Di seguito un diario di viaggio in camper effettuato da colleghi camperisti ed inviato alla redazione per la gioia di condividere con il visitatore l'esperienza vissuta. Qualora intendiate programmare un viaggio in camper Vi invitiamo ad una attenta lettura in quanto fornisce molti dettagli su itinerario in camper, consigli organizzativi, logistica, informazioni utili all'organizzazione.
Una settimana fuori stagione e nel verde SalentoViaggio in camper 2009( inviatoci da brobard ) |
28 maggio 2009 Siena - MonopoliPartiamo dalla Toscana. Siamo due equipaggi, due coppie di amici che viaggiano spesso insieme. Arriviamo a Monopoli verso le 21, cerchiamo l’area di sosta Lido Colonia. Appena arrivati il custode ci dice che e' chiusa ma comunque gentilmente ci fa entrare lo stesso. Ci fa sistemare vicino ai servizi ed allacciare alla corrente elettrica, domattina pagheremo 15 euro; siamo gli unici ospiti, insieme a qualche auto dei clienti del ristorante sulla spiaggia che e' aperto. |
Monopoli - Egnazia - Torre Canne - Ostuni - Squinzano - Abbazia S. Maria di Cerrate - Lecce - km. 133Al mattino scendiamo alla spiaggetta attrezzata con
bar e ristorante, intorno una bella costa rocciosa, notiamo pero' che lo
spazio per i camper e' completamente al sole, in piena estate sara' poco
vivibile. |
Lecce - Struda’ - Acaya - S. Cataldo - Roca Vecchia - S. Andrea - Borgagne - km 51Mattinata interamente dedicata alla visita di Lecce,
la cui realta' storica non e' solo barocca, infatti la presenza nel
cuore della citta' del teatro e dell’anfiteatro del periodo di Adriano
ci indicano radici in epoche piu' lontane. Prima di tornare all’area di sosta chiediamo all’APT se possono indicarci qualche festa caratteristica o sagra paesana nei dintorni . Molto gentilmente ci consigliano di andare a Borgagne, una frazione di Melendugno, dove c’e' “Borgo in festa - ritmi e canti dal cuore dei popoli”, dandoci un depliant con il programma della manifestazione, stasera oltre alla gastronomia salentina si prevedono tarantelle, pizziche e tarante, proprio quello che cercavamo!! Torniamo al Camper Park e la gentilissima proprietaria ci consiglia, prima di tornare sulla costa, di fermarci a visitare la cittadina fortificata di Acaya. Lasciamo il capoluogo salentino dirigendoci verso Struda', poi deviazione per Acaya. Immerso nella piana fitta di ulivi secolari, l’antico borgo fortificato rinascimentale fu disegnato da un regio ingegnere militare di Carlo V. Il grande quadrilatero con i tre bastioni e il fortilizio racconta la storia di una terra da sempre minacciata dalle invasioni. Rientriamo sulla litoranea a S. Cataldo, la
spiaggia di Lecce, e proseguiamo sulla S.S. 611, attraversando le
Riserve Naturali di S. Cataldo e Delle Cesine. |
Borgagne - Laghi Alimini - Otranto - Porto Badisco - Santa Cesarea Terme - km 40Lasciamo Borgagne, soddisfatti per la bella serata
trascorsa, e torniamo sulla litoranea in direzione di Otranto. |
Grotta Zinzulusa - Tricase Porto - Tricase - Marina Serra - Patu’ - Santa Maria di Leuca - km. 42Con i camper raggiungiamo il parcheggio presso la
Grotta Zinzulusa, la visita e' piuttosto breve ed abbastanza
deludente, se avete visto Castellana, Frasassi o la Grotta di Nettuno in
Sardegna potete tranquillamente risparmiare il costo del biglietto.
Continuiamo lungo la litoranea che segue un tratto di costa molto bello
fino a Tricase Porto. Lasciamo la costa e salendo verso il borgo
di Tricase incontriamo la secolare quercia vallonea detta dei
Cento Cavalieri. Questo splendido monumento della natura ha piu' di 700
anni e deve il suo nome alla leggenda secondo la quale la sua enorme
chioma offri' ombra a Federico II ed alla sua corte. E’ uno dei pochi
esemplari rimasti della sua specie, molto diffusa nei secoli scorsi, le
cui bacche venivano usate nel procedimento della concia delle pelli. La
piccola cittadina ha una grande piazza sulla quale si affacciano un
imponente castello cinquecentesco e due chiese barocche a testimonianza
di antichi splendori. Nello spaccio della Cantina Sociale acquistiamo
bottiglie di vini salentini, Primitivo e Negramaro, ad ottimi prezzi.
Tornati sulla costa ci fermiamo per il pranzo a Marina Serra
sotto la Torre Carlo V, una delle tante torri di avvistamento che
caratterizzano la costa salentina. Dopo un improvviso acquazzone ritorna
il sole. Purtroppo la bella scogliera, frastagliatissima, con
insenature, archi di roccia e piscine naturali, e' piena di spazzatura,
notiamo anche un tubo che scarica in mare acqua sporca. Torniamo verso
l’interno alla volta di Patu' . Dopo non poche difficolta', per la
segnaletica quasi inesistente, riusciamo a trovare la chiesetta romanica
di S. Giovanni, davanti alla quale si trova una singolare costruzione,
detta Centopietre, per il numero dei blocchi tufacei che la compongono. Lasciata la suggestiva atmosfera di questo luogo misterioso, ci dirigiamo verso Santa Maria di Leuca dove cominciamo la ricerca dell’area di sosta La Cornula, che non riusciamo a trovare pur conoscendone l’indirizzo. Incontriamo altri due equipaggi impegnati nella nostra stessa ricerca senza successo e finalmente, dopo varie telefonate, la troviamo e constatiamo che non ci sono indicazioni ne' cartelli, neanche all’ingresso. Il cancello e' aperto ma non c’e' nessuno, piu' tardi arrivera' un ragazzo che riscuotera' i 7 euro per la notte e ci fornira' i gettoni a pagamento per l’unica doccia. Veniamo a sapere che e' il primo giorno di apertura (1 giugno); evidentemente, ci vuole ancora un po’ di tempo per andare a regime. Ci sistemiamo e prima di cena facciamo un giro in paese. |
Santa Maria di Leuca - Gallipoli - Km 51Raggiungiamo a piedi il Santuario la cui posizione
geografica gli e' valsa l’appellativo di Finibus Terrae in analogia con
altri famosi luoghi situati all’estremita' occidentale del continente
europeo, sull’oceano atlantico. Seguendo il consiglio di un camperista incontrato
nell’area di sosta di Santa Maria di Leuca, parcheggiamo nel grande
piazzale del porto, davanti alla capitaneria, per ora siamo soli ma piu'
tardi arriveranno molti altri camper. La parte vecchia di Gallipoli con
le sue bianche case, d’aspetto un po’ orientale, si trova su un’isola
che si protende nello Ionio, unita alla terraferma da un ponte vicino al
quale si trova la bella Fontana Greca, che unisce bassorilievi greci ed
epigrafi latine ad un imponente frontone barocco. Dall’altra parte del
ponte c’e' il massiccio castello di origine angioina, ricostruito nel
‘500. |
Gallipoli - Galatina - Nardò - Santa Caterina di Nardò - Porto Cesareo - Km 63Durante la notte ha piovuto con forti raffiche di vento, al mattino ci svegliamo di nuovo con il sole ma fa piuttosto fresco. Davanti a noi, lungo il molo, sono ormeggiati tre pescherecci, sulla banchina cassette di pesce fresco e gente del posto che contratta vivacemente il prezzo. Vediamo vendere chili di pesce fresco per 10 euro! Siamo tentati, ma rinunciamo per vari motivi logistici, stiamo per ripartire e non sappiamo se avremo modo di poter cucinare il pesce, peccato veramente, sulla freschezza del pescato non c’erano certo dubbi. Lasciamo Gallipoli e percorriamo la litoranea fino alle torri di S. Maria al Bagno dove ci dirigiamo verso l’interno fino a Galatina. Dopo aver parcheggiato ci inoltriamo nel dedalo di
strette vie disseminate di palazzi barocchi, molti piuttosto degradati
purtroppo, trovandoci ad un tratto davanti alla bella trecentesca S.
Caterina D’Alessandria. Raggiungiamo nel centro storico la famosa Piazza Salandra, una scenografica quinta di edifici barocchi con al centro la settecentesca Guglia dell’Immacolata. Nonostante la presenza di un cantiere per il rifacimento della pavimentazione, il luogo non ha perso l’aria di salotto buono che ricorda antichi splendori. Tornando ai camper compriamo orecchiette fresche per la cena di stasera. Ritornati sulla costa a Santa Caterina di Nardo' percorriamo la litoranea fermandoci spesso ad ammirare la bella scogliera ionica fino a Porto Cesareo. Parcheggiamo nei giardini vicino ai campi di calcetto dove trascorreremo una notte tranquillissima. Prima di cena passeggiamo per la cittadina balneare famosa per le sue spiagge fronteggiate da una serie di isolotti raggiungibili anche a nuoto. Nel bel lungomare, fresco di restauro, ricco di palme e giardini fioriti e quasi pronto per la nuova stagione. |
Porto Cesareo - Campomarino - Punta Prosciutto - Grottaglie - Massafra - km 112Ripartiamo da Porto Cesareo seguendo la duna costiera
dell’Area Marina Protetta. La cittadina e' nota fin dall’antichita' per la
produzione di ceramiche e anche per le numerose grotte che si aprono
nelle pareti rocciose intorno all’abitato, da cui il toponimo. C’e'
un’area di sosta nuova, vicina al centro, ma completamente assolata,
quindi cerchiamo parcheggio lungo una strada alberata. Lasciata Grottaglie partiamo alla volta di Massafra, che sara' l’ultima tappa del nostro viaggio in terra di Puglia. Famosa per gli insediamenti rupestri, originariamente abitati da pastori e in seguito da monaci arrivati dall’oriente, la citta' e' tagliata in due dalla Gravina di S. Marco, superata da un ponte che e' l’unico collegamento tra la citta' nuova e il nucleo antico, chiamato Terra. Seguendo le indicazioni andiamo subito al
settecentesco Santuario della Madonna della Scala, dalla cui cripta si
accede alla chiesa rupestre della Madonna della Buona Nuova ricca di
affreschi e all’omonimo villaggio rupestre. Purtroppo arriviamo alle 17,
stanno chiudendo e ci dicono che riapriranno l’indomani alle 10 ed e'
necessario prenotare per la visita. Noi domattina partiremo, rimarranno
i nostri amici che hanno piu' tempo, poi ci faremo raccontare da loro.
Decidiamo allora di visitare la citta' vecchia, attraversiamo il ponte e
riusciamo a raggiungere il Castello cinquecentesco attraverso viuzze
intasate da un incredibile e caotico traffico di auto. Purtroppo
l’imponente castello e' in uno stato di evidente degrado, in parte
transennato ed inagibile. Tutto il rione Terra e' invaso dalle auto e
vista la dimensione delle strade e le distanze minime stanno tutti quasi
fermi con i motori accesi!!! Ritorniamo ai camper e raggiungiamo l’area
di sosta “La stella”. Nella zona ovest della citta', sulla statale Appia
Km 633 di fronte all’hotel Appia Palace, si prende una strada a sterro
che porta a questo rimessaggio-maneggio che ha una piccola zona per la
sosta, accanto alla casa dei proprietari, molto gentili e disponibili.
Ci fanno un camper stop a 10 euro, scarichiamo, facciamo la doccia con
un gettone da 1 euro. Unico fatto negativo l’acqua non e' potabile,
fortunatamente noi non ne abbiamo bisogno, domani saremo a casa, in ogni
caso questo e' un handicap notevole per un’area di sosta. |
Massafra - Siena - km 728Rientro a casa |
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