Palermo CamperWeb

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Alimena  0921.646947 - Caltavuturo 0921.541012 - Misilmeri 091.8732349 - Palazzo Adriano 091.8348056  - Pollina 0921.425009  - San Mauro Castelverde 0921. 674212 - Santa Flavia 091.904042 - Ustica 091.8449045 - Valledolmo 0921.542013 - Ventimiglia di Sicilia 091.8209097 -

Provincia di Palermo

Alia

Cultura e turismo in camper

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- Ex Palazzo baronale Santa Croce-Santa Elia
- Chiesa Madre (1639)
- Sepolcreti e ruderi del periodo arabo (contrada Barbarà)

Alimena

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- Chiesa Madre

Riti della Settimana Santa

Riti di Natale

Aliminusa

Altavilla Milicia

Altofonte

dicembre

La vigilia della festa dedicata all' Immacolata è caratterizzata dalla processione notturna a cui partecipano i fedeli che recano i "mazzuna" ovvero dei fasci accesi che verranno poi bruciati tutti insieme nel cortile della chiesa. Info 091.6648213.
.  1^ decade (giorno 7 ~)

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- Chiesa Madre, Palazzo Reale (sec. XII)
- Obelisco a Garibaldi

Balestrate

Municipio Via Roma 4  091.8786706 

Sagra dell’Uva
Info 0918786144.
.  ultima domenica

Cultura e turismo in camper

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Da visitare:
- Castello di Calatubo
- Chiesa Madre
- Necropoli greca
- Tombe arabe

Baucina

Comune 091.8202295

Belmonte Mezzano

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La cittadina si trova a 356 metri sul livello del mare ed è posta nella splendida valle dell'alto Landro, affluente del fiume Eleutero alle falde del caratteristico monte Pizzo.
Centro prevalentemente agricolo ha una economia basata prevalentemente sulla produzione di olive, uva, agrumi e formaggi.
Al riguardo bisogna sottolineare che l'olio prodotto presso le locali aziende agricole è molto rinomato, tanto che viene sempre presentato alle mostre agricole della Regione Siciliana. Tuttavia una buona parte della popolazione attiva lavora a Palermo.
Frequentato posto di villeggiatura, dato che il paese è circondato da bellissime zone collinari, si trova in prossimità della località turistica "Gibilrossa", zona di notevole interesse storico, ove si erige un monumento in memoria dell'Eroe dei Due Mondi, G. Garibaldi, il quale vi sostò con i suoi volontari durante la Campagna dei Mille. Da Gibilrossa, fra l'altro, si ammira uno dei panorami più suggestivi di Palermo.
Il suo monumento più importante è rappresentato dalla cattedrale barocca, edificata nel 1776 dal Principe Giuseppe Emanuele Ventimiglia.
La storia del paese ha origine nel 1627, quando il Principe Vincenzo Amitto, Cavaliere Palermitano, costruì un Casale sotto il nome di Belmonte (il nome traeva spunto dalla posizione geografica del Principato). In seguito il Casale per volontà di Giuseppe Emanuele Ventimiglia diventò Villaggio col nome di Mezzagno, il quale, avendo ricevuto conferma di popolare il suo feudo, fece edificare Belmonte nel 1752 e la Cattedrale nel 1776. Il borgo venne interamente distrutto durante i moti antiborbonici nel XIX secolo.
Terra di musicisti, ha una Scuola di Musica permanente che contribuisce enormemente alla crescita culturale del Paese.

Principali manifestazioni:
- Estate Belmontese Luglio /Agosto;
- Mostra fotografica 25 Agosto / l° Settembre;
- Premio Città di Belmonte 7 ÷ 8 Settembre;
- Festa SS Crocifisso - 2^ domenica di Settembre.

Blufi

Borgetto

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- Rovine del Monastero benedettino di S. Maria delle Ciambre
- Santuario della Madonna di Romitello.

- Cene di S. Giuseppe (19 marzo)
- Festa della Madonna di Romitello (fine agosto)

Caccamo

Situato ai piedi del monte Eurako o San Calogero, Caccamo sorge su una collina a 520 metri sul livello del mare, in prossimità del Lago Rosamarina.  Città d'arte e di cultura, si presenta ricca di chiese, monumenti e opere d'arte. Ne sono testimonianza il Duomo dedicato a San Giorgio, fondato dai Normanni nel 1090, le chiese dell'Annunziata e di San Benedetto alla Badìa, che presentano elementi artistico-architettonici di pregio. Il Castello medievale del XII secolo, tra i più imponenti d'Italia, e diversi siti archeologici circondano Caccamo di storia.
Molti sono gli eventi che animano durante l'anno il Comune siciliano. In primavera, viene allestita nella Santissima Annunziata una gradinata di ceri accesi, "a scalunata di San Giuseppe", per celebrare la festa del Santo. In occasione della Domenica delle Palme, una rappresentazione in costume, " 'u Signuruzzu a cavaddu", rievoca l'entrata di Gesù a Gerusalemme. Durante il periodo natalizio spiccano la Sagra del Buccellato, dolce tipico della tradizione natalizia siciliana, e il presepe vivente. Ulteriori informazioni presso Comune 091.8103111.

Sagra della salsiccia
.

Festa della Castellana
Per una settimana si potrà respirare l'atmosfera del Medioevo con una rievocazione storico - folcloristica dei personaggi che dominarono la città dal 1094 al 1860. Castelli, dame e cavalieri saranno i protagonisti dell'annuale edizione della "Castellana d'Italia", manifestazione storico-culturale in costume d'epoca organizzata dal Comune, in collaborazione con le associazioni "Giorgio Ponte" e Anspi, e patrocinata dalla Regione e dalla Provincia; una collaudata iniziativa per far conoscere e valorizzare i castelli d'Italia.
La manifestazione storico rievocativa entra nel vivo il sabato con il corteo storico cui partecipano circa 300 figuranti in costume d’epoca in rappresentanza delle famiglie che nei vari secoli hanno abitato il Castello di Caccamo.
Si prosegue domenica con l’elezione della più bella ed elegante castellana d'Italia scelta tra 20 castellane provenienti da altrettante città dotate di castelli (una per Regione) e, dalle 17,30 in poi vari cortei storici provenienti da tutta la Sicilia sfileranno per le vie del centro storico, insieme alle Signore dei castelli d'Italia compresa la neo-vincitrice dell'edizione in corso; quasi cinquecento personaggi in costumi d'epoca medioevale oltre agli immancabili sbandieratori e tanta musica medioevale in sottofondo. 
.  ultima domenica

Cultura e turismo in camper

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- Castello del sec. XI
- Duomo
- Chiesa della SS. Annunziata, Chiesa di Santa Maria degli Angeli
- Riserva Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, Riserva Monte San Calogero

Immagini inviate dal Gruppo Camper Jolly Palermo

SOSTA CAMPER

Caltavuturo

Campofelice di Roccella

Comune 0921.4228033

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- Torre Roccella
- Chiesa Madre

SOSTA CAMPER

Capaci

AAP  Palermo  tel. 091.586122

novembre

Sagra della vastedda.
Al centro della festa la degustazione della tipica pagnotta condita in vari modi.
.  1^ settimana (giorno 1 ~)

Capaci Maps Google

Castelbuono

maggio

giugno

Sagra delle fave e delle patate bollite
.  3^ decade

agosto

settembre

ottobre

Cultura e turismo in camper

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- Castello Ventimiglia, con stucchi del Serpotta.
- Matrice vecchia, Matrice nuova.
- Chiesa di S. Maria Assunta.
- Museo preistorico e naturalistico Ventimiglia "Mina' Palumbo".

Castelbuono Maps Google

SOSTA CAMPER

Castellana Sicula

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- Zona archeologica contrada Muratore

Cefala' Diana

Municipio Piazza Umberto I  091.8201184

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Al centro di tre riserve naturali orientate (Chiaristella, Bagni di Cefala', Serre di Ciminna, Ficuzza) Cefala' Diana e' un paesino di collina adagiato ai piedi del superbo castello saraceno che tanto ha affascinato i viaggiatori dei secoli andati.
E' paese di nuova fondazione, ma il sito è stato frequentato fin dai primi albori della civiltà. Di Cefala' parla con dovizia di particolari Idrisi, il geografo di Re Ruggero, e ne descrive il territorio come abbondante d'acqua e di vegetazione.
Il territorio di Cefala' ha ospitato una vetreria medievale che, con ogni probabilità forniva manufatti di pregio alla città di Palermo.
Ma Cefalà Diana è famosa soprattutto per due importanti emergenze architettoniche: l'omonimo Castello (in via di restauro) e la Torre, unica testimonianza in Sicilia della dominazione araba.
Quest'ultima opera d'arte, costruita peraltro a margine di una importante arteria tracciata dai romani, sarà quanto prima riportata all'antico splendore e per di più proposta alla fruizione del Turismo termale e congressuale. Ospitera' anche un museo archeologico.
Nelle more è oggetto di visite guidate che hanno già riscontrato un discreto successo di pubblico.

Da visitare in camper:
- Castello di Cefalà
- Terme arabe
- Chiesa Madre.

Da festeggiare in camper:
San Francesco di Paola patrono nel mese di agosto
Festa di San Giuseppe 29 e 29 settembre.

Cefalù

Comune 0921.421050

Madonna della Luce
Festa religiosa durante la quale si svolge la processione delle barche da Kalura al Porto Vecchio.  Info 0921.421050.
.  2^ decade

Cultura e turismo in camper

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- Cattedrale normanna.
- Tempio di Diana.
- Lavatoio medioevale.
- Osterio Magno.
- Museo Mandralisca, con celebre tavole di Antonello da Messina.
- Palazzo Piraino.
- Ruderi del Castello medioevale.
- Santuario di Gibilmanna, in splendida posizione.

Cefalù Maps Google

SOSTA CAMPER

Cerda

Per informazioni tel. 091.8991003 - 8991275 - 8992526

aprile

Sagra del Carciofo
Una sagra per magnificare le benefiche proprietà salutari dell'ortaggio. Delle varie fasi di intrattenimento fa parte anche una degustazione gratuita di carciofi, cucinati in diversi modi ed accompagnati da pane e vino locale.
.  3^ decade

maggio

agosto

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- Chiesa Madre
- Palazzo Baronale
- Riserva Bosco della Favara e Granza

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Chiusa Sclafani

Comune  Piazza Castello 10 - 90033 / Tel.091.8353538

Monumenti aperti, visite guidate, sfilate di auto, musica, degustazione di prodotti tipici locali, spettacoli di varieta' ma soprattutto centinaia e centinaia di chili di ciliegie per celebrare il frutto simbolo del paese che, per un fine settimana, diventera' la regina di Chiusa Sclafani.

Al mattino del sabato si inizia coi convegni “Il Ciliegio selvatico” e “La Cerasicultura in Sicilia” presso il complesso monumentale della “Badia”; seguono altre manifestazioni culturali e poi, nel tardo pomeriggio, inizia la sagra in Piazza Castello con l’apertura degli stand espositivi e musica in piazza. Si potranno conoscere i sapori ed profumi tipici locali di ieri e di oggi celebrando la ciliegia per soddisfare ogni tipo di palato. E’ una delle piu' antiche manifestazioni della Sicilia e richiama annualmente una folta presenza di visitatori.

Nel territorio chiusese vengono coltivati diversi tipi di ciliegi, ma le "cultivar autoctone" sono la Muscatella e la Cappuccia. La prima presenta piccoli frutti sferoidali ed e' presente in due qualita', quella nera di colore rosso porpora e quella bianca di colore rosso chiaro. La cappuccia presenta dei frutti molto piu' grossi di colore rosso scuro e dal sapore dolce. Attualmente e' in corso la procedura per il riconoscimento comunitario dell’indicazione geografica protetta (IGP) della ciliegia chiusese, un riconoscimento fondamentale per rilanciare la ciliegicoltura locale ed aprire le porte a nuovi mercati. ranzoni.
Domenica invece si aprira' con le degustazione della Zabbinata presso complesso monumentale della “Badia”. Dalle 16,00 spettacoli culturali, musica in piazza e distribuzione delle ciliegie. Durante la giornata finale verra' consegnato il premio Ciliegia d’Oro dedicato ai chiusesi che si sono distinti nel panorama culturale nazionale e internazionale. Per info: ufficiostampa@comune.chiusasclafani.pa.it
. 2^ fine settimana

San Bartolomeo
.  giorni 24 e 25

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Ciminna

Municipio  Via Dottor Vito Graziano 2   091.8204220  Info

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Ha un nome di origine araba ma ritrovamenti archeologici ne hanno confermano l'origine punico - greco. Vi nacquero numerosi artisti ed eminenti uomini di cultura quali Paolo e Vincenzo Amato, Vincenzo La Barbera, Pasquale Sarullo, Vito Graziano e Filippo Meli.
Nel 1962 il regista Luchino Visconti giro' a Ciminna alcune scene del film "Il Gattopardo", affascinato dalla bellezza del paesaggio e dalla sua splendida chiesa Madre, dove si trovano anche stucchi di Scipione Li Volsi (1622).

Cultura e turismo in camper

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- Museo Civico "F. Meli" con raccolta etnografica ed arti figurative (sec XVII);
- Chiesa di S. Giovanni (sec. XVII) con il miracoloso Crocifisso (sec. XVI);
- Biblioteca pubblica che conserva i resti della "Biblioteca Cappuccinorum" (sec. XVI) e circa 600 volumi sul Risorgimento Italiano;
- Itinerario ecologico, geologico, speleologico, archeologico e panoramico delle zone "Serre" e "Pizzo";
- Grotta dell'Acquammucciata.

Cinisi

Collesano

Per informazioni tel. 0921.661104

ricorrenze

La Cerca - Rito del Venerdì Santo
Le processioni del Venerdì Santo con la Cerca al mattino e quella dell’Urna col Cristo morto la sera, costituiscono il momento centrale della Settimana Santa di Collesano. Si tratta di una processione dove religione, tradizione e folclore si fondono ad esaltare il senso del tragico e del patetico, chiave di lettura per una manifestazione che, sorta probabilmente in clima di Controriforma, ancora oggi riesce a mantenere il messaggio di dolore, di espiazione e di redenzione di cui e' carica. La Cerca, denominazione locale della Via Crucis, ha, dunque connotazione folcloristica. Ne cura la realizzazione, da tempo immemorabile, la Confraternita del S.S. Crocifisso.
Aprile

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- Chiesa Madre, Chiesa di S. Maria la Vecchia
- Ruderi del Castello Normanno
- Zona archeologica sul Monte d'Oro

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Corleone

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Già attraversata dalla strada consolare Panormus - Akragas, Corleone ha un passato di città regia dalle cento chiese. Racchiusa com'è da uno scenario naturale di grande effetto, essa offre al visitatore attento un contesto ambientale e culturale di estremo interesse.
Il Bosco di Ficuzza, Rocca Busambra e il Lago Scanzano sono tre piccole meraviglie della natura che costituiscono a pieno titolo la tappa obbligata di una escursione naturalistica. E non c'è modo migliore che visitare questi luoghi così suggestivi per iniziare un itinerario ambientale nel territorio di Corleone.
Prima di arrivare a Corleone, diventa "obbligatoria" una visita alle Gole del Drago, lungo il Fiume Frattina. Le Gole, infatti, costituiscono un biotopo naturale di straordinaria bellezza, con le loro rocce scavate dall'acqua che hanno acquisito le forme più suggestive, con una flora lussureggiante e una fauna ricca e variegata.
Alle porte di Corleone, invece davanti agli occhi del visitatore si apre uno scenario di grande effetto. Il paese si trova come adagiato in una conca e "protetto" da una corona di rocce calcaree: unicum geologico che prende il nome di "calcarenite glauconite di Corleone".
Colpiscono e accendono curiosità e interesse le Rocche Gemelle, una ad est del centro abitato (Rocco Soprano, sulla cui sommità c'è l'antica torre saracena), l'altra proprio al centro del paese (la Rocca Sottana, dove c'è l'Eremo Francescano). Sullo sfondo, invece, si staglia il maestoso altopiano di Montagna Vecchia.
Ma le sorprese non sono finite: proprio ai piedi della Rocca Sottana, provenendo dall'antica Via Lombardia, il visitatore vede qualcosa che non avrebbe mai immaginato di trovare a Corleone: la Cascata delle Due Rocche, Formata dal "salto" delle acque del "Torrente Corleone", che forma un suggestivo laghetto naturale.
Dalla SS 118, che porta a Prizzi, appena dopo la galleria, si può ammirare il Canyon delle Due Rocche, una vera e propria "gola" scavata nei secoli dalle acque del Fiume, lungo la quale è possibile ancora osservare i resti dell'antico acquedotto cittadino.
Chi ha una certa dimestichezza con le scalate può percorrere dall'interno il Canyon delle Due Rocche, salendo dalla Cascata.
Gli altri potranno ricrearsi lo spirito visitando i monumenti e il museo civico dove fra l'altro si conserva un milliarum romano del 252 a.c.

Da visitare in camper:

- Chiesa di S. Andrea (già moschea)
- Palazzo municipale, ex Palazzo Cammarata
- Ruderi della Torre Saracena sul Castello Soprano
 

Da festeggiare in camper:
- Festa Grande di Primavera (marzo)
- Sagra dei prodotti caseari (maggio - giugno)

Finale

Gangi

Per informazioni: Pro Loco tel. 0921.645194)  -  Comune tel. 0921.644014

agosto

ottobre

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- Castello e torre, medievali
- Chiesa Madre
- Palazzo Mocciaro, Palazzo Bongiorno Li Destri
- Masseria Gangivecchio
- Santuario dello Spirito Santo
- Zone archeologiche di Albachiara e Gangivecchio

Gangi Maps Google

SOSTA CAMPER

Geraci Siculo

Giostra dei Ventimiglia
Serate medievali in costume, spettacoli folcloristici e cucina tipica
Info 0921.643607.
.   giorno 24

Cultura e turismo in camper

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- Chiesa di S. Anna, Chiesa Madre

Giardinello

Da festeggiare in camper:
Santissimo Crocifisso, festa patronale del 10 agosto

Da visitare in camper:
- Tomba del Gigante
- Santuario della Madonna della Mercede
- Fontana della Rinascita, antichi lavatoi
- Palazzo Niscemi

Gratteri

Pro Loco  0921.429214

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- Chiesa Madre, Chiesa di S. Maria del Gesù
- Abbazia di San Giorgio
- Mostra artigianale d'uncinetto (agosto)

Isnello

Per informazioni tel. 0921.662032

aprile

giugno

settembre

ricorrenze

Cultura e turismo in camper

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- Chiesa Madre Chiesa S. Michele (tardo medievale)
- Monumento alla madre madonita
- Ruderi del Castello Santacolomba
- Grotta del Chiusilla, Grotta del Fico, Grotta del Roccazzo

Isnello Maps Google

SOSTA CAMPER

Lercara Friddi

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- Chiesa Madre (sec. XVIII), Chiesa di San Giuseppe con l'adiacente Collegio di Maria, Chiesa del Purgatorio (sec. XVIII)
- Villa Rose - Gardner

Marineo

Municipio  Corso dei Mille 127   091.8725193  / 848 / 132   Info  Biblioteca 091. 872.6159

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La storia
L'attuale centro abitato di Marineo, a 30 Km da Palermo, lungo la SS 118 Corleonese - Agrigentina, è situato su un poggio sovrastato da un imponente rupe, la Rocca. Il paese, che oggi conta quasi 7000 abitanti, venne fondato nel 1550 da F. Beccadelli Bologna su "licenza populandi" dell'imperatore Carlo V. A lui si deve la costruzione del Castello, della Chiesa del Crocifisso e della Madrice. Il paese tra il seicento e l'ottocento si è espanso ordinatamente nei nuovi quartieri. Il settecento ha segnato, con la famiglia Pilo, il massimo dello sviluppo con la commissione di numerose pregevoli opere d'arte custodite nelle chiese locali. L'ottocento segna una fase tormentata nella storia di Marineo. All'inizio del secolo una grande frana travolse interi quartieri; numerose rivolte popolari, dove lotte tra famiglie locali si innestavano nelle aspirazioni risorgimentali, hanno travagliato la vita sociale marinese; la non risolta questione sociale contadina, sfociò nel movimento dei Fasci Siciliani sul quale Marineo, il 3 Gennaio 1894, pagò il più alto tributo di sangue con ben 18 morti e decine di feriti. Il novecento è stato segnato da un continuo flusso migratorio arrestatosi soltanto da un decennio.
A cinquecento metri dal centro abitato, sulla Montagnola, in antico sorgeva un notevole centro a controllo tra l'importante strada tra Panormo e Akragas, la cui origine risale al VIII - VII sec. a.c.
Centro indigeno ai margini dell'area Elima, risentì dell'influsso dei Fenici e dei Greci. Ebbe il massimo splendore testimoniato da scavi già effettuati nel IV e III sec. a.C. durante la rinascita timoleontea.
La conquista romana segnò l'inizio del progressivo declino della città sulla Montagnola culminato con la quasi scomparsa nel periodo precedente la conquista araba.
Gli arabi ripopolarono la collina che riprese vigore nei secoli sotto i Normanni.
Nella metà del XIV sec. a margine delle lotte tra fazione latina e catalana in Sicilia, il sito venne abbandonato e la città scomparve. Le testimonianze archeologiche più significative degli insediamenti del territorio di Marineo e della media e alta valle dell'Eleuterio, sono conservate nel Civico Museo di Archeologia allestito nei locali della Biblioteca Comunale. Tra i reperti più significativi: una scodella arcaica ed un cratere siceliota, un intero corredo tombale del seconda metà del IV sec. a.c., brocche ed anfore greche, reperti di epoca romana, lucerne e bacini arabo-normanni.

La città e i monumenti
Secondo notizie storiche basate su rilevamenti urbanistici, il centro abitato attuale si è sviluppato da est ad ovest su uno stretto corridoio lungo 60 metri e largo 500 metri. La forma del paese era inizialmente a triangolo i cui vertici corrispondevano al castello ed al S.S. Crocifisso. Nel 1651 vengono tracciati l'attuale Corso dei Mille e Via Vittorio Emanuele. Il taglio della Via Garibaldi risalirebbe al XVIII secolo. Ancora oggi è possibile riconoscere le forme dei quartieri della città: il quartiere Castello a forma di semicerchio; il quartiere S. Michele a forma di imbuto; il quartiere Convento a forma di ventaglio; il quartiere "Chianu" a schiera. Oltre la zona archeologica della montagnola ed il Castello, Marineo offre la visita di altri monumenti molto interessanti dal punto di vista culturale.

La Madrice
Risale alla metà del XVIII secolo, fu ultimata infatti nel 1562. Sorge su un basamento rialzato adibito in parte a catacomba. Dalla sua forma esterna molto comune si rilevano gli elementi principali dell'interno, cioè tre navate con copertura a spioventi e campanile sormontato da una piccola cupola. Il prospetto principale è tardo cinquecentesco. Il soffitto fu decorato nel XIX secolo con cassettoni a stucco. L'altare monumentale di San Ciro (1737) è in marmo policromo ne costituisce uno degli elementi più importanti. Esso conteneva infatti le reliquie del santo patrono.
Sopra l'altare si trova una tela del 1730 circa, raffigurante San Ciro in gloria. Nella madrice sono custodite numerose opere d'arte di pregio: un tabernacolo della bottega del Gagini, la tavola dipinta di scuola cretese raffigurante la Madonna della Tenerezza (XVI sec.), l'urna d'argento (1702) contenente il teschio di San Ciro, un ostensorio monumentale del 1736 in oro ed argento, la legatura di messale in argento sbalzato e cesellato con l'immagine di San Ciro (1701).

Chiesa del convento
Sorge su un promontorio in periferia. Nel 1597 era già costruita insieme al Convento ed in essa sono conservate parecchie preziose opere, fra le più antiche di Marineo. L'interno della chiesa di sapore rinascimentale, è costituito da un unico ambiente quadrangolare con copertura a botte. Fra le molteplici opere custodite in questa chiesa risalta la "tempera" su tavola di autore ignoto del XV sec. della Madonna della Dayna, proveniente dal distrutto monastero di Scanzano. Una acquasantiera (fine 1300) in marmo con vasca ottagonale raffigurante virtù francescane. Gruppo ligneo della Pietà del 1570 del maestro Pace da Prizzi, statua lignea di San Vito dipinta del XV sec. Inoltre sono custodite numerose opere settecentesche con lavori del Pollace e dei Bagnasco.

Il castello
Una lapide segna l'anno 1559 come data di costruzione. Alla metà del XVI secolo Carlo V investiva dei feudi di Marineo Francesco Bologna che ne iniziò i lavori di costruzione. L'edificio ha la caratteristica di un palazzotto di campagna, con i magazzini ed i locali per l'ammasso e la lavorazione dei prodotti agricoli posti al piano terreno. Il piano nobile contiene numerose ed ampie stanze. Il lato nord che si erge su una rampa scoscesa è inaccessibile.

La cultura
Tutti gli anni, alla fine dell'estate, nel suggestivo scenario del Castello Aragonese, si svolge il "Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo", dove scrittori, poeti ed uomini di cultura partecipano offrendo possibilità di scambi e relazioni culturali.
Il premio ha una sezione in lingua ed una in dialetto, ed una sezione speciale. Avvenimento di primaria importanza per Marineo è il "gemellaggio" con la cittadina francese di Sainte Sigolene, centro industriale dell'alta Loira. Il "patto europeo" è stato sancito il 6 maggio 1984, con innumerevoli scambi culturali che si sono intensificati nel tempo.

Festa campestre
.  1^ decade (giorno 8 ~)

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- Castello del XVI sec
- Chiesa Madre,
- Santuario Madonna della Dajna,
- Zone archeologiche della "Montagnola" e di "Buceci"
- Bosco del Cappilleri

Mezzojuso

Municipio Piazza Umberto I  5  091.8203237  Info

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Nel cuore della Provincia di Palermo, da cui dista 34 km, sulla PA/AG. Adagiato alla boscosa collina della Brigna, sul declivio orientale della maestosa Rocca Busambra, è al centro di campi di grano, uliveti, mandorleti, pascoli e boschi di castagni.

Cenni storici
Accanto ad un importante nodo stradale in cui non manca la vegetazione e l'acqua, sorge un luogo di sosta e di ristoro, diviene villaggio. Il proprietario si chiama Yûsuf. Nasce così il Manzil Yûsuf, villaggio di Giuseppe che, per nobilitarne l'origine, si fa diventare l'Emiro di Sicilia Yûsuf-Ibd-Abd-Allah. Dal villaggio prende nome il feudo, in cui sorge, e Ruggero II il Normanno, scacciati i Saraceni lo dona, intorno al 1132, Monastero di S. Giovanni degli Eremiti di Palermo. Il villaggio, ingranditosi e popolatosi, ha la sua Universitas e dopo la guerra del Vespro (1282) manda i suoi rappresentanti al primo Parlamento di Palermo.
Il nome del villaggio Manzil Yûsuf, dopo molte variazioni grafiche e fonetiche, diventa l'odierno Mezzojuso. Dopo l'epoca del Vespro, non si ha più notizia sin quasi alla fine del XV sec. I primi Albanesi stabilitisi, prima del 1490, nel casale di Mezzojuso, non lo trovano certo in floride condizioni e sono essi a farlo risorgere a nuova vita. Nel 1501, stipulati i Capitoli, gli Albanesi stabilizzarono la loro posizione ed il Monastero ha modo di ripopolare il casale e bonificare il feudo.
Il nobile pisano Giovanni Corvino ottiene in enfiteusi, nel 1521, il feudo di Mezzojuso, che divenuto baronia, passa. nel 1587 a don Blasco Isfar Corlglies. Don Giuseppe Groppo Scotto, nel 1619, viene fatto Marchese di Mezzojuso e, infine, nel 1639 don Blasco Corvino Sabea viene elevato alla dignita' di Principe di Mezzojuso, la cui feudalita' si estingue con la morte, nel 1832, di don Francesco Paolo Corvino Filingeri.
Nella rivolta contro i Borboni (1848-1860) è fra i principali centri organizzativi. Qui viene fucilato F. Bentivegna il 21 dicembre 1856, Dal 2 al 4 agosto 1862 Mezzojuso accoglie Garibaldi.

maggio

dicembre

Cultura e turismo in camper

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- Torre del Castello, Zona archeologica Marabito, Rocca Busambra.

- Chiesa dell' Annunziata
Risale alla fine del XVI sec. Ampliata e restaurata piu' volte, l'attuale facciata e il campanile sono del 1924. A Triplice navata, nel suo intern si trovano statue lignee ed un Crocifisso, anch'esso in legno del  XVIII sec. Interessanti i quadri dell'Addolorata e dell'Annunziata; pregevole la suppellettile sacra.

- S. Maria delle Grazie
Agli Albanesi. arrivati Mezzoiuso nel XV sec., fu concessa la Chiesa di S. Maria che, riparata, fu officiata secondo il rito bizantino -greco. Ampliata fino alle dimensioni attuali, Olivio Sozzi e il figlio Francesco ne affrescarono nel 1752 i medaglioni dei Santi Padri greci. Nel 1901 viene sostituita l'antichissima pergula con l'attuale iconostasi, contenente icone bizantine del XVI sec. Inoltre vi si trovano: una Platytèra di origine cretese o cipriota, una crocetta athonita di bosso finemente scolpita (XV sec.), il mausoleo del nobile Andrea Reres, discendente da Demetrio Reres, parente del grande Skanderbeg.
Annesso alla Chiesa, per munificenza di A. Reres, sorge il Monastero Basiliano, ricco di una Biblioteca con rari codici greci e pregevoli cinquecentine. Il cenobio basiliano, che fece assurgere Mezzojuso ad "Atene delle Colonie Albanesi di Sicilia", e' sede di un Laboratorio di Restauro del Libro. Qui' i più antichi codici, le miniature, gli incunaboli tornano a rivivere come nuovi.

- Chiesa di S. Nicolò (rito greco)
Risale agli inizi del '500. Restaurata varie volte, l'aspetto attuale e' del 1934. Fornita di iconostasi. Vi si trovano icone bizantine del XVI sec., una Theotokos del XIII sec., un Crocifisso d'avorio su croce d'ebano del XVII sec. e una crocetta athonita di legno finemente intagliata. Numerose statue lignee.

- Chiesetta della Madonna dell'Udienza tra il verde della Brigna, del '600.

- Il Castello, più che un palazzo signorile, era fornito di vasti magazzini per i prodotti del feudo. Interessanti gli appartamenti dei nobili per gli affreschi e la pavimentazione in ceramica.

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Misilmeri

Monreale

Da visitare il superbo il Duomo (mosaici sfolgoranti e chiostro), l'Abbazia bededettina di S. Martino delle Scale e salire sul  Monte Pellegrino con vista panoramica anche su Palermo.

aprile

maggio

settembre

Monreale Maps Google

SOSTA CAMPER

Montelepre

Municipio  091 8784013
Pro Loco

Cultura e turismo in camper

Viaggiare e visitare in camper

- Castello medievale
- Torre quattrocentesca
- Chiesa Madre
- Zona archeologica Monte d'Oro

Palazzo Adriano

Comune 091.8349911

Sagra della cuccia  e  Salita alla montagna delle Rose
Nella notte del 31 si sale in Montagna e alle prime luci dell'alba, rivolgendosi ad oriente, si inizia a cantare il nostalgico canto albanese O e Bukara More in ricordo dell’Albania, antica patria di origine della colonia.  Info 0918348309.

SS. Crocifisso e la Madonna Assunta
.  giorni 15 e 16

Palermo

Municipio   091.8348056

La citta' si evidenzia per la singolarita' dei suoi monumenti normanni e barocchi, per il rigoglioso splendore dei suoi giardini, lo splendido scenario dato dalla Conca d'Oro. Una visita, anche sommaria, non deve trascurare la Martorana, la Cattedrale, la Cappella Palatina nel palazzo dei Normanni, S. Giovanni degli Eremiti, il Museo Archeologico, la Galleria Nazionale, il Parco della Favorita.

ricorrenze

Riti Pasquali
I riti della Settimana Santa a Palazzo Adriano sono particolarmente significativi e originali; infatti siamo alla presenza di due riti religiosi: il greco-bizantino ed il latino.
Aprile

settembre

S. Rosalia, patrona
Nella notte i devoti effettuano un pellegrinaggio (acchianata) a Monte Pellegrino. Circa 4 km per raggiungere la chiesa realizzata all'interno di una grotta dove si racconta visse in eremitaggio la santa - tra il 3 ed il 4

ottobre

ricorrenze

I Riti della Settimana Santa
Insieme di manifestazioni che rappresentano Processo,  Passione,  Morte  e deposizione di Cristo. In particolare si svolge una tradizionale rappresentazione figurata in forma teatrale.
Aprile - Rione Partanna Mondello - Per informazioni tel.  091.583447

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Palermo in soffitta
Il secondo fine settimana del mese, in Piazza Unità d'Italia, cento espositori provenienti da tutto il sud Italia espongono sui loro banchi pregiati e curiosi oggetti d'antiquariato. Si possono trovare mobili, orologi, strumenti musicali, stoviglie, vasellame, ma anche santini, icone e oggetti religiosi. Dalle ore 10 alle 21. Informazioni: Segreteria Organizzativa, tel. 091.308287

Mercatino Antiquariato
Piazza Unita'd’Italia. Info 336.259751
.  1° fine settimana  (escluso luglio/agosto)

Fiera del Mediterraneo
Manifestazione Campionaria Internazionale: si svolge tra maggio e giugno.

Palermo e gli antichi mercati
Aperti nei giorni feriali, dal mattino alla sera inoltrata. Chiuso domenica (salvo eccezioni).

• Vucciria - In piazza Caracciolo e dintorni. Il suo nome proviene dal francese boucherie, bottega della carne ma vi si trova di tutto: pesce fresco, alimentari, frutta e verdura, abbigliamento, generi vari. La merce viene esposta sulle bancarelle o appesa davanti alle botteghe, con un atmosfera da suk arabo.
   

• Il Capo - Tra Via Sant’Agostino, Via Capuccinelle e Corta Carini. Vi si trova di tutto: alimentari, abbigliamento (anche usato), oggetti per la casa, ecc.
   

• Ballaro’ - Si estende nell’antico quartiere Albergherai da piazza Carmine a Piazza Ballaro’. Anche qui si trova di tutto.
   

• Mercato delle pulci - Piazza Domenico Peranni (al Papireto). Aperto  tutti i giorni feriali dal mattino all’imbrunire; nei festivi mezzo orario. Antiquariato e m modernariato.
   

• Lattarini - Si trova accanto a Piazza Borsa (Via Roma). Il nome deriva dall’arabo “suk-el-attarin” che significa mercato dei droghieri, ma anche in questo caso non è piu’ cosi’. Oggi vi si trovano tele e cordami, ferrarecci vari, grossisti di lane e cotoni da ricamo, biancheria intima, , calze, fazzoletti, abbigliamento para militare per escursionisti, giacche di pelle, stivali di gomma, scarponi militari, maglioni marinari, maglieria, ecc.

Cultura e turismo in camper

Viaggiare e visitare in camper

Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas
Grandi collezioni archeologiche Via Bara all'Olivella, 24 – 091.6116805 – 091.6620220

Galleria Regionale di Palazzo Abatellis
Opere d'arte dal Medioevo al Settecento Via Alloro, 4 – 091.6230011

Fondazione del Banco di Sicilia Museo Ignazio Mormino
Ceramica Corinzia, Attica ed indigena siciliana Via Libertà, 52 Villa Zito 091.6085971

Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitre'
Strumenti del lavoro contadino e testimonianze delle usanze popolari
Via Duca degli Abruzzi, 1 Parco della Favorita Palazzina Cinese 091.7404879-893

Museo Internazionale delle Marionette
Pupi siciliani, burattini e marionette di paesi europei ed orientali Piazzetta Niscemi, 5 -091.328060

Lo Chef consiglia

Viaggiare e degustare in camper

Primo Piatto PASTA CON LE COZZE

Ingredienti per 4 persone: 600 gr di bucatino, 2 Kg di cozze intere, 2 spicchi di aglio, 1 mazzetta di prezzemolo, olio, sale e pepe.
Procedimento: Fare scoppiare le cozze in padella coperta, a fuoco basso, finchè non si saranno aperte tutte. Toglietele dal guscio e filtrate l'acqua rimasta in padella. Soffriggete in tegame, in olio abbondante, l'aglio. Condite le cozze con il pepe, e lasciatele insaporire nel sugo cinque minuti. Spegnete la fiamma e versate in tegame abbondante prezzemolo tritato. Lessate la pasta bene al dente e conditela nella zuppiera con le cozze.

Secondo Piatto BRACIOLE DI PESCE SPADA ARROSTO

Ingredienti per 4 persone: 1 Kg di pesce spada a fettine, 200 gr Pangrattato, 50 gr di capperi, 100 gr di olive bianche, 50 gr di caciocavallo grattugiato, prezzemolo, cipolla, olio, sale e pepe.
Procedimento: Condite il pangrattato con i capperi, le olive tagliate a pezzetti, il prezzemolo tritato, un pò d'olio. Levate le fettine di spada, togliete loro la pelle e spianatele sul piano di marmo. Arrotolate le fettine su se stesse ed infilatele in uno spiedino. Spalmate con olio, sale e pepe e passate sulla brace per dieci minuti. Servite calde con contorno.

Chef Barone Andrea

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Partinico

Viaggiare e visitare in camper

- Chiosco della musica (stile neoclassico) e Fontana a 8 bocche (1716)
- Villaggio abbandonato di Valguarnera e Torre dell' Albachiara.
- Museo Civico Archeologico-Etnologico

Da festeggiare in camper:

- Festa della Madonna del Ponte (22 luglio)
- Festa della Madonna del Rosario di Parrini (settembre)

Petralia Soprana

Cultura e turismo in camper

Viaggiare e visitare in camper

- Palazzo Municipale.
- Chiesa Madre.
- Bei panorami.

Petralia Sottana

Comune 0921.64151

Viaggiare e visitare in camper

Autentico tesoro della memoria, la localita' ha inteso costruire il suo futuro valorizzando adeguatamente i segni della sua storia. Nelle vicinanze dell'odierno abitato è stato scoperto, nel 1936, un sito denominato Grotta del Vecchiuzzo, la cui datazione risale a 3000 anni a.c. nel periodo paleolitico e neolitico. I prodotti rinvenuti nella grotta, soprattutto argilla e ceramiche, testimoniano la presenza di insediamenti umani quasi certamente impegnati nella lavorazione dell'argilla, con prodotti in ceramica monocromo rossa e disegni geometrici stilizzati in nero opaco, che studiosi autorevoli hanno definito come espressioni di uno stile particolare diverso dagli altri di Serraferlicchio, Malpasso, con impianti lungo il corso dell'Imera Meridionale, tra Caltanissetta e Agrigento. Il rinvenimento di una fibula di bronzo, indica come fino a quell'epoca la stazione preistorica umana fosse attiva.

Difficile è seguire il percorso fino all'età della colonizzazione greca (750-730 a.c.). Più certa è invece la presenza nella zona di Romani venuti in Sicilia, come è noto, da conquistatori. Si sa che al loro arrivo, gli abitanti dell'antica Petra preferirono trattare la resa con il vincitore, anziché affrontarlo in una battaglia aperta i cui esiti parevano a tutti scontati. Questo comportò la inclusione di Petra tra le città decumane, con trattamento differenziato nella richiesta di contributi e sostegni all'erario romano.
Cicerone (72 a.c.) parla di una sua venuta in Sicilia e di una sosta a Petra impegnato nella ricerca di una precisa documentazione dei soprusi del precursore Verre.
Resti romani si trovano nella contrada Muratore (Calcarelli contrada di Castellana Sicula) e cioè un torcularium (tipico palmento per pigiare l'uva).

Quasi nulla è possibile sapere, dopo la caduta dell'Impero Romano, sulla sorte del comprensorio nel susseguirsi delle invasioni barbariche. Né è dato di conoscere di più della dominazione bizantina.
Più ricche sono le notizie riguardanti il periodo della dominazione araba dall'800 circa alla venuta dei Normanni, sia nella toponomastica, sia nella conduzione agricola, sia nell'organizzazione del territorio madonita. È certo che a Petralia (allora Batarliah) ci tosse una Moschea e quindi una presenza significativa di arabi, vi fosse anche un signore di Petralia di nome Maimun (Gaito) e probabilmente fosse anche sede di un Emirato.
La conquista dei Normanni (1062) travolge gli insediamenti arabi (la loro era anche una persecuzione religiosa) per cui niente o pochissime vestigie rimangono oggi in Sicilia sicuramente attribuibili agli arabi. Con i Normanni si apri' il lunghissimo periodo del feudalesimo che in Sicilia e nel Mezzogiorno si protrasse fino alla Costituzione nel 1812, con tutte le implicazioni abbastanza note a tutti.
Petralia, nei primi tempi, fu terra demaniale; ebbe forse un conte Gilberto di Monforte (1201), poi venne assorbita dalla Contea di Collesano. Notizie storiche certe sull'esistenza delle due Petralie, Sottana e Soprana, si hanno soltanto nel 1258 quando Manfredi, figlio dell'Imperatore Federico II, conferisce l'investitura della Contea di Collesano a Enrico Ventimiglia.
Le due Petralie, accorpate nelle baronie delle Petralie, vivono le vicende dei Ventimiglia, sia nell'unificazione delle due Contee, Geraci e Collesano, sia nella loro separazione.
Dopo il 1412 finisce il Regnum e ha inizio il Viceregno. Delle Petralie diviene signore Pietro Cardona (1444), figlio del primo vicere' di Sicilia.

Con il matrimonio della vedova Moncada di Paternò con il duca di Montalto, Petralia si trova quasi al centro di un immenso patrimonio che va da S. Mauro, Collesano, Geraci, Caltanissetta e Paternò. Si spiega così la vastità del territorio comunale petralese.

Petralia Sottana è anche terra di arte e tradizioni, bellezze paesaggistiche, gastronomia tipica e cultura popolare, insomma la classica meta di un interessante itinerario domenicale.

Ufficio Turistico 0921.641032

Ballo della Cordella
La danza si riallaccia agli antichi riti pagani di ringraziamento dove il ricordo del mito di Cerere è presente nel trofeo delle spighe legato alla sommità della pertica. Oggi il ballo, quale inno di ringraziamento per la buona raccolta del grano, é preceduto dalla sfilata dei gruppi folcloristici e dal corteo nuziale attraverso il centro storico con gli sposi su muli riccamente bardati. Dopo lo sposalizio nella chiesa madre, presso il campo sportivo avrà luogo il ballo che viene eseguito da dodici coppie, al pari dei mesi dell'anno, che reggono in mano una cordella attaccata ad un asta alta tre metri. I giovani ballano al suono di una tarantella intrecciando le cordelle. Due i significati del ballo: uno di propiziazione per il futuro raccolto, uno di ringraziamento per quelli passati.
.  1^ domenica

Cultura e turismo in camper

Viaggiare e visitare in camper

- Duomo
- Chiesa di S. Maria della Fontana
- Grotta del Vecchiuzzo
- Museo Civico, Museo "U Parmintieddu"

Piana degli Albanesi

Viaggiare e visitare in camper

La cittadina, ubicata a circa 23 km da Palermo, sorge alle falde del Monte Pizzuta e guarda una suggestiva vallata dominata dalla presenza dell'omonimo lago sorto dallo sbarramento artificiale di uno dei rami da cui origina il fiume Belice. La sua fondazione risale alla fine del XV secolo (30 agosto 1488) quando, in seguito all'invasione della penisola balcanica da parte dei turchi ottomani, numerosi gruppi di profughi albanesi cercarono rifugio nelle vicine coste dell'Italia meridionale. Ancora oggi, dopo cinque secoli, questa comunità ha mantenuto la propria identità etnico-linguistica e religiosa, pur partecipando attivamente alle vicende storiche siciliane e nazionali.
La Chiesa di Piana, cristiana e cattolica, ancora oggi mantiene il rito greco-bizantino e nelle celebrazioni vengono utilizzate sia la lingua greca sia quella albanese. I sacerdoti, detti papas, hanno il tipico copricapo cilindrico nero e, anche se già sposato, un cristiano degno può diventare papas. Le feste religiose più importanti e suggestive per la bellezza del rito sono l'Epifania, la Domenica delle Palme e la Settimana Santa che si conclude il giorno di Pasqua con la sfilata delle donne in costume tradizionale.
Il patrimonio artistico e' costituito dalle iconostasi di autori greci e dagli affreschi di Pietro Novelli presenti nelle Chiese principali del paese. La chiesa della Vergine dell'Odigitria venne definita nel 1648 su progetto di Pietro Novelli e vi si conserva l'immagine dell'Odigitria portata, narra la tradizione, dall'Albania nel XV sec. Sulla strada che porta a S. Giuseppe Jato si incontra il monumento eretto negli anni 70 a memoria delle vittime della strage di Portella delle Ginestre che il bandito Salvatore Giuliano perpetro' il 10 maggio 1941 a danno dei contadini inermi che celebravano la consueta festa del lavoro.
Il costume tradizionale femminile è noto in tutto il mondo. Se ne contano piu' di 15 tipi, tutti diversi, a seconda dell'uso e dell'occasione che ne determinano la foggia e la dotazione. Il più pregiato è l'abito di gran gala usato per lo più il giorno di Pasqua e durante la Settimana Santa e ricchissimo di ricami in oro zecchino e abbellito da gioielli e dalla cintura in argento prodotti dagli artigiani locali. Attualmente l'uso degli abiti tradizionali, realizzati dalle ricamatrici del luogo, si limita alla Settimana Santa nonché alle cerimonie nuziali dove il costume è tutt'ora preferito al comune abito bianco. La pittura e le arti figurative (icone. mosaici. sculture) risentono della tradizione culturale albano-bizantina, come anche il ricamo e l'oreficeria. Di notevole pregio anche la lavorazione del legno, del ferro e del marmo (il famoso rosso Montecitorio) estratto dalle cave del monte Kumeta.
La Pasqua è senza dubbio l'evento più importante anche dal punto di vista turistico, richiamando migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo per ammirare la bellezza del costume albanese indossato nella sfilata ma anche per il solenne Pontificale in rito greco -bizantino. Particolarmente sentito è il Carnevale che ricorre dall'indomani dell'Epifania al mercoledì delle Ceneri, con balli e travestimenti. ogni giovedi', sabato e domenica. Inoltre molto intensa è l'attivita' culturale tesa al mantenimento del patrimonio etnico - linguistico: si svolgono ogni anno manifestazioni teatrali in lingua albanese, esibizioni di gruppi folcloristici, come anche fiorente è la produzione letteraria albanese di autori locali conosciuti anche in Albania. Il lago di Piana degli Albanesi è teatro di campionati di canoa e canottaggio; inoltre nel lungo lago si svolgono gare podistiche e passeggiate ecologiche.
Alcuni prodotti tipici della gastronomia pianese hanno fatto il giro del mondo. Si parla del celeberrimo pane (prodotto con farina di grano duro e cotto nelle tradizionali forme rotonde in antichi forni a legna), dell'olio d'oliva, dei rinomati prodotti caseari (ricotta e formaggi). Ma il prodotto locale per eccellenza è senz'altro il cannolo ripieno di ricotta candita.

ricorrenze

Piana degli Albanesi Maps Google

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Polizzi Generosa

Info 0921.649018

Giornata dello Sfoglio  (‘u sfuagghio)
Dolce tipico a base di formaggio fresco lavorato con zucchero, cioccolato e cannella. Una vera delizia.  Info 0921649018.
.  1^ domenica

Cultura e turismo in camper

Viaggiare e visitare in camper

- Chiesa Madre, con trittico fiammingo.
- Palazzo Gagliardo.
- Resti del Castello e Torri quadrangolari.
- Museo naturalistico.
- Valle dei Mulini.

Pollina

Comune 0921.425009

Cultura e turismo in camper

Viaggiare e visitare in camper

- Chiesa Madre
- Ruderi del Castello
- Teatro Pietrarosa

Prizzi

Roccapalumba

Comune 091.8215523 / 8215555   Info
Ufficio turistico comunale  091.8215153- 

Festa del Crocifisso
Una giornata di festeggiamenti per la festa piu' importante ed antica della localita' dove il momento di massima intensita' si ha al passaggio della processione con il simulacro dentro un baldacchino ligneo che risale al 1758.
Negli ultimi anni l'Amministrazione Comunale ha inserito la manifestazione nell'ambito dell' Estate Roccapalumbese. In serata hanno luogo spettacoli musicali in piazza e spettacolari giochi.
.  giorno 13

San Mauro Castelverde

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- Chiesa di Santa Maria dei Franchi, Chiesa Madre. Chiesa di San Mauro
- Villaggio Borrello, Villaggio Botindari, Villaggio Karsa (abitati soprattutto d'inverno da olivicoltori e pastori transumanti)

Sagra del caciocavallo
.  nel mese di agosto

Sagra della capra
Contrada Botindari - Esemplificazioni di pratiche pastorizie e casearie e degustazioni a cura degli allevatori riuniti nel primo pomeriggio.
.  1^ decade di  settembre

San Nicolo' l'Arena

Comune 091.8146117

Santa Flavia

Sciara

Cultura e turismo in camper

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- Chiesa del SS. Crocifisso, ruderi della Chiesa di S. Basilico e di S. Elia
- Resti di mura megalitiche a dolmen (sec. V a.C. ), Necropoli (località Bevaio dei Greci), Reperti elimi e punici
- Museo etno-antropologico

Scillato

Comune  0921 663025  -

Sclafani Bagni

Viaggiare e visitare in camper

- Resti del castello medievale e della coeva cinta muraria
- Chiesa del castello medievale, Chiesa di S. Giacomo
- Parco delle Madonie, riserva Bosco della Favara e Bosco Granza
- Terme

Sagra della spiga
.  agosto

Termini Imerese

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- Duomo e panorama da belvedere.
- Riserva Monte San Calogero
- Museo Civico "Baldassarre Romano"
- Grande albergo delle Terme
- Rovine dell'anfiteatro romano, Acquedotto romano, Zona archeologica e Antiquarium di "Himera"

Carnevale termitano
. 

Sagra del pesce azzurro
.  luglio

Rassegna teatrale
.  luglio - agosto

Terrasini

Municipio 

Cultura e turismo in camper

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- Chiesa Madre, Torre Molinazzo, Torre Alba, Torre Rama, Torre Fanara, Castello di Gazzarra, Grotta Perciata, Cala Rossa, Antiquarium;
- Museo civico con sezione entomologica  e Museo del carretto siciliano

Torretta

Municipio  Piazza Vittorio Emanuele  091.8670231

Cultura e turismo in camper

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Pitture rupestri del Paleolitico superiore

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La vastedda e' un formaggio tipico della provincia di Palermo: si tratta di un latticino di pecora a forma ovoidale, dal sapore acidulo e dalla pasta color avorio, salato in salamoia per due ore e fatto asciugare per 48 ore su un tavoliere. La sagra mira a far conoscere questo prodotto tipico, coinvolgendo i visitatori nel rito della preparazione e deliziandoli con degustazioni di vastedda e degli altri prodotti tipici palermitani.

Trabia

Trappeto

Cultura e turismo in camper

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- Murales del 1985

Valledolmo

Comune 0921.542013

Sagra della spiga
.

Sagra dell'uva
.  1^ decade

Cultura e turismo in camper

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- Chiesa Madre
- Chiesa della Purità, costruita tra il 1844 e il 1881 in stile neogotico,

Villafrati

Municipio Piazza Umberto 1  091.8201156   Info

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Edificato nel sec. XVIII è un paese di origine feudale e sorge in un'area cerealicola dell'antico Val di Mazara frequentata fin dalla preistoria, come dimostrano i reperti archeologici rinvenuti sul monte Chiarastella. Si trova sulla strada a scorrimento veloce Palermo -Agrigento, a 36 Km dalla capitale. Adagiata su una dolce collina a 450 m, alle pendici orientali di Rocca Busambra, gode di un clima particolarmente mite e salutare, a giudicare dai numerosi ultracentenari che vi vivono.
Inoltre è ubicata al centro di tre importanti riserve regionali: Chiarastella - Bagni di Cefalà, Serre di Ciminna, Bosco della Ficuzza. Al visitatore offre anche l'occasione d'immaginare "la ferocia feudale dei secoli di mezzo", osservando il torreggiante, antichissimo Castello di Cefala' che dista da Villafrati, in linea d'aria, meno di 2 chilometri.
L'impianto urbanistico originario del paese risente dell'ideologia dominante all'epoca della sua fondazione. In cima ad un poggio sorge il Baglio, complesso architettonico dalle robuste mura circolari che incorniciano il severo palazzo baronale dall'ampia terrazza che si affaccia come favoloso palcoscenico su Corso San Marco. Il Duomo, ultimato nel 1767, richiama "il modello di edificio sacro più diffuso in tutti i paesi cattolici, definito dal Vignola nella Chiesa del Gesù di Roma".

Festa SS Trinita'
.  2^ domenica

Cultura e turismo in camper

Viaggiare e visitare in camper

Cave di gesso, zone archeologiche di  Chiarastella  e Capezzana, Mulino di Suso, Mulino di Iuso. Riserva naturale Chiarastella e Bagni di Cefalà. Masseria Molinazzo (dove nel primo dopoguerra si tenevano i summit mafiosi della zona). Ruderi del castello sul Monte Chiarastella.

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