cerro e, soprattutto, dal faggio che copre tutto il crinale dei Nebrodi in splendide formazioni boschive estese per oltre 10.000 ettari.

Il cavallo Sanfratellano, frutto di una severa e lunga selezione naturale operata da un ambiente difficile, vive nel parco allo stato brado e si presta ottimamente all'escursionismo, grazie all'indole docile ed agli arti robusti e muscolosi che lo rendono forte e resistente alla fatica.
Importanti produzioni casearie tipiche vengono ottenute dall'allevamento di bovini appartenenti a popolazioni indigene.

Escursionismo a piedi, torrentismo, sci di fondo ed escursionismo con mountain bike sono attività consentite in tutto il territorio del parco, anche nelle zone sottoposte a maggior tutela. Queste forme di turismo verde, condotte nei limiti di compatibilità con le finalità istitutive del parco, permettono una fruizione diretta delle risorse ambientali.
La visita nei comuni del parco riserva interessantissime sorprese sia sotto l'aspetto urbanistico e storico architettonico, sia sotto il profilo etno-antropologico.

Castel di Lucio

Castel di Tusa

Castell'Umberto

Cultura e turismo in camper

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Da visitare:
- Chiesa di San Francesco (città vecchia)

SOSTA CAMPER

Castelmola

luglio

Sagra della mandorla
.

Castelmola Maps Google

Castroreale

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Da visitare:
- Chiesa Madre
- Oratorio di S. Filippo Neri

Ricorrenze
Sfilata dei personaggi del presepio. 6 gennaio

Cesaro'

Condro'

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Da visitare:
- Chiesa Madre
- Presepe vivente (6 gennaio)

Ficarra

Fiumedinisi

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Da visitare:
- Ruderi del Castello
- Riserva di Fiumedinisi e Monte Scuderi

Festa patronale della SS. Annunziata
.  25 marzo

Floresta

Pro Loco 0941.662236

Sagra del Castrato ed  Infiorata
Una manifestazione organizzata dalla Pro Loco. con il patrocinio del Comune, finalizzata al rilancio del territorio florestano e dei prodotti tipici locali. Dalle 0re 11,00 alle 12,30 degustazione del castrato al forno; dalle ore 17,00 degustazione del castrato alla brace.   Info florestagiovane@florestanet.com .
.  2^ decade (giorno 19 ~)

Sagra della provola di Floresta
Dalle ore 11,00 alle 12,30 Degustazione della ricotta fresca. Dalle ore 17,30 Preparazione in diretta del ciclo lavorativo della provola, con gli assaggi del prodotto durante le singole fasi: la cagliata, la tuma, la ricotta calda e infine la provola fresca.
.  3^ decade (giorno 26 ~)

Festeggiamenti in onore di Sant'Anna
Nel corso delle manifestazioni in onore della patrona del paese ci saranno anche intrattenimenti musicali.
.  2^ decade (giorni 18 ÷ 26 ~)

Floresta è stata, fino ai tempi relativamente recenti, uno dei comuni più isolati della Sicilia. Attualmente raggiungere Floresta è diventata una piacevole passeggiata sia dal versante tirrenico sia da quello ionico.

Da Catania il paese si raggiunge in auto seguendo la S.S. 284 circumetnea fino a Randazzo (Km. 65), e poi lungo la 116 (Km. 17) in circa 1h,30, oppure seguendo l'autostrada Catania - Messina fino all'uscita di Fiumefreddo e quindi la SS 120 fino a Randazzo e la SS 116 fino a Floresta.

Poco meno s'impiega da Taormina, sia che si segua la SS 185 della Valle dell'alcantara fino a Francavilla, quindi la provinciale per Moio - Randazzo, sia che si preferisca la SS 114 fino a Fiumefreddo e poi la 120 per Randazzo, proseguendo infine lungo la 116 fino a Floresta.

Da Messina sono 110 Km lungo il versante ionico, in autostrada fino a Giardini si sale per Francavilla, Moio Alcantara Randazzo, percorribili in meno di due ore circa; in alternativa è possibile percorrere l'itinerario che segue il versante tirrenico (autostrada A20 fino a Capo D'Orlando/Brolo, usciti dall'autostrada a sinistra e al 4 km circa bivio per Sinagra, successivamente direzione Ucria e poi fino a Floresta).

Da Palermo si segue l'A20 fino a Cefalù, poi la SS113 fino a Capo d'Orlando Est /Brolo usciti dall'autostrada a sinistra al 4 km circa si gira a sinistra direzione Sinagra, ivi giunti si svolta a destra direzione Ucria e poi fino a Floresta).

Francavilla di Sicilia

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Da visitare:
- Resti del Castello
- Badiazza, zona archeologica (contrada Piano Maccu)
- Parco dei Nebrodi
- Riserva Bosco di Malabotta
- Riserva Valle dell'Alcantara

Furci Siculo

Furnari

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Da visitare:
- Ruderi della Badiazza di Basicò

Galati Mamertino

Gallodoro

Giardini Naxos

Zona Archeologica

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Da visitare:
- Castello di Schisò
- Antica Naxos
- Torre Vignazza

SOSTA CAMPER

Gioiosa Marea

Grande festa di Ferragosto
Un appuntamento tra i più attesi dell’estate dove, come da tradizione, la sera del 15 si potra' partecipare ed essere protagonisti di una grande festa di suoni, colori e pubblico. Al termine degli intrattenimenti musicali ci si dovra' spostare sul lungomare per assistere ai tradizionali fuochi artificiale.
.  giorno 15

Cultura e turismo in camper

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La spiaggia della Frazione Sangiorgio, prospiciente le Isole Eolie. Si raccomanda una visita discreta ed in bassa stagione per la salvaguardia un luogo ancora incontaminato e dove il sole ed il clima fanno veramente la differenza (foto, scattate in data 08/01/09).
Per informazioni dirette sulla localita' ed i servizi disponibili e' possibile contattate il Presidente della  Pro Loco Calogero Gambino - 339.2242810.

Gliaca

Graniti

Sagra delle ciliegie
.  tra 2^ o 3^ domenica

Gualtieri Sicamino'

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Da vedere

- Ponte Vecchio, del XV secolo
- Chiesa madre, dedicata a San Nicola e con coro ligneo del 700
- Cascate Cataolo, in frazione Sicamino'

Letojanni

Librizzi

Lipari

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Castello di Lipari, Zona archeologica di Lipari. Museo archeologico di Lipari, Riserva Isola di Lipari.
Riserva Isola di Panarea e scogli viciniori
Riserva Isola di Stromboli e Strombolicchio
Riserva Isola di Alicudi,
Riserva Isola di Vulcano,
Riserva Montagna delle Felci e dei Porri dell'Isola di Salina, Museo etno-antropologico di Salina.

Longi

Malfa

Mandanici

Merì

Messina

Comune 090.620101

Citta' risorta dalla distruzione del terremoto e della guerra. Da visitare:
- Duomo.
- Chiesa della SS. Annunziata.
- Museo Nazionale.
- Punta del Faro.
- Antennamare (m 1124), dal cui sommita' si ha una stupenda vista sullo Stretto e sul golfo di Milazzo fino alle isole Eolie.
 

Tra le figurazioni meccaniche in movimento ad ore stabilite sul grande orologio astronomico che orna il campanile del Duomo di Messina, e che costituiscono una attrattiva singolare della citta', alcune legate a storie e leggende locali. Il leone dorato che ruggisce a mezzogiorno era un tempo l'emblema della citta', ora della provincia; Dina e Clarenza, le due figure femminili che  battono le ore, erano eroine che durante la guerra dei Vespri salvarono con un tempestivo allarme la citta' da un attacco notturno. Nel riquadro maggiore la Madonna (detta appunto della Lettera) consegna una lettera di benedizione ai messinesi guidati da S. Paolo secondo una tradizione che risale al primo Cristianesimo; in quello piu' basso una leggendaria colomba segna il primitivo tracciato del tempio sul colle di Montalto, dominante Messina. L'orologio, uno dei piu' complessi del genere, fu costruito a Straburgo ed inaugurato nel 1933.

maggio

giugno

La Madonna della Lettera.
Trattasi della festa padronale in onore della Madonna della Lettera. La leggenda racconta della conversione dei messinesi, ad opera di San Paolo,  e dell'invio di messaggeri a Gerusalemme per ringraziare la Madonna e farLa partecipe della loro venerazione. La tradizione vuole che tutti gli ambasciatori tornarono recando una lettera della madre di Gesù; missiva miracolosa che li protesse sia dai Saraceni (1544) e sia dalle varie pestilenze. Ancora oggi si venera l'evento con una importante processione. L'originale della lettera é custodito nella teca trasportata dalla vara durante la processione. La vara é un grande carro sormontato da una piramide di angeli e santi tra cui trionfa la Vergine e viene trainato a mezzo di grandi funi.
.  2^ decade (giorno 13 ~)

luglio

agosto

Zanclo, che cavalca uno stallone nero (un tempo bianco), ha una bellissima testa di moro, incoronata con foglie di lauro ed ornata da orecchini a mezzaluna. Indossa una corazza sopra una corta tunica bianca bordata in oro. Nella mano destra impugna una mazza di metallo, con la sinistra tiene le redini ed al braccio ha uno scudo ovale al cui interno vi sono raffigurate tre torri nere su sfondo verde. Porta al fianco una bella spada la cui elsa è ornata da una testa di leone e da due teste di uccelli rapaci. Sulle sue spalle, un mantello di velluto rosso. Il colore della sua pelle ha fatto attribuire antichissime origini etiopi al mitico fondatore di Zancle oltre a qualche legame con alcune tradizioni arabe. Il suo matrimonio con una donna bianca ha certo un significato emblematico per una città al centro del Mediterraneo.

Mata, su un destriero bianco (un tempo scuro), simboleggia l'elemento indigeno; la tradizione la vuole nativa di Camaro, antico quartiere cittadino sull'omonimo torrente. La testa è un rifacimento eseguito dallo scultore Mariano Grasso nel 1958. Presenta sul capo una corona con tre torri (forse le torri dell'antico castello di Matagrifone), oltre che ramoscelli e fiori; dalle orecchie le pendono orecchini d'oro. Indossa una corazza di colore azzurro con ricami in oro sopra una veste bianca che le copre le ginocchia; porta ai piedi calzari con stringhe intrecciate. Sulle spalle un mantello di velluto blu.
I due Giganti sono portati in processione il 14 Agosto da un festoso corteo in costume. Nel 1993 è stata ripresa la tradizione, interrotta più volte dal 1909, di farli seguire da un'altra machina che rappresenta un cammello. Per alcuni rievocherebbe l'entrata a Messina di Ruggero d'Altavilla sul dorso di un dromedario dopo la sconfitta degli arabi; per altri il predone arabo che esigeva i tributi al popolo.
.  2^ decade (giorno 14 ~)

Processione della Vara
La festa dell'Assunta ha origini nella prima metà del '500 e, da sempre, quella che si svolge a Messina e' considerata la più celebre di tutte per la grandiosità degli apparati e la particolarità della Vara,  una macchina con una serie di ingranaggi manuali interni per i vari movimenti
Istituita nel XV o nel XVI secolo, questa grandiosa celebrazione richiede imponenti preparativi e coinvolge buona parte della cittadinanza. Molto sofisticata e' la "machina" utilizzata per la processione, opera forse di F. Maurolico; la struttura, di forma piramidale, alta quindici m e pesante otto tonnellate, presenta al suo interno raffinati congegni e ingranaggi che, azionati a mano, ne consentono i numerosi movimenti. Alla base della Vara e' raffigurata la tomba della Madonna circondata dagli apostoli, piu' in alto angeli, con ramoscelli d'ulivo in mano, ruotano insieme al sole e alla luna. Al di sopra ancora puttini, la sfera celeste circondata dallo zodiaco, e al culmine la figura del Cristo, che regge sul palmo della mano destra la SS Madre, ormai assunta in cielo. Fino al XIX secolo al posto delle statue venivano alloggiati sulla Vara personaggi viventi, bimbi e ragazzi di un'eta' compresa tra i quattro e i quindici anni, e lo scenografico carro votivo, montato su grossi pattini di ferro, veniva portato in giro per le strade della citta' da migliaia di fedeli, al grido di "Viva Maria", esattamente come accade ancora oggi, in un clima di profonda devozione. Durante la processione del 1681 la piramide si ruppe: i due più in alto e quattro angeli caddero tra la folla restando miracolosamente illesi. Un episodio analogo si verificò nel 1738. A ricordo di questi avvenimenti alle spalle del Duomo fu edificato un monumento all'Immacolata tutt'ora esistente. Negli ultimi anni è stato ripreso l'uso di inserire alcuni personaggi viventi.
Si svolge il 15 agosto, a ricordo dell'Assunzione in cielo di Maria.

Salvo Vitale  -  info@federcampeggiatori.sicilia.it

dicembre

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Messina Maps Google

Isola di Strombolicchio
E' piccolissima e fa parte dell'arcipelago delle Eolie puo' considerarsi poco piu' di uno scoglio ubicato a circa un miglio N/E da Stromboli. Totalmente priva di acqua e di terreno coltivabile non si presta ad essere abitato ma e' sede di un grande faro marino, alimentato ad energia solare.

SOSTA CAMPER

Milazzo

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Da visitare:
- Parte antica e castello
- Palazzo Carrozza (monumento nazionale)
- Palazzo Grande
- Capo Milazzo, spiaggia del Tono
- Resti archeologici (civiltà di Thapsos)

Milazzo Maps Google

Militello Rosmarino

Mistretta

settembre

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Da visitare:
- Chiesa Madre, Chiesa di S. Caterina (rinascimentale), Chiesa di San Giovanni
- Palazzo Russo (barocco), Palazzo Scaduto
- Ruderi del Castello

Mistretta Maps Google

Mojo Alcantara

Mongiuffi Melia

Montagnareale

Montalbano Elicona

Festa della Madonna della Provvidenza
Manifestazione folcloristica in onore della patrona.
.  3^ decade

ricorrenze

Montalbano Elicona Maps Google

Novara di Sicilia

SOSTA CAMPER

Oliveri

SOSTA CAMPER

Patti

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Da visitare:
- Cattedrale
- Villa Romana
- Riserva Laguna di Oliveri
- Zona archeologica
- Museo Diocesano
- Tindari

Pettineo

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Da visitare:
- Ruderi del Castello
- Bosco di Pettineo

Festa patronale di S. Oliva
.  giorno 5 maggio

Piraino

Reitano

Roccalumera

SOSTA CAMPER

Roccella Valdemone

Rometta

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Da visitare:
- Resti del Palatium Federicianum

Rodi Milici

San Fratello

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Da visitare:
- Convento di San Francesco
- Chiesa Normanna dei Santi Alfio, Filadelfio, Cirino
- Zona archeologica Monte Vecchio

San Marco d’Alunzio

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Da visitare:
- Tempio di Ercole (età ellenistica)
- Riserva Rocche di Alcara Li Fusi

San Pier Niceto

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L'antico Borgo e' un insieme di vicoletti pavimentati a ciottoli e di cortiletti che si allargano in corrispondenza delle varie chiese cittadine.
Notevoli e prodotti locali quali albicocche, provole, salsiccia con pomodoro e rucola.

San Salvatore di Fitalia

Festa di San Calogero
.  giorni  18 ÷ 21 agosto

San Teodoro

Sant'Agata di Militello

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Da visitare:
- Castello Trabia e Lanza di Scalea
- Chiesa del Carrnelo
- Museo etnoantropologico dei Nebrodi
- Rassegna del teatro siciliano (febbraio - marzo)

SOSTA CAMPER

Santa Lucia del Mela

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- Cattedrale: eretta nel 1094, conserva all'interno il reliquario della Sacra Spina.

Santa Marina Salina

Santa Teresa di Riva

Santo Stefano di Camastra

Mostra Regionale delle Ceramiche
Info 0921331110.
.  dal  1° agosto al 15 settembre

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Da visitare:
- Chiesa Madre
- Cimitero vecchio con pannelli ceramici

Saponara

Savoca

S. Lucia, patrona
Tipica figura di questi festeggiamenti è il Diavulazzu o Virseriu, personaggio che andando in giro per il paese raccoglie, intimidendo simpaticamente gli abitanti, le offerte utili per la festa.

Scaletta Zanclea

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- Castello
- Chiesa di S. Nicolò (barocca)
- Casa Ruffo

Sinagra

Taormina

Teatro Antico

SOSTA CAMPER

Terme Vigliatore

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Da visitare:
- Chiesetta della Madonna delle Grazie
- Resti di Villa Romana (sec.  I a. C. )
- Terme

Torrenova

Tortorici

Festa delle tre verginelle
La tradizione racconta che tre ragazze vennero uccise da un uomo perchè non si erano concesse a lui. Dopo qualche tempo proprio nel luogo in cui era avvenuta la tragedia nasceva una sorgente di acqua miracolosa. Info 0941.421008.
.  1^ decade

San Sergio
.  1^ decade (giorno 8 ~)

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Da visitare:
- Riserva lago Trearie
- Riserva Vallone Calagna sopra Tortorici

Tripi

Sagra di li cudduri
Tipici biscotti - Info 0941.82014.
.  3^ decade (giorno 26 ~)

Tusa

Maria Assunta patrona
Il giorno 13 si inizia con una processione ed il 14 si celebra la Sua assunzione al cielo. Si prosegue il 15 con la tradizionale cavalcata storica, una sfilata di cavalli, asini e muli bardati con attrezzi agricoli e panieri. La devozione dei tusani per la Madonna risale all' 11 gennaio del 1693 quando un terremoto arrecò numerosi danni alla chiesa madre ed paesani Le chiesero aiuto. Ancora oggi viene chiesta la sua protezione, con un canto popolare intonato durante la processione.

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Da visitare:
- Chiesa Madre
- Calvario
- Fiumara di Tusa
- Rovine di Halaesa

Venetico

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