CamperWeb BannerDiario di viaggio in camper

Di seguito un diario di viaggio in camper effettuato da colleghi camperisti ed inviato alla redazione per la gioia di condividere con il visitatore l'esperienza vissuta. Qualora intendiate programmare un viaggio in camper Vi invitiamo ad una attenta lettura in quanto fornisce molti dettagli su itinerario in camper, consigli organizzativi, logistica, informazioni utili all'organizzazione.

 

Viaggio in Danimarca in camper
CINO viaggi 2001

(inviatoci da Massimo Rubino)

Giornale di bordo del motorhome Orma Blu

 

 1° giorno di viaggio in camper  -  sabato 7 luglio  –  Palermo/Cassino

Partenza da Palermo per Messina, intorno alle 9,30; il contachilometri segna 3.698. Dopo il traghetto dello stretto, A3 verso nord con intenzione di arrivare sino Lamezia (in totale km 350) per poi domani buttarci a destra sull’Adriatica; però la A3 è un disastro, quasi ovunque a corsia unica, ma c’è poco traffico, in assenza dei mezzi pesanti e per radio sentiamo notizie di affollamento, invece, sull’Adriatica. Allora proseguiamo, facciamo tutta la A3, poi la A30, poi prendiamo la A1 e arriviamo a Cassino, dove conosciamo un posto discreto per sostare. Così facciamo 810 km.

Ci fermiamo all’area attrezzata Parking Europa, tanto carina e ben tenuta, il proprietario è simpatico e gentile; però, visto che siamo in Italia, anzi al centro-sud d’Italia, il limitatore di corrente non regge neppure il phon e, per usarlo, devo accendere il mio generatore. Perché all’estero non accade? In Germania, Danimarca, ecc. non c'è problema alcuno; in Francia magari ti fanno pagare un po’ di più se vuoi un wattaggio alto, ma non capita mai che si stacchi la corrente ed è molto più comodo, specie se fa caldo e vuoi usare l’aria condizionata. A noi, per questa notte basta la ventola, che consuma poco.

Spese della giornata
lire 22.000 comprensive dell’uso del camper service e dell’elettricità per la sosta
lire 35.000 di pedaggi autostradali
lire 30.500 per il traghetto
lire 218.000 di gasolio

2°  giorno di viaggio in camper  –  domenica 8 luglio  –  Cassino/Vipiteno

La seconda tappa cambia, rispetto al programma, perché arriviamo sull’Appennino, con la A1, già all’ora di pranzo. I telefonini ci consentono di incontrare i compagni di viaggio e di concordare di allungare il percorso; a Modena prendiamo la A22 per il Brennero e cercando un’area di sosta, decidiamo di uscire a Vipiteno. Ci fermiamo, dopo 818 km, presso l’area attrezzata accessibile direttamente dall’autostrada od anche dalla statale: un ampio spiazzo asfaltato, diviso in grandi corsie, sotto le montagne ed a ridosso della foresta, piuttosto fresco (anzi, in serata piove pure un poco), dotato di prese di luce e acqua e pozzetto di scarico facilmente accessibile (ne vedremo poi ben pochi all’estero).

Spese
lire 20.000 comprensive dell’uso del camper service e dell’elettricità per la sosta
lire 78.000 di pedaggi autostradali
lire 234.000 di gasolio

 

Sparizioni:
passando il confine non spariscono solo i pozzetti di scarico ben fatti e comodi; non si vedono più neppure la pasta, i lavavetri, ambulanti e mendicanti, extracomunitari o meno, i cani e gatti randagi. Ci dispiace per la pasta, che comunque abbiamo stivato a bordo. Ci piace che non ci siano sbandati in giro, uomini o animali. Tutti sanno che in Germania stanno moltissimi lavoratori extracomunitari, ma non sono lasciati sulle strade ad arrangiarsi. Possiamo testimoniare che ci sono moltissimi cani, anche nei campeggi, ma evidentemente non vengono abbandonati, o se accade non vengono lasciati a grattarsi la rogna da soli. Purtroppo, abbiamo lasciato una città piena di povere bestie abbandonate che vagano sconsolate e tristi, e sappiamo che al ritorno ne ritroveremo in numero ancora maggiore; siamo convinti che una delle cause sia la chiusura che verso i cani hanno molte strutture turistiche – campeggi compresi – in Italia e solo in Italia.

3°  giorno di viaggio in camper   –  lunedì 9 luglio  –  Vipiteno/Eichstatt

Il paese di Vipiteno è facilmente raggiungibile dall’area di sosta in camper, anche se riusciamo a farlo solo ripassando dal casello e pagando 3.500 lire !?

I vigili ci dicono che si può sostare al parcheggio della funivia di Monte Cavallo, lato nord, come facciamo per girare a piedi un paio d’ore e acquistare specialità locali (funghi finferli freschi, speck, polenta).

Poi partiamo prendendo la statale per il Brennero, in modo da proseguire in statale anche in Austria; così risparmieremo l’acquisto della vignetta che ci pare eccessivamente costosa visto che dobbiamo percorrere solo un centinaio di chilometri.

Dopo Jenbach, andiamo a sinistra sulla 181, per Achenpass (altezza m 941); quindi prendiamo la statale 307 per Rottach-Egern, costeggiamo il Tegernsee a ovest sulla 318, che ci porta a Holzkirchen (sin qui abbiamo percorso km 143).

Siamo in Germania e possiamo usare gratuitamente un po’ di autostrada.

 

Autostrade:
il percorso autostradale ci induce a osservare la diversa conformazione degli svincoli in Germania (ma anche in Danimarca e in Francia) rispetto all’Italia: all’estero vi sono piste lunghe di accelerazione e decelerazione che consentono l’inserimento e l’uscita senza disturbare il traffico. Infatti, in prossimità degli svincoli non sono indicati limiti o non vengono ridotti i limiti di velocità. La differenza è di carattere progettuale ed agevola molto la guida su autostrada, consentendo anche una maggiore velocità di crociera.

 

Andiamo sulla A8 per Munchen, sulla A99 e poi la A9 intorno Munchen e verso Nurnberg; prendiamo l'uscita 72 e continuiamo il viaggio sulla statale 2 per Donauworth e oltre; poi a destra per Eichstatt.

Dopo 400 km, siamo nel parco Altmühltal, il più grande della Germania, definito dalle guide una delle zone più belle della Baviera, ma non emergono spunti di particolare interesse, così decidiamo di sostare solo una notte e proseguire.

Ad Eichstatt seguiamo a lungo le indicazioni per una Bootrast Platz (spartana area attrezzata), che finalmente troviamo nei pressi dei campi sportivi e sulla sponda settentrionale del fiume Altmuhl: si tratta di una spianata erbosa che ospita tende da una parte e camper e roulotte dall'altra, senza alcuna formalità, arrivi, trovi spazio, se ti serve allacci la corrente, ti sistemi come vuoi; la mattina alle 8 passa il custode a riscuotere e accetta solo marchi in contanti (il che vuol dire che fai bene a procurarteli in Italia o al primo sportello automatico appena passi la frontiera, ma dal 2002 con l’euro non ci sarà più alcun problema). Il camper service è fuori, l’acqua a pagamento, il pozzetto utilizzabile solo con cassetta o tubo.

Spese
DM 13.5 comprensive dell’elettricità per la sosta
DM 95 di gasolio

 

Germania

guidare:
si viaggia bene, in assoluto rispetto delle regole. Se devi dare la precedenza, fallo e non aspettarti sconti né cortesie, aspetta; se hai diritto di precedenza, passa e basta. Ai semafori, il giallo ti avverte anche del passaggio dal rosso al verde, così puoi prepararti, anche perché poi nessuno ti solleciterà da dietro suonando il clacson.

Sulle autostrade, sono frequentissime 3 corsie, i mezzi pesanti si muovono solo fra le prime due, senza eccezioni. Se serve e quando serve, viene imposto e rispettato il limite di velocità; altrimenti, non c’è e quindi nella terza corsia si fanno sorpassi veramente veloci, perciò anche sicuri. Sono rare le aree di rifornimento o sosta, in genere si esce per queste esigenze.

Sulle statali, invece, le aree di sosta sono frequenti e comode, ad eccezione di qualche strada; i distributori di carburante sono TUTTI impianti self-service (meglio munirsi di guanti) e accettano ogni carta di credito.

In estate, molte strade sono soggette a lavori di rifacimento che impegnano lunghi tratti, sicché si è obbligati a non brevi deviazioni, chiaramente segnalate da cartelli gialli, la prima volta con la scritta Umleitung e la località prossima, i successivi cartelli hanno solo la lettera U nera su fondo giallo e una freccia.

Il parco di auto e moto è di livello medio-alto, con parecchi esemplari potenti e costosi.

Si parcheggia sempre a pagamento.

mangiare:
ottima la carne, ma anche verdura e frutta, in estate le ciliegie sono in vendita pure per strada; si compra bene nella grande distribuzione, che offre anche buoni parcheggi accessibili a tutti. Conviene portarsi la pasta.

bere:
birra, anzi birre. I vini del Reno e della Mosella sono buoni ma per lo più dolci. Nei supermercati trovi anche tanti vini francesi e italiani, in particolare siciliani, ma con un forte ricarico rispetto ai prezzi delle zone di produzione. L’acqua corrente è buona ovunque e non occorre comprare la minerale, se non si vuole quella frizzante, qui spesso molto frizzante.

4° giorno di viaggio in camper  –  martedì 10 luglio  –  Eichstatt/Erlagen

Prendiamo la strada 13 per Weissenburg, la 2 per Roth, ci entriamo e proseguiamo per Schwabach, la attraversiamo e puntiamo verso Nunberg, al bivio a sinistra per Stein, poi diritto sotto l’autostrada e sempre diritto per Erlagen. Sono solo 110 km ma è facile perdersi: a noi è risultato molto utile l’uso del GPS ed in particolare la funzione go to .

Sosta al campeggio Naturfreunde Erlangen, a 5 minuti a piedi dalla Hauptbahnhof (stazione), sul fiume Regnitz; spazioso, senza delimitazioni, erboso. Per il CS si deve però andare in altra struttura a 7 km !!

Nel pomeriggio, ci dedichiamo con piacere alla visita della cittadina pittoresca con Schloss (castello) in centro.

Spese
DM 32.10 comprensive dell’elettricità per la sosta del camper con 2 persone e un cane

5°  giorno di viaggio in camper   –  mercoledì 11 luglio  –  Erlagen/Gernrode

A73 per Bamberg (km 25), strada 4 per Coburg e Eisfeld (km 64), ancora 4 per Erfurt (km 82) e per Nordhausen (km 76); 4 e 81 sino Hasselfeld, a destra sulla 242 e, prima di Harzgerode, a sinistra sulla 185; al bivio a sinistra per Gernrode. In totale km 350.

Sosta al campingplatz Breuer Teich, in riva al lago nella foresta, pochi km a sud di Gernrode. È una struttura enorme, inserita in una foresta: intorno al lago stanno gli stanziali, ma per gli altri c’è tanto spazio non delimitato, sotto grandissimi alberi; è tranquillo e si possono fare lunghe passeggiate nei boschi. C’è il pozzetto, abbastanza agevole.

Spese
DM 55,20 per due giorni di sosta, oltre 3 DM per caricare 100 lt di acqua
DM 90 di gasolio

6°  giorno di viaggio in camper   –  giovedì 12 luglio  –  fermi a Gernrode

Andiamo a visitare Quedlenburg, bel centro medievale dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, fatto di case di legno e muratura su vie di acciottolato, via via restaurate da una fondazione locale; è una cittadina millenaria che mantiene intatto un fascino antico.

Nel pomeriggio, facciamo una breve visita di Gernrode, graziosa cittadina con la chiesa romanica di St. Cyriakus, e la spesa in un grande supermercato dotato di tutto.

Percorriamo, con un solo camper, 54 km.

7°  giorno di viaggio in camper   -  venerdì 13 luglio  –  Gernrode - Luneburg

Torniamo a Quedlenburg per prendere la strada 79 per Wolfenbuttel (km 65), che visitiamo: è una graziosa cittadina di case di legno e muratura.

Strada 4 per Luneburg (km 125). In tutto facciamo 250 km a causa di numerose deviazioni.

Sosta al campeggio Rote Schleuse Luneburg, 4 km a sud del centro; è sito a lato di una foresta aperta e disponibile per passeggiate. Comodo per la sosta, ma l’uso del pozzetto è difficile ed è riservato alle acque grigie.

Dopo avere preso possesso delle piazzole in campeggio e lasciato un camper, andiamo a visitare la città (distante 4 km), antica e suggestiva, piuttosto bella.

Si parcheggia facilmente nel posteggio gratuito destinato a bus e mezzi ingombranti, chiaramente indicato sin dall’ingresso in città.

Spese
DM 30,50 per la sosta in campeggio

8°  giorno di viaggio in camper  –  sabato 14 luglio  –  Luneburg/Ribe

Da Luneburg sulla 209 per Lauenburg e Schwarzenbek, 404 e A21 per Kiel, 76 per Schleswig e breve visita dell’antica città sita su un bel fiordo.

Ancora strada 76 sino in Danimarca ed è obbligatorio accendere i fari in permanenza, cosa che, in questa stagione, appare un'inutile tradizione.

 

Danimarca

guidare:
pure qui si viaggia bene, in assoluto rispetto delle regole, anche se manca qualsiasi controllo, non esistono i vigili urbani e la polizia si occupa di criminalità. Le strade statali sono strette ma diritte e agevoli, raramente si incontra traffico, in pratica solo in prossimità delle località balneari; molte sono le aree di sosta attrezzate con tavoli e panche, spesso anche servizi, che sono costantemente oggetto di manutenzione e pulizia. La segnaletica è molto buona e chiara, riporta sia le località che le distanze ed i numeri delle strade.

Il parco auto è di medio livello, mancano veicoli che meriterebbero di essere rottamati, come accade in Italia, e non si incontrano vetture particolarmente potenti o di lusso. Le moto sono praticamente inesistenti, qualche scooter viaggia sulle piste per biciclette, assai numerose e ben curate.

Si parcheggia quasi sempre gratuitamente ma in modo regolamentato.

mangiare:
ancora buona la carne, ma si trova anche pesce: nei grossi negozi, aringhe, gamberetti e salmone affumicato; in qualche città è possibile trovare delle pescherie con notevole varietà. Buono il latte, in particolare il diffuso tipo intero e fresco. Non si trova olio d’oliva (solo qualche bottiglia italiana a caro prezzo) ma si usa molto il burro, di ottimo sapore ma ovviamente assai grasso. Certo qui non sono igienisti: basta osservare che fumano molto, anche donne e giovani, anche per strada, e si incontrano parecchie persone obese.

È quasi assente la grande distribuzione, a eccezione delle periferie delle città più grosse; conseguentemente spesso non è possibile utilizzare la carta di credito per gli acquisti di alimentari. Fortunatamente è facile prelevare, con lo stesso mezzo, contanti dagli sportelli automatici, solo un po’ più laborioso.

bere:
anche qua buona birra, per lo più in bottigliette piccole, sovente di plastica; anche vino francese o italiano, che costa ovviamente più che nelle zone di provenienza. L’acqua corrente è buona ovunque e non occorre comprare la minerale, ben poco diffusa.

ndr agosto 2002

Sosta a Copenaghen
City Camp è il primo posto per camperistì e per chi viaggia in roulotte nel centro di Copenaghen, dietro il nuovo centro commerciale Fisketorvet.

Il campo è attrezzato per ospitare fino a 450 camperisti, con docce e toilette, lavatrici, asciugatrici e servizi specifici per il conferimento dei rifiuti, lo scarico delle acque e dei gabinetti chimici e per il rifornimento delle cisterne d'acqua

Il costo è di Euro 30 al giorno per camper e copre tutti i servizi e tutte le persone.

Per prenotazioni: tel.: 0045 21425384, email: reservation@citycamp.dk
Per maggiori informazioni sulla Danimarca: www.visitdenmark.com Erica Kircheis Press PR Manager

Strada 8 a ovest (parte dell’itinerario Margherita di carattere turistico).

margherita:
tutti gli uffici turistici danesi distribuiscono, anche per corrispondenza, mappe delle strade turistiche, indicate sui luoghi da piccole frecce con portano il fiore bianco su campo marrone; non sempre queste vie offrono particolare godimento ed è bene seguire la margherita solo quando non fanno deviare troppo dalla direttrice di marcia; certo, ci si potrebbe divertire a seguire le frecce senza meta, a patto di riuscire poi a capire dove ci si trova, magari facendo ricorso al comodo GPS.

 

Iisola di Rømø - Danimarca - CamperWebPoi andiamo sulla 11 e poi sulla 419 verso nord-ovest; a sinistra sulla 175 per l’isola di Rømø (collegata stabilmente alla terraferma con un lungo viadotto). Visita dell’isola: è affascinante perché selvaggia e piacerebbe fermarsi la notte sulla scogliera, ma la sosta è vietata dalle 21 sino al mattino in tutti gli spiazzi; i campeggi sono affollatissimi, con la coda per registrarsi.

 

campeggiare:
in Danimarca è vietato il campeggio libero, anche ai camper; per essere più chiari, nelle aree che sarebbero adatte, vige il divieto di sosta notturna per camper e roulotte; non si vedono controlli ma proprio per questo è scorretto violare le regole del Paese che ci ospita. Dunque, si va in campeggio, ma non è brutto come si potrebbe temere. Tutti i campeggi danesi sono su prato, in ambiente naturale, boschivo, lacustre o fluviale, adattato quanto basta alle esigenze di base; le piazzole, quando delimitate, sono ampie; i prezzi sono più bassi che in Italia, dalle 25 alle 50 mila lire comprensive di tanti comfort, per un equipaggio medio. Le strutture sono semplici e spartane ma offrono tutti i servizi, compresi fornelli per cucinare, forni a microonde, tavoli per mangiare, sempre molti giochi per giovani, soprattutto per i bambini.

I cani sono sempre ammessi (come peraltro in Francia e Germania) e non pagano (come invece spesso accade in Francia e Germania); sono molto diffusi, in tutte le razze. Abbiamo visto anche un gatto al guinzaglio ed un coniglio in gabbia.

La gente è molto educata e rispettosa. Si trovano rarissimi stanziali, molte roulotte o tende in lungo soggiorno per villeggiatura, meno camper, la gran parte danesi; fra gli stranieri, soprattutto tedeschi e poi italiani.

Nei campeggi danesi non vigono particolari regole, soltanto v’è una sbarra all’ingresso, che spesso chiude la notte; non c’è mai animazione né rumori o chiasso: senza comandi né controlli, c’è silenzio e tranquillità; non è – sia chiaro – un’atmosfera triste, semplicemente si sta bene e nessuno si lamenta se il tuo cane abbaia o se accendi la televisione a basso volume.

Soltanto al mare (nel nord dello Jutland) si trova folla e le piazzole sono tutte occupate; più spesso hai spazio a volontà, la libertà di metterti dove vuoi (unica formalità necessaria è la esibizione o consegna della tessera di Camping international all’ingresso) e ti senti immerso nella natura in compagnia di pochi altri che non ti danno alcun fastidio.

Alla fine, l’obbligo di sostare per la notte in campeggio si rivela una comodità, mentre gli spazi liberi possono essere goduti di giorno. Si dovrebbe riflettere su questa realtà

 

Andiamo indietro sulla 175, a sinistra sulla 11 sino Ribe, la più antica città della Danimarca, dove ci fermiamo due giorni, sì da poterla visitare bene. In tutto abbiamo fatto 402 km.

Ci eravamo ripromessi di sostare presso uno dei due parcheggi, attrezzati con wc, acqua e scarico, a 15 minuti dal centro, ma appaiono piuttosto squallidi e non invogliano ad una sosta rilassante con sedie a sdraio, tavolata all’aperto, cane libero sul prato, ecc. Per questo andiamo al campeggio Ribe, carino, pieno di giochi per bambini, con piazzole non delimitate su terreno erboso; disponibili elettricità, fornelli e gas per cucinare, pozzetto di scarico (un po’ difficile). Utilizzeremo i parcheggi domani per la visita della città.

Spese
Corone danesi (una è pari a 260 lire circa) 294 per due giorni di sosta
DM 95 di gasolio

9°  giorno di viaggio in camper  –  domenica 12 luglio  –  fermi a Ribe, che visitiamo a lungo.

Ribe - Danimarca - CamperWeb

È bello passeggiare fra edifici antichi, mentre i negozi sono chiusi; le vetrine sono più piacevoli ed è simpatico ritrovare i vecchi giocattoli di legno o di latta; il traffico è minimo. Molti scorci invitano a fotografare, soprattutto nel centro pedonale e nelle strade intorno, oggi molto tranquille.

Ribe - Danimarca - CamperWeb

 

I limiti di velocità , in Danimarca, sono adeguati alle strade e, quando è possibile nei centri abitati non scendono sotto i 70 km/h, ma se viene ritenuta necessaria una velocità più bassa, allora è di 40 km/h. In questo caso, i danesi fanno di tutto per assicurarsi che il limite venga rispettato. Il metodo più simpatico e preventivo è un pannello a cristalli liquidi all’ingresso del centro che vi indica istantaneamente la velocità che state tenendo e contestualmente vi rammenta il limite.

Metodi più forti sono gli sving e i pump, termini onomatopeici piuttosto chiari: nel primo caso vi obbligano a gimcane strettissime mediante aiuole, marciapiedi, siepi, auto parcheggiate alternativamente a destra e a sinistra; nel secondo si tratta dei dossi artificiali, ma così alti che, se praticamente non vi fermate, fate pump con la testa nel tetto del vostro veicolo.

Limitate porzioni dei centri storici sono pedonalizzate, ma vi sono ammessi i mezzi per lo scarico delle merci, le biciclette e le automobiline elettriche (o sedie a rotelle molto evolute) con le quali si muovono gli invalidi e parecchi anziani.

10° giorno di viaggio in camper  –  lunedì 16 luglio  –  Ribe/Hvide Sande

Partiamo tardi perché prima approfittiamo della riapertura dei negozi per acquistare qualche oggetto in ambra, materiale tipico della zona.

Strada 11 e poi 24 per Esbjerg; 447 verso nord e 463 a sinistra poi 431 a sinistra per Oksbøl, a destra e a nord per Henne Stationsby, a sinistra 465 per Henne Strand, paesino turistico e per nulla pittoresco sulla spiaggia con dune, dove non si è invogliati a fermarsi.

Si torna indietro e si prende il primo bivio a sinistra, raggiungendo la 181 che costeggia il Ringkobing Fjord (varie stradelle sterrate a sinistra consentono di raggiungere il mare, magari per pescare con la canna); arriviamo, dopo 136 km, a Hvide Sande , porto peschereccio, che visitiamo parcheggiando vicino la spiaggia.

Hvide Sande - Danimarca - CamperWeb Hvide Sande - Danimarca - CamperWeb Hvide Sande - Danimarca - CamperWeb

In zona si trovano diversi campeggi e scegliamo il Lyngwig, a nord della cittadina, bello perché assai ampio, con accesso diretto alla spiaggia enorme ed al mare una volta scavalcate le dune alte, senza delimitazioni; in pratica ci si sistema fra le dune più basse, cercando di livellare il camper per quanto possibile, e si stendono decine di metri di cavo per arrivare alla presa elettrica. A tarda sera si gode un tramonto splendido (qui e adesso dopo le 22), nel silenzio di un luogo selvaggio ma controllato e tranquillo.

Spese
Corone danesi 167 per il campeggio

 

Paesaggio:
da queste parti si fa frequentissimo e invadente il fenomeno, già notato nel nord della Germania, degli impianti eolici per la produzione di energia elettrica, in pratica grandi e altissime eliche bianche che girano quando c’è vento. Certamente si tratta di un sistema pulito e sicuro, ma è diventato tanto diffuso senza evidenti criteri che l’impatto estetico è sgradevole.

In ogni caso, il paesaggio è molto cambiato, non è più lo stesso. Sono tornato in Danimarca dopo meno di 10 anni e noto una grande estensione del fenomeno ed un grave mutamento che violenta la natura.

11° giorno di viaggio in camper  –  martedì 17 luglio  –  Hvide Sande/Vestervig

Spottrup - Danimarca - CamperWebSi prosegue sulla 181, poi a destra sulla 15 per Ringkøbing, vecchia città commerciale, per una breve sosta. Quindi a sinistra sulla 16/28 poi 16 per Holstebro da qui la 189 per Vinderup che continua come 591 verso Balling; al bivio, dove si staccano la 189 a destra per Skive e la 591 per Balling, andiamo invece a sinistra sino Lihme (vedere la chiesa tipica bianca del ‘700 sulla via), poi a destra per vedere il castello medievale di Spottrup (con ampio parcheggio, visita a pagamento 25 corone, cani non ammessi).

Proseguiamo per Rødding, a sinistra per Bulling, a sinistra per Oddense, strada 591 a sinistra per poco e strada 26 per l’isola Mors sino Vilsund; uscendo dal ponte strada 11 per Holstebro e dopo il bivio per Heltborg a destra sulla 545 per vedere la chiesa di Vestervig, anch’essa con la forma tipica e costante in questi luoghi (però non possiamo entrare perché provano un concerto).

Agger - Danimarca - CamperWeb
Infine (dopo 220 km) ci fermiamo al Krik Vig Camping, sulla strada per Agger e di fronte al grazioso porticciolo è ampio, verde, ben attrezzato, con piazzole delimitate su terreno erboso.

Spese
Corone danesi 118 per il campeggio

12° giorno di viaggio in camper  –  mercoledì 18 luglio  –  Vestervig/Skagen

Prendiamo verso nord la 527, poi la 11, la 26, ancora la 11 e la 29, 11 verso Brovst; poi al bivio a sinistra sulla 55 sino Løkken e le dune, dove ci fermiamo a fare una passeggiata sulla grande spiaggia: il posto è abbastanza affollato, anche se pochi fanno il bagno in un mare un po’ grigio e agitato, sempre pericoloso.

Ancora strada 55 per Hirtshals, dove cerchiamo vanamente i convenienti negozi di prodotti della pesca, di cui abbiamo letto; la 597 e poi la 40 portano a Skagen.

Qui, dove giungiamo dopo 250 km, ci fermiamo in un parcheggio insolitamente caro per la Danimarca, e giriamo il grazioso e affollato paese, dove facciamo acquisti di alimentari e non.

Cerchiamo posto in 4 camping della zona, ma sono tutti al completo; 15 km più all’interno, troviamo il Råbjerg Mile Camping che ci può ospitare perché riserva un vasto prato non delimitato e senza prese elettriche ai viaggiatori di passaggio; ci sistemiamo confortevolmente, accanto un boschetto.

Spese
Corone danesi 120 per il campeggio

13° giorno di viaggio in camper  –  giovedì 19 luglio  –  Skagen/Århus

Torniamo a Skagen per vedere la città vecchia Gammel Skagen, che ci è stata tanto decantata; per la verità, è solo un paesino vecchiotto, poco frequentato e grazioso, ma che nulla di particolare ci può offrire. Rifacciamo la strada verso sud e proseguiamo costeggiando in direzione di Frederikshavn ed oltre: poi entriamo in autostrada E45 sempre verso sud e attraversiamo il fiordo ad Ålborg; lasciamo l’autostrada all’uscita 30 per proseguire verso sud sulla 180 sino Hobro; da qui, con la 555 a sinistra e verso est andiamo a Mariager, piccolo paesetto carino, dove sta un bel camping sul fiordo omonimo, nel quale ci vorremmo fermare perché ci è stato segnalato. Notiamo però che è pieno di stanziali (in atteggiamento di villeggiatura come al lago) e che sono rimasti solo due piccoli posti liberi; viene anche a piovere e la prospettiva di fermarci già nel primo pomeriggio non ci piace, così proseguiamo, e poi ne saremo contenti.

Sulla 555 verso est per 14 km e poi prendiamo a destra la 507 per Randers e la 180 per Århus (km 250 in tutto). La città è la seconda in grandezza della Danimarca e merita una visita per il centro storico, il museo all’aperto, la Cattedrale ed i sobborghi ameni.

Sostiamo nel Blommehaven Camping, accanto alla spiaggia nel bosco di Marselisborg (6 km a sud della città), un posto assai bello, che ci consentirà anche di passeggiare nel bosco e sulla spiaggia (dove il mio cane prende l’iniziativa di fare il bagno, in un mare abbastanza invitante). Il campeggio offre piazzole delimitate e ampie, su prato, ed è abbastanza confortevole; alla reception troviamo una ragazza che studia l’italiano e lo parla bene, però è disordinata e quindi rischia di perdere una delle nostre tessere.

Spese
Corone danesi 330 per il campeggio, per due notti
Corone 391 di gasolio
Corone 30 per il parcheggio

14° giorno di viaggio in camper  –  venerdì 20 luglio  -  restiamo ad Århus

Andiamo a passare la mattinata in città, dov’è facile parcheggiare (a pagamento, caso raro in Danimarca) nei pressi di un albergo; andiamo a piedi in centro, piuttosto caratteristico e simpatico.

Si notano operai addetti ad eliminare le erbette che crescono fra le pietre del marciapiedi con una fiamma (non ci sono, invece, spazzini perché non c’è nulla da spazzare, vista l’educazione della gente, e così è in tutta la Danimarca).

Århus - Danimarca - CamperWebDedichiamo il pomeriggio a passeggiare nel bosco e sulla contigua spiaggia; rimpiangiamo di non avere portato l’intera attrezzatura da pesca, ma anche di non avere tutti le biciclette, per potere usare la bellissima pista che si snoda in questa zona.
 ( non si e' potuto pescare senza mulinelli ma almeno Ralph ha fatto il bagno )

 

Biciclette:
è noto che, in questo Paese, la bicicletta è un diffuso mezzo di trasporto e di sport e che, quindi, sono frequenti le piste dedicate a questi veicoli. Non sempre è chiaro, però, che le piste sono vere e proprie strade, il cui tracciato è spesso indipendente dalla vicina strada, per renderle più confortevoli; sono comode e larghe, sovente alberate, con specifica segnaletica, e sono anche obbligatorie per i ciclisti. In assenza di piste – come nei casi di strade particolarmente veloci – ai ciclisti è vietata la circolazione; d’altra parte, nessun automobilista si sogna di invadere, neppure per un momento, una pista ciclabile, magari si ferma in mezzo alla strada, ma certamente non sulla pista. Insomma, auto e bici sono cose diverse, i loro percorsi pure; fra i due mezzi non c’è gerarchia, ambedue sono trattati bene ma senza lussi. Ovviamente questo comporta la facilità di usare la bicicletta, anche considerando che le pendenze sono assai rare e comunque limitate; infatti, sono numerosi i ciclo-turisti, soprattutto giovani, che viaggiano con la cartina sul manubrio e le borse appese ai lati della ruota posteriore, magari pure con il carrello al traino per portare il bambino più piccolo o il cagnolino.

Stranamente, nonostante la diffusione dell’uso della bicicletta, in Danimarca si incontrano molte persone obese, soprattutto donne; evidentemente il moto non basta a mantenere la linea se la dieta è troppo grassa.

Nelle città le biciclette sono parcheggiate ovunque, senza particolari congegni antifurto e non sembra che si verifichino danneggiamenti o furti.

15° giorno di viaggio in camper  –  sabato 21 luglio  –  Århus/Sorø

Ponte Great Bealt - Danimarca - CamperWeb

Prendiamo la E45 e poi la E20 per Odense e oltre sul ponte Great Bealt : è a pedaggio ed occorre fare attenzione, soprattutto pagando con la carta di credito, perché il casellante, non conoscendo il vostro camper, potrebbe applicare – come è capitato ad uno di noi all’andata - la tariffa per i mezzi oltre 3,5 tonnellate (580 corone, anziché le 350 dovute); occorre precisare il peso prima di pagare

Ponte Great Bealt - Danimarca - CamperWeb

 

Il Ponte:
questo Storebaeltsforbindelsen è veramente un’opera imponente, e anche bella.
Nella nostra direzione, inizia con un lungo viadotto alto una ventina di metri sul mare; accanto alla strada sta la ferrovia; poi giungiamo su un’isoletta e qui la strada ferrata si allontana per immergersi sotto terra e correre quindi sotto il mare sino all’altra sponda. La nostra strada, invece, sale, sale parecchio su un altissimo ponte sorretto da due soli grandissimi e grandiosi piloni; ovviamente, poi si scende. Ma il bello è quando si sale e si gode la prospettiva del pilone sempre più alto sopra di noi e, guardando giù, si vedono passare sotto enormi navi.

 

Ancora E20 sino Sorø (km 300), centro antico fra laghi e boschi, con campeggio omonimo sul lago Pedersborg Sø a nord ovest della città, da cui dista 20’ tramite un sentiero pedonale che costeggia il lago. Le piazzole sono parzialmente delimitate su prato, i servizi buoni.

Nel pomeriggio visitiamo a piedi il paese, che ha ben poco da offrire e risulta piuttosto triste; bella la villa sul lago, con splendide enormi fucsie in vaso.

Spese
Corone danesi 312 per il campeggio, per due notti

16° giorno di viaggio in camper  –  domenica 22 luglio  –  fermi a Sorø

Sorø - Danimarca - CamperWeb
Ci dedichiamo al giro dei due laghetti, per un totale di quasi 9 km, che percorriamo in poco più di tre ore, spinti dall'appetito.


 

Ovviamente nel pomeriggio riposiamo e ne approfittiamo per rivedere i piani.

Infatti, da qui è possibile giungere a Copenaghen in 80 km e poi ridiscendere in Italia via autostrada in due o tre giorni (la E45 va da Frederikshavn a Reggio Calabria); l’alternativa è comunque interessante per chi ha interesse a rientrare più rapidamente dalle vacanze, visto che alla fine del giro programmato mancano ancora due settimane.

Così, qui gli equipaggi si separano, con dispiacere.

17° giorno di viaggio in camper  –  lunedì 23 luglio  –  Sorø/Stege

Køge - Danimarca - CamperWeb
Prendiamo la strada 150 per Køge (km 45) città con centro antico e ben conservato, visitabile a piedi in un’ora, come facciamo parcheggiando presso il supermercato locale, che ci riesce anche comodo per fare provviste.

 

Vallo - Danimarca - CamperWeb
 

7 km più a sud (ancora una volta è utile il GPS) è Vallo , affascinante piccolo villaggio con castello rinascimentale, da vedere; il parcheggio gratuito è su un grande prato, che si presta anche ad una scampagnata.

 


Poi si prosegue per Harlev, la 209, Karise, al bivio a sinistra sulla 265, Kalvehave, isola Møn, strada 59, Stege (km 120 in tutto). La cittadina è simpatica ma arretrata, bello il lungomare con accanto una stretta spiaggia.

Sostiamo al campeggio comunale, piccolo e simpatico, su prato, con piazzole parzialmente delimitate; purtroppo fa caldo e ci sono parecchie zanzare; manca il pozzetto di scarico. Di fronte c’è un vasto parco pubblico dove si può passeggiare o anche correre, pure il cane.

Ci sono stati segnalati gli affreschi delle chiese locali in nero e rosso ocra; in realtà si tratta di semplici disegni in nero e ocra su fondo bianco, ben poco interessanti, apprezzabili solo per la loro semplicità: in effetti, la semplicità, la mancanza di lusso e di orpelli è una caratteristica costante della Danimarca, ancora più evidente in questa zona, che è tagliata fuori dai flussi turistici più rilevanti, e sembra ferma nel passato da alcuni decenni.

Spese
Corone danesi 100 per il campeggio
Corone 437 di gasolio

18° giorno di viaggio in camper  –  martedì 24 luglio  –  Stege/Odense

Prima di partire, facciamo ancora un giro a Stege perché c’è una festa e, durante la notte, è stata abbellita di bandiere, nastri, pupazzi di plastica, giochi costituiti da grandi strutture pneumatiche; tutto il centro è stato pedonalizzato, i negozianti hanno uscito gli stand con la merce e praticano sconti; i divertimenti sono dedicati ai bambini e, fra questi, il gioco degli scacchi, con vari banchetti dove gli anziani insegnano ai piccoli. Partecipano alla festa anche i più vecchi e gli invalidi che si muovono su grosse sedie a rotelle con motore elettrico che sembrano piccole automobili, qui di uso frequente nell’ambito cittadino, da parte di chi non è abile nei movimenti.

Torniamo indietro sulla 59 verso occidente, la 22 verso nord. A Slagelse prendiamo la E20 e di nuovo ed all’inverso il ponte Storebaeltsforbindelsen all’inverso.

Dopo Nyborg, usciamo allo svincolo 46 e andiamo sulla strada 8. Ci fermiamo a visitare dall’esterno il castello rinascimentale di Egeskov Slot (ben segnalato sulla strada e dotato di ampi parcheggi gratuiti) realizzato in mezzo ad un parco. L’ingresso è a pagamento e i cani sono ammessi, tuttavia scoraggia una gran folla.

Riprendiamo la strada 8 per Fåborg, piccola città portuale antica, che merita una breve visita perché è veramente graziosa; è facile parcheggiare al porto.

Da qui la strada 43 ci porta a Odense dopo 220 km in tutto

Odense - Danimarca - CamperWeb Odense - Danimarca - CamperWeb Odense - Danimarca - CamperWeb Odense - Danimarca - CamperWeb

Sostiamo al Camping Odense sito in periferia, adiacente una zona boschiva, a 3,5 km a sud del centro; è quasi pieno e comunque tranquillo, con piazzole su prato non delimitate ma ampie; buoni servizi.

Spese
Corone danesi 312 per due giorni di sosta al campeggio

19° giorno di viaggio in camper  –  mercoledì 25 luglio  –  Visita di Odense

Andiamo a piedi (in un’ora o poco più) a visitare la città, il che ci permette di fare qualche acquisto e osservare anche i negozi, ad esempio una ben fornita pescheria.

Il centro più antico, dove si trova anche il museo dedicato al favolista Andersen, nella sua vecchia casa, è bellissimo; da vedere anche la Cattedrale gotica del XII secolo; la vasta parte commerciale, però, non offre nulla di interessante, stante una palese arretratezza nella moda.

20° giorno di viaggio in camper  –  giovedì 26 luglio  –  Odense/Tønder

Strada 161 sino Kolding, 170 passando da Haderslev, ridente cittadina tra fiordo e lago. Ad Åbenrå prendiamo la 42 poi la 8 che va a occidente sino Tønder, città storica con un centro pittoresco. Km 150.

Sostiamo al Tønder Campingplads, a est del centro cittadino, pratico, con piazzole delimitate di media misura; adiacenti ed ai due lati della strada si trovano due enormi prati, estesi ognuno circa come 4 campi di calcio, ben tenuti, dotati di illuminazione e liberi, nei quali stanno sparse numerose porte di calcio e di ogni altro sport conosciuto: probabilmente servono per allenamenti, ma vanno venissimo per correre a lungo e giocare con i cani.

Spese
Corone danesi 120 per la sosta al campeggio
Corone 318 per il gasolio

21° giorno di viaggio in camper  –  venerdì 27 luglio  –  Tønder/Harsefeld

La 11 verso sud ci fa lasciare la Danimarca.

In Germania, proseguiamo sulla 5 sino Husum: qui è molto simpatico il porto canale, al momento in fase di bassa marea e quindi con tutte le barche a secco alcuni metri sotto il livello stradale.

Deviamo a destra per un giretto dell’isola Nordstrand collegata da un argine (pecore e silenzio piatto).

Torniamo a prendere la 5 e al primo bivio andiamo a sinistra per vedere Friedrichstadt, cittadina attraversata da canali gremiti di barche: conviene fermarsi nel primo parcheggio sulla sinistra (costa 2 marchi, qui si riprende a pagare sempre per la sosta), da dove si accede a piedi al centro attraverso alcuni ponticelli.

Torniamo indietro e al bivio andiamo diritto sulla 202 (al primo bivio andiamo a sinistra, al secondo a destra) per Sank Peter – Ording, centro turistico tanto affollato che non si riescono a vedere le famose distese sabbiose.

Torniamo indietro sulla 202 e al bivio andiamo a destra sulla 5 (che, per un breve tratto, dall’uscita 2 alla 3, diviene autostradale) per Meldorf e sino Trennewurth e deviamo a destra per Friedrichskoog, che scopriamo essere, non il porticciolo pittoresco decantato dalle guide, ma un affollato centro di villeggiatura, dove si paga anche per andare sulla spiaggia e dal quale pure scappiamo.

Spinti dalle numerose delusioni della giornata e dal caldo, prendiamo l’autostrada A23 poi A7 per Amburgo, passando sotto l’Elba; usciamo allo svincolo 32 e prendiamo la 73, ma ci perdiamo nei centri abitati uniti uno all’altro tanto da costituire una sorta di metropoli; grazie al GPS e ad un po’ di fortuna riusciamo a ritrovare la strada per Buxteude. Ma, dopo 400 km, siamo stanchi e stufi, così ci fermiamo al primo campeggio trovato in zona, l’Haserfeld nell’omonima cittadina (molti stanziali, per i pochi altri c’è un prato senza delimitazioni; nessun pozzetto di scarico è presente).

Spese
2 marchi per il parcheggio
15 marchi per la sosta al campeggio

Campeggiare
Questa sosta in Germania ci fa apprezzare la differenza fra campeggi danesi e tedeschi.

I primi sono più naturali, i secondi più elaborati, con maggiori interventi che piegano la natura.

I servizi in Germania sono più modesti, soprattutto sono scarni i giochi per bambini: questi ultimi sono al centro della società danese e il fenomeno non si ripete altrove.

22° giorno di viaggio in camper  –  sabato 28 luglio  –  Haserfeld/Bremen

Andiamo subito a visitare Buxtehude, città bucolica sul fiume Este, con pittoresco centro pedonale, veramente bella tanto che vi trascorriamo tutta la mattina. La sua simpatica bellezza e un’aria più fresca (pioviggina pure un poco) ci ridanno la carica.

Poi andiamo verso Zeven e oltre; dopo Grasberg, a destra per Worpswede, che ci è stato definito come un grazioso villaggio costruito intorno una duna di sabbia situata al centro di una grande torbiera, che ha spirato molti artisti. In realtà c’è poco da vedere, praticamente solo alcune gallerie d’arte contemporanea.

Quindi proseguiamo e prendiamo la A27 per Brema, uscendo nella zona universitaria, dove si trova il Campingplatz Freie Hansestadt Bremen, con piazzole su prato non delimitate (in alcune di esse, quelle più chiuse da siepi e con roulotte stanziali, c’è cattivo odore, tanto che dopo qualche ora ci spostiamo); il camper service si trova all’esterno e in uno spazio così stretto e piccolo che risulta di uso difficilissimo.

Abbiamo fatto solo 140 Km.

Spese
DM 34,50 per la sosta al campeggio

23° giorno di viaggio in camper  –  domenica 29 luglio  –  Bremen/St.Hertogenbosh

Riprendiamo, vicino il campeggio, l’autostrada e passiamo sulla A1 per Osnabruck (e Dusseldorf). Allo svincolo 61 la lasciamo e prendiamo la 213 per Cloppenburg. Proseguiamo sulla 213 per Nordhorn e, passando il confine con l’Olanda, qui passiamo sulla N342 per Hengelo. Da qui la N346 per Zutphen e la N348 per Arnhem. La strada assume la denominazione A348, poi A15 per Nijmegen, A326, A50 e poi N50 per St. Hertogenbosch.

Ci fermiamo per visitare il caratteristico centro storico e la Cattedrale, evitando i numerosi ubriachi che stazionano nel parco.

Poi torniamo indietro di pochi chilometri e, essendo ormai tardo pomeriggio, ci fermiamo nel vicino campeggio, di cui troviamo indicazione sulla strada. Sin qui sono 363 km.

Il campeggio è il Vakantiepark Vinkeloord, inserito in una sorta di villaggio vacanze, c’è l’ultima piazzola libera (non delimitata, in uno slargo per 6 mezzi, su terra umida puzzolente), in mezzo a tante roulotte stanziali, piene di gente e soprattutto di bambini ineducati, vocianti e chiassosi, che corrono anche nel buio; fa caldo e vicino a noi 5 bambini di due famiglie fanno il bagno e lavano i denti nel medesimo canottino riempito d’acqua; i loro genitori lavano tutte le stoviglie nella stessa bacinella piena di acqua e detersivo e le asciugano senza risciacquarle. Peraltro ci sono molte prese d’acqua a disposizione, anche se i servizi sono affollati.

Non c’è pozzetto ma lo scarico è possibile solo per le cassette.

Ci sono altoparlanti che diffondono musica sino a sera inoltrata.

Olanda

guidare:
le strade normali sono piuttosto comode, generalmente affiancate da belle piste ciclabili alberate; i ciclisti hanno molti diritti ma anche i loro divieti, non potendo circolare nelle vie riservate ai veicoli a motore.

Le autostrade sono gratuite e cariche di traffico pesante.

Non c’è più la pulizia scrupolosa di Danimarca e Germania, ma si vede parecchia sporcizia per strada, anche nelle città.

Il territorio è diverso per i noti molti canali, ma anche qui il paesaggio mostra parecchie eliche per impianti di energia eolica.

Spese
DM 100 per il gasolio
per la sosta al campeggio, in moneta olandese, l’equivalente di lire 43.500

24° giorno di viaggio in camper  -  lunedì 30 luglio  -  St.Hertogenbosh/Arras

Prendiamo l’autostrada A2, poi A15 per il Belgio; qui si chiama A1 e prosegue in direzione di Antwerpen; ci immettiamo nello snodo autostradale che passa sotto lo Schelde (micidiale per il traffico pesante) e andiamo per Gent.

 

Belgio

guidare:
le autostrade, anche qui gratuite, sono affollate, soprattutto dal traffico pesante di attraversamento, pur se disciplinato; il fondo è molto rumoroso, però sono tutte illuminate.

Le aree di sosta e di servizio sono piuttosto sporche e non vi è traccia di camper service.

 

Poi passiamo sulla A14 verso la Francia; ci immettiamo sulla A22 che aggira Lille (anche qui il traffico è caotico, ma almeno migliora la qualità della strada e della segnaletica) e diviene A1 diretta a Parigi. Usciamo allo svincolo 15 e giungiamo ad Arras (km 310).

Sostiamo al campeggio municipale Les Templiers (in rue du Temple, dal lato della stazione ferroviaria) che dista 20 minuti a piedi dal centro; il gestore ha una bella femmina di alano e, per simpatia, non fa pagare il nostro bel pastore tedesco. La struttura è piccola, fatta di viali in asfalto con aiuole verdi; ospita anche nomadi stanziali, risolvendo così quello che potrebbe essere, per una piccola città, un problema.

 

Arras - Danimarca - CamperWeb
Solo nel tardo pomeriggio, a causa del caldo, andiamo a piedi a vedere, in centro, le due piazze veramente belle, contornate da edifici antichi che fanno una speciale coreografia.

 

Spese
2.309 franchi belgi, pari a lire 110.832, per il gasolio
per la sosta al campeggio, solo 58 franchi francesi

25° giorno di viaggio in camper  -  martedì 31 luglio  -  Arras/Tonnerre

Andiamo verso Cambrai a est con la D939, prendiamo la N44 che ci porta a Reims, e qui prendiamo, con molta difficoltà perché il GPS si è guastato, la D9 che attraversa la Montagne (in vero sono colline boscose) de Reims e arriviamo nella zona turistica du Champagne. A Louvois andiamo a sinistra sulla D34 per Condè sur Marne, da qui la D1 per Chalons en Champagne e la N44 per Vitry le Francois; attraversiamo la graziosa cittadina e la Marna e prendiamo la D396 sino Brienne, poi la D443 per Vendeuvre, Magnant e Bar sur Seine (che risulta carina).

Volevamo sostare ospiti in fattoria del circuito France Passion (agricoltori francesi che ospitano i camperisti in fattoria, senza garantire servizi; iscrizione a pagamento al sito www.france-passion.com per ricevere guida e contrassegno abilitante), ma non risulta praticamente possibile.

La guida francese segnala un campeggio a Bar sur Seine, ma non c'è più, quindi siamo costretti a proseguire.

D443 per Chaource e D444 per Tonnerre, con una deviazione per lavori in corso sulla D3, che ci fa scoprire belle campagne.

Dopo 420 km, ci fermiamo nel bel campeggio municipale, proprio sul fiume, con ampi prati non delimitati; niente camper service, però, e attacchi luce per elettrodomestici. Qui festeggiamo un compleanno cenando a lume di candela (ormai non fa più buio tardi, come in Danimarca) sul verde.

Spese
per la sosta al campeggio, 70 franchi

26° giorno di viaggio in camper  -  mercoledì 1° agosto  -  Tonnerre/Chagny

A est di Tonnerre troviamo la D944 per Avallon; a Joux la V. andiamo a destra sulla D32 per Voutenay sur Cure e ancora a sinistra e sud sulla N6 per Avallon; poi a destra sulla D951 che ci porta a Vezelay, minuscola cittadina fortificata, vera gemma architettonica, con tanti negozi carini e botteghe d'arte, che visitiamo a piedi, parcheggiando all'esterno ed in basso rispetto al paese; il posto si presta anche per acquistare vini di pregio, lo Chablis in particolare.

Nella campagna intorno si deve star bene e c'è voglia di fermarsi in uno dei tre campeggi indicati nei pressi, ma prevale l'intenzione di proseguire, anche per fare provvista del vino della Borgogna, regione in cui ci troviamo.

Prendiamo la D957 per Avalon, poi N6 e D70 per Vitteaux, D905 per Sombernon e Pont de Pany; qui a destra sulla D35 per Urcy e Quemigny Poisot (sono strade montuose, che salgono e scendono, piuttosto belle); a sinistra sulla D31 per Gevrey Chambertin; a destra sulla N74 verso sud e passiamo da Nuits Saint-Georges, sulla Côte d’Or, proseguendo sino Beaune. Qui il campeggio municipale espone il cartello completo, quindi andiamo ancora più avanti sino Chagny (km 227) dove ci fermiamo al camp municipal Paquier Fanè, caldo e affollato e soprattutto disturbato dalla ferrovia vicina e frequentata; lo scarico è solo per cassette e non ci sono prese d'acqua comode per caricare i nostri serbatoi.

Un giro della cittadina non aggiunge niente alla giornata.

Spese
per il gasolio 384 franchi
per il parcheggio a Vezelay 10 franchi
per la sosta al campeggio 77 franchi

27° giorno di viaggio in camper  -  giovedì 2 agosto  -  Chagny/Carpentras

Veloce e comodo tragitto autostradale: A6 per Lione (km 160), A7 per Orange (km 200), uscita per Orange e visita della città, almeno del centro (dove si trovano in vendita le famose stoffe provenzali) e della grande arena romana (quest'anno vi danno opere di Verdi). Poi D950 per Carpentras (km 375 in tutto), grossa cittadina dedita al commercio, soprattutto di prodotti agricoli.

Andiamo al piccolo campeggio Lou Comtadu nella zona del campo sportivo; poco frequentato, piccole piazzole delimitate, tutte con acqua e luce, ma l'erba è secca; il camper service c'è e si trova all'esterno, accessibile anche ai turisti di passaggio.

A sera si presenta l'addetto alla sicurezza, che farà sorveglianza notturna armata (evidentemente i problemi di criminalità in questa zona ci sono davvero) e vuole assicurarsi il consenso preventivo del nostro cane, per il caso che dorma fuori e lo incontri al buio!

Spese
per il gasolio 356 franchi
per il parcheggio a Orange 10 franchi
per pedaggi autostradali 180 franchi
per la sosta al campeggio 112 franchi

28° giorno di viaggio in camper  -  venerdì 3 agosto  -  Carpentras/Barreme

Giornata bellissima per i panorami splendidi e il profumo della lavanda, che quasi stordisce.

Sault - Danimarca - CamperWebDa Carpentras sulla D942 per Mazan, Marmiron, Villes sur Auzon e, salendo per la stretta e tortuosa strada turistica che si snoda in una gola, per Sault : qui ci fermiamo a visitare il grazioso paesino, dove si possono acquistare prodotti locali (aglio, lavanda, cipolle).

 

Lavanda - Danimarca - CamperWeb


 

D942 per Montbrun les Bains, D542 per Barret de Lioure e Col de Macuègne , D63 per Ferrassieres, D189 per St. Trinit. Ovviamente ci fermiamo decine di volte per fotografare i campi di lavanda e gustarne il profumo intenso.


 

D950 per Revest duBieu, Banon, Ongles, Forcalquier.

Qui facciamo la spesa al supermercato, ma poi ci pare opportuno proseguire perché fa caldo.

D12 per Lurs, N96 verso nord, al primo bivio a destra per Les Mees, a sinistra sulla D4, poi N202 e N85 Route Napolèon verso Digne Les Bains e Grasse, sino Barreme (km 250).

Qui, al bivio fra le strade per Grasse e per Nice, siamo in altura e fra i boschi e si sta molto bene, per cui ci fermiamo al Camp Napoleon, sul fiume e accanto il bosco; non delimitato, su erba, in parte senza elettricità; manca camper service. Il bello è andarsene direttamente al fiume parzialmente asciutto per sguazzare e giocare col cane.

Spese
per la sosta al campeggio 70 franchi

29° giorno di viaggio in camper  -  sabato 4 agosto  -  Barreme/Liguria

N202 per Nice (km 110), A8 sino al confine italiano (km 45).

In Italia, A10 per Genova e ci capita il guaio temuto.

A causa di un incidente, siamo obbligati a uscire dall'autostrada ad Andora e ci lasciano rientrare ad Albenga, ma per fare 20 km di statale occorrono 4 ore.

La strada è un budello che passa accanto al lungomare affollato, ma regna l'indisciplina, la sosta vietata, i motorini che tagliano la strada e si infilano (bei tempi, giorni fa all'estero, quando restavano in fila pure al semaforo!); la polizia municipale è incapace di fare rispettare la legalità o di imporre ai villeggianti un quarto d'ora di tregua nelle loro attività di svago per lasciar passare la colonna dei disgraziati.

Quando possiamo riprendere l'autostrada siamo stanchissimi e non riusciamo ad andare a cercare un'area di sosta attrezzata. Dopo 408 km, ci fermiamo per dormire, come molti altri, all'area di servizio Magra Ovest, che ha pure un camper service a pagamento e rubinetti per il carico dell'acqua gratuiti, ma è invasa dalla sporcizia. Il mattino dopo un'inserviente (una signora di mezza età) si darà da fare, ma da sola potrà fare ben poco).

Spese
per il gasolio 266 franchi
per pedaggi 25 franchi

30° giorno di viaggio in camper  -  domenica 5 agosto  -  Liguria/Calabria

Abbiamo scelto il giorno peggiore per affrontare la traversata dell'Italia, ma avremo veri problemi solo da Salerno in giù.

Prendiamo la A12 per Viareggio, A11 per Lucca e Prato, A1 per Roma e verso Napoli, A30 per Caserta e A3 per Reggio Calabria.

Fra Firenze e Roma continuano i lunghissimi lavori per la terza corsia e qualcuno ha pensato di risolvere i problemi mettendo il limite di velocità a 80 km/h; ovviamente nessuno lo rispetta perché siamo in autostrada, ma, in caso di incidente, al telegiornale potranno intervistare un ufficiale della Polizia Stradale che darà tutta la colpa agli incoscienti che corrono (a 100 all'ora!).

Arriviamo alla barriera della A30 e troviamo la coda di cui parlano anche per radio e che ci fa perdere un'ora: è dovuta al semplice fatto che avevano previsto pochissimi caselli, poi ne hanno aggiunto una diecina, ma dietro l'angolo, così le file sono convulse e confuse, con le ovvie conseguenze; inoltre gli impianti per il pagamento con carta di credito sono antiduliviani e provocano ritardi e disservizi continui.

Poi ci tocca il calvario della A3, che è tutta sotto sopra; il bello è che, quando si formano le code, qualche spirito burlone chiude l'autostrada e manda migliaia di automobili sulla statale (una strada di 100 anni fa) e, dopo pochi minuti, riapre al traffico che risulta un po’ diminuito. In un'occasione in cui veniamo buttati fuori, appena ce ne accorgiamo, dobbiamo fare manovre insieme a tanti altri per ritornare indietro sulla rampa e riprendere l'autostrada.

Dopo 850 km e tanto stress, vediamo l'uscita Altomonte e ricordiamo che lì c'è l'azienda agrituristica La Quercia (andando verso il paese, dopo 6 km a destra; tel. 0981946232) che ospita camper. Vi andiamo subito e stiamo benissimo; il gentile proprietario (che ci offre anche pane di casa e frutta biologica) ci sistema in una piazzola in terra sotto gli ulivi, dotata di acqua e luce (con limitatore tanto alto che funziona pure il phon); i servizi sono pulitissimi; il silenzio è d'oro.

Spese
per il gasolio 245.000 lire
per pedaggi 60.000 lire
per la sosta 20.000 lire

31° giorno di viaggio in camper  -  lunedì 6 agosto  -  Calabria/Palermo

Finiamo la A3, con qualche coda ancora, sino Villa San Giovanni; aspettiamo un'ora per traghettare; poi l'autostrada e la statale da Messina arriviamo a casa, dopo circa 460 km.

È stato bello, ma gli ultimi tre giorni sono stati molto faticosi. Ne trarremo esperienza per il prossimo viaggio, speriamo a ottobre.

Spese
per il gasolio 115.000 lire
per pedaggi 23.500 lire
per il traghetto 30.500 lire

SOMMANO circa 8.250 km

SPESE per pedaggi, traghetti, ponti e parcheggi lire 600.000

SPESA carburante circa lire 1.700.000

SPESA soste lire 700.000

Massimo Rubino

Cinocamper Club

 

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