Di seguito un diario di viaggio in camper effettuato da colleghi camperisti ed inviato alla redazione per la gioia di condividere con il visitatore l'esperienza vissuta. Qualora intendiate programmare un viaggio in camper Vi invitiamo ad una attenta lettura in quanto fornisce molti dettagli su itinerario in camper, consigli organizzativi, logistica, informazioni utili all'organizzazione.
Prefazione di un viaggio in camperEquipaggio: Andrea, 27 anni e pilota del mezzo; Silvia 25 anni, apprendista navigatrice e cuoca volenterosa.In totale siamo in due, fidanzati, e ormai pieni di debiti! Primo camper, un Mobilvetta Driver 57s 2.5 TD del 1997 con alle spalle già 71.000 km comperato un mese prima dalla partenza per seguire le orme dei genitori di Silvia, che da tempo invidiamo per il tipo di vacanza e per la passione che trasmettono nel viverla. Il mezzo sarà chiamato “Kermario” ( il motivo per cui l’abbiamo chiamato cosi nasce dal nome di un parcheggio di Carnac, in Bretagna, tanto cercato e tanto nascosto dove abbiamo dormito in una tranquillità unica, dove prima non c’era nessuno ma poi molti si sono aggregati. Si chiamava proprio “gli Allineamenti di Kermario”). Quindi prima vacanza in camper e tanta voglia di girare, senza dormire in un posto più di una notte e senza rimanere più di mezza giornata nella stessa località. Facilitati da un autonomia di 3/4 giorni che avevamo con il camper e dal fatto che girando in due potevamo viaggiare e spostarci in continuazione. Il viaggio si è svolto senza problemi tra questi posti veramente coinvolgenti, anche grazie all’elevata organizzazione dei parcheggi, dei servizi e della viabilità che la Francia ci ha offerto, anche in un periodo dove nelle nostre zone sarebbe difficile parcheggiare in macchina. |
1° giorno di viaggio in camper (30/07/2005 )
Partenza da Corchiano verso Montalto di Castro,
percorrendo la strada S1 Aurelia fino a La Spezia, poi l'autostrada fino
ad Aosta e primo pedaggio totale di € 33,40.
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2° giorno di viaggio in camper ( 31/07/2005 )Ci alziamo presto con un freddo inusuale per noi, che tuttavia non ci dispiace, e partiamo per il confine. Si raggiunge dopo poco il traforo del monte Bianco, paghiamo il pedaggio di € 40,40 ed entriamo finalmente in Francia. La prima cosa piacevole è dopo un paio di km, sul bordo della strada c’è una colonnina per il carico dell’acqua. Che spettacolo, cominciamo proprio bene! Iniziamo le nostre tappe d’avvicinamento alla Normandia, passando per Aix le Bains (che è fra l’altro molto carina adagiata in riva al lago) e pranziamo a Chambery (occhio ai primi "dossi" francesi che incontreremo in tutta la nazione) una cittadina tranquilla e ordinata dove iniziamo a far caso alla moltitudine di fiori e spettacolari rotonde, che ci accompagneranno e soprattutto ci meraviglieranno per tutto il viaggio. Ripartiamo nel pomeriggio con un cambiamento di programma. Meglio fare un po’ di km subito e rallentare più avanti nei giorni successivi. Allora via per una bella galoppata di 450 Km che ci porta ad arrivare per cena a Parigi, dopo aver pagato l’Autostrada Lione/Parigi € 33,50. Dopo cena, visto che il sole ci conforta fino alle 22:30 (questa una piacevole costante che fa in modo di vivere delle giornate interminabili e uniche), decidiamo di viaggiare ancora un po’ ed arrivare a Vernon con la promessa di dedicare a Parigi qualche giorno in esclusiva magari questo inverno. Passiamo la notte nella piazza di questo discreto paese insieme ad un altro camper spagnolo.
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3° giorno di viaggio in camper ( 01/08/2005 )
Proseguiamo la giornata passando per Les Andelis e visitando la cattedrale ed il castello di Guillard, arriviamo finalmente verso sera a Rouen. Uno spettacolo! Una marea di case e graticcio, coloratissime, con la cattedrale e le vie del centro davvero caratteristiche ed uniche. Di sera, uno spettacolo con giochi di luce riflessi sulla cattedrale, rende unica quell'atmosfera già particolare e misteriosa. Peccato che alle 23.00 in giro non ci sia già più nessuno! Questa costante ci accompagnerà per tutta la Francia, fa buio verso le 22.30 e subito dopo spariscono tutti. Comunque dormiamo in riva alla Senna, sul lato sx, in un parcheggio sul molo pieno di camper (trovato sui miei appunti scaricati dal sito che sono attendibilissimi e comodi) ed ovviamente gratis. |
4° giorno di viaggio in camper ( 02/08/2005 )Al mattino si parte di nuovo in direzione Dieppe, il punto più vicino all'Inghilterra che visitiamo, pagamento di 7 € in un'area attrezzata comprensive della sosta per 24 ore ( che ovviamente non utilizziamo ) con carico/scarico. Visitiamo il castello spendendo 3 € a persona, molto ricco di oggetti d'avorio ed impreziosito dai quadri di Renoir e Pissarro. Proseguendo il giro normanno verso la costa passiamo a Fecamp che è un tipico paese estivo (per modo di dire, visto che in 22 giorni non ho mai sentito nemmeno la temperatura dell'acqua dell'oceano) circondato da caratteristiche falesie (sono rocce altissime che cadono imperiose a strapiombo nell'oceano e che troveremo spesso nelle lunghe coste francesi), fonte di ispirazione di pittori impressionisti tra cui Monet. Altra perla del paese è il Palazzo Bènèdictine che è un'autentico gioiello di lusso e sfarzo dei frati dell'epoca.Qui si può anche degustare il mitico liquore con 27 erbe inventato nel 1500 e imitato in tutto il mondo, chiamato Bènedèctine, proprio come il palazzo chene custodisce i segreti. Si visita l'interno,la distilleria e parte delle cantine con la spesa di € 3,50 a persona. Vivamente consigliato! Sempre attraverso la costa si arriva a Etretat. Più famosa della precedente per la falesia simbolo della zona (che troveremo in tutte le cartoline e che si può visitare con una lunga camminata in salita, che noi non abbiamo fatto) ma il tasto dolente è che a differenza della maggior parte dei luoghi in Francia, il parcheggio per camper è molto lontano. Le strade del centro sono veramente strette e affollate, quindi non ci avventuriamo nelle viuzze con il nostro piccolo bolide ma parcheggiamo lontano e ci arriviamo a piedi come tutti.(cosa che non faremo più, rischiando però qualche volta di rimanere incastrati nel centro di qualche paesino). Passando per il famoso e suggestivo Ponte di Normandia (con un pedaggio di € 5,80) arriviamo ad Honfleur. Il parcheggio per 24 ore con carico/scarico a 7 € è all'entrata del paese, su una rotonda si gira a destra sopra un ponte. Visitiamo questo splendido paese pieno di ristoranti e bancarelle, con un movimento di gente veramente invidiabile. Iniziamo a leggere in giro che la specialità della zona sono mules e frites ( cozze e patatine fritte ). Ci fermiamo in un ristorantino dove al prezzo di 8,50 € offrono Zuppa di pesce con cozze e patatine fritte. Assaggiamo? Ok. Ci sediamo e beviamo una specie di brodo chiamato zuppa di pesce, poi delle cozze così e così ed infine il caffè. Spendiamo ben 40 € in tutto e ci rendiamo conto di aver preso la prima vera bastonata della vacanza. D'ora in poi cucinerà Silvia delle ottime cozze francesi, comprate fresche a buoni prezzi e mangiate in enormi quantità.
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5° giorno di viaggio in camper ( 03/08/2005 )Ormai le località delle nostre visite si susseguono a breve distanza, ed in questa mattinata di leggera pioggia arriviamo e Trouville e Dauville. Queste due perle sono attaccate una all'altra e si dice che siano le mete preferite dai parigini, belle spiagge, il casinò in riva al mare, mercati lunghissimi che costeggiano il porto che segna il confine tra le due località. Consiglio quantomeno di visitare il mercato del pesce dove abbiamo comperato le prime specialità normanne che sono le cozze ( moules che si vendono a litri a circa 2 € ) ed ostriche ( creuses che si vendono a 3/4/5 € la dozzina ). Visto la brutta mattinata, a malincuore lasciamo le Rimini e Riccione normanne e ci spostiamo a Caen, una grande città di cui sconsigliamo la visita perché non ha niente di caratteristico e cosi interessante da vedere. Dopo aver perso tempo inutile fortunatamente ci fermiamo a Bayeux per cena, pernottiamo, scarichiamo e ricarichiamo l'indomani mattina da un parcheggio al centro del paese e, come ci stiamo abituando da giorni, completamente gratis. |
6° giorno di viaggio in camper ( 04/08/2005 )Nel primo mattino visitiamo il paese caratteristico e vitale (di giorno, non parliamo per niente di ieri sera ), visitiamo la Tapisseria della regina Matilde con 7,50 € a persona. Un ricamo degli anni 1000 realizzato con fili di lana, largo circa 50 cm e lungo 85 m chiamato Arazzo, su cui sono illustrate le gesta di Guglielmo il conquistatore. Una spesa particolare! Prima si visita un'illustrazione che riproduce l'arazzo originale e ci convinciamo di aver preso l'ennesima "sola", dopo ci portano a visitare l'originale. Allora per me una "Mezza Sola". La novità sovente per le visite che faremo quest'anno in Francia è l'audio guida in tutte le lingue, che ci evita di seguire la spiegazione in lingua straniera. Merita invece particolare interesse la cattedrale gotica di Notre-Dame, immensa e suggestiva. Facciamo ancora qualche foto qua e là ed andiamo verso il camper.
Ci vuole un po' per riassaporare il clima spensierato
che avevamo ma ci aspetta un po'di strada da fare e questo forse ci
voleva proprio.
Ripartiamo immediatamente dirigendoci a visitare il castello di Balleroy. Spendiamo € 6,50 a persona e giriamo soli nei giardini in attesa della visita guidata che oltretutto è per 6 persone ed esclusivamente in francese. Ci renderemo poi conto che la Loira è ben altra cosa. Mi sento di sconsigliare anche questo, vale la pena al limite una visita all'esterno, visto che dalla strada sembra ben più grande ed imponente. Ritorniamo sulla costa e precisamente a Granville giusti giusti per la cena, che consumiamo tranquillamente tra il vento dell'oceano ed il sole che tramonta. Parcheggio per la notte più carico e scarico a 5 € ( vicino all'acquario, sopra il porto ).
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7° giorno di viaggio in camper ( 05/08/2005 )
Al risveglio la pioggia! Non è il massimo per fare
del turismo ma eravamo preparati a questo clima, anche se è il secondo e
l'ultimo giorno di pioggia della nostra lunga vacanza. Sempre convinti a
cercare il meglio in ogni situazione, ombrello alla mano e si parte.
Appena riapriamo gli occhi, il sole splende, ed il momento per me più
atteso si avvicina. Ci stiamo dirigendo verso il mitico Mont
St-Michel, un castello incantato sulla sabbia marina.
Ci avviciniamo al paese e leggiamo su un cartello "La
prossima marea è prevista dalle 19 alle 20:30", guardiamo un pò in giro
e giusto in tempo, corriamo per le strette e affollate vie del posto a
cercare un punto panoramico dove capire quello che sta per accadere. Lo
spettacolo è unico e sorprendente, ma la troppa folla limita un po' la
visuale del lento affluire dell'acqua, che comunque si dimostra
un'avvenimento unico ed irripetibile. Tornati in cima alle ore 22,45 ( fa notte alle 22:30, qualche foto ed il tempo per salire ) capiamo troppo tardi che la biglietteria chiude alle 22:30. Ok, torniamo domattina alle 09:30. Cogliamo lo stesso il meglio che il paese offre, passeggiando per le vie e gustando un buon gelato spacciato per artigianale ed italiano. Ritorniamo comunque soddisfatti al camper, e Buonanotte.
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8° giorno di viaggio in camper ( 06/08/2005 )
Come nel migliore dei programmi la mattinata inizia
con un bel sole ed un vento fresco, saliamo ansiosi a far visita al
monastero. Il biglietto d'entrata costa 8 € a persona ma vale
assolutamente la pena di essere visitato. Con un po' di malinconia ci
avviamo tra i turisti in direzione di Kermario che senza problemi ci ha
portato a spasso per tutta la Normandia. Infatti proprio dal prossimo
paese che visiteremo inizierà la Bretagna.
Dopo aver mangiato due litri di cozze in due, (
ricordo che sono circa 2 kg ) e prima che la pesantezza prenda il
sopravvento, partiamo per percorrere pochi km ed arriviamo a
St-Malò.
Rimaniamo lo stesso colpiti dalla bellezza del posto
e ripartiamo ugualmente per raggiungere Dinan. E' molto
bella, tranquilla e caratteristica, dove iniziamo ad ammirare i tipici
paesi bretoni che alternano le case a graticcio con quelle in pietra, ma
rigorosamente con i tetti in ardesia dai colori uguali. Parcheggiamo
gratis per la notte in pieno centro con altri camper nel piazzale
davanti alla caserma dei carabinieri, prepariamo la cena e decidiamo di
non uscire. Tanto come al solito non ci sarà nessuno! Invece appena fa
buio sentiamo molta gente che gira per il paese! Sembra che ci fosse una
festa e capiamo che forse stasera abbiamo sbagliato. |
9° giorno di viaggio in camper ( 07/08/2005 )Iniziamo la visita a Dinan in una tipica e fresca
mattinata bretone, salendo con 2 € a persona sulla cima dell'orologio
completamente in legno del 1498 che mostra il panorama di tutto il paese
diviso in due parti. Una parte più alta circondata da grandi mura
duecentesche che dai 75 m di altezza domina la parte più bassa adagiata
sul fiume Race da cui prende il nome il caratteristico porto.
Continuiamo a girare a piedi percorrendo gran parte delle mura
circostanti ed in fine visitiamo anche l'abbazia ( chiusa per restauro
all'interno ). Appena pranzato decidiamo di tornare a fare un giro sulla
costa. Passando in camper tra i paesi bretoni, facciamo caso a quanto
sia facile spostarsi qui dove la circolazione è ordinata e precisa e
dove ogni paese offre indicazioni per i servizi camper. Arriviamo in
questa punta della regione costeggiando il mare e notando l'incredibile
colore dei massi di granito che emergono dalla brughiera o precipitano
nel mare. Questo tratto di costa è chiamato Cote de Granit Rose. Per l'ora di pranzo facciamo una sosta nel parcheggio sottostante alla collina dei templari, siamo a Lannion, che per la digestione ci porta ad affrontare i 155 scalini che ci separano dalla chiesa di Brelèvènez, che devo dire mi è piaciuta molto. Per la sera arriviamo a Morlaix, consigliataci come città tipica con le particolarissime case a lanterna dei ricchi borghesi, molto tranquilla e meritevole di considerazione. Posto che a noi non è assolutamente piaciuto! Le particolari case a lanterna non ci sono più, lo stato di conservazione delle case e del paese in generale ci ricorda quello italiano, sporco e confusionale. Facciamo un giro prima di cenare e decidiamo di non uscire neanche per una passeggiata notturna. La cosa positiva è stata la sosta gratuita per la notte, comprensiva di carico e scarico, insieme ad altri malcapitati visitatori di quel posto nel parcheggio del supermercato intermarchè. |
10° giorno di viaggio in camper ( 08/08/2005 )
La giornata che ci aspetta oggi non è particolarmente
lunga, quindi con calma ci alziamo e facciamo qualche compera al
supermercato, poi partiamo. Arriviamo velocemente sulla costa per
iniziare ad ammirare i meravigliosi panorami e ci fermiamo a
St-Pol-de-Leon. Continuando per la costa si arriva a Plouescat. Solito bel paese e solite grandi spiagge di sabbia che si incontrano lungo la costa nord. Come attrattiva principale ha il mercato coperto risalente al XVII° sec., fatto con possenti travi in legno e molto ben conservato. La giornata si va concludendo mentre ci dirigiamo a Brest per visitare il famoso acquario di Oceanopolis. Appena arrivati cerchiamo subito un parcheggio che non si trova, girariamo senza meta e leggiamo sulla guida che dopo esser stata distrutta dalla guerra è rinata come città moderna e povera di storia, arte e tradizione. Ci dirigiamo verso l'acquario e pernottiamo nell'immenso parcheggio gratis per pulman e camper che chiude i cancelli di notte dalle 20:30 alle 08:00 del mattino. Rimaniamo in completa tranquillità con altri camper nell'attesa che l'indomani apra la biglietteria. Qualcuno dei camperisti si armava di buona volontà e percorreva 5 km per visitare la città, noi no! Anche perché non abbiamo portato le biciclette ( che non ci serviranno mai per tutta la durata del viaggio). |
11° giorno di viaggio in camper ( 09/08/2005 )Iniziamo la giornata con 15 € a persona per il
biglietto d'entrata ma speriamo non doverle rimpiangere! Dopo un po' si riparte. Nell'immediata periferia
della città, sul golfo, ci fermiamo a Douglas. E' un
piccolo abitato al fondo della rada di Brest dove si può ammirare
Plougastel-Daoulas, un calvario di ben 180 figure. Dopo aver fotografato
il tutto partiamo in direzione Cap de la chevre per
ammirare un po' di panorama costiero, e lungo la strada ammiriamo due
bei posti turistici, Crozon (la penisola a forma di
croce coperta di erica e ginestre; gran paesaggio selvaggio) e
Morgat ( dove si possono visitare, con la bassa marea, le
grotte sotto le falesie formate dall'erosione avvenuta nei secoli ).
Passiamo poi a Camaret per così raggiungere
Pointe de Penhir che è veramente veramente molto bello. Si
scoprono i veri paesaggi e la vera natura. Parola nostra. Strada stretta e piena di buche con sali e scendi per una ventina di km ( solo andata ), per poi vedere il nulla e rimanere quasi senza gasolio. Un deserto. Riusciamo a ritornare e fare rifornimento tirando un sospiro di sollievo.
Proprio dopo questo stress ci vorrebbe qualcosa di
veramente rilassante. Ed eccoci arrivare a Locronan,
un paesino di 796 abitanti a cui pensavamo nessuno potesse dare
fiducia. Appena arriviamo il centro era chiuso al traffico ed i
camper erano sistemati su un apposito parcheggio ( gratuito, dove
ceniamo, dormiamo e ci rilassiamo in assoluta libertà ) a ridosso
del limite di accesso ed in prossimità del centro. L'aria era
tranquilla ed i camper erano in molti e molti continuavano ad
arrivare. Così , curiosi, andiamo subito a fare un giro e……. il
tempo sembra essersi fermato. Il più bel paese bretone che ho visto.
In giro pochissima gente, i negozi di artigiani, i restauratori, e
clima assolutamente cordiale e coinvolgente. Troviamo qui una
pasticceria che emana un profumo inebriante ed avvolge completamente
la strada. Entriamo e comperiamo le tradizionali gallette bretoni,
una schiacciatina di nocciole ed una meringa gigante. Nel rientrare al camper notiamo piacevolmente che le uniche persone in giro sono i camperisti che sembrano i primi esploratori di un paese sconosciuto. Col passare dei minuti l'atmosfera si fa sempre più magica e mentre il sole scende le case si colorano, le lanterne si accendono e tutto è così surreale da sembrare finto. Qui inizio a pensare come poter descrivere e trasmettere queste emozioni e questi posti proprio come stò facendo ora seduto davanti ad un computer, dopo aver vissuto così una vacanza che sembra indescrivibile! Nel consumare la cena non possiamo fare a meno di assaggiare le mitiche gallette che sono di una bontà unica, e dopo il caffè torniamo a fare un giro come se la stanchezza accumulata fosse ormai un vecchio ricordo.
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12° giorno di viaggio in camper ( 10/08/2005 )Appena svegli notiamo in giro un movimento insolito
di gente, facciamo colazione e torniamo al paese già pieno di turisti e
di bancarelle per un simpatico e fornitissimo mercato dell'antiquariato.
Diamo un'occhiata e notiamo che si differenzia molto dai mercatini di
cianfrusaglie che visitiamo in Italia, è ordinato e pulito, oltre ad
essere fornito di materiale d'avvero unico ed interessante.
Un sito turistico ristrutturato nel 1995, accogliente e con ampi
parcheggi, che ospita più di un milione di turisti l'anno. Questo è
Le pointe du Raz, (simile ai paesaggi di pointe de
Penhir ma ben più conosciuto ed affollato di turisti ), sentieri
pedonali che si perdono tra le falesie e brughiere infinite su rocce di
granito. Caratteristico gioiello naturale che fù punto impervio per gli
antichi navigatori ma oggi solo ambita meta turistica bretone. Ritorniamo indietro su queste vie strette strette per scendere ancora verso sud e raggiungere Quimper. E' il capoluogo del finistère, piacevolmente ricca di fiori e piena di gente che passeggia per il centro a fare spese e comperare souvenirs di vario genere. Ci fermiamo per un piacevole giro in centro ed osserviamo l'ottimo stato di conservazione del paese antico, ci mangiamo una tipica crepè con burro e zucchero ed ascoltiamo i numerosi artisti di strada che si esibiscono lungo le vie.
Abbiamo ancora tempo e voglia, si parte ancora per
l'ultima visita della giornata. Basta guidare un po' su queste belle
strade mai affollate, dove la circolazione scorre ordinata e
rigorosamente in linea con il codice della strada, per fermarci di nuovo
una volta giunti a Concarneau. Ci dirigiamo verso il
porto seguendo le indicazioni di un parcheggio con servizi, che però
sfortunatamente troviamo occupato da un circo.
Non ci dà l'impressione di un grande posto turistico
ma continuiamo ugualmente a camminare fino ad arrivare a La Ville Close.
E' una fortificazione situata su un'isoletta al centro del porto che
notiamo essere il centro turistico e vitale dell'intera cittadina. Sono
qui concentrati gli scorci tipici, i numerosi ristoranti, i molti
turisti, e troviamo ancora lo stesso profumo che ricordava Locronan.
Capiamo poi che questa biscotteria ha tre sedi con gli identici prodotti
artigianali che compreremo di nuovo e che consiglio a tutti di provare.
Si chiama biscotteria La Torchette. Facciamo una passeggiata tra i
negozi e torniamo al parcheggio camper ( non proprio vicino, questa
volta 3/400 mt ci sembrano non finire più ) per cena. Torniamo di nuovo
di sera alla Ville, dove all'entrata un chitarrista ed un violinista
riempiono le strade di piacevole musica e ci fermiamo ad ascoltare un
po'. Una massa di gente che continua a fermarsi ed alla fine della
canzone da buoni italiani, mentre gli altri turisti lasciano la consueta
mancia nel cappello, ce ne andiamo indifferenti. Tutto liscio e tutto
bello, ma un'inconsueta "efficienza circense" ci coglie di sorpresa. |
13° giorno di viaggio in camper ( 11/08/2005 )Tutto sommato abbiamo dormito bene!
Un'ora di camminata in un bosco neanche ben tenuto con un paesaggio così così e facendo una sudata assurda, oltretutto dopo essere usciti da poco puliti e profumati dalla doccia del camper. Non contenti facciamo ormai anche un altro sentiero che porta a visitare la cappella di Tramalo dove è custodito il "Cristo Giallo". Silvia dice che è storia ma io non vi consiglio queste escursioni. Comunque il paese è bellissimo. Ora siamo stanchi e sudati, ed in più dovremo fare un bel po' di strada per raggiungere la penisola di Quiberon! Ci arriviamo, ma con una sonnolenza fuori dal comune. La temperatura man mano che scendiamo lungo la costa si fa più gradevole e si inizia a vedere qualche coraggioso che fa il bagno nelle comunque gelide acque dell'oceano. Questa penisola che termina proprio a Quiberon si percorre da un lato tra le spiagge e dall'altro tra gli scogli ( troverete la solita indicazione Cote Sauvage ). Fa caldo e questo posto è veramente una bella meta estiva somigliante al genere spagnolo, movimentato con le spiagge piene. Ma oggi siamo veramente stanchi e ce ne andiamo in zone tranquille. Al ritorno dalla penisola il primo posto andando verso sud è proprio Carnac (famosa per i Megaliti che era anche in programma di visitare), dove c'e un'area attrezzata davanti all'ingresso del paese nei pressi dell'area pedonale. Parcheggiamo un po' storti ed in pendenza, allora qui inizia la ricerca del secondo posto consigliato che si chiama gli allineamenti di Kermario! Giriamo un po' tra le vie del paese, dove oltretutto c'era un gran traffico per un mercatino in centro e per le visite ai Megaliti, ma niente da fare. Non riusciamo a capire dove si trova questo posto così buffo! Allora ce ne andiamo un po' nervosi verso Vannes. Eccolo eccolo! Il cartello con suscritto Parking Allineaments Kermario! Lo raggiungiamo e troviamo anche un altro camper. Ci rilassiamo un po' ed iniziamo a preparare la cena. Un posto veramente tranquillo, ricco di vegetazione e di silenzio. Appena buio ci siamo addormentati. |
14° giorno di viaggio in camper ( 12/08/2005 )Il risveglio è spettacolare! Ripartiamo senza fretta per quello che dovrebbe essere il nostro ultimo giorno di mare, percorrendo un'altra penisola e fermandoci per caso a Guerande, da cui la penisola prende il nome. Una cittadina fortificata ( come sovente ci capita in questi giorni ), che però è ancora racchiusa tra le sue mura ricche di torrette e bagnata da un fossetto pieno d'acqua che ne delimita la parte vecchia. E' carina e, se non ricordo male, anche la prima di questo genere. Mentre passeggiamo romantici mano nella mano, fervono tutt'intorno i preparativi e gli allestimenti dei palchi che accolgono le tipiche serate di balli e di musica caratteristiche dell'estate. Siamo tentati di fermarci qui, meta piacevole e carina dove oltretutto c'è anche un area attrezzata per camper, ma…... Come ormai avrete capito siamo ripartiti. Altro aspetto caratteristico di questa penisola è la vendita al dettaglio sulla strada del prodotto di cui è principale produttrice la zona, il sale. Nel tratto di strada che stiamo percorrendo, infinite saline ci accompagnano fino alla punta con un paesaggio inusuale, dove i contadini lavorano incuranti dei turisti e dei giorni di festa. Lo estraggono ancora a mano dalle pozze un po' maleodoranti e lo vendono in confezioni varie. Arriviamo alla punta più a ovest della penisola, Le Crosic. Un simpatico paese di mare dove dovrebbe esserci ancora come specialità il pesce. Scendiamo e facciamo un giro. Ben ordinato e floreale (all'entrata di ogni città o paese in Francia, un cartello con scritto Ville Fleure indica in che grado di città floreale è classificata; vanno da 1 a 4 fiori in base alla presenza, la quantità e soprattutto lo stato di conservazione di essi) e cerchiamo la prima pescheria aperta per comperare un po' di mules. Sul porto invece la gente aspetta ordinata l'arrivo delle barche pescherecci che vendono direttamente al pubblico appena rientrano dal mare. Sul molo corrispondente ogni pescatore ha già affissa la tabella dei prezzi ed il prodotto che vende, quindi il cliente aspetta direttamente dove trova il prodotto desiderato al miglior prezzo. Semplice esempio di libero Commercio. Iniziamo a ritornare verso San Nazaire passando però per curiosità a La Baule che si dice sia uno dei centri balneari più eleganti e rinomati della costa atlantica. L'aspetto caratterizzante è la somiglianza alle nostre località balneari. Ci sono due strade parallele divise da palazzi ed alberghi , una che passa lungo mare e l'altra che passa poco più all'interno. Una volta arrivati sul lungo mare, tra le strisce pedonali ed i semafori, non si cammina assolutamente! Mai visto una spiaggia dorata così lunga, sono veramente km e km, però in giro non ci sono camper ed il traffico non ci piace per niente come già sapevamo prima di arrivare.
Tolta la curiosità ritorniamo sulla strada del
ritorno ed arriviamo a Saint-Nazaire. Usata come
avanporto della più grande Nantes è situata sulle due sponde
dell'estuario della Loira. Non è tanto semplice trovare un posto dove
fermarsi! |
15° giorno di viaggio in camper ( 13/08/2005 )
Delusi dalla serata e di comune accordo decidiamo di
lasciare S. Nazaire senza visitare altro e partire direttamente per
Nantes.
Mentre percorriamo l'autostrada per Tours ci
avviciniamo pian piano ad Angers e da lontano vediamo
che s'innalzano i campanili illustrati nella foto della cattedrale di
Nantes ( il secondo errore della comunque indispensabile guida ). Torniamo verso kermario che ci aspetta ancora caldo e pronto per un po' di stradaccia sulle rive della Loira. Da questo momento in poi abbiamo un po' di insicurezza, dovuta al fatto che la nostra guida non è più utilizzabile ( era Bretagna e Normandia, ora inizia la loira ) e le nostre liste parcheggi e soste non sono più utilizzabili. Durante il viaggio ci sentiamo un pò meno a casa e iniziamo a pensare che non sarà più facile come prima. Autostrada Nantes-Angers € 11,10. Ci vogliono un paio d'ore di guida tra i paesi che si
affacciano sul fiume e tra i numerosi limiti di velocità spesso a 50
km/h per arrivare ad Amboise.
Il parcheggio è facile e gratuito vicino al castello
con decine di camper. C'è anche molto vicino l'ufficio del turismo, che
domattina sarà di nostro aiuto per la permanenza qui nella Loira.
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16° giorno di viaggio in camper ( 14/08/2005 )Ma che sfortuna! Si dormiva così bene qui.
Entriamo allo Chateau Royal D'Amboise
pagando 7,20 € a persona e giusto in tempo per seguire la guida in
italiano. La visita dura circa un'ora e mezzo e devo ammettere
che le spiegazioni di questo francese, nato però a San Marino, sono
interessanti e coinvolgenti. Si presuppone che in questo castello, nella
cappella Sant'Umberto, ci sia la tomba di Leonardo da Vinci. Al termine
del giro visitiamo i giardini in assoluta libertà e scattiamo le solite
foto di rito. Scendiamo pian piano dal castello e passeggiamo per le vie
del paese molto carino e movimentato sia per il castello sia per il
mercato, e dopo aver comperato la baguettes ed un dolcetto tipico
torniamo al camper. La fila nei parcheggi è impressionante. Ci spostiamo un po' ed andiamo a visitare il castello
di Chenonceau.
Parcheggiamo tranquilli seguendo le indicazioni del personale (notiamo
anche qui i servizi, che ovviamente non ci servono, adiacenti al
parcheggio a 3,90 € ) e cuciniamo qualcosa per pranzo. Il parcheggio è
tranquillo e gratuito come al solito e notiamo che molti hanno
pernottato qui. Il sole splende, ne approfittiamo e stendiamo anche un
po' di biancheria dalla finestra del bagno. Appena ci rimettiamo in
sesto partiamo a piedi per dirigerci all'entrata. Mamma mia che fila!
Troviamo il modo di farne un po' di meno e paghiamo per il biglietto
8,00 € a persona. La struttura è imponente , 70 ettari di giardini ed
un castello immenso completamente a cavallo sul fiume! Nota dolente
secondo me, poco controllato l'interno dove la gente si accalca senza
limitazioni di territorio ne ordini di visita. Iniziamo comunque a
girare nel parco passando da una riva all'altra della Loira e visitando
a fatica tutto l'interno. Bella invece la possibilità di visitare
completamente il castello ( a differenza degli altri che autorizzano la
visita in minima parte ), dalla cucina alle stanze di servizio. C'era
anche la possibilità di affittare delle piccole barchette per navigare
il fiume e passare sotto il castello, cosa che non faremo. Visitiamo gli
immensi giardini, il labirinto, la fattoria e l'orto.
Partiamo lentamente per Chambord. Tra le indicazioni
stradali notiamo un nome, Bourrè, che mi avevano consigliato e decidiamo
di passare. Una visita insolita con 5,50 € a persona, che si
snoda tra le fredde temperature delle grotte e la vista delle varie
tipologie di funghi. Siamo a 50mt sotto terra con le ciabatte e la
canottiera ad una temperatura costante di 10/12° mentre gli altri sono
coperti con maglioni e giubbotti. Che freddo! In compenso la guida
parlava solo francese. Una lunga e fresca escursione di un'ora.
All'uscita comperiamo 1 kg di funghi a 3 € ( che non è poco ) ed appena
arrivati sotto il castello siamo ansiosi di cucinarli. Il profumo è
unico e decidiamo di mangiarli crudi con olio limone e pepe nero. Uno
spettacolo!
Appena finito di cenare, dei camperisti vicini, ci
chiamano per andare a vedere uno spettacolo notturno al castello,
usciamo e ci avviciniamo. Il castello di Chambord è
enorme! Vengono riflessi sulla facciata fasci di colori e giochi di luce (sembra siano di moda quest'anno qui, ricordiamo quelli di Rouen che
sono però di livello superiore) che rendono il paesaggio da fiaba. |
17° giorno di viaggio in camper ( 15/08/2005 )Alle 09:00 del mattino siamo tra i primi a fare il
biglietto ed entriamo indisturbati al castello pagando 8,50 € a persona. E'un castello ben conservato ed enorme circondato da
muri di recinzione ininterrotti di 31 km. La tenuta è di ben 5.440
ettari che oggi formano il più grande parco boschivo chiuso d'Europa.
Gli interni sono belli e conservati in maniera ottimale. Questo è il
modo e l'ora ideale per visitare questi affollati castelli. Vogliamo
andare direttamente a visitare Chambery prima che ci sia un'afflusso
scomodo di turisti? Dopotutto oggi è ferragosto e un po' di afflusso ce
lo aspettiamo.
Mentre i turisti si affollano alla biglietteria noi
usciamo tra gli sguardi del personale attonito. Sono le 10:30. Come
previsto pochi minuti ci separano da Cheverny che
notiamo però non così affollato. E' un castello molto appariscente e sfarzoso che ci
colpisce molto, ben tenuto e curato. E' ricco di colori e di quadri, di
oggetti d'arte e tutto quello che un principe possa desiderare. Finito il percorso, di nuovo macchinetta ed ancora al parco. Continuiamo a piedi per le vie alberate ed i prati verdi ed arriviamo al canile che ospita una muta di 70 cani tutti uguali ( fox-hound e poitevin ), che nel pomeriggio dovrebbero esibirsi nei prati antistanti il castello agli ordini di cavalieri a cavallo. Cosa però non confermata per oggi. L'unico rammarico è non averli visti all'opera. Comunque siamo pienamente soddisfatti e felici di questo unico e forse irripetibile ferragosto da fiaba.
Torniamo da kermario, ci sediamo, e guardandoci negli
occhi capiamo che è finita la nostra vacanza. Non pensiamoci troppo e
partiamo per un lento ritorno lasciandoci dietro la malinconia di questi
posti ricchi di storia e belle favole. Ci avviamo,
Cheverny-Verzon-Clermont in autostrada, e paghiamo € 18,30. |
18° giorno di viaggio in camper ( 16/08/2005 )Il buongiorno è triste e freddo, ed appena fatta colazione approfittiamo ancora della gentilezza del posto e facciamo carico e scarico. La direzione è verso l'Italia in un posticino fresco di montagna dove passare la notte.
Partenza dall'autostrada Clermont-S.Etienne-Chambery-Frejus e paghiamo € 28,60, e si paga ancora.
Attraversiamo il traforo del frejus, che tra l'altro
fa veramente schifo rispetto al Monte Bianco per la struttura, il
degrado e lo smog che si respira all'interno e paghiamo ancora € 39,70.
Lasciandoci alle spalle il traforo fonte di numerose disgrazie ( con
quella struttura fatiscente! )e siamo ormai in Italia. |
19° giorno di viaggio in camper ( 17/08/2005 )Nella fresca mattina montanara decidiamo di dedicarci all'alpinismo. Partiamo volenterosi per scalare la montagna. Due ore di camminata per respirare l'aria fresca di ed ammirare i bei paesaggi verdi.
Al ritorno passiamo per le vie del centro tra le
lussuose e care vetrine piene di gente dall'aria importante, ed
arriviamo al camper per il pranzo. Ci facciamo una bella doccia,
pranziamo ed andiamo a riposarci un po'. |
20° giorno di viaggio in camper ( 18/08/2005 )Anche questa mattina non c'è fretta e ci rilassiamo
ancora un po'. La voglia di tornare verso casa non è poi così forte.
Pranziamo e partiamo. Usciamo tra le vie affollatissime dove si passa con difficoltà tra la folla di gente e respiriamo l'aria afosa delle nostre zone. Siamo davvero al capolinea. Notte rilassante ed indisturbata al bordo del fiume.
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21° giorno di viaggio in camper ( 19/08/2005 )L'ultima tappa del nostro giro è a Montalto
di Castro dove ci aspettano nel pomeriggio mia sorella, mio
cagnato e la nostra adorata nipotina Elisa. |
22° giorno di viaggio in camper ( 20/08/2005 ) Non vogliamo andare più a casa e torniamo al mare a
giocare con Elisa.
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CONCLUSIONI di viaggio in camper:Secondo noi, la Normandia è stupenda per i paesaggi verdi, la storia ed il clima fresco; la Bretagna è più calda, con gli antichi paesaggi intatti e l'attaccamento alle antiche tradizioni popolari; La Loira è come un tuffo nei sogni e nelle favole che abbiamo sempre sognato. Qualche consiglio:
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