Di seguito un diario di viaggio in camper effettuato da colleghi camperisti ed inviato alla redazione per la gioia di condividere con il visitatore l'esperienza vissuta. Qualora intendiate programmare un viaggio in camper Vi invitiamo ad una attenta lettura in quanto fornisce molti dettagli su itinerario in camper, consigli organizzativi, logistica, informazioni utili all'organizzazione.
Irlanda - settembre 2008 |
3 - 4 - 5 - 6 Settembre Siena - Alessandria - Auxerre - St. Brieuc - Roscoff - km 1170Partiamo da Siena nel tardo pomeriggio del 3 settembre, dando inizio
alla lunga marcia di avvicinamento a Roscoff, il nostro porto d’imbarco
per l’Irlanda. Abbiamo le prenotazioni per la nave traghetto Oscar Wilde
che parte sabato alle 18,30 e arriva a Rosslare il mattino seguente alle
10. |
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7 Settembre Rosslare - Dublino - km 160Dopo lo sbarco il problema al cambio del camper dei nostri amici e'
peggiorato e decidono di chiamare l’Europe Assistance. Ci mandano il
meccanico e con il loro camper sul carro attrezzi raggiungiamo Dublino,
che e' la prima tappa del nostro programma e dove si spera lunedi' di
trovare un meccanico in grado di intervenire. Ci sistemiamo al Camping
Camac Valley che si trova nel quartiere periferico di Dublino Clondalkin,
in Boot Road. ( www.camacvalley.com
). In questo periodo e' l‘unico aperto. Si tratta di un bel
campeggio con grandi piazzole provviste di acqua e corrente elettrica,
27 euro per due persone. Davanti al camping c’e' la fermata del bus 69
che porta in centro, in Aston Quay, in circa mezz’ora. Arriviamo nel
centro nel tardo pomeriggio, durante il tragitto troviamo molti cantieri
per lavori stradali con deviazioni e interruzioni, con il camper sarebbe
stato piuttosto complicato. E’ domenica e le strade sono affollate, ci
sono molti tifosi, con bandiere e sciarpe colorate, di uno sport
popolarissimo in Irlanda ma per noi del tutto sconosciuto, l’hurling. E’
un antico gioco di origine celtica, un incrocio tra il calcio e l’hockey
che si gioca con una mazza dall’estremita' a forma di cucchiaio e una
piccola palla. |
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Dublino - Galway - km 216I nostri amici oggi, dopo aver tentato di far riparare il camper, senza successo, decidono di andare a Limerick, nella cui Università la figlia sta facendo un Erasmus e dove c’e' una officina Fiat , ci ritroveremo tra qualche giorno appena avranno sistemato il problema. Noi prendiamo l’autobus 69 e andiamo in centro per la visita della citta'. Partiamo da O’Connell Street, l’arteria principale, che ha nella parte centrale le statue di alcuni padri della patria, tra cui O’Connell, leader della emancipazione irlandese tra il settecento e l’ottocento e lo scrittore James Joyce. Attraversato il fiume Liffey giungiamo al Trinity College, antica Universita' costruita nel 1591 dagli inglesi con l’intento di “civilizzare” l’Irlanda attraverso la religione e la cultura protestante. Entrando in Grafton Street, animatissima via pedonale ricca di negozi e caffe', ci soffermiamo al monumento di Molly Malone, la bella pescivendola protagonista della famosa ballata dublinese. Una sosta per un ottimo caffe' con panna all’antico Bewley Oriental Cafe' ( la consigliamo vivamente) e giungiamo al St.Stephen’s Green, nove ettari di giardini nel cuore della citta', bellissimi viali, alberi, fiori e fontane. Intorno al parco, in Merrion Street e in Harcourt Street si possono ammirare molti edifici giorgiani, preparatevi a fare tantissime foto alle caratteristiche doppie porte dai colori vivaci, con colonne bianche e lunette decorate! Torniamo verso Dame Street e arriviamo al Dublin Castle per sette secoli simbolo del dominio inglese sull’Irlanda. Essendo ora di pranzo decidiamo di tornare in Temple Bar e mangiamo all’Oliver St.John Gogarty Pub, pollo al curry e Murphy’s, 20 euro. Nel primo pomeriggio continuiamo la nostra passeggiata dublinese e incontriamo prima la Crist Church Cathedral, antica chiesa neogotica, in gran parte ricostruita, di culto anglicano, poi, la cattolica Cattedrale di san Patrizio caratterizzata da altissimi pinnacoli. Verso le 16 rientriamo al campeggio e partiamo alla volta di Galway.
Grazie al navigatore troviamo facilmente la superstrada N4, che poi
diventa N6, nuovissima, gratuita, semideserta. Arriviamo a Galway sotto
una pioggerellina insistente, cerchiamo il Camping Salthill Caravan Park
che si trova un paio di km dopo la citta', sulla baia, in localita'
Salthill. Sono le 20 e la reception e' chiusa, da un camper esce un
gentile signore che ci da' il numero di telefono del gestore. Chiamiamo
e lasciamo un messaggio in segreteria nel nostro inglese un po’ incerto.
Intanto ci sistemiamo nel grande prato davanti all’ingresso. |
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9 Settembre Connemara - Galway - Clifden - Ballyconneely - Roundstone - Carna - Carraroroe - Spiddal - Galway - km 180Dopo una notte tranquilla ci svegliamo di nuovo con il rumore della pioggia, il campeggio e' ancora chiuso e non si e' visto nessuno. Prendiamo la strada n. 59 che attraversa l’interno del Connemara, al ritorno ci proponiamo di fare la costa. Nonostante il tempo grigio e la pioggia rimaniamo affascinati dai paesaggi creati dalle distese di laghi e torbiere alle pendici di selvagge catene montuose di granito. Arriviamo a Clifden, unica cittadina della regione, dalle case colorate, sovrastate dalle guglie delle due chiese, la cattolica e la protestante. In un supermercato compriamo salmone e maccarello affumicati e insaporiti con erbe e spezie, buonissimi!! Lasciamo Clifden e prendiamo la strada n. 341 che segue la frastagliatissima costa dove il mare penetra nell’interno formando, insenature, baie, promontori e centinaia di isolette. In serata il tempo migliora, la pioggia ci da' qualche ora di tregua. Concludiamo il giro della costa percorrendo il lungo litorale della baia di Galway, circa trenta km di spiagge e arrivando a Salthill, dove abbiamo dormito la notte precedente. Questa sera decidiamo di trovare da parcheggiare piu' vicino al centro, per poter andare a sentire un po’ di musica in un pub. Ci sistemiamo in una strada tranquilla a due passi dal municipio e dopo cena ci gustiamo, insieme ad un buon irish coffee (caffè lungo corretto con whiskey, ricoperto di panna montata, ideale dopo una giornata piovosa), le irresistibili e travolgenti ballate irlandesi. |
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10 Settembre Burren - Galway - Kinvarra - Carron - Poulnabrone - Caherconnell - Ballyvaughan - Black Head - Fanore - Cliff of Moher - Doolin - km 98Nuovo risveglio con tempo grigio e piovigginoso, partiamo da Galway e prendiamo la n. 67. Dopo una ventina di chilometri, immerso nel bellissimo scenario di Kinvarra Bay, ci appare Dunguaire Castle, lasciamo la costa e ci inoltriamo nella parte interna della regione del Burren, ”terra di rocce”, uno straordinario e affascinante scenario che si estende per 160 kmq fino al mare. Si tratta di un tavolato calcareo reso liscio dal vento e dalla pioggia, a prima vista arido e spoglio, ma invece nelle fenditure della roccia vive una ricchissima flora formata da piante alpine, mediterranee ed artiche. Antiche tombe e fortificazioni di forma circolare testimoniano l’esistenza di comunita' preistoriche. Visitiamo lo splendido dolmen di Poulnabrone e l’antica fortezza circolare celtica di Caherconnel. Ritorniamo verso la costa e dopo Ballyvaughan arriviamo al faro di Black Head, che spicca bianco su un paesaggio quasi lunare, nella foschia grazie a qualche momentanea schiarita intravediamo le isole Aran. La strada 67 segue la costa che intorno a Fanore diventa meno aspra, piu' sabbiosa fino ad arrivare a Doolin. Dopo una decina di km giungiamo alle famose imponenti scogliere di Moher, 203 metri di pietra a strapiombo sul mare, panorami mozzafiato, nonostante la pioggerellina e le raffiche di vento. Dobbiamo dire pero' che il grande parcheggio a pagamento (8 euro), le scalinate, i camminamenti e le terrazze costruite hanno in parte diminuito la selvaggia bellezza del sito. Torniamo a Doolin dove ci fermiamo al Nagle’s Camping (19 euro con corrente elettrica, gettone 50 cent per la doccia), sul mare vicino al punto di imbarco per le Isole Aran. Nel tardo pomeriggio, dopo qualche sprazzo di sole, si scatena un diluvio con forti raffiche di vento. Cena in camper e riposante dormita . |
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11 Settembre Dingle Peninsula - Doolin - Kilkee - Kilrush - Killimer - Tarbert - Tralee - Dingle - Killarney - km 250Partiamo dal Camping Nagle’s sotto la pioggia e riprendiamo la strada n. 67 direzione sud, la nostra meta e' oggi la penisola di Dingle. A Killimer prendiamo il traghetto, in venti minuti (20 euro) attraversiamo la foce dello Shannon, e continuiamo verso Tralee, cittadina di campagna considerata la porta d’entrata alla Penisola di Dingle. Finalmente torna il sole, arriviamo a Dingle e parcheggiamo davanti al porto. Dopo pranzo passeggiamo per le vie della graziosa cittadina, ci sediamo in un pub per un caffe', poi riprendiamo il camper e cominciamo a percorrere la strada R559 che compie un anello all’estremita' della penisola, tornando poi a Dingle. Ci fermiamo a visitare il Dunbeg Fort, i resti di una fortezza risalente all’eta' del ferro, posta su un’alta scogliera. Via via che ci avviciniamo a Slea Head, l’estrema punta della penisola, ci appaiono i profili delle bellissime Blasket Islands. Sempre seguendo la R559 ci troviamo di fronte panorami di spettacolare bellezza, facciamo moltissime soste e altrettante foto. Tornando verso Dingle ci fermiamo a vedere il Gallarus Oratory, antica cappella paleocristiana dalla strana forma a punta. La R561 costeggia il litorale meridionale della Baia di Dingle e giunti a Inch ammiriamo gli spettacolari 6 chilometri di spiaggia che disegnano l’ampia curva della baia. Finalmente abbiamo avuto notizie positive dai nostri amici, il camper e' stato riparato a Limerick e stasera ci incontreremo a Killarney per continuare insieme il resto del nostro viaggio. Arriviamo quasi contemporaneamente nella cittadina e dopo i saluti e i racconti della disavventura, andiamo a cena per festeggiare insieme il proseguimento del viaggio, in un ristorante del centro. Dopo cena facciamo un giro nei pub a sentire un po’ di musica e per la notte ci sistemiamo in una piazza tranquilla di un quartiere residenziale di Killarney. Domani ci attende il famoso Ring of Kerry. |
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12 Settembre Ring of Kerry - Killarney - Killorglin - Caragh - Cahersiveen - Valentia Island - Ballyskellings - Waterville - Coomakesta Pass - Caherdaniel - Sneem - Killarney National Park - Killarney - km 200Dopo una notte tranquilla e silenziosa partiamo in direzione di Killorglin, alla scoperta di una delle maggiori attrazioni turistiche irlandesi, il Ring of Kerry, uno degli “anelli scintillanti” della “mano sull’Atlantico”, come viene chiamata la la regione sud-occidentale dell’Irlanda. Si tratta di una strada panoramica, la n. 70, che si snoda per quasi 200 km, tra alte siepi di fucsie e cespugli d’erica, attraversando paesaggi molto vari, con monti, laghi, scogliere, spiagge e isole rocciose a largo della costa. Noi l’abbiamo percorsa in un periodo perfetto per apprezzarne la sconfinata bellezza, una splendida giornata di sole, poche auto e camper, pochissimi pullman. Pranziamo in camper sulla spiaggia di Ballinskelligs vicino alla
graziosa cittadina balneare di Waterville, situata sulla striscia di
terra che separa la Ballinskelligs Bay dal Laugh Currane. Dopo la
passeggiata per le vie del centro riprendiamo la Skellig Ring, la strada
panoramica che sale al Coomakesta Pass, lo sguardo torna verso le isole
Skellig e abbraccia l’enorme estuario del fiume Kenmare costellato di
isolotti. Oltrepassata la pittoresca cittadina di Sneem, nota per la
pesca alla trota e al salmone, seguiamo la strada R568 alla volta del
Killarney National Park. |
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13 Settembre Cork - Killarney - Blarney Castle - Cork - Kinsale - Ballinsplittle - km 125Partiamo da Killarney con un timido sole che presto lascera' il posto
alla solita pioggerellina che ben conosciamo e alla quale ci stiamo
abituando. Prendiamo la strada n. 22 in direzione di Cork, una decina di
km prima ci fermiamo al famosissimo Blarney Castle. La visita costa 10
euro, il castello e' praticamente un rudere, bisogna fare una lunga fila
dentro una scala a chiocciola per il famoso ”bacio alla pietra
dell’eloquenza” con relativa foto a pagamento. In conclusione, il
castello e' decisamente sopravvalutato dalle guide, per noi la visita e'
stata piuttosto deludente. Dopo un giro tra i banchi saliamo al piano superiore dove servono da
mangiare, consigliati dal cameriere italiano, prendiamo il Beef Pie, un
pasticcio di carne e patate, abbondantissimo e succulento, servito con
verdure (10 €). Dopo pranzo ci incamminiamo lungo la sponda meridionale
del Lee, attraversiamo il South Gate Bridge fino a raggiungere la mole
grigia della St.Finn Barre’s Cathedral. Ritorniamo sui nostri passi e
attraversiamo l’antico Quartiere Ugonotto, con i caratteristici edifici
settecenteschi di mattoni rossi e le stradine pedonali piene di pub. |
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14 Settembre Le Coste Occidentali di Cork - Ballinspittle - Timoleague - Clonakilty - Ross Carberry - Glandore - Bandon - Cork - Youghal - Dungarvan - km 200Partiamo dal camping con tempo ancora pessimo, prendiamo la Coast Road, la R600, una strada panoramica che segue le frastagliatissime coste in direzione di Skibbereen. Arrivando a Timoleague, il primo di un gruppo di graziosi paesini costieri, ci appare la grigia e spettrale sagoma del trecentesco convento francescano circondato da antiche sepolture. Distrutto da Cromwell nel 1600, rimangono integri i muri perimetrali dalle grandi di finestre ogivali, l’interno e' stato usato come cimitero fino ad una ventina di anni fa. Lasciamo la suggestiva atmosfera del convento e riprendiamo la strada verso Clonakilty, la nostra prossima meta e' il sito megalitico di Drombeg che si trova sulla strada per Glandore, indicato malamente da piccolissimi cartelli poco leggibili. Finalmente riusciamo a trovarlo, parcheggiamo i camper nello spiazzo fangoso prima dell’ingresso e ci inoltriamo in una stradina di campo. In una radura silenziosa e deserta ecco il grande cerchio composto da 17 pietre ad altezza d’uomo al centro del quale e' stata trovata una sepoltura risalente a circa 150 anni d.C, vicino si trovano i resti di una costruzione che mostra una cucina primitiva con un primo esempio di forno. Lasciamo le magiche atmosfere del cerchio di pietre e riprendiamo la strada n. 71 in direzione di Cork. Superata la citta', prendiamo la strada n. 25 e facciamo una sosta a Youghal, piccola cittadina portuale situata sull’estuario del fiume Blackwater. Youghal e' legata al nome di Moby Dick, il famoso romanzo di Herman Melville e all’omonimo film con Gregory Peck, che fu girato proprio qui. Naturalmente non poteva mancare Il Moby Dick’s Pub!!! Continuando sulla strada n. 25 arriviamo a Dungarvan dove decidiamo di fermarci per la notte. Parcheggiamo in centro, sul molo. Le vie della cittadina sono quasi deserte, ceniamo nell’unico ristorante aperto, dove troviamo un cuoco italiano. Dopo una sosta al pub per un irish coffee ce ne andiamo a dormire, domani ci attende l’ultima tappa del nostro viaggio e l’imbarco a Rosslare. |
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15 Settembre Dungarvan - Scogliere di Bunmahon - Copper Cost - Tramore - New Ross - Wexford - Rosslare - km 130Dopo una notte tranquilla lasciamo Dungarvan e prendiamo la strada
costiera R675. La strada segue la bellissima Copper Cost che prende
questo nome per la presenza di vecchie miniere di rame ormai
abbandonate. Ci fermiamo spesso ad ammirare uno spettacolare susseguirsi
di calette, scogliere e verdi promontori che si allungano sul mare. Torniamo sulla R25 e arriviamo a Rosslare, verso le 15 cominciano le
operazioni d’imbarco sulla Oscar Wilde. |
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16 - 17 - 18 - 19 Settembre Cherburg - Le Mans - Langon - Vichy - Briancon - Siena - km 1719Arriviamo a Cherburg alle 11,30, perfettamente in orario, dopo le
operazioni di sbarco, iniziamo la traversata della Francia. Questa volta
decidiamo di utilizzare le ottime strade statali francesi, praticamente
quasi tutte superstrade, spesso a quattro corsie, fondo ottimo e ..
gratuite, visto che all’andata abbiamo dato un contributo veramente
sostanzioso all’economia francese con i pedaggi autostradali! Facciamo
una sosta a St. Maries des Engles per un po’ di spesa al supermercato,
carburante e pranzo. Partiamo da Le Mans in direzione di Bourges, sempre seguendo le ottime statali francesi. Verso l’ora di pranzo ci fermiamo in una delle numerose, gratuite, aree di sosta con carico e scarico, disseminate lungo le strade francesi, precisamente a Langeron, un minuscolo paesino prima di Moulins. Riprendiamo il viaggio verso Vichy dove abbiamo deciso di pernottare. Parcheggiamo nel Boulevard de Tassigny, sul fiume, dove ci sono altri camper. La cittadina termale, probabilmente perche' fuori stagione, e' piuttosto deserta, dopo l’immancabile bevuta della famosa acqua minerale nelle belle terme liberty, troviamo con qualche difficolta' un ristorante aperto e ceniamo con il solito menu, tre piatti a 19 €. La mattina seguente affrontiamo l’ultima tappa della traversata
francese, stasera saremo a Briancon. Al mattino il tempo e' migliorato e saliamo con i camper alla citta' alta. Parcheggiamo in Champs de Mars, un grande parcheggio nei pressi della Porte du Pignerol. L’antica citta' fortificata, costruita tra il ‘600 e il ‘700 e' formata da un dedalo di stradine, percorribili solo a piedi che conducono alla centrale Gran Rue, solcata dal canale di scolo per la neve invernale. Riprendiamo i camper e saliamo verso il Monginevro, lasciamo gli
ultimi raggi di sole in Francia e arriviamo a Torino sotto un diluvio
d’acqua. Siamo alla fine del nostro viaggio, in serata arriviamo a casa. |
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