Trapani CamperWeb

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Info Trapani  0923.29000 - A A P  Trapani   0923.545511 - Pantelleria 0923.695011 - Castellammare del Golfo 0924 592111 - Vita 0942.955553

Alcamo

giugno

giugno/settembre

ricorrenze

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- Castello dei Conti di Modica
- Torre Saracena
- Riserva Bosco di Alcamo

- Bosco di Alcamo
Comune: Alcamo 0924.25982 / 590111 - Ente gestore: Provincia Regionale di Trapani 0924.507629

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Buseto Palizzolo

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- Museo della civiltà locale
Via P. Randazzo - 0923/851064 - Sito all'interno del Baglio Maranzana, conserva gli attrezzi dell'attività e della vita contadina. Visite: tutti i giorni h 8.30-13.30; sabato, domenica e festivi h 9.30-12.30; responsabile per le aperture pomeridiane 0923/851064. Ingresso gratuito.

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Calatafimi

Municipio  0924 956246  
Ufficio Turistico 0924.9505502  

giugno

Segesta - Il tradizionale tappeto artistico del Corpus Domini, nasce all’interno della chiesa di San Michele, negli anni 50 ad opera di Monsignore Diego Taranto. All’inizio il tappeto era realizzato totalmente in fiori, negli anni sostituiti da altri materiali (segatura di legno, gesso, sabbia, sale grosso), che danno una maggiore possibilità di tonalità, negli anni 90 questa usanza si interrompe. Nel 2007 il gruppo Idea Giovane… riprende la tradizione, nel 2009 per dare una memoria storica vengono realizzate delle miniature che si rifanno ai tappeti del 2007 e 2008, in scala 1:5, usando gli stessi materiali e colori. L'opera è unica nel suo genere, viene sistemata nella navata centrale della chiesa.
rosvi8@libero.it

luglio

agosto

novembre

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Segesta - La nave degli dei si è arenata ai piedi di una rupe
Vacanze alternative in luoghi dal fascino irresistibile, forse meno famosi ma che ci regaleranno ugualmente stupore, commozione, ammirazione.
In Sicilia, a Segesta, c’è uno dei luoghi più belli del mondo, più intatti e incontaminati, carichi di una atmosfera così intensa da farvi sentire vicini agli dei. Scegliete il momento in cui il sole percorre da ovest i colonnati e la luce rende le colonne quasi trasparenti sul verde della macchia mediterranea, sui colori sgargianti degli oleandri. Furono maestranze ateniesi a costruire il tempio e a lasciarlo incompiuto dopo l’esito disastroso della loro guerra contro Siracusa. E così è rimasto: intatto come un diamante. Contemplatelo al tramonto, o durante un temporale: è una nave degli dei arenata ai piedi di una rupe. Poi salite a piedi alla città e sedetevi nel teatro: la scena è tutta la Sicilia occidentale, il vento è la vostra orchestra sinfonica.
Da giugno ad agosto Ciclo di spettacoli classici - Teatro antico di Segesta.

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Campobello di Mazara

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- Chiesa madre
- Palazzo baronale
- Cave di Cusa

Festa padronale di San Vito
.  giorno 15 giugno

Castellammare del Golfo

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Secondo le opinioni ormai consolidate di storici e geografi nasce come emporio della citta' di Segesta, il luogo dove gli Elimi, antico quanto misterioso popolo, esercitavano i loro commerci con le navi straniere.
La storia della cittadina del golfo si identifica, almeno fino all'827 d.C., quando diverra' araba, con quella di Segesta poiche' di questa subi' le stesse vicende. In perenne contrasto con i greci della vicina Selinunte, con la quale ingaggio' spesso cruente battaglie, l'importante centro elimo orbito' sempre intorno alla potenza cartaginese che fece dell'emporio egestano una delle piu' importanti stazioni fortificate del bacino settentrionale della Sicilia.
Furono quindi gli arabi che connotarono il centro, ribattezzato Al Madarig, ovvero gli scalini, forse da una via scoscesa e ripidissima, come una roccaforte, resa inespugnabile con la costruzione del fortilizio e come polo di grande importanza commerciale, con l'insediamento della tonnara e del caricatore. Della successiva epoca normanna e sveva, tra il 1071 ed il 1282, poche notizie sono giunte a noi, ma e' probabile che questi ultimi abbiano ulteriormente e meglio fortificato Al Madarig che, con la costruzione della fortezza sul mare, prese a chiamarsi Castello a mare; si deve tuttavia agli aragonesi, cui la citta' passo' dopo il Vespro, la definitiva sistemazione della possente fortificazione.
Da Castellammare si diramano alcuni itinerari naturalistici di grande interesse che consentono al visitatore di portarsi lungo le pendici del Monte Inici (1064 m), a percorrere l'ampio tratto di costa tra la citta' e Scopello e, quindi, all'interno della magnifica Riserva Naturale dello Zingaro.
Ma non meno interessante e' la citta'. L'intero abitato lo si scopre in un unico, straordinario colpo d'occhio dal suo belvedere posto in alto sulla statale dalla quale con ripide serpentine si plana in citta' che, tra l'altro, annovera numerosi ed importanti beni monumentali, segni precisi della storia di Castellammare.

L'appuntamento è in frazione Balata di Baida dove viene allestito il presepe vivente nello scenario del piccolo borgo abitativo della contrada, dentro una cornice paesaggistica suggestiva tra il medioevale Castello di Baida e la strada provinciale per il capoluogo trapanese. La visita è per i giorni 25, 26, 27 dicembre e 6 gennaio, dalle ore 17,00 alle 22,00.

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Da visitare
- Castello
- Baglio Costamante
- Palazzo Comunale
- Balata e Castello di Baida
- Scopello

- Settecentesca Chiesa Madre dedicata al culto di Maria SS del Soccorso, Chiesetta del Rosario detta della Madonna di l'agnumi, Chiesa Maria SS Annunziata, nota gia' nel 1590.

- Riserva Naturale Orientata Zingaro
Ingresso San Vito Lo Capo, 0924/35108 (Direzione Riserva) 0924/35093 (Nucleo Vigilanza) - Ente gestore: Azienda FF.DD.R.S. E-mai!: azforsr@tin.it - Sede riserva: Castellammare del Golfo Località Scopello - Via San Michele, 4 - 0924.541197.

- Museo della Civilta' Contadina e Marinara e Museo Faunistico
Ingresso dalla località di Scopello - I due musei espongono le vecchie attrezzature della vita contadina e marinara ed esemplari della fauna della Riserva. Visite: da ottobre al 30 maggio h 10.00/18.00 ingresso gratuito; da giugno al 30 settembre h 9.00/20.00.

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Castelvetrano

Sagra della sarda
Appuntamento a Piazza Empedocle, nell'area antistante il porticciolo.
.  3^ decade

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Selinunte - Alla ricerca del tempio perduto
Vacanze alternative in luoghi dal fascino irresistibile, forse meno famosi ma che ugualmente ci regaleranno stupore, commozione, ammirazione.
E' una città greca distrutta dai Cartaginesi nel 409 a.c. che schiera fra la cinta delle mura e l’acropoli, ben otto templi di dimensioni impressionanti. Il tempio G, alla vostra destra entrando, era uno dei più grandi del mondo. L’unica colonna rimasta in piedi è grande come una torre, ma il tempio ne aveva quarantotto, alte come una casa di cinque piani, con un diametro di tre metri e mezzo. Avvicinatevi a uno dei capitelli, o a uno dei blocchi dell’architrave se volete farvi una idea delle dimensioni e poi spaziate con lo sguardo nell’immensa valle da cui sorgono gli altri santuari in mezzo alla prateria di avena dorata che ondeggia come il mare. Raggiungete l’acropoli e vedete le onde del mediterraneo scintillare negli intercolunni del tempio A. sedetevi su uno dei tanti massi, chiudete la guida e lasciatevi prendere da uno degli spettacoli più intensi che sia dato di vedere su questa terra.
Info  http://www.centrocomp.it/castelvetrano/menup.html

Da visitare
- Chiesa di SS. Trinita'
- Teatro comunale
- Palazzo Tagliavia

- Enoagrimuseum
SS 115 Castelvetrano - Selinunte, Contrada Santa Teresa, 0924/44060 - Ubicato nel Baglio Montalto, raccoglie utensili e suppellettili della vita contadina ed offre la possibilità di degustare prodotti tipici della gastronomia locale. Visite: tutti /giorni h 9.30-13.00/14.30-18.30; da ottobre a marzo h 9.30-13.00/14.30-17.00

- Museo Civico
Via Giuseppe Garibaldi  0924/904932 - Ospita all'interno di un'antica abitazione interessanti reperti archeologici provenienti da Selinunte, tra cui il famosissimo Efebo e la Lamina plumbea con invocazione a Zeus. Visite: tutti i giorni h 9.00-13.00/15.30-19.30.

- Foce del fiume Belice e Dune limitrofe
Ente gestore: Provincia Regionale di Trapani - Sede riserva: Castelvetrano Via Antonio Vivaldi, 100 - 0924.46042

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Custonaci

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Da visitare
- La Grotta Mangiapane, Grotta di Scurati, Grotta Miceli, la Tonnara, Rserva di Monte Cofano
- Santuario della Madonna

Monte Cofano di Custonaci
Comune: Custonaci 0923.971711 - 971046 - Ente gestore: Azienda FF. DD. R.S. - Palermo - Via Libertà, 97 091.6274235

Dattilo

Ammitu di San Giuseppi
San Giuseppe e' il santo tutelare degli orfani e dei poveri e la venerazione di questo Santo e' rappresentata, con un altare devozionale ornato di pane modellato, chiamato “Cena o Ammitu di San Giuseppe”. La cena nasce originariamente come voto di ringraziamento o come propiziazione da parte di una persona che fa a San Giuseppe voto di beneficenza per bambini poveri come simbolo di offerta alla Sacra Famiglia. I bambini poveri invitati alla cena sono infatti tre e rappresentano Maria, Giuseppe e il Bambin Gesù. In passato a Dattilo, alcune famiglie, per voti particolari, preparavano ognuna un proprio altare e delle pietanze da offrire ai poveri, riunendo nella propria casa i vicini.
A partire dal 1988 però, su iniziativa delle scuole di Dattilo e dei loro professori, si è deciso di portare l’ ”Ammitu” in piazza e di farne una festa collettiva.
Così ogni anno per mesi e mesi prima della festa, le abili e pazienti mani delle donne del paese sono impegnate a lavorare i “pani di San Giuseppe” che andranno ad arredare l’altare. L'altare, decorato con rami di mirto ed alloro e da ortaggi e frutta, segno di abbondanza, e' di solito formato da tre o cinque piani, sui quali sono disposti appunto i pani di forme diverse: al centro vengono messi i cucciddati, pani destinati al Bambino Gesù e decorati con gelsomini, uccelli e simboli della sua passione. I cucciddati sono circondati da pani dedicati al Santo che sono a forma di bastone e decorati con il giglio, simbolo di purezza, mentre i pani dedicati a Maria sono decorati con una rosa che rappresenta la verginità, con dei datteri che, secondo la tradizione, la Vergine mangiò durante la fuga in Egitto, e con un ramo di palma simbolo di pace. Sull’altare non manca mai almeno una brocca d’acqua con i pesci; questi simboleggiano l’innocenza. E poi il pesce, in greco “ichtus” con la “CH” di Cristo, tra i primi cristiani era il simbolo del cristianesimo. Altri simboli che non possono assolutamente mancare su un altare di San Giuseppe sono il calice, ricordo del sangue di Cristo, e l’ostensorio, Gesù fatto carne.
Durante l’Ammitu vengono offerte ai tre componenti la Sacra Famiglia ben 101 pietanze. Si comincia con un antipasto di arance ed uova: l’arancia è una pietanza propiziatrice, in quanto secondo la liturgia cristiana i frutti che contengono grani o spicchi sono segno di abbondanza, grazia e prosperità. Per cui l’arancia annuncia l'abbondanza delle pietanze ed è anche un auspicio affinche' il raccolto sia buono ed abbondante durante l'anno. Ricordiamo infatti che la festa di San Giuseppe, che coincide con la fine dell'inverno, si e' sovrapposta ai riti effettuati nel passato pagano legati all'arcaico simbolismo agrario e del rinnovamento della natura, che avviene proprio nel mese di marzo. Durante questi riti si bruciavano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna venivano accese ai margini delle piazze. La tradizione arcaica nel tempo si e' incontrata con quella religiosa e si e' rinnovata e adattata ai nuovi bisogni spirituali, così le vicende stagionali e gli antichi riti si uniscono con la festosita' e la devozione dei cristiani.
Testimonianza di questa origine e' appunto la cosiddetta “vampata”. Alla vigilia del giorno di San Giuseppe gli abitanti si radunano in processione portando in mano delle fiaccole accese, e dalla chiesa si dirigono verso un luogo stabilito dove le fiaccole vengono lanciate su una grande catasta di legna precedentemente preparata che ardendo da luogo ad un grande fuoco, appunto la “Vampata”, mentre il celebrante inneggia al Santo con le parole: “Viva Gesu', Giuseppi e Maria ” e l’assemblea risponde:” Viva”.
Altro momento e' il tradizionale "Tuppi tuppi", (traduzione dall'onomatopeico toc-toc), ovvero la rappresentazione in lingua siciliana della "Fuga in Egitto": Gesu', Giuseppe e Maria bussano per tre volte agli usci di alcune case del paese, ma solo dopo la terza visita vengono accolti nella casa di colui che li invitera' al tradizionale “Ammitu” che e' rappresentato dall’altare principale di via I Maggio dove si svolge appunto la festa.
Associazione Socio Culturale Pro-Dattilo - www.prodattilo.it - nadiaing@hotmail.com
.  3^ decade

Erice

Municipio  Piazza Umberto I   0923.860011

ricorrenze

Pasqua – Processione dei Misteri - Venerdi'  Santo
Sicuramente la festa religiosa piu' sentita e suggestiva. Nel tardo pomeriggio del venerdi' santo, dalla piccola chiesa medioevale di Sant'Orsola, conosciuta anche come chiesa dell'Addolorata e nella quale sono custoditi per tutto l'anno, escono i magnifici gruppi settecenteschi dei Misteri, raffiguranti i momenti salienti della passione del Cristo. Le statue, portate a braccia dai fedeli, sono solitamente decorate con fiori bellissimi e vengono illuminate e rese ancor piu' suggestive dalla presenza di alcune grosse torce di cera. La mistica processione inizia quindi il suo cammino dal sagrato della chiesa del Carmine, per poi continuare lungo le strade ed i vicoli della cittadina, fino a giungere nella centrale Piazza della Loggia, dove il corteo, ordinatamente allineato, si ferma per consentire ai fedeli di pregare in un'atmosfera di assoluto raccoglimento e di profonda contrizione. La processione poi continua fino al calare del crepuscolo, quando le statue vengono alfine riportate nella chiesetta di Sant'Orsola, nella quale, con una solenne celebrazione religiosa, si conclude la cerimonia.

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Da visitare

- Le Porte medievali, il Castello normanno, il Duomo trecentesco, il Panorama.
- Centro scientifico Ettore Maiorana

- Museo Agroforestale
Località San Matteo 0923/869532 - Allestito in un antico baglio immerso nel verde, raccoglie svariati esemplari della fauna e delle flora locale, un erbario e numerosi attrezzi di lavoro della civiltà contadina. Visite: tutti i giorni h 8.00-14.00; per altri orari rivolgersi al Centro Operativo Azienda Foreste Demaniale di Trapani 0923/28648.

- Museo Comunale "A. Cordici"
Piazza Umbento I  0923.869172/860048 - Custodisce reperti archeologici di un certo pregio, tra cui notevole un vaso detto «saliera» di età sicano-elima (IX-VIII sec. a.c.), insieme a monete, quadri ed oggetti di carattere religioso. Visite: lunedì e giovedì h 8.30-13.30/14.30-17.00;
martedì, mercoledì e venerdì h 8.30-13.30

Da festeggiare:
- Cortiletti fioriti, luglio/agosto
- Zampogna d'oro, rassegna mediterranea degli strumenti popolari, settembre.

Funivia Erice
Impianto che collega la citta' di Trapani con Erice vetta. Orari, prezzi e comunicati.

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Favignana

< 20 Regioni >  <  1000 Emozioni >

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Gibellina

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- Museo Civico d'Arte Contemporanea
Viale Segesta 0924.67428 - Contiene i bozzetti dei monumenti e delle sculture di Gibellina. La pinacoteca ospita tele di famosi artisti moderni. Visite: feriali h 9-13/16-19; lunedì chiuso; domenica h 10.00-13.00/16.00-19.00 Ingresso: €  1,50, gratuito per scolaresche e anziani.

- Museo Etnoantropologico
Via Vespri Siciliani - Riproduce un'antica dimora con mobili ed utensili; vi sono rappresentate graficamente tutte le fasi della lavorazione del grano, del latte e del vino. Visite: rivolgersi al Museo Civico d'Arte Contemporanea. Ingresso gratuito.

- Museo Agroforestale Finestrelle
Contiene arredi ed attrezzature della vita contadina. Visite: rivolgersi al Centro Operativo Azienda Foreste demaniali di Trapani  0923.28648.

Marinella di Selinunte

Marsala

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Info FCS - Salvo Vitale  - 10/2005
Marsala - in contrada Fossarunza un nuovo museo privato e gratuito delle «Tradizioni e arti contadine»
«Tradizioni e arti contadine» espone diversi cimeli che appartengono al patrimonio culturale dell'isola, ed è visitabile gratuitamente grazie all'impegno di un cittadino marsalese, Salvatore Mirabile. Il museo ha anche un sito web: www.museomirabilemarsala.it  -  Infoline: 0923-998485.

Da visitare

- Chiesa di San Giovanni Bosco (sopra l'antro della Sibilla Sicula)

- Castello del Collegio dei gesuiti

- Complesso monumentale di San Pietro
Via L. Anselmi Correale - 0923.718741 - Ospita il Museo Civico di Marsala diviso in tre sezioni: la Sezione archeologica, il Museo Risorgimentale Garibaldino e il Museo delle Tradizioni Popolari. Visite: tutti i giorni h 8.30-13.30/15.00-20.00; lunedì e festivi non domenicali chiuso. Vi sono anche una Ludoteca ed una Fonoteca con apertura solo pomeridiana. Ingresso gratuito

- Enomuseum
SS 115 Contrada Serbaro - 0923.969667 - Vi si conservano le antiche attrezzature viti-vinicole; vi è la possibilità di degustare vini e prodotti agroalimentari. Visite: tutti i giorni h 8.30-13.00/15.00-19.00; domenica h 8.30-13.00. Ingresso gratuito.

- Museo Archeologico
Con relitto di nave punica - 0923.952535 - Sistemata nel Baglio Anselmi sul lungomare di Marsala, la nave punica è l'unico esemplare di liburna fenicia portata in superficie. Le altre sale del Museo sono occupate da reperti provenienti da numerosi scavi effettuati nel territorio marsalese. Visite: tutti i giorni h 9.00-13.30; mer., ven., sab. e dom.  h 9-13.30/16-18.30; Ingresso: € 2.0; gratuito per scolaresche in visita autorizzata, ragazzi fino a 18 anni, e anziani over 60 anni.

- Museo degli Arazzi fiamminghi
Via Garaffa, 57  - 0923.712903 - Espone otto arazzi di artisti di scuola fiamminga rappresentanti episodi della guerra giudaica; furono donati intorno al 1560 da Maria Tudof, moglie di Filippo II di Spagna a Monsignor Lombardo, Arciprete di Marsala. Visite: tutti i giorni h 9-13/16-18; lunedi chiuso. Ingresso: € 1.0; studenti € 0.50.

- Museo Whitaker
Isola di Mozia  - 0923.712598 - Prende il nome dal proprietario dell'isola di Mozia che per primo vi iniziò gli scavi e diede vita al Museo allestito in un'ala della sua villa. Può essere considerato uno dei più interessanti ed importanti musei della civiltà punica. Vi si trova la statua del giovinetto del V sec. a.c., restituita alla luce da lavori di scavo, che è stata esposta alla "Mostra dei Fenici" presso il palazzo Grassi di Venezia. Visite: tutti i giorni h 9.00-13.00; da marzo a settem. h 9.00-13.00/15.00-18.30.  Ingresso: € 3.0, Barca: € 2.50 a pers. fino a 20 passeggeri; € 2.0 a pers. oltre 20 passeggeri.

Museo delle Tradizioni ed Arti Contadine
In contrada Fossarunza. Privato e gratuito espone diversi cimeli che appartengono al patrimonio culturale dell'isola, ed è visitabile grazie all'impegno di un cittadino marsalese, Salvatore Mirabile 0923.998485.

- Zona archeologica di Capo Boeo

- Saline e mulini a vento dello Stagnone

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Mazara del Vallo

Lu fistinu di S.Vito
.  2^ quindicina di agosto - Festa patronale con la processione più mattiniera d'Italia. Ultimo giorno imbarco e benedizione del Santo.

Padellata di Pesce
.  3^ decade

Settimana Santa
La manifestazione religiosa piu' sentita e che inizia con la processione del venerdi'. Un rito mistico dalla forte componente spettacolare e che registra ogni anno una notevole partecipazione di fedeli, molti dei quali coinvolti direttamente nella manifestazione. Tra di essi, nel lungo corteo che accompagna in processione i simulacri del Cristo morto e della Vergine Addolorata per le strade e per i quartieri storici della cittadina, si evidenziano i bimbi protagonisti vestiti da angeli, santi, o monachelle.
L'atmosfera lenta e commossa del venerdi' si stempera poi nella gioia intensa, nei suoni e nei canti della domenica di Pasqua, quando in Piazza Municipio si tiene l'Aurora, la rappresentazione sacra che prevede, in un singolare gioco di inchini e di studiate movenze, l'incontro tra le due statue del Cristo risorto e della Madonna; il nome della manifestazione deriva dall'antica consuetudine di celebrare il rito alle prime luci dell'alba. I due simulacri, che escono in contemporanea dalle chiese in cui sono ospitati - situate in due diversi punti della citta' - si ritrovano infine nei due angoli opposti della piazza e grazie alla mediazione dell'arcangelo Michele - di solito un bimbo vestito di una tunica blu, con una corazza d'oro -, vengono piu' volte avvicinati, fino a quando dopo tre inchini consecutivi, la Madonna viene portata di corsa verso il Cristo, e aperte le braccia, grazie a un meccanismo a molle, lascia cadere il mantello nero dal quale si liberano in volo colombe bianche; il momento e' sottolineato dal suono festoso delle campane, e dalla musica eseguita da una banda.

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Da visitare
- Cattedrale
- Chiesa di San Michele
- Chiesa di Santa Veneranda
- Tempietto di S. Maria delle Giummmrre
- Casa Scuderi
- Zone archeologiche di  Roccazzo  e  Gattolo (resti di villa romana
- Centro polivalente con museo dell'attività peschereccia
- Riserva Laghi di Preola e Gorghi tondi

- Museo Civico Comunale
Piazza Plebiscito - 0923.940266 - Sito all'interno dell'ex Convento dei Gesuiti, ora centro polivalente di cultura, è suddiviso in due sezioni: l'archeologica, che comprende anche alcuni materiali proveniente dagli scavi archeologici in contrada Roccazzo, e la moderna, costituita in massima parte dalle opere grafiche dello scultore mazarese Pietro Consagra.  Visite: tutti i giorni h 8.30-14.00; martedi e giovedì h 8.30-14.00/15.00-18.00; sabato, domenica e festivi chiuso.

- Museo Diocesano
Via dell'Orologio - 0923.909431- Si trova al piano terra del Seminario Vescovile, edificio monumentale prospiciente la centralissima piazza della Repubblica, con accesso dalla via dell'Orologio. La maggior parte delle opere esposte sono suppellettili liturgiche e paramenti sacri appartenenti alla Cattedrale, pochi provengono da centri della Diocesi quali Salemi, Castelvetrano e da altre chiese della stessa Mazara. Le opere, legate alle più rappresentative autorità ecclesiastiche che hanno retto la Diocesi di Mazara nei suoi 900 anni di vita, sono pregevole espressione di arte sacra, opera di maestri argentieri palermitani ma soprattutto trapanesi. L'iter espositivo va da Francesco De Regno (1386) agli inizi del vescovado di Gaetano Quattrocchi (1900). Visite: da lunedì a sabato h 8.30-12.30; nei giorni di chiusura contattare 0923.945704.  Ingresso: offerte libere.

Lago Preola e Gorghi tondi
Ente gestore: W.W.F. Italia - Palermo Via Pasquale Calvi, 2h   091.322169

Capo Feto
Comune: Mazara del Vallo 0923.941777 / 933907

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Paceco

Festa di  San Giuseppe - Lu 'mmitu di San Giuseppe
Distribuzione di pane votivo, sfilata del Carro coi pani di San Giuseppe e dei fanciulli con i cesti di pane, con i tre "Santi" con gli "Inservienti". Ore 17.00 - Piazza Porto Salvo.
.  2^ decade (giorni 16 ÷ 19 ~)

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Da visitare
- Chiesa Madre
- Stazioni paleolitiche, neolitiche e protostoriche
- Riserve saline di Trapani e Paceco  - Ente gestore: W. W. F. Italia Sede riserva: Paceco Contrada Nubia - Via Giuseppe Garibaldi, 138 0923.867700

- Museo delle Saline
Località Nubia - 0923.867442/867142 - Situato nel Mulino Culcasi, è la più ampia ed organica raccolta di tutto quanto è necessario per la lavorazione del sale, documentata anche da disegni, grafici e didascalie.  Visite: feriali h 9-13; dom e festivi chiuso; (si consiglia contattare preventivamente).

- Museo Preistorico
Via N. Agate, 46 - 0923.881991 - Occupa parte della Biblioteca Comunale e raccoglie materiali dal paleolitico superiore al neolitico tra i quali: lame, nuclei di selci raschiate insieme a fossili provenienti da Paceco e dalla Rocca Traeli di Trapani ed ossa di animali, come l'elefante nano donato dal Comune di Villagrazia di Carini. Ospita anche una raccolta di conchiglie mediterranee.  Visite: lunedì h 14-20; da martedì a giovedì h 9-12/14-20; venerdì h 8-14; sabato, domenica e festivi chiuso. Ingresso: gratuito.

Pantelleria

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Un po' araba e un po' siciliana, molto amata dagli appassionati della natura, del trekking, del termalismo, dell'archeologia e del mare, Pantelleria, l'antica "YRNM"  dei fenici, situata nel cuore del Mediterraneo, ha una superficie di 84 kmq. Fra i versanti delle sue numerose colline dette cûddie, e le fantasmagoriche coste, custodisce bellezze e curiosita' tutte da scoprire: splendide grotte marine dai riflessi argentati, faraglioni imponenti, un arco, più unico che raro, dalla testa di elefante, decine di vulcani spenti, acque termali, saune naturali, soffioni di vapore caldissimo (favare), monumenti sepolcrali del Neolitico (Sesi), acropoli fenicia, un pittoresco lago incastonato fra le colline, un monte alto 836 metri ricco di flora mediterranea, un ciclopico castello medievale e tanti piccoli grandi gioielli che l'arte della natura e dell'uomo ha saputo forgiare: dammusi, giardini, muretti a secco che delimitano i terrazzamenti collinari ricchi di viti, capperi e flora mediterranea.
Ma non meno invitanti sono i prodotti di questa terra, e gli aromi che si sprigionano dalle sue piante e dai suoi frutti ad ogni stagione, il biondo Zibibbo, l'uva passa Malaga e Bionda, il Moscato Passito e i vini di ogni tipo, i capperi, le olive, il formaggio locale (tuma) e le pietanze con i tradizionali dolci.
Tutto invita alla scoperta di Pantelleria, la quale è collegata giornalmente via aerea da e per Palermo, Roma, Milano e con voli charter, e via mare con due navi-traghetto giornaliere.
Alberghi e dammusi offrono comodità confortevoli, in località suggestive e riposanti, a chi voglia trovare un sorso di natura per ritemprare corpo ed anima.
Da visitare: Castello Barbacane, Sesi (tombe preistoriche), Riserva Isola di Pantelleria.

Partanna

Sagra dell’oliva nocellara del Belice
.

Petrosino

Poggioreale Sicilia

Estate poggiorealese
.  3^ decade

Salaparuta

Salemi

Immacolata
.  giorno 8

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Da visitare

- Museo di Cimeli del Risorgimento
c/o Biblioteca Comunale Piazza I. Lampiasi, 4 - 0924.982248 - Occupa quattro grandi vani a piano terra del Collegio dei Gesuiti, dove sono sistemati reperti archeologici che vanno dal XIII sec. a.c. al Romano, statue e tele provenienti dalle Chiese distrutte dal terremoto, manoscritti ed armi del periodo risorgimentale. Visite: tutti i giorni h 9.00-13.00/15.00-19.00; contattare per telefono per le aperture di domenica e giorni festivi.

- Museo Civico di Arte Sacra
c/o Collegio dei Gesuiti - Via D'Aguirre - 0924.982248 / 982376 - Contiene tele e statue delle Chiese locali chiuse al culto in seguito al terremoto. Visite: tutti i giorni h 9.00-13.00/15.00-19.00.

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San Vito Lo Capo

< 20 Regioni >  <  1000 Emozioni >

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Un faro per il turismo del duemila - Una meta oltre l'estate

E' insolito presentare una località turistica iniziando da ciò che non c'è piuttosto che da ciò che c'è. Abbiamo voluto farlo perché sappiamo che gli anni ruggenti del consumismo turistico sono finiti e che ora il desiderio di vacanza, soprattutto nei giovani, coincide con la ricerca di luoghi dove trionfano natura, cultura, umanità. Per questo iniziamo la descrizione di San Vito Lo Capo dicendo che nel tratto di costa che va da qui a Castellammare del Golfo non troverete la grande raffineria di petrolio che doveva sorgere negli anni '70. Non troverete neppure la strada litoranea che avrebbe dovuto tagliare il tratto più suggestivo della costa sanvitese tra mare e monte, ma al suo posto avrete a disposizione l'intatta bellezza dello "Zingaro",  la prima riserva naturale istituita in Sicilia con legge regionale. Non troverete infine le filiere di stabilimenti balneari e neanche palazzi o grandi alberghi. La lungimiranza e la determinazione della gente di San Vito Lo Capo vi dona oggi un luogo di magica bellezza, spiagge dorate ed ampi orizzonti, un paesino fatto di bianche e basse casette, pittoresco ed arioso.
Un unico elemento svetta sul paesaggio, il faro, uno dei più alti e significativi della Sicilia, emblema del tipo di turismo offerto dalla località: una luce puntata sulla qualità del territorio e sui valori umani che, attraverso l'esperienza del viaggio e l'accoglienza, si arricchiscono di nuovi contenuti a vantaggio della qualità della vita. . . . . . . . . . .  . .   

Approfondimento

Cultura e turismo in camper

Viaggi e degustazioni in camper

San Vito lo Capo, città del Cous Cous, piatto della pace, è un antico borgo marinaro in provincia di Trapani, le cui origini intrecciano storia, miti e leggende di popoli e civiltà passate e presenti. Meta ideale per il turista alla ricerca di itinerari artistici, turistici ed enogastronomici affascinanti: una spiaggia bianchissima lunga quasi 1 Km, mare turchese dai fondali puliti e chiari, piccole vie chiuse al traffico colorate dalla buganvillea, parchi e riserve naturali, sorgenti e grotte, il sapore del Cous Cous, delle "busiate", del pane "cunzatu" con l'olio genuino, ed il profumo di un buon vino.
La vacanza a San Vito Lo Capo ha questi colori e questi profumi ed il Cous Cous di pesce è sia una tradizione, sia motivo di orgoglio per gli abitanti, complici di una ricetta inimitabile poiché arricchita da piccoli segreti culinari e da un po' di poesia.
In questa oasi incantata, geograficamente e culturalmente vicina alla costa africana, la tradizione gastronomica recupera le sue origini per celebrare, il Cous Cous, simbolo tangibile delle contaminazioni multietniche ereditate dai sanvitesi. Ed è proprio qui, in questa culla di civiltà, che a settembre a luogo il Cous Cous Fest.
Una singolare competizione gastronomica tra Algeria, Francia, Italia, Israele, Marocco, Palestina e Tunisia che si cimentano nella preparazione del Cous Cous ma anche un simpatico pretesto per consolidare rapporti di amicizia tra civiltà profondamente diverse e simili allo stesso tempo. E così, i migliori Chef del Mediterraneo si affrontano in una amichevole sfida all'ultimo cous cous, nella quale il talento, l'esperienza e l'estro sono ingredienti indispensabili per condire il piatto in tutte le sue versioni di pesce, carne o verdura.
Ad assegnare il Premio Miglior Cous Cous, una selezionata giuria, formata da giornalisti italiani e internazionali accolti in una suggestiva cornice, tra musica, spettacoli ed iniziative culturali. Confronto ed integrazione sono gli aspetti che si vogliono confermare e consolidare.
 

Da visitare

- Museo del Mare
Via Savoia, 57 - 0923.972464 - Raccoglie reperti provenienti dallo scavo del relitto arabo-normanno rinvenuto allargo del Faro di San Vito Lo Capo. Visite: da ottobre a giugno h 9-12; da luglio a settembre ore 9-13/17-22. Ingresso gratuito.

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Santa Ninfa

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Grotta di Santa Ninfa
Ente gestore: Legambiente - mail:legasic@gestelnet.it - Sede riserva: Santa Ninfa Via Sant'Anna, 101 - 0924.62376 - E-mail: ninfagro@centrolomp.it

Trapani

Info Trapani 0923.29000 - AAP Trapani  0923.545511 - Assessorato Turismo 0923.590298

Edizione Sicilia a Tavola -  Cous Cous days
Manifestazione eno-gastronomica provinciale che si svolge a Trapani in Viale delle Sirene - Torre di Ligny - a cura dell'Associazione "Insieme per Torre di Ligny".
La kermesse gastronomica, interamente dedicata a questo gustoso piatto, retaggio gastronomico della dominazione araba, si svolgera' tra le vie ti Trapani che portano nomi suggestivi. I ristoratori del luogo affascineranno i palati dei buongustai con i misteriosi profumi del cous cous di pesce, arricchito dal sapore dell'olio extravergine d'oliva estratto dalla pregiata varietà "Nocellara del Belice" e dal profumo dell'aglio rosso di Nubia. In Sicilia il cous cous è infatti uno dei piatti tipici del Trapanese, fatto con granelli di semola di grano duro e zuppa di pesce, uno dei numerosi e soprattutto gustosi retaggi gastronomici lasciati sull'isola dalla dominazione araba.
.  1^ settimana

Settimana Santa - Processione dei Misteri
Uno degli eventi religiosi piu' suggestivi e toccanti che si svolge ogni anno il venerdi' di Pasqua. Preceduta dal rito della "scinnuta" - la discesa dei vari gruppi statuari dai piani rialzati nei sei venerdi' precedenti la Pasqua, di solito accompagnata da una celebrazione religiosa e dai ritmi funebri intonati dalla banda cittadina - la processione, di antiche origini spagnole, e attestata sin dal XVI secolo, coinvolge l'intera cittadinanza, in modo particolare le varie corporazioni artigiane - le maestranze, cui e' affidata la cura dei Misteri e l'uscita della processione, un tempo appannaggio della confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo, poi della Compagnia di S. Michele Arcangelo -.
I Misteri sono in realta' venti magnifici gruppi scultorei realizzati in legno, tela e colla dalle botteghe artigiane cittadine, tra il XVII e il XVIII secolo; impreziositi da splendidi argenti, essi rappresentano i diversi momenti della passione e morte del Cristo, e nel pomeriggio del venerdi' santo, alle 14 in punto escono dall'imponente chiesa barocca de Purgatorio, che li ospita nel corso dell'anno, per essere portati in processione lungo le strade della citta' per un giorno intero, senza interruzione alcuna. I singoli gruppi statuari sono inoltre accompagnati da schiere di incappucciati, che indossano tuniche di vari colori, e da varie bande musicali, e procedono trasportati a spalla da innumerevoli "massari", che eseguono il tipico movimento ondeggiante detto "annacata". Splendidi, tra gli altri, il gruppo di Gesu' davanti a Erode, la flagellazione, l'Ecce Homo, la ferita al costato e la vara dell'Addolorata, solitamente seguita da donne vestite di nero, scalze e col capo coperto.

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Da visitare

- Saline di Trapani e Paceco
Comuni: Trapani, Paceco Ente gestore: W. W. F. Italia Sede riserva: Paceco Contrada Nubia - Via Giuseppe Garibaldi, 138 0923.867700

- Museo diocesano

- Gruppi dei Misteri
Chiesa del Purgatorio Via San Francesco d'Assisi - Caratteristiche produzioni dell'artigianato trapanese del XVII sec., i Gruppi dei Misteri sono conservati nella Chiesa del Purgatorio. Realizzati in legno, tela e colla, rievocano le sacre rappresentazioni e vengono portati in processione il Venerdì Santo per le vie della città. Visite: tutti i giorni h 16.00-18.30 - aperture antimeridiane 0923/562882

- Museo di Preistoria e Museo del Mare
Torre di Ligny 0923/22300 - Espone reperti fossili e manufatti provenienti da siti archeologici del Trapanese.

- Museo regionale A. Pepoli
Via Conte Agostino Pepoli, 200 - 0923.553269/531242 - Fondato dal Conte Agostino Pepoli nel 1906, ha sede nei locali dell'ex Convento dei Padri Carmetitani, ed è diviso in tre sezioni: marmi e lapidi, dipinti, arti decorative, alle quali si affiancano quelle relative ad archeologia, numismatica e cimeli storici. Le collezioni hanno origine da donazioni, acquisti e soppressioni di corporazioni religiose e dalle collezioni del Generale Fardella, del Conte Agostino Pepoli e del Museo di Erice, aventi ad oggetto, oltre a quanto intitola le sezioni, coralli, ceramiche, ori, argenti, arredi di chiese, maioliche. Visite: da lunedì a sabato h 9-13.30; martedì e giovedì h 9.00-13.30/15.00-18.30; domenica e festivi h 9.00 - 12.30 Ingresso: € 4; gratuito per chi sia di età inferiore ai 18 anni e superiore ai 60.

- Santuario di Maria SS. Annunziata
Via Conte Agostino Pepoli 0923/539184 - È il Santuario della Madonna di Trapani, attiguo al Museo Pepoli, fondato negli anni 1265-1332; ne fanno parte due Cappelle: quella dei Marinai e quella dei Pescatori. Contiene il tesoro della Madonna - arredi sacri preziosi e donazioni dei fedeli - non visitabile, pitture votive ed ex-voto - Visite: stagione invernale, feriali h 7-12/16-19, festivi h 7-13/16-19; stagione estiva, feriali h 7-12/16-20, festivi h 7-13/16-20.

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Valderice

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- Tonnara di Bonagia
- Torre di avvistamento del sec. XVI
- Resti del paleolitico superiore nelle località Bonagia e Rocca di Giglio
- Ville di campagna

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