Qual'è la meta ideale per un viaggio in camper a cavallo
tra settembre e ottobre? Naturalmente un Paese del Mediterraneo del sud.
Tra gli innumerevoli luoghi che si affacciano sul mare
nostrum uno dei più affascinanti è senza dubbio la Grecia. Questa
Nazione, che si può definire lo spartiacque tra l'oriente e l'occidente,
è stata la culla della civiltà. Essa offre al visitatore
innumerevoli attrattive sia per coloro che amano la natura e sia per
coloro che amano l'arte. Il viaggio che si vuole qui descrivere inizia a
Igoumenitsa e termina a Patrasso. |
Appena
sbarcati si imbocca la strada E19 che in in un centinaio di chilometri
porta a Ioannina, bella cittadina posta su di un lago.
Lasciata la città e imboccata la E87, dopo un tragitto montagnoso molto
bello, ma che rende la strada parecchio tortuosa e lenta per le
innumerevoli curve, si arriva a Kalambaka dove si può ammirare
uno dei luoghi più famosi di tutta la Grecia: Meteora.
Questi pinnacoli di roccia, formatisi durante il Miocene, ospitano sulla
propria sommità, sin dall'anno mille, diversi monasteri, in puro stile
bizantino, costruiti da eremiti che cercavano in questo luogo fantastico
la pace e l'isolamento a cui anelavano. |
Su
ventidue monasteri ancora presenti se ne possono visitare sei. Tutti
molto suggestivi, possiedono chiese bellissime completamente affrescate.
Tra quelli visitabili il più attraente è forse il monastero di Santo
Stefano che ospita una comunità di suore. Ed è certamente la presenza
femminile che riesce a donargli un particolare tocco che lo rende di
un'eleganza superiore agli altri. |
Dopo
Meteora la E87 prosegue sino a Trikala dove si imbocca la strada
numero 30 che porta a Karditsa e Lamìa da cui si diparte
la numero 27 che in circa trenta chilometri porta a Delfi.
Al di là dell'importanza archeologica, il sito offre al visitatore un
aspetto mistico notevole. Situato in una posizione splendida sulle
pendici del monte Parnaso, in un anfiteatro naturale, in mezzo agli
ulivi ed ai cipressi, il luogo fa comprendere il motivo per cui era
considerato il centro del mondo. Da non mancare assolutamente la sua
visita. Passeggiare per l'antica Delfi vuol dire ritornare indietro nel
tempo di tremila anni. Il museo archeologico integra e completa
degnamente la passeggiata tra i vari monumenti del sito ed aiuta a
comprendere l'importanza ed il significato che questo luogo sacro ha
avuto per i greci antichi. Ancora oggi esso sa trasmettere al visitatore
appassionato un richiamo irresistibile. |
Dopo una manciata di chilometri da Delfi, sulla strada
per Levàdia, si trova il paese di Arachova. Il villaggio,
poco toccato dal turismo di massa, è uno spaccato della vita greca di
sempre e vale senz'altro una visita per ammirare le sue stradine piene
di case tradizionali. Subito dopo Arachova, sempre sulla strada
che porta a Levàdia, si trova sulla destra una vallata ricoperta di
ulivi e circondata dai monti al termine della quale si può incontrare il
monastero di Osiou Louka. L'edificio, ora in fase di restauro,
possiede degli affreschi tra i meglio conservati di tutto il Paese e
vale la deviazione dalla strada principale per ammirare questo esempio
di architettura bizantina.
Ritornando
sulla strada numero 3 si prende a destra in direzione di Thìvai e
successivamente ad Elefsis dove si incontra la strada E19 che
porta direttamente ad Atene. Il motivo per preferire questo
percorso anziché prendere l'autostrada a Thivai consiste nel fatto che
il campeggio della capitale greca si trova sulla strada nazionale
Corinto/Atene e pertanto, visto il traffico caotico della città, è molto
più facile raggiungerlo con questa direttrice. Il centro è facilmente
raggiungibile dal campeggio con i mezzi pubblici che vi fermano proprio
di fronte e la reception è organizzata per fornire le informazioni
necessarie per raggiungere tutti i monumenti più interessanti.
Il sito più famoso è certamente l'Acropoli che
consigliamo di visitare nelle ore del mattino quando la temperatura è
più fresca. La metropolitana ha una fermata apposita a pochi metri da
una delle entrate, pertanto l'accesso al luogo è estremamente
facilitato. L'Acropoli, che significa "città che sta sopra", è un
simbolo molto significativo della civiltà ellenica e della sua cultura. |
Scendendo dalla collina si incontra il sito dell'Antica
Agorà che, assieme allo stesso Acropoli ed al Museo Archeologico
Nazionale, rappresentano la parte più significativa di Atene per chi
ama la storia greca.
Tra i vari quartieri della capitale uno dei più pittoreschi è quello di
Monastiraki dove, lungo le sue vie, si possono trovare centinaia
di negozi che vendono oggetti di antiquariato e di brocantaggio. In
questo labirinto si può trovare di tutto. Dai vestiti ai CD, dagli
articoli di vero antiquariato alle cianfrusaglie. Insomma una vera
chicca per gli amanti del genere.
Altro quartiere che non può mancare a chi visita la città è il sobborgo
chiamato Plaka. Questo intricato susseguirsi di viuzze è la zona
turistica per eccellenza. Numerosi negozi di souvenirs e una miriade di
ristoranti accolgono i visitatori durante tutte le ore del giorno e gran
parte della notte.
Da non dimenticare il quartiere di Kolonaki e la collina di
Likavittos. Il primo viene considerato la zona raffinata di Atene.
In esso si possono trovare gallerie d'arte, antiquari e negozi alla
moda. Il secondo è invece la parte più alta della capitale. Con i suoi
277 metri di altezza offre panorami superbi sulla città, sull'Acropoli e
sul Pireo.
Non si può lasciare Atene senza aver prima assistito alla cerimonia del
cambio della guardia degli Evzones. Questi soldati greci, bardati nei
loro costumi tradizionali, sono di costante sentinella alla Tomba del
Milite Ignoto in piazza Sintagma proprio di fronte al Parlamento Greco.
Lasciata
la capitale con la E92 in direzione Corinto si arriva in breve tempo ad
attraversare il canale omonimo. Questa opera dell'ingegno umano
rappresenta uno degli spettacoli più belli di tutta la Grecia, in
particolare se si ha la fortuna di assistere al passaggio di una nave. |
Attenzione
perché dall'autostrada questa via d'acqua è poco visibile ed è pertanto
consigliabile prendere, poco dopo Mégara, la vecchia strada costiera. Il
primo sito archeologico importante che si incontra dopo
l'attraversamento del canale seguendo la E92 verso sud è la antica
Micene. Notevoli sono le sue rovine. In particolar modo si rivelano
estremamente interessanti il cosiddetto tesoro di Atreo, che
qualche studioso ha individuato come la tomba di Agamennone, che di
questa città fu re e la Porta dei Leoni, un frontone scolpito posto
sulla porta di entrata al recinto monumentale. Da visitare, inoltre il
museo archeologico dove viene conservata la maschera funebre attribuita,
forse erroneamente, al comandante dei greci durante la guerra di Troia. |
Proseguendo
ulteriormente verso sud con la E92 si arriva a Nàfplion. Questa
cittadina, di chiara impronta veneziana, è considerata, a ragione, la
più deliziosa di tutto il Peloponneso. Essa fu la prima capitale della
Grecia indipendente e deve la sua fama all'architettura medievale ed
alle sue tre fortezze: la fortezza di Palamidi, la fortezza di Its
Kale e la fortezza più piccola detta del Bourtzi.
A pochi chilometri dalla città si trova l'antico teatro di Epidauro.
Famoso per l'ottima acustica, è tuttora utilizzato per spettacoli
moderni. Durante la sua visita è facile incontrare gruppi spontanei che
cantano o recitano per sfruttare la sua acustica eccezionale. Noi
abbiamo assistito ad una messa in francese celebrata da un Vescovo e
assicuriamo che, grazie all'acustica che ha messo in risalto le voci del
coro, è stata un esperienza davvero toccante.
Gli amanti della natura e del mare, dopo Epidauro, potranno proseguire
con il periplo della penisola dell'Argolide toccando le cittadine
di Galatea e di Portocheli per poi rientrare a Nafplion
dove si può liberamente pernottare al porto. Attenzione, però, perché se
la costa offre panorami stupendi, le strade sono particolarmente strette
ed un camper di grosse dimensioni può incontrare serie difficoltà
nell'attraversamento delle cittadine.
Proseguendo
lungo la costa verso sud si arriva alla cittadina di Gìthion,
porta del famoso Mani. Sconsigliamo tuttavia la strada della costa, data
la sua ridotta larghezza, a tutti coloro che possiedono un v.r. di
grandi dimensioni. Noi, pur avendo un mezzo di tutto rispetto dal punto
di vista dimensionale e non conoscendo la situazione stradale, ci siamo
arrischiati a transitare, ma assicuriamo che in un caso o due abbiamo
sentito il desiderio di lasciare il camper sul posto e proseguire a
piedi. Particolarmente critico è l'attraversamento della cittadina di
Leonidion, dove più volte abbiamo temuto di rimanere incastrati tra
le pareti ed i balconi delle case. Fortunatamente non abbiamo incontrato
mezzi provenienti dalla direzione opposta altrimenti ci sarebbe
certamente toccata una lunga retromarcia.
Dopo Leonidion la strada, pur rimanendo molto stretta, si inerpica sulla
montagna offrendo al viaggiatore panorami bellissimi che compensano, in
qualche modo, dalla fatica della guida.
Gìthion, cittadina molto viva e frequentata, offre al turista
ottime possibilità per rilassarsi. Numerose sono le sistemazioni offerte
al visitatore itinerante: campeggi di un buon standard qualitativo,
parcheggi per la sosta libera, spiagge dove si può pernottare in tutta
sicurezza e tranquillità. Particolarmente famosa è quella dove si è
arenata una nave che divide oggi lo spazio con i numerosi camper
parcheggiati in assoluto plein air.
Come abbiamo precedentemente detto Gìthion è il capoluogo dello
splendido Mani ed è da qui che partono gli itinerari per la sua visita.
Similmente a gran parte della Grecia, questa regione possiede delle
strade di dimensioni assai limitate, anzi qui è ancora peggio. Per
evitare l'esperienza di Leonidion abbiamo preferito, per effettuarne il
periplo, affittare uno scooter e lasciare il v.r. in campeggio. Questa
scelta si è dimostrata molto pratica ed economica (20,00 euro per 24 ore
di noleggio). Il mezzo ci ha così permesso di raggiungere luoghi nei
quali con il camper sarebbe stato difficile arrivare e ci ha offerto un
viaggio rilassante e di tutto riposo.
La prima città che si incontra durante il periplo è Aeropolis
che, pur essendo posta sul mare, non presenta particolari attrattive per
il turista. Nelle sue vicinanze si trova invece la famosa grotta di
Spilia Dirou che si visita parzialmente in barca. Sebbene sia
necessario compiere una deviazione per raggiungerla si consiglia
caldamente di vederla.
Proseguendo il viaggio sulla strada lungo la costa, dove panorami
magnifici si susseguono l'uno dopo l'altro, si arriva a Vathia.
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Questa
cittadina è famosa per il raggruppamento scenografico delle case torri.
Queste costruzioni, oltre ad offrire dimora, permettevano ai loro
proprietari di ripararsi durante le numerose faide che avevano luogo tra
le varie famiglie della zona. Dalle strette fessure delle finestre si
poteva agevolmente sparare sui nemici. |
Il
viaggio prosegue sino a raggiungere Porto Kagio e capo Matapan,
estrema punta della Grecia continentale. Anche qui è un susseguirsi di
panorami assolutamente magnifici. Il mare è così limpido che invita a
berne l'acqua. |
Il
ritorno in campeggio avviene percorrendo la strada costiera orientale
dove s'incontrano innumerevoli panorami da mozzare il fiato. Lasciando
Githion in direzione di Skala, dove si imbocca la strada numero
86 direzione est, si arriva, dopo una settantina di chilometri, alla
straordinaria cittadina di Monemvasia. Posta su di un enorme
sperone roccioso è collegata alla terraferma da una sottile striscia di
sabbia. Divisa in città bassa ed in città alta, Monemvasia si presenta
al visitatore in tutto il suo splendore. Passeggiare lungo le sue
stradine dà l'impressione di tornare al XV secolo quando essa era un
industrioso centro bizantino. La salita al castello tramite un tortuoso
sentiero di pietra è d'obbligo ed il panorama che si gode dalla sommità
è davvero entusiasmante. |
Facendo a ritroso il percorso dell'andata si ritorna a
Githion dove si imbocca la strada costiera che porta a Kalamata.
Anche questa via di comunicazione è molto limitata in larghezza perciò
si dovrà usare estrema attenzione nella guida. Tuttavia, i panorami
offerti ed i paesini di Agios Nikòlaos e di Kardamili
fanno dimenticare velocemente le preoccupazioni di viaggio. Kalamata
offre pochissimo al visitatore e pertanto la sua visita si può
tranquillamente trascurare.
Interessante
è invece la visita di Mistras a cui si arriva, dopo aver
attraversato montagne splendide, con la strada numero 82. Questa città,
di chiaro stampo bizantino, è uno spaccato della vita degli abitanti del
XV secolo. Il luogo è tutto da visitare anche se arrampicarsi lungo i
sentieri della collina può essere faticoso specialmente con il calore
del sole. Da vedere in particolare il Kastro ed il convento di suore che
sono rimaste le uniche persone ad abitare questo luogo di fantasmi. Per
entrare nel sito esistono due entrate: una inferiore ed una superiore.
Ambedue sono adatte alla visita. Sta al visitatore decidere quale
prendere secondo le sue preferenze. |
Dopo la visita di Mistras si ritorna a Kalamata da dove,
costeggiando la penisola di Messinia si giunge a Koroni, bel
paesino posto ai piedi di una fortezza veneziana. La discesa al porto,
che offre possibilità di parcheggio e di pernottamento, è assai
problematica a causa dei balconi sporgenti sulla via di accesso. I
tavolini e gli ombrelloni dei bar peggiorano ulteriormente la situazione
della viabilità per cui, se non si è veramente obbligati, consigliamo di
lasciare il mezzo nel parcheggio a monte del paese.
Dopo
Koroni la strada, deviando dalla costa, porta a Methoni. Questa
cittadina offre ai v.r. la possibilità di sostare e di pernottare
direttamente sulla sua bella spiaggia. E' pur vero che nel parcheggio è
presente un cartello che proibisce il campeggio libero, ma è anche vero
che nei giorni trascorsi in riva al mare, non abbiamo avuto problemi con
la Polizia.
Methoni possiede una fortezza veneziana che va assolutamente visitata.
L'entrata è libera ed il turista può tranquillamente passeggiare al suo
interno prendendosi tutto il tempo necessario per una visita accurata.
La fortezza da direttamente sul mare e dalle sue mura è possibile
ammirare dei panorami molto belli sulla costa occidentale della Messinia.
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Proseguendo il tragitto verso nord si giunge a Pilos,
città portuale posta sulla baia di Navarino, dove si svolse la famosa
battaglia navale tra la flotta greca e la flotta turco egiziana. La
cittadina, pur essendo graziosa non offre molto al turista itinerante e
amante del mare. Consigliamo quindi di spostarsi qualche chilometro più
a nord nel villaggio di Gialova.
Il
paesino, insignificante dal punto di vista urbanistico, è posto in
posizione meravigliosa sulla baia succitata e possiede una spiaggia che
si può senza dubbio classificare come una delle più belle della Grecia.
Posto al riparo dei marosi dall'isola di Sphaktiria, Gialova è diventato
il paradiso dei surfisti che nelle sue acque hanno trovato le condizioni
di vento ideali per la pratica di questo sport. Con una passeggiata di
circa un'ora lungo la spiaggia si arriva alla piccola baia di
Voidokilia, dominata dal castello di Paliokastro. La
limpidezza delle sue acque invoglia anche il turista più pigro ad un
bagno rinfrescante.
Prossima alla baia, dalla quale è separata da una sottile striscia di
terra, si trova una laguna nella quale gli appassionati potranno
ammirare diverse specie di uccelli. Purtroppo, essendo area protetta,
tutta la zona è vietata alla sosta libera. In ogni modo Gialova è
attrezzata con due campeggi che assicurano comunque la perfetta
fruibilità del luogo. |
Continuando
la marcia verso nord lungo la strada costiera, che fortunatamente d'ora
in avanti si allarga, si giunge in breve a Kalo Nero dove, sulla
sua spiaggia si può sostare in tutta tranquillità. |
Chiuso
da un lato da un promontorio, il paese si stende su di un mare
pulitissimo che invita alla sosta ed al relax. Tuttavia, poco
oltre Kalo Nero e più precisamente ad Elea, esiste una pineta
magnifica che sembra messa lì apposta per la sosta dei camper. |
Confinante direttamente con la spiaggia e dotata di
fontana di acqua potabile è il luogo ideale per un soggiorno prolungato
a contatto con la natura. Naturalmente trattandosi di una pineta, il
rischio di incendi è abbastanza elevato. Si dovrà prestare quindi la
massima cura affinché ciò non avvenga ed ognuno di noi dovrà comportarsi
in modo esemplare. Veramente come si addice ad un vero amante del plein
air.
Dopo
aver rinfrancato lo spirito con le delizie della natura è d'obbligo
rinfrancare la mente con un po' di cultura. Quale occasione migliore
quindi per visitare la mitica Olimpia? Per raggiungerla bisogna
proseguire sino a Pirgos e di qui prendere la strada che in una
ventina di chilometri porta alla città madre delle Olimpiadi.
La visita inizia con il museo archeologico che presenta una delle più
belle collezioni della Grecia. Si prosegue poi con il sito vero e
proprio che, con percorsi molto ben realizzati, illustra in maniera
esauriente la complessità organizzativa dei giochi olimpici
nell'antichità. Molte sono le cose da veder e tutte vanno viste con
attenzione e quasi in silenzio monacale allo scopo di non rompere
l'incanto e la misticità del luogo.
Descrivere tutto ciò che è visibile nel sito di Olimpia è un compito che
lasciamo alle guide specializzate. Noi ci limitiamo a cercare di
trasmettere al visitatore appassionato l'emozione che si prova
percorrendo la galleria d'entrata al recinto monumentale. |
Anche
la moderna Olimpia vale una visita seppur frettolosa. Cresciuta attorno
al complesso archeologico, la città offre al turista, sulla sua strada
principale, dei bei negozi tra cui molte gioiellerie che espongono
raffinati gioielli.
Per coloro che non vogliono pernottare nei parcheggi cittadini,
consigliamo di spostarsi a Katakolon, dove il porto offre
innumerevoli possibilità di sosta ai camper. Questa linda cittadina è,
data la sua vicinanza ad Olimpia, il porto di sbarco delle navi da
crociera. Durante la nostra permanenza hanno attraccato
contemporaneamente due grosse navi. |
E' sorprendente vedere le sinergie commerciali che una
crociera può creare nel porto di sbarco. Abbiamo contato cinquanta
grossi autobus per portare i croceristi ad Olimpia, altrettanti taxi e
carrozze trainate da cavalli. Le agenzie di affitto scooter hanno
esaurito in pochi attimi tutti i loro mezzi. I negozi, tra cui
gioiellerie che espongono gioielli molto costosi, sono stati
letteralmente presi d'assalto.
Ultima
tappa di questo viaggio è la spiaggia di Loutra Killinis. Situata
su di un mare cristallino, è a dir poco magnifica. Delimitata verso
l'interno da dune che offrono riparo ai camper è la base ideale per
trascorrervi alcuni giorni in assoluta tranquillità e come posto tappa
dove passare l'ultima notte prima di imbarcarsi sul traghetto nel porto
di Patrasso.
Purtroppo il viaggio volge al termine ed all'orizzonte
già si profila la sagoma del traghetto che ci riporterà in Italia.
Se dovessimo esprimere un giudizio sulla Grecia potremmo dire che
durante tutta la nostra permanenza non abbiamo trovato una sola cosa che
non ci sia piaciuta. Certamente le strade sono strette e la segnaletica
è spesso mancante, ma questo non deve assolutamente scoraggiare perché
la bellezza di questo Paese e la gentilezza e l'affabilità dei suoi
abitanti compensano largamente gli eventuali disagi che si possono
incontrare. |
Roberto |