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Torino CamperWeb

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Viaggi in camper alla ricerca di feste, sagre, eventi, manifestazioni, folclore, fiere, mostre e mercatini in provincia di Torino

Segnalazioni e/o integrazioni in merito sono libere e vanno inviate a CamperWeb possibilmente munite di comunicati stampa ed immagini. Qualora gli organizzatori intendano completare la segnalazione con un link alla propria URL sara' sufficiente inviarcene comunicazione.


Di seguito vengono riportate numerose possibilita' di sosta per i colleghi camperisti: instancabili viaggiatori in camper che condividono un turismo itinerante dalle indimenticabili ed uniche esperienze di vita. Pertanto, qualora intendiate viaggiare in camper, vi invitiamo ad una attenta lettura del sottostante elenco che, tra  l'altro,  fornisce molti dettagli sia per brevi itinerari in camper che per una lunga vacanza in camper.

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Provincia di Torino

 

Aglie'

Municipio  Via Principe Tommaso  22  -  0124.330367
ATL Canavese Valli Lanzo  0125.618131
Pro Loco   0124.429610 / 334.3827877  -  info
Viaggiare e visitare in camper

Già esistente all'epoca dei romani, con funzione di spartiacque tra la Dora Baltea e l'Orco, l'insediamento pare fosse originariamente ubicato dove è oggi situata la frazione di Santa Maria delle Grazie. L'attuale paese risale all'epoca medievale, quando gli abitanti si posero sotto la protezione del castello costruito dai conti di San Martino di Rivarolo. Lo stesso nome del paese pare derivi da Alladium o Ala Dei, dalla forma ad ala spiegata verso oriente della pianta del castello. Agliè non prese parte alla guerra antifeudale dei Tuchini che sconvolse il Canavese nel XIV secolo, ma nello stesso periodo subì le lotte tra le fazioni guelfe dei conti di San Martino e quelle ghibelline dei conti di Valperga. Nel 1448 Agliè ricevette i primi statuti comunali.
Il patrimonio artistico di Agliè comprende innanzitutto il Castello, antica dimora dei conti di San Martino. Edificato nel XII secolo e trasformato in seguito in elegante residenza, presenta un vastissimo e pittoresco parco attraversato da 7 km di viali e sentieri e ornato con piante centenarie, fontane e sculture. Gioiello di arte barocca è la Chiesa di Santa Maria, eretta nel 1760 su disegno di Costanzo Michela, progettista anche del Santuario di Santa Maria delle Grazie, originario del XVIII secolo e meglio conosciuto come "Tre ciochè" perchè adornato da due campanili e una cuspide. Successivamente interamente ricostruito, il santuario custodisce un antico affresco che ornava il pilone al tempo sul sito del!' attuale chiesa. A un paio di km dal paese vi e' Villa Meleto, la casa museo del poeta crepuscolare Guido Gozzano. Tra le altre interessanti visite sono quelle alla Chiesa parrocchiale di Santa Madonna della Neve e San Massimo, alla Chiesa di San Gaudenzio (XVIII sec.), al Santuario di Santa Maria della Rotonda, di pianta circolare probabilmente costruita su un tempio romano dedicato a Diana, alla Chiesa di Sant'Anna, risalente al 1650.

aprile

Sagra del Torcetto
Secondo la tradizione il Torcetto nasce ad Agliè dalle abili mani del pasticcere Pana che un giorno, invece di reimpastare i ritagli di pasta rimasti dalla lavorazione di un dolce, li piegò a ovale e li fece cuocere: il risultato fu talmente apprezzato che da allora iniziò la produzione del Torcetto.
La specialità venne quindi presentata ai Duchi di Genova: il Torcetto piacque così tanto che S.A.R. la Principessa Bona di Baviera di Savoia Genova rilasciò a "Pana Francesco, panettiere in Agliè" uno speciale attestato, nominandolo suo personale fornitore.
Ancora oggi il Torcetto è prodotto artigianalmente: la pasta viene tagliata a listelli passati nello zucchero, piegati a mano per dare la caratteristica forma a cuore, posti nelle teglie e infornati; dopo la cottura vengono scaldati sotto una lampada per caramellare lo zucchero in superficie. Solo a questo punto i veri Torcetti di Agliè sono pronti per deliziare i golosi.
.  3^ decade
settembre

Rassegna musicale corale
Vi partecipano cori nazionali ed esteri.

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SOSTA CAMPER

Alice Superiore

Info Argo
Viaggiare e visitare in camper

Nel cuore della Valchiusella, il caratteristico paese addossato a un rilievo morenico si specchia nel suggestivo lago a valle. Tra gli edifici si segnalano: il palazzo del Comune e la cappella della beata vergine della neve ubicata all'angolo della via in cui ha sede la comunità montana Valchiusella. Degli ultimi anni del medioevo rimangono nella parte più antica del paese le caratteristiche mura di case composte da ciotoli disposti a spina di pesce, a terra, e l'altro più corto che fungeva da sportello di bottega. Di notevole interesse è la parrocchiale di San Martino edificata in posizione panoramica al culmine dell'abitato, possiede 2 facciate, dette "dei vivi" e "dei morti", orientate, verso l'abitato a sud e verso il cimitero a ovest.
Un'altra bella chiesa è quella dedicata ai Santi Sebastiano e Rocco, eretta nel 400 come cappella votiva e situata ai margini dell'abitato custodisce un'interessante facciata, con 2 nicchie ospitanti i Santi titolari, dipinti dai martiri di Cocconato.
Inoltre nel 1828 venne messo in opera un mulino ad acqua, con ponte di servizio sul torrente, e nel 1850 erano in attività 2 fucine, due mulini, e la pista da canapa, con una sessantina di addetti. In un contesto collinare e verdeggiante, a poca distanza dal capoluogo è presente il lago di Alice, esteso su circa 14 ettari, costituisce oggi una riserva di pesca sportiva.

novembre

Lac et Mel - Assaggi di terra canavesana
.
  1^ decade
Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Bassa Valchiusella (Val di Chy).

Da segnalare:
- Chiesa parrocchiale di San Martino (1300);
- Lago di Alice;
- Antica torbiera;
- Passeggiate lungo la sponda del torrente Chiusella.

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SOSTA CAMPER

Alpette

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Il nome Alpette deriva dal latino Alpecula, piccola alpe, che ne assicura l'esistenza già al tempo della antica Roma; ma ancora oggi, nella parlata alpina, il termine "alp" significa pascolo montano dotato di baite, i casolari ad uso dei margari. Il paese si erge su un piacevole altopiano erboso e costituisce un punto panoramico molto suggestivo, dal quale lo sguardo può spaziare sulla valle dell'Orco e sul massiccio del Gran Paradiso.
Importante è il centro artigianale, situato all'ingresso del paese, che ospita l'esposizione degli oggetti che gli allievi realizzano a mano, nel pieno rispetto dell'antica tradizione locale. A fine luglio viene celebrata la festa dei Magnin e la festa dell'artigiano, dove vengono esposti oggetti provenienti dalle botteghe di Alpette e di altri paesi della comunità montana.
Da visitare è la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo, sorta intorno all'anno Mille, che conserva un affresco del 1537 e un fonte battesimale in legno scolpito, risalente al 1763, e un altare di onice del Pakistan. Inoltre è presente la caratteristica cupola dell'Osservatorio Astronomico Minore e a poca distanza spicca la struttura dell'Osservatorio Comunale, affermato come valido punto di incontro, mediante l'organizzazione di conferenze, serate di studio e proiezioni di diapositive.

Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Nel paesino montano, a pochi km da Cuorgnè ed a 975 metri di altitudine, il parroco Don Capace allesti' nel 1972 un piccolo osservatorio astronomico sul tetto della chiesa.  Poi, nel 1989, con la collaborazione degli enti locali, la struttura fu trasferita nelle scuole ed il nuovo osservatorio (con cupola del diametro di 5 metri e mezzo e un potente telescopio con riflettore Newton - Cassegrain  del diametro di 40 centimetri)  viene utilizzato per la ricerca didattica e la divulgazione; inoltre visite guidate, osservazioni diurne e notturne, proiezioni, seminari, conferenze, ecc.
Info 0124.809122.

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Alpignano

Municipio

dicembre

Natale ad Alpignano
Annuale appuntamento per il giorno dell'immacolata con il Mercatino di Natale cui partecipano oltre 200 hobbysti ed artigiani. Moltissime le iniziative in programma: spettacoli musicali, falconeria, laboratori, giostra,  presepe, ecc. Per i piu' piccini ci sara' l'arrivo Babbo Natale nel primo pomeriggio. Info 011.966.66.

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Andrate

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Le deliziose case del caratteristico paese sono distese su di una propaggine della Serra d'Ivrea a ridosso del Mombarone, affacciate sulla pianura canavesana e sull'arco alpino occidentale. Meraviglioso panorama che dalla minima altitudine di 550 metri si eleva fino ai 2227 metri in un continuo e variante verde del Monte Cavai grosso. Abitato da circa 450 persone, in un ambiente di oltre 9 kmq si estendono case e piccole borgate sparse tra estesi boschi di castagni e betulle interrotti da prati, frutteti e qualche vigneto. Ottima località di villeggiatura che oltre alla meravigliosa vista panoramica che si rinnova in tutto il territorio andratese, offre un'ottima attrezzatura alberghiera e di vario svago, tra sport e cultura a partecipazione popolare.
La principale escursione d'alta quota di Andrate è la salita alla Colma di Mombarone, lungo il versante sud, percorrendo il sentiero che parte da San Giacomo si risale il vallone del torrente Viona, passando vicino alle cave di quarzo abbandonate e al Lago Pasci fino al Colle Bacchetta, dopodichè si raggiunge il rifugio Mombarone e poco oltre la vetta.
Da visitare la chiesa di Santa Maria, ricostruita ai primi del settecento che conserva il campanile in pietra bianca e grigia dotato di manoforte, bifore e trifore e un affresco quattrocentesco con al centro la Madonna della Misericordia. Altrettanto interessante è la più antica chiesa del paese, quella di Camposanto, ubicata nella località di Salamia. Mentre la parrocchiale di San Pietro sorta nel 1717, conserva pregevoli pitture del XIX secolo.

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Avigliana

Municipio  011.9769117
Ufficio Turistico  Piazza del Popolo 2 -  011.9376053
Pro Loco proloco@avigliana.org
Bandiera Arancione

Sorge a pochi km da Torino, sulla riva destra della Dora Riparia, su una collina dominata dai ruderi di un millenario Castello, la città medievale di Avigliana.

giugno

Palio dei Borghi
Per ricordare il passaggio di Valentina Visconti, figlia di Gian Galeazzo che, nel 1383, si reco' in Francia promessa sposa a Luigi, fratello del re. E’ una affascinante manifestazione che coinvolge centinaia di figuranti nei costumi d’epoca divisi negli otto borghi storici (Borgo Vecchio, Borgo Sant’Agostino, Borgo Paglierino o Ferronia, Borgo Pertusera, Borgo Drubiaglio, Borgo San Pietro, Borgo Bertassi e Borgo Nuovo) ed impegnati a superarsi nelle gare di tiro con l’arco, tiro alla fune e corsa con i cavalli per la conquista dello stendardo.
La manifestazione si svolge in due domenica successive. La prima si rivivono momenti storici con la consegna delle chiavi della città al Conte Rosso, varie riproduzioni di scene di vita medievale e rievocazioni di feste, cena medievale animata da spettacoli e figuranti. La domenica seguente si svolge un corteo storico da piazza del Popolo fino alla chiesa di San Pietro, presso la quale si svolgerà il Palio. Seguirà cena medievale e, a finire, una fiaccolata notturna con suggestivo spettacolo pirotecnico.
.  2^ e 3^ domenica

novembre / dicembre

Terra del fuoco
Annuale evento dedicato alla ceramica d'autore con l'esposizione nei vari edifici storici della citta'. Inizia secondo sabato di novembre e si prolunghera' fino all'8 dicembre (giorni di apertura venerdi', sabato, domenica e festivi dalle ore 16 alle ore 19). Le opere esposte sono frutto del lavoro svolto dai più importanti artigiani e artisti ceramisti sia piemontesi, sia provenienti da varie regioni italiane e da paesi europei. Durante il percorso, sarà possibile fare una pausa, consultare il catalogo dell'esposizione di quest'anno e degli anni passati, sorseggiando thè e tisane e degustando acqua, all'interno di un'operazione di rilancio dell'utilizzo dell'acqua del rubinetto promossa dal comune.

Presepe Meccanico
Dall'8 al 31 dicembre, presso la chiesa di S. Giovanni, viene proposto un Presepe Meccanico riproducente anche edifici storici cittadini. Aperto tutti i giorni 9-12 e 16-19. Fino al 31 gennaio.

Natale in piazza Conte Rosso
Sabato antecedente Natale appuntamento in Piazza Conte Rosso: bancarelle, animazione per grandi e piccini, saltimbanchi e presepe vivente che si snodera' lungo le vie principali del centro storico.

Per informazioni: Ufficio Cultura Comune - tel. 011.9769117

Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Imboccata l’autostrada A-32 del Frejus,  Avigliana e' la prima uscita ed a soli 25 km da Torino. Da qui comincia  la bassa Valle di Susa,  tra storia e natura.
Nel Parco Naturale dei Laghi di Avigliana (una conca morenica con due graziosi piccoli laghi di origine glaciale e inseriti dal 1960 in un parco naturale). Il piccolo selvaggio e splendido ed il grande una palestra per campioni dello sci d’acqua dove non manchera' il contatto con la natura percorrendo percorsi naturalistici che vi porteranno a scoprire i boschi del parco accessibile a piedi ed in bicicletta.

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SOSTA CAMPER

Azeglio

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Posizionato su un dosso morenico a sud est della Serra di Ivrea, il paese ha riportato tracce di umanizzazione risalenti all'epoca preistorica. Per buona parte lambito dalle acque del lago Viverone, Azeglio conserva il castello Taparelli d'Azeglio, che presenta oggi i tratti di un bell'edificio signorile, e la chiesa parrocchiale di San Martino, ultimata nel 1790 in stile barocco-rococò, con facciata classica e altissimo campanile eretto nel 1807.
Nelle immediate vicinanze dell'abitato in aperta campagna sono invece la Chiesa di Sant'Antonio di Monteperosio, già antico ospizio per pellegrini sulla strada romana che da Vercelli portava ad Ivrea, e le cappelle sei-settecentesche di San Martino, di San Grato e di San Rocco.
Di alto interesse naturalistico è la fascia territoriale lungo il Lago Viverone, in regione Mareschi; ove per secoli gli azegliesi vennero a raccogliere la lesca, la ruvida e resistente erba usata per impagliare le sedie. A ricordare le figure di questi importanti seggiolai sono le maschere carnevalesche locali de il Cadregat, il falegname specializzato in sedie, e de l'ampajaura, la donna che ne impagliava il sedile.

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Banchette

ATL Canavese Valli di Lanzo   0125.618131
 

dicembre

Sagra del Pignoletto Rosso a Banchette
Promossa dall'
'associazione "Pignoletto Rosso”, in collaborazione con il Comune di Brosso, le Associazioni Banchettesi e con il patrocinio della Confagricoltura, del ATL3 Canavese e Valli di Lanzo, del Comune di Banchette, della Provincia di Torino, della Regione Piemonte,.
La prima giornata del fine settimana sara' dedicata a convegni e dibattiti pomeridiani a tema e conclusa da una cena a base di prodotti tipici canavesani, previo prenotazione al 0125.53114.
Nel successivo giorno domenicale si inizia con una visita al Mercatino di prodotti tipici ed artigianato. esposizione di macchine agricole ed attrezzature d'epoca e varie mostre. Si prosegue a mezzogiorno nei cortili del Centro Storico con degustazione di cibi a base di polenta con farina del Pignoletto Rosso: Polenta e Merluzzo, Polenta Taragna, Polenta e Spezzatino, Polenta e Formaggi; Friceui d’ Pom, Paste d’ Melia e allietata da esibizioni e musica. Alle ore 14,00 ricostruzione della sfogliatura e sgranatura in piazza Martiri, con attrezzature d’epoca e ricostruzione dla pajassa. Degustazione miasse e caldarroste. Info  347.2742260.
.  1° fine settimana

Pignoletto Rosso del Canavese

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Storia
Nel Canavese, come in tutto il resto del Nord Italia ove la polenta era alimento della dieta giornaliera, sino agli anni cinquanta, era consuetudine da parte dei contadini seminare grandi superfici di mais per uso zootecnico e riservare una parcella del campo migliore dell’azienda per la semina della meliga per la polenta. La meliga per la polenta era il frutto di selezioni durate decenni, effettuate direttamente dai contadini allo scopo di ottenere un mais dalle qualità organolettiche eccellenti senza curarsi dell’aspetto produttivo, a differenza di quello ad uso zootecnico che doveva e deve tuttora soprattutto essere una varietà molto produttiva. Così si selezionarono l’Ottofile, la Pignoletto, il Marano e la Quarantina.
Negli anni Sessanta e Settanta, la tradizione di consumare polenta era andata progressivamente perdendosi e, di pari passo, si era persa l’abitudine di seminare i mais tradizionali per la polenta. Si era anche perso il “gusto” della polenta tradizionale soppiantata da polentine preparate con le varie farine industriali (bramate, semolate, ecc.) dai tempi di cottura più brevi e di più facile reperimento ma dalle caratteristiche organolettiche piuttosto anonime.
A cavallo tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, si è iniziato un paziente lavoro di ricerca degli ultimi contadini che ancora seminavano le varietà di meliga nostrana per polenta e, solo grazie all’intraprendenza di imprenditori appassionati, si è potuto salvare l’Ottofile e la Pignoletto che erano veramente sull’orlo dell’estinzione.

Progetto
Questo progetto è nato circa un anno fa in quanto nel Canavese e in particolare nel comune di Banchette, esiste da tempo un particolare interesse per questo tipo di mais, ”Pignoletto rosso del Canavese” al punto che, negli ultimi anni, il Comune è stato sollecitato da numerosi agricoltori ad assumere iniziative per la valorizzazione di questa antica varietà, visto che la Provincia di Torino aveva già dedicato ampia attenzione agli antichi mais del Piemonte, in particolare con studi del Centro di riferimento per l'agricoltura biologica della Scuola Malva Arnaldi, con specifico riferimento al Pignoletto Rosso, inserendolo tra i prodotti del Paniere ci è sembrato opportuno approfondire i contatti sia con il comune che con la Provincia di Torino, presentando un progetto che in estrema sintesi prevede:
• la rilevazione storica, sulla base di interviste personali in azienda ai produttori storici del mais Piegnoletto Rosso, per quanto riguarda la storia, la diffusione sull'areale, le superfici coltivate in passato e attualmente, le quantità prodotte e la filiera esistente;
• la preparazione di campi prova allestiti in base alle diverse tipologie di coltivazione;
• valutazione degli ecotipi per avviarli alla riproduzione;
• la raccolta del prodotto ottenuto utilizzando linee diverse a seconda dei campi prova, al fine di garantire la sua completa rintracciabilità, verifica dei dati produttivi, sia dal punto di vista qualitativo, sia quantitativo (determinazione dell'umidità alla raccolta, determinazione della produttività a parcella, valutazione del peso dei 1000 semi, peso ettolitrico, peso della granella, percentuale di spezzati, etc.);
• l'avvio della valorizzazione commerciale, sfruttando un antico mulino a pietra, sito nella zona tipica di produzione, per la produzione di farina di mais;
la creazione di un disciplinare di produzione, sulla base dei dati storici rilevati e sui dati produttivi ottenuti dalle prove di campo, al fine di ottenere l'eventuale riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta.

Visto il progetto il Comune di Banchette ha accolto favorevolmente l’iniziativa e ha messo a disposizione dei cerealicoltori un fondo agricolo della superficie di circa 12 giornate piemontesi la Provincia di Torino ha messo a disposizione i mezzi per la bonifica del terreno e la consulenza tecnico scientifica ,abbiamo poi anche avuto l’apporto dell’unione agricoltori di Torino che ha messo a disposizione i suoi tecnici. Visto tutte le premesse nella primavera del 2005 siamo riusciti a partire con il progetto che rispetto alle premesse iniziali si è ampliato diventando un laboratorio di sperimentazione non solo per il mais “Pignoletto Rosso” ma anche per altre iniziative come quella portata avanti sui cavoli e sui sovesci, il tutto eseguito rigorosamente con metodi biologici.
Oggi abbiamo coltivato circa 8000 mq di Pignoletto Rosso, 2000 cavoli e circa 25000 mila mq di sovescio.

Ora con questa sagra vorremmo far conoscere al Canavese questo prodotto dalle caratteristiche uniche e far riscoprire i vecchi sapori.
Questo prodotto oggi fa parte del paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, e come produttori facendo parte dell’associazione (ANTICHI MAIS PIEMONTESI) siamo stati anche fornitori ufficiali per le olimpiadi del 2006.

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Bosconero

dicembre

Mercatino di Natale
L'evento, che si svolge nella centrale Piazza Martiri della Libertà e in Via Villafranca, viene organizzato dall'amministrazione comunale in collaborazione con varie associazioni. Il piccolo centro nel canavese ospitera' molti espositori ed hobbisti che, con il loro gazebo addobbato ed illuminato, proporranno originali idee regalo quali: decoupage, bambole ed addobbi natalizi, pupazzi di pezza, statuette di argilla, candele, casette in pietra, oggettistica in vetro tiffany, composizioni floreali secche, artigianato in legno, quadri con fiori e foglie, creazioni cucite e ricamate a mano, manufatti in perline e filo di ferro, sciarpe, cappelli, guanti, pittura su vetro e stoffa…e tantissimo altro! Non mancheranno prelibatezze culinarie offerte da associazioni del paese quali caldarroste, torte, frittelle, canestrelli e vin brule'.
I bambini potranno giocare alla tombola natalizia o creare piccoli decori e biglietti natalizi presso la Bottega di Babbo Natale, ricostruita all'interno del palazzo comunale munito di regolare buca postale per le letterine indirizzate a Babbo Natale. D'obbligo una visita pomeridiana alla biblioteca comunale dove ammirare l'esposizione dei "lavoretti" realizzati dai bambini della scuola elementare e materna.
I negozianti del paese terranno i negozi aperti e la banda musicale allietera' del vie del paese suonando musiche natalizie; Babbo Natale distribuirà caramelle a tutti i presenti e l'aria di festa di certo non manchera' nell'intero arco della giornata fino all'imbrunire, quando fara' buio e la piazza si illuminera' di migliaia di luci natalizie.

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Bricherasio

settembre

Feste dell’uva e dei Funghi
Dedicate al saporito frutto delle vigne e ai profumati prodotti del sottobosco.

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Borgonovo Bardonecchia

APT - Viale della Vittoria, 42 - tel. 0122.99032 - 980612 Pro Loco info@comune.bardonecchia.to.it

luglio

Degustando Bardonecchia
Info 0122.99032
.  meta' mese

agosto

Festa di San Ippolito, patrono
2^ decade (giorno 13 ~)

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino delle pulci
Si svolge presso il Borgo Vecchio alla fine di luglio e presso il Borgo Nuovo all'inizio di agosto.
Cultura e turismo in camper
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Importante stazione sciistica invernale (alta Val Susa) all'imbocco della galleria del Fréjus.

Da visitare

- La parrocchiale con fonte battesimale del 1571 e coro ligneo intagliato del sec. XV
- Museo civico piccolo ma interessante.

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SOSTA CAMPER

Brosso

Info Argo
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Alta Valchiusella (Valle di Brosso).
Da segnalare:
- Chiesina del Gesù (1400 circa);
- Chiesa di San Michele Arcangelo (epoca preromanica con successivi interventi);
- Cascata del torrente Assa;
- Antiche miniere di ferro e quarziti;
- Passeggiate alle cave di granito;
- Casa Caudano (casa di villeggiatura dell’attrice Eleonora Duse);
- Passeggiate alle cave di quarzo (1300 m);
- Passeggiate alla Fonte Acquabella (1131 m) e al Monte Gregorio (1593 m).

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Burolo

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Sorto intorno all'anno Mille, alle porte di Ivrea con il nome di Brolo, Brollo o Bruolo, termini che secondo il Bartolotti indicano un luogo di verdura, un orto o un parco, è caratterizzato da un insieme di vecchie case e palazzine moderne disseminate tra il piano e i primi colli della Serra. Di sicuro interesse artistico è la cappella di Santa Maria Maddalena, che sorge isolata in una valletta della Serra, e l'affresco disegnato sulla parete esterna di una vecchia casa del paese raffigurante una Madonna col bambino fra i Santi Rocco e Sebastiano nel 1526.
Del primitivo castello fortificato in posizione dominante rimane da ammirare la scala baronale con affreschi allegorici alle pareti. Anche dell'altro castello rimane quasi nulla di originario dopo le opere compiute a più riprese dal 1500 in avanti, tra le quali le più notevoli sono quelle volute nel settecento dai Buronzo di Asigliano, che lo hanno trasformato nell'odierno palazzo.
Di fronte ad esso è presente la chiesa parrocchiale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo con la bella facciata barocca che risale al 700.

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Bussoleno

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino dell'Antiquariato
Ha luogo il primo sabato di ogni mese (escluso gennaio ed agosto).

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Caluso

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Festa dell'uva - Caluso - Torino - CamperWebDa sempre fiorente centro agricolo, Caluso è soprattutto noto per la sua viticoltura, fondata sulla coltivazione del famoso vitigno autoctono Erbaluce, dalle cui uve oggi si ottengono i vini Doc Erbaluce di Caluso, Passito e Passito liquoroso, e nel cui nome, nel mese di ottobre di ogni anno, si celebra la più bella festa dell'uva del canavese. I terreni sono particolarmente adatti all'impianto di vitigni ad uva bianca, che forniscono vini finissimi e di ottima qualità. Tra i componenti del suolo troviamo l'argilla che cura gli elementi nutritivi, la sabbia che garantisce un buon drenaggio e i ciottoli che disperdendo il calore, sono importanti per l'azione termoregolatrice.
A Caluso la viticoltura è storica. La prima notizia dei vini del canavese l'abbiamo dalle cronache dell'antica Roma, dopo la sconfitta della popolazione indigena, i Salassi celebrano la vittoria con una bevuta dei vini locali. I coloni romani continuarono ad effettuare la coltivazione della vite e vi trapiantarono la propria tecnica. Del territorio oltre 1/6 è coltivato a vigna. Sono coltivate a viti gran parte delle terre poste sul versante meridionale della collina e parte della pianura che si estende ai suoi piedi. La vasta qualità dei vini di Caluso deriva dalle condizioni ambientai i particolari, sia climatiche che del terreno. Questo è per la maggior parte collinare, si tratta di lunghe colline di origine glaciale, dette morene, costituite da ciottoli e sabbia argillosa.
Erbaluce è un vino bianco secco prodotto in una limitata area canavesana da centinaia di anni. Oltre al bianco secco se ne ricava un Passito e più recentemente anche uno spumante. Mentre il Passito di Caluso è ricavato da uve raccolte con cura e poste a passire su graticci e appese a fili per alcuni mesi.
Il caratteristico paese custodisce i resti dell'antico castello e le mura di cinta. Nel centro si trova il Palazzo Valperga Masino, poi Spurgazzi, ora di proprietà comunale, con un grande parco ove si possono ammirare piante di notevole interesse tra le quali due acacie spina christi, le più maestose del Piemonte.
Notevole è la chiesa parrocchiale che fu consacrata nel 1879. La robusta torre del campanile, aggiunta di un piano nel 1770, fu munita di un campanone di miriagrammi 219, che risulta essere il più voluminoso della Diocesi. Mentre nel Palazzo Municipale si possono ammirare importanti opere di Falchetti G., Falchetti A, Bretto P. e altri.

maggio

Festa dei Fiori
2^ decade (giorno 21 ~)

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Candia Canavese

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Parco Avventura AntharesWorld
Parco equipaggiato con 35 attrezzi suddivisi in 4 percorsi di difficoltà ed altezze crescenti: accessibile a partire dai 5 anni (percorso bambino) e senza limiti di età! Un’equipe di professionisti vi accoglie al vostro ingresso, e dopo avervi equipaggiato e spiegato le norme di sicurezza su un percorso dimostrativo, vi controllerà durante i vostri percorsi.
Info  011.9834808  Via Lido 33

Piscina AnthareWorld
Piscina estiva, realizzata come struttura complementare al Parco Avventura, è un luogo rilassante. Ha 3 piscine, per le varie età, e 6000mq di verde dove poter prendere il sole in completo relax.
Info   011.9834808  Via Lido 33

Candiolo

 Municipio  Via Ugo Foscolo 4 -  011.9934800 -  Info
Cenni storici
Non si hanno notizie storiche riguardo l’origine ma il ritrovamento di una necropoli romana nel 1867, accerta tuttavia che fin dall’epoca romana nei dintorni del paese vi fosse un insediamento urbano. Le urne ritrovate sono del periodo imperiale e contengono numerose suppellettili funerarie conservate nel Museo d’antichità di Torino. Il più antico documento riguardante Candiolo e' un atto di vendita inserito negli archivi dell’Abbazia di Rivalta, datato attorno all’XI secolo.
Tra i monumenti storici meritano una citazione: la Parrocchiale, la cui costruzione risale al 1713, con ampliamenti di due navate laterali nel 1844 e due cappelle nel 1881; la Torre campanaria posta accanto al Palazzo Comunale risalente al XIV secolo ed i molti cascinali, alcuni dei quali di antica costruzione come la cascina Parpaglia.

Caravino

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Castello di Masino
Risalente all'XI secolo e ricostruito del XVI, fu' residenza dei proprietari Conti Valperga fino agli anni 80/90 e possiede un ampio giardino in stile inglese risalente al 1800. Info 0125.778100 - faimasino@fondoambiente.itwww.fondoambiente.it

SOSTA CAMPER

Carema

Comune  0125 811168
Comunità Montana Dora Baltea Canavesana -  0125 658104
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Posto alle pendici della Valle d'Aosta, costituiva già in epoca romana, un punto di passaggio per gli eserciti che valicavano le Alpi. Sulle pendicì della conca di Carema si coltiva il vitigno del Nebbiolo, il quale cresce a pergolato tra convalli riparate dai venti e ben esposte al sole, su coste rocciose, in terrazzamenti rubati alla montagna dove le viti affondano le radici in poche manciate di terra. Da qui si ricava un vino rosso rubino volgente al granato, morbido, vellutato e profumato di rosa, con 12° dopo i quattro anni di minimo invecchiamento previsti dal disciplinare Doc, per un ideale accoppiamento gastronomico con cacciagioni, formaggi stagionati, frutta secca e carni rosse. Il Carema Doc fin dal 1967, fu conosciuto ed apprezzato da Re e Papi. Da allora l'eccellente Carema è sempre stato considerato pari ai migliori vini dell'aristocrazia enologica piemontese, ed ha portato nel mondo, da New York alla Cina, il nome di questo piccolo paese prealpino.
In questo caratteristico paese dominato da un saliscendi di case, vigne, cortili e pergolati possiamo trovare pregevoli monumenti come la fontana in via Basilia attiva dal 1571. Nota è anche la parrocchiale di San Martino ricostruita a pianta ottagonale nel 1890. Accanto ad essa sorge l'elegante campanile del 1769, alto ben 60 metri. Tra gli altri edifici importanti sono: la Gran Masun in stile comacino ticinese, ed il palazzotto Ugoneti che ospitò i famigerati Ugoni, feudatari locali.
Itinerari ed escursioni:
1) L'antico borgo del Maletto è caratterizzato da piccole case raggruppate attorno al piccolo campanile. Da qui si può salire alle vette circostanti, dal Bec di Nona alla Punta Cressa, o risalire l'alto vallone del Chiussuma fino al colle della Lace, e da qui raggiungere la Colma di Mombarone.
2) Merita l'escursione all'interno della Gran Gorgia del Chiussuma dove si possono ammirare le sue cascate.

aprile

Fiera di Primavera - Rassegna  ovi-caprina e Battaglia delle capre
Il Comune in collaborazione con la Comunità Montana "Dora Baltea Canavesana" Assessorato all'Agricoltura e Attività produttive e con l'ATL del Canavese e Valli di Lanzo, organizza queta Fiera di Primavera, una manifestazione che si inserisce nel quadro più ampio del progetto di recupero e valorizzazione dell'agricoltura e della zootecnia di montagna nel territorio canavesana, caratterizzato da piccole aziende agricole a conduzione familiare nelle quali l'allevamento ovi-caprino è ancora praticato con grande passione e dedizione.
La Fiera si svolgerà presso l'area sportiva di Carema - in via Torino - ed è rivolta a tutti gli amanti della natura e della montagna che desiderano conoscere o riscoprire le tradizioni legate alla vita rurale. Sarà caratterizzata principalmente dalla Rassegna ovi-caprina, dalle dimostrazioni dei cani da gregge e dalla Battaglia delle capre.
Nella Rassegna ovina si potranno ammirare diverse razze di pecore, dalla più nota e autoctona "Biellese" alle rarissime pecore scozzesi di razza Blackface con le quali verranno effettuate dimostrazioni di lavoro dei bravissimi Border Collie.
Nella Rassegna caprina le vere protagoniste saranno le capre scamosciate delle Alpi con le loro entusiasmanti e rituali schermaglie.
Nell'ambito della Fiera di Primavera saranno organizzate anche la Mostra Mercato dei prodotti tipici e dei prodotti naturali e la Mostra mercato dell'Artigianato.
.  1^ decade

ottobre

Festa dell'uva e del vino di Carema
Manifestazione per valorizzare un prodotto di grande qualita' in un paesaggio unico nel suo genere. Un ambizioso progetto teso sia alla rivalutazione della millenaria cultura enologica della quale D.O.C. Carema e' il simbolo e sia alla salvaguardia ed alla valorizzazione del paesaggio caratterizzato dai rinomati vigneti, coltivati a pergola su caratteristici terrazzi, sormontati dai “pilun” di pietra ed anche da uno straordinario, ma ancora poco conosciuto, centro storico.
ATL Canavese e Valli Lanzo   0125 618131.

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Carignano

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Carignan d'Antan
Mercatino di piccolo antiquariato che ha luogo la terza domenica di ogni mese, escluso agosto, in Piazza Savoia e lungo le vie circostanti (Centro Storico).  Info  011.9697201.

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Carmagnola

agosto  settembre
fine          inizio

Sagra del Peperone Quadrato
Peperone celebre e protagonista assoluto dei piatti e delle degustazioni allestite dai produttori locali. Musica, teatro, arte ed un grande mercato enogastronomico fanno da cornice. Stiamo parlando dell'evento cittadino più atteso per tutta una serie di appuntamenti e manifestazioni appartenenti alle tradizioni locali. Si potra' degustare il peperone in pinzimonio, arrostito e condito da gustose salse nello stand della Pro Loco all’interno della rinomata 'Piazza dei Sapori', interamente dedicata al gustoso vanto della produzione orticola carmagnolese; all’interno della piazza sarà anche possibile consumare comodamente un pasto completo, acquistando direttamente dalle aziende produttrici le pietanze più invitanti: salumi, conserve, primi piatti, carni, formaggi e dolci… il tutto accompagnato da vini, birre e liquori accuratamente selezionati. Inoltre, grazie ad alcuni panettieri carmagnolesi sarà prodotto giornalmente un pane speciale al peperone (il Pane della sagra) in un forno allestito per l’occasione. Le piazze dedicate alla rassegna commerciale consentiranno invece di trovare quanto di più diverso ed interessante ci si possa immaginare. Ultima, non per importanza, la zona per i più piccoli: Piazza Domenico Berti interamente attrezzata per bambini da 1 a 13 anni.  Info 011.9724222 / 36 / 38 / 70.
.  fine mese

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino Antiquariato
Area Via Martini. Info 011.9724111.
.  2^ domenica

Mostra Mercato Arte Contemporanea
1^ decade di dicembre

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- Castello, risalente al XIII secolo e sede del Palazzo Comunale
- Bosco di Gerbasso, lungo la fascia fluviale del fiume Po.

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Caselette

Municipio

Ai piedi del Musiné, l'abitato di Caselette attorno all'antico Castello di Camerletto, un'antica abbazia ricostruita nel Seicento, è il primo avamposto alle porte di Torino, tra la bassa val Susa e la valle del Casternone, un tempo terra di emigranti verso la Francia e l'Argentina, dove permane intatta l'identità rurale accanto alle nuove aree di espansione residenziale. Il laghetto pedemontano a nord dell'abitato, in cui sopravvivono rari esemplari di tartaruga palustre europea, è solo una parte della straordinaria natura che domina Caselette, base di partenza per le escursioni sulla vetta del Musiné, sormontata dall'imponente croce in cemento voluta nel 1901 dal parroco don Francesco Pautasso. Una montagna «magica» per i cultori del paranormale e dell'extraterrestre per le coppelle neolitiche sui grandi massi e il ritrovamento di incisioni rupestri, rivelatesi però recentissime.

Mercatini - Fiere
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Mercatino di Natale - Caselette - Torino - CamperWeb

Mercatino di Natale - Caselette - Torino - CamperWebMercatino di Natale
Il Natale regala una simpatica novità: un mercatino Natalizio lungo le Vie del Paese dove bancarelle addobbate a festa riempiranno le strade di luci e colori, coinvolgendo i visitatori in una particolare e festosa atmosfera. Passeggiando tra gli espositori, si potrà trovare di tutto: addobbi, piacevolissimi prodotti artigianali e gustosi assaggi enogastronomici che potrebbero diventare graditissimi regali per le prossime feste. Un moderno Babbo Natale che offrirà ai bimbi dolcissimi sorrisi e musiche natalizie allieteranno i visitatori lungo il percorso.
Babbo Natale offrirà ai bimbi dolcissimi sorrisi e musiche natalizie allieteranno i visitatori lungo il percorso.

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45° 06′ 21.60″  -  N  07° 28′ 59.90″ E  /  da 319 a 1.150 m slm

Castellamonte

ATL Canavese e Valli LanzoATL Canavese e Valli di Lanzo - Corso Vercelli, 1 - 10015 Ivrea   0125.618140

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Castellamonte è una cittadina del Canavese, nota per la produzione di ceramiche artigianali; la sua altitudine è di 345 metri e dista da Torino, suo capoluogo di Provincia, all'incirca km 38. Questo comune ha una densità di quasi 9.000 abitanti, distribuiti fra il capoluogo e le sue otto frazioni. Buona parte del territorio si adagia sulle colline e dalla cima del colle ove sorgono le rovine del Castello dei Conti S. Martino, si gode di una splendida vista che abbraccia i monti della Valle Orco e Soana, i colli e la pianura.
Dal 1996 la città di Castellamonte è ufficialmente gemellata con la cittadina francese di Saint Arnad En Puisaye per il loro comune interesse verso la ceramica.
L'origine di Castellamonte risale al tempo dei Salassi, una popolazione celtoligure dedita all'agricoltura, all'allevamento e alla lavorazione dei metalli. Nel 25 a.c., dopo più di un secolo di lotte, questa civiltà fu distrutta dai Romani che estesero la propria egemonia su tutto il Canavese. Testimonianze della dominazione romana sono i ritrovamenti archeologici di lapidi ed urne, oltre al nome stesso della città che deriva da "Castrum ad Montem" oppure "Castrum Montis" rispettivamente "Castello presso il Monte" e "Castello del Monte".
Le tormentate vicende medioevali hanno visto l'antico castello più volte distrutto e riedificato. Nel 1351, ad esempio, quando ormai era sotto il controllo dei Savoia, fu devastato dalla Compagnia di Ventura del Marchese del Monferrato. Una seconda distruzione si verificò verso la fine del XIV secolo, quando la popolazione, stremata dalle grandi carestie e dalla guerra, tra i S. Martino e i Valperga, insorse dando vita al movimento del "Turchinaggio" e scagliandosi contro il potere feudale. Ultime poi, in ordine del tempo, furono le invasioni francesi e spagnole, che nuovamente misero il Castello in rovina.

ottobre

Mostra della Ceramica di Castellamonte
Il programma prevede la visita alla Mostra della Ceramica a Palazzo dei Conti Botton, una visita ai laboratori dei ceramisti, una cena della tradizione canavesana a Spineto nell'ex fabbrica della ceramica Pagliero e un finale in musica e spettacolo. La quota di adesione comprende visite, cena, ceramica in omaggio e spettacolo. Info  0125 618131.

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Chiesa di San Rocco
La chiesa di San Rocco si trova all'estremità occidentale della città. É raggiungibile con l'auto della circonvallazione ovest che, partendo dal semaforo, davanti all'ospedale porta verso Castellnuovo Nigra, oppure percorrendo Via M. d'Azeglio con un eventuale ritorno per Via Torrazza. Parcheggio per le auto a pochi metri dalla chiesa. Per secoli il rione San Rocco fu sede tradizionale di botteghe artigianali e di fabbriche di ceramica. Via M. d'Azeglio conserva diverse preziose testimonianze di questa antichissima attività castellamontese. Al numero 111 (ovvero al grande numero 21 in ceramica smaltata bianca della precedente numerazione), si trovava fino ad una trentina di anni fa la sede della più importante fabbrica dell'800, di Giacomo Buscaglione, che seppe diffondere in tutta l'Italia la fama delle terrecotte e delle ceramiche locali, con la produzione di una infinità di manufatti per l'edilizia, per il riscaldamento, per l'industria e per la decorazione artistica. Molto pregevoli i grandi finestroni di ceramica smaltata, all'ultimo piano e, sul tetto ma poco visibili i comignoli.
Proseguendo il percorso, al n. 174 sulla facciata della casa Allaira (una delle più antiche dinastie di ceramisti locali che hanno trasformato la loro abitazione in uno splendido museo della ceramica) un altorilievo in terracotta con una Madonna dal disegno molto nitido, risalente al 1707. Poco più oltre, sul lato opposto un'altra grande composizione in terracotta con Madonna e Santi, datata 1633 della fabbrica Reasso. Qui vi era fin verso il 1770 la precedente cappella dedicata a S. Rocco, mentre alla fine della via si erge la chiesa edificata nel 1777 da un ignoto architetto, in forme barocche molto eleganti e pulite. La facciata ostenta balaustre, capitelli, finestroni e grandi vasi figurati in rossa terracotta, preziosi esempi dell' abilità degli artigiani locali. L'interno, recentemente restaurato, è semplice e luminoso e conserva un bel pulpito in legno scolpito, con la data del 1673, proveniente da un'altra cappella (S. Francesco) oggi adibita a Caserma dei carabinieri. Nella sacrestia vi sono alcuni manufatti originali, tolti dalla facciata.
Poco prima della cappella, a destra, sorge un originale palazzetto in cotto, con decorazioni in ceramica, con una curiosa commistione di elementi gotici e moreschi. Fu costruito sulla fine dell'800 da un diplomatico locale che aveva soggiornato in Oriente. Verso il centro, percorrendo la silenziosa e suggestiva Via Torrazza, ( a sinistra per chi torna da S. Rocco, a poco più di 100 metri). Al n. 9 un'interessante casetta in cotto, con alcuni singolari comignoli di varia fattura.
Al termine, proprio sopra la piazza con il monumento ai caduti, i palazzi nobiliari dei Conti Cognengo, architetti ducali, e poi dei S. Martino (1600) e dei Botton (1700). Questo edificio è stato per oltre un secolo sede municipale ed è ora destinato alla raccolta civica delle terrecotte.

Il castello (sec. XIV - XIX)
Si può raggiungere a piedi in circa 10 / 15 minuti percorrendo la caratteristica Via Conti di S. Martino, selciata a ciottoli e fiancheggiata da antichi palazzi nobiliari, oppure in auto ( ma ci sono difficoltà di parcheggio) per la strada che porta a Castelnuovo Nigra. Al n. 8 è ubicato il seicentesco palazzo dei Conti Carlo e Amedeo, architetti ducali di Carlo Emanuele I e di Vittorio Amedeo II, poi proprieta' dei San Martino di Sale. Di fronte, a destra il palazzo dei Conti Botton, fino a pochi anni fa sede del Municipio. Dopo i restauri, attualmente in corso, ospiterà degnamente il Museo della Ceramica. Ancora più avanti, al numero 28, il palazzo già dei Conti Graziano.
Proseguendo verso il castello si gode una splendida veduta sui monti della Val Sacra, sul rione S. Rocco e su tutto l'alto Canavese. Il castello è preceduto da due imponenti porte in pietra, unici resti del primitivo edificio medioevale, in gran parte distrutto nella rivolta popolare dei Tuchini (1380-1393). L'intero complesso fu poi rimaneggiato dai vari proprietari in particolare dai Conti Carlo e Amedeo Cognengo, nella prima metà del '600. Ad essi viene attribuita la chiesetta vicino al piazzale. Verso la fine dell'800, su progetto all'architetto Formento, autore della chiesa parrocchiale, fu aggiunta la parte orientale in mattoni rossi, con merlatura ghibellina, seguendo la moda medioevaleggiante del tempo. Nella parte più antica, verso nord, sopra la porta d'ingresso, recentemente restaurata con molta cura, sono venuti alla luce interessanti affreschi dei secoli XV e XVI.
Dal piazzale antistante, cinto da una bella balaustra in terracotta, si gode uno dei più bei panorami sul Canavese. L'occhio spazia dai lontani Appennini liguri-piemontesi, oltre le colline di Torino, al Monviso, ai monti della Val di Susa e di Lanzo, sino alle propaggini del Gran Paradiso con la piramidale vetta del Monte Colombo, mentre alle spalle si ergono maestose e protettrici le cime dei monti Quinzeina e Verzel. Scendendo verso le città, dopo il primo palazzo a sinistra, si può deviare nella suggestiva Via Meuta, racchiusa tra mura e rientrare in centro, ammirando il bel pannello di piastrelle in terracotta, modellate dai bimbi delle scuole canavesane e, poco dopo, nella piazzetta, sul lato est il palazzetto centesco, le decorazioni in terracotta del ceramista Angelo Barengo e, sul cornicione superiore due belle statue di Renzo Igne.

Rotonda Antonelliana
La centrale piazza Martiri della Libertà, cuore della città, è caratterizzata dal solitario campanile romanico del secolo XI, unico resto della primitiva chiesa parrocchiale, demolita nel 1842. La parte superiore del campanile fu aggiunta nel 1762. Al di là del campanile si apre l'imponente e suggestiva cerchia muraria detta Rotonda Antonelliana: è quanto rimane di un colossale tempio, progettato dal famoso architetto novarese Alessandro Antonelli (l'autore della Mole di Torino e della cupola del Duomo di Novara). La Rotonda misura 60 metri di diametro e avrebbe dovuto essere sormontata da una massiccia cupola più grande del Pantheon romano. I lavori, iniziati nel 1844, furono interrotti dopo pochi anni per mancanza di fondi. Nella nicchia sul lato sinistro delle mura è da ammirare la maestosa statua. Sull'area destinata dall'Antonelli al coro, fu edificata nel 1875, su progetto dell'architetto Formento, l'attuale chiesa parrocchiale, in stile neo romanico.
All'interno, nel bel battistero, è stato allestito un piccolo museo che, oltre ad arredi sacri del '600 e del '700, conserva una tela, della scuola del Tintoretto ed una bella "pigna" fiorita di ceramica smaltata del '700. Da ammirare la vetrata retrostante dello scultore Leo Ravazzi. Da notare sono la via Crucis ottocentesca e nelle cappelle del transetto le ceramiche degli artisti locali Alfeo Ciolli, Renzo Igne e Angelo Pasterla. Sul lato opposto della piazza il Palazzo del Municipio, ristrutturato nel secolo scorso su progetto dell'Antonelli. Davanti il bellissimo arco in terracotta dello scultore Arnaldo Pomodoro. Poche decine di metri più a nord, dopo un breve tratto di portici seicenteschi, si apre la piazza Vittorio Veneto, con il monumento ai caduti dello scultore Monti, dominato dal settecentesco palazzo dei Conti Botton, già sede municipale, mentre di scorcio, si possono ammirare le linee classiche del seicentesco palazzo degli architetti ducali Carlo ed Amedeo Cognengo poi dei San Martino di Sale.

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Paesaggi lunari del Paradiso di Trolla
A pochi chilometri da Castellamonte si puo' osservare uno dei piu' affascinanti ed insoliti paesaggi del Piemonte: successive erosioni hanno creato un susseguirsi rapido di piccole valli, guglie, stratificazioni millenarie e bellissime piramidi. A poca distanza, c'è il torrente Orco, famoso perche' sembra che contenga delle finissime pagliuzze d'oro.

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Cavour

Municipio Piazza Sforzini 1 - 0121.69001 ProCavour  Via Roma 3 - 0121.68194 - Info
Cavour selezionato da CamperWeb

gennaio

Concorso Presepi
A cura dell'Associazione Amici di Cavour e della Rocca
.  1^ settimana

agosto

Festa di San Lorenzo
Un fine settimana di festeggiamenti in onore del santo patrono e che si concludono con uno spettacolo pirotecnico.
.  1^ decade

novembre

Sagra della mela "TuttoMele"
Si festeggia il famoso prodotto della zona.
.  2^ settimana
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- Abbazia di Santa Maria.
- Parrocchiale di San Lorenzo.
- Chiesa di Santa Croce.
- Rocca, un masso di roccia granitica che si puo' raggiungere in un'ora di passeggiata e dove sorge una rustica chiesetta ossario, oltre alla possibilta' di ammirare uno stupendo panorama sul parco naturale della pianura.

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m 292 slm -  latitudine 44° 47′ 00" N longitudine 07° 23′ 00" E

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Ceresole Reale

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Nelle antiche carte geografiche e nei trattati, Ceresole viene indicato come Jeresoly, Grysole, Grisole e Ceresole, nomi che possono indicare l'abbondanza delle acque o di ciliegi selvatici. É più attendibile la prima ipotesi data la scarsità di ogni tipo di albero da frutta in tutta la valle: il nome potrebbe essere di origine celtica e significare "acque sonanti" in riferimento alle numerose cascate della zona. Pare infatti che i Celti siano stati i primi abitanti della valle, tenuto conto proprio di alcune tracce nella nomenclatura territoriale. Si sa che i Garoceli occuparono le vallate di Viù e di Lanzo passando poi a quella di Ceresole. Della dominazione romana si possono rinvenire segni più certi: lapidi, corridoi sotterranei nelle miniere di Cuccagna e di Bellogarda, nelle quali dovevano scontare le loro pene i cristiani condannati per la loro fede sotto l'impero romano. Presso le cave dell'Uja Bellogarda si trovarono non pochi frammenti di iscrizioni romane scolpite. Il territorio posto all'estremo confine occidentale del Canavese, comprende larga parte dell'alta Valle Orco. Oltre che con Noasca, confina ad Ovest con Francia e Valle d'Aosta e a sud con la Val Grande di Lanzo. Buona parte del territorio è inclusa nel  Parco Nazionale del Gran Paradiso ed offre ampie possibilità di intraprendere escursioni ed ascensioni, ma anche di praticare lo sci di fondo, lo sci alpinismo e il wind surf sulle acque del grande lago artificiale. Di imponente bellezza offre anche la possibilità di praticare anche pesca e prendere il sole sulle spiagge, godendosi nel contempo una fresca brezza e lo straordinario spettacolo delle svettanti montagne, fra le quali spicca il profilo delle Tre Levanne. Le grandi dighe che forniscono la forza alle città lontane fanno parte del paesaggio e i laghi artificiali da esse formate sono una riposante attrattiva. La strada che si inerpica sino ai tremila metri del Nivolet lascia alle spalle i grandi boschi di conifere in cui ancora si notano le antiche piazzole dei carbonai, supera i pascoli infiorati di alpeggi in cui si producono formaggi prelibati e giunge vicino ai greggi di pecore e mandrie di bovini che vivono a contatto con simpatiche marmotte, camosci, stambecchi, ermellini, mentre sui fiori preziosi e profumati vola la più bella farfalla delle vette alpine: la Parnassius Apollo. Noto è il maestoso Grand Hotel, che riporta alla mente il periodo d'oro di Ceresole, quando il paese era frequentato dal Re e dal suo nutrito seguito. Per ospitare degnamente la nobiltà torinese si edificò l'elegante edificio, in grado di ospitare duecento persone che fu inaugurato nel 1894. Il più antico Hotel Levanna, che sorge poco distante, fu invece adibito ad alloggio per la schiavitù.

Itinerari ed escursioni in camper
1) In località San Meinerio si trova la cascata di Crusionay. Poco dopo la borgata Prese dalla quale si può accedere ad un circuito di piste da sci di fondo. Lungo la strada si incontra il maestoso Grand Hotel, e dopo aver superato Prese si arriva al grande lago artificiale.
A poca distanza dal lago, sorge la chiesa parrocchiale di San Nicolao, edificata in pietra e risalente al XVI secolo. Salendo si arriva a Chiapili Inferiore e al sentiero che conduce al Rifugio Jervis che sorge al Pian del Nel dove si possono ammirare i Ghiacciai delle Tre Levanne. Passato Chiapili si arriva al lago artificiale di Serrù e a poca distanza, anche al lago artificiale dell'Agnel. Dopo pochi minuti si arriva al Colle del Nivolet.
Da qui si intraprendono ascensioni d'alta quota e attraversate verso la Valsavarenche, e la Val di Rhemes.
2) La Mulattiera del Re, incomincia nei pressi dei Laghetti delle Losere. Si percorre un itinerario entro i confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Si trova prima il Col di Terra e poi il Colle della Porta. Dopo di che si incontra il Bivacco Margherita Giraudo. Da qui si arriva al Rifugio Vittorio Emanuele II e si riprende la scalata del Gran Paradiso e del Ciarforon.

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Cesana Torinese

Pro Cesana Torinese

giugno

Festa padronale e Sagra dell’agnolotto
Alta Valsusa.
.  3^ decade (giorni 22, 23, 24 ~)

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino a Cesana
Dal 14 al 16 agosto mercatini tipici di ispirazione antica nelle vie del paese, fra saltimbanchi, musica ed intrattenimenti. Il 15 agosto fuochi d'artificio.

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Chiaverano

Municipio  0125.54805  -  Info
Le giornate del rosmarino
Tradizionale evento dedicato alla festa delle erbe officinali e che si svolge nella suggestiva area adiacente la Chiesa. Un Progetto di Sviluppo Locale voluto dall’Amministrazione Comunale e realizzato dall’Associazione Rosmarino fin dal 1992.  Le Giornate del Rosmarino sono organizzate all’insegna del recupero e della valorizzazione del nostro patrimonio locale ed a tal fine sono stati organizzati i Laboratori Erbe, Profumi e Colori per Ragazzi; una passeggiata alla scoperta dei vigneti  per apprezzare il paesaggio rurale di Chiaverano.
Nel paesaggio magico di S. Stefano di Sessano, tra arte, musica e cultura si avra' la possibilità di gustare i cibi della buona tavola canavesana.
.  2° fine settimana di settembre

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Chieri

Municipio Pro Chieri

maggio

Nella Rocca di Landolfo (Chieri)
Nella Rocca di Landolfo (Chieri) - Torino - CamperWebCon un balzo nel tempo ci si ritroverà nella Chieri del Trecento. Attraversando la porta medioevale si potrà accedere al mercato degli antichi sapori: prevista la degustazione di prodotti tipici dell'epoca e l'esposizione di creazioni dei maestri artigiani (vasaio, cestaio, sarto, etc.), oltre ad esercitazioni di scherma storica. Sfileranno gruppi in costume, chiamati ad accattivarsi le simpatie del pubblico, cui saranno offerti invitanti e succulenti spuntini. I bambini rimarranno incantati da cavalieri, dame, folletti e draghi del bosco (lettura di fiabe per i più piccoli). Taverne e osterie accoglieranno i viandanti con buon vino e gustosi piatti per palati sopraffini; mentre giullari, musici, saltimbanchi e affascinanti danzatrici animeranno l'intero borgo. Da non dimenticare: chi ci aiuterà nel nostro stand sarà parte integrante della manifestazione e si vestirà come nel Medioevo (con costumi messi a disposizione dal Comune di Chieri) e ... di sera, senza la luce elettrica, l'atmosfera sarà sicuramente indimenticabile.  Segnalato da www.arancedinatale.org
.  3^ decade

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Chivasso

Municipio  Piazza Dalla Chiesa 5 - 011.91151 - URP
ACTI Chivasso  348.7413257 / 011.9113144 / 011.9106994
Parco Fluviale del Po Corso Trieste 98 - 011.64880 - Info

carnevale

Carnevalone di Chivasso
La manifestazione inizia gia' dall'Epifania e raggiunge il culmine nei giorni di carnevale con sfilate notturne, frittelle, vin brule' ed il tradizionale corteo di carri allegorici durante la domenica di Quaresima.

giugno

Festa del Nocino
.

settembre

Rievocazione dello storico assedio francese del 1705 - Una grande manifestazione in costume storico con scontri a fuoco e cannoneggiamenti.
.  3^ decade (giorni 21, 22, 23 ~)

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino Antiquariato
Foro Boario.  Info 011.9115218.
.  4^ domenica

Merca' d'la tola
Il Mercatino della latta, in onore degli antichi ferrivecchi, si svolge in Piazza d'Armi con ben 150 espositori.
.  ultimo sabato del mese (escluso agosto e dicembre)

Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Torre ottagonale (1178)
Duomo di Chivasso (XV secolo)

Parco Fluviale del Po Corso Trieste 98 - 011.64880 - Info

Piatti e prodotti tipici
per il camperista
Viaggi e degustazioni in camper

La Pro Loco consiglia:

- previ, cotenne di maiale speziate, salate, arrotolate e legate con lo spago.
- pomodoro costolato, apprezzata verdura regionale.
- tomino di Saronsella.
- nocciolini, nocciole tostate, macinate e mescolate a zucchero e albume d'uovo.

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Cintano

Municipio Via Cappa 2 - 0124.699803

settembre

Festa nell’Alpeggio
Festa nell’Alpeggio - Cintano - Torino - CamperWeb
In compagnia dei craver si condurranno le capre al pascolo. Tornati in alpeggio, dopo aver pulito la stalla, si mungeranno le capre. Il latte munto sarà poi cagliato per preparare gustosi tomini caprini. Imbandite le tavole nel cortile una sostanziosa cena alla “moda” dei craver sarà un’occasione per gustare sapori arcaici e inconsueti di grande soddisfazione per gli appassionati della vera cucina tradizionale della Valle Sacra: patate bollite con caprini, giunca', tuma ruià, frittate con la borragine, fiocca, ... Per concludere in allegria la musica tradizionale per un ballo tutti insieme nell’aia della cascina.
.  2^ decade

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Ciriè

settembre

Festa del borgo - Cirie' - Torino - CamperWebFesta del borgo
Ogni anno a Cirie' si celebra la storica festa del Borgo Loreto: non solo una grande sagra eno-gastronomica ma una serie di originali iniziative tra cui il concorso micologico Funghi in Piazza, la mostra di bustine di zucchero, il concorso di pittura, la mostra di auto e radio d'epoca, la gara di tiro alla fune, e per le serate . .  spettacoli, teatro, musica e danze!  
Borgo Loreto  Comitato Festeggiamenti -  Via Vittorio Emanuele, 9  -  10073 Ciriè (TO) - Info
.  1^ domenica
Cultura e turismo in camper
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- Duomo, gotico
- Chiesa di S. Martino di Liramo, con elementi romanici (abside e campanile)

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Colleretto Castelnuovo

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Ubicato tra i castagni, betulle e vigneti, nel piccolo ma caratteristico paese di Colleretto rimangono i resti di un frantoio che sono testimonianza di una caratteristica attività locale. Le case perfettamente e strettamente funzionali, costruite dal contadino stesso, sono state concepite come luoghi di lavoro e di abitazione, destinate a mettere al riparo uomini e animali, granoturco e attrezzi agricoli. Nelle immediate vicinanze del paese come in tutta la valle sacra si percorrono escursioni dove è possibile incontrare cappelle votive, chiesette isolate nel verde, ricche di suggestione che si affiancano alle antiche chiese parrocchiali.
Queste furono in passato non solo luogo di ritrovo di fedeli ma anche teatro di sacre rappresentazioni da parte di contadini e valligiani che celebravano in questo modo le ricorrenze. Di notevole interesse è anche il Santuario di Piova costruito su una cappella nel 1730, annesso ad un fabbricato il quale fu una colonia estiva, un alloggio per i pellégrini e un ospedale napoleonico.
A sinistra di Colleretto prendendo la strada che conduce ad un poggio panoramico si può ammirare la settecentesca cappella di S. Elisabetta.

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Condove

agosto

Sopra Tutto La Patata
Prodotto eccellente delle Valli Olimpiche, la patata viene celebrata ovunque con sagre e manifestazioni in Bassa Valle di Susa, in frazione Mocchie.
.  2^ decade

ottobre

Fiera della Toma
Sagra del Marrone
Un trionfo per l’enogastronomia della Valle - fine settimana.

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Cuceglio

Comune  0124 32012  -  Atl del Canavese e Valli di Lanzo  0125 618131

maggio
3^ decade

Sagra Cuceglio - CamperWeb

Sagra della fritura dusa e vino morenico
Le tradizioni contadine sono un importante patrimonio che deve essere conservato e tramandato alle generazioni future. Fra queste vi sono le "ricette della nonna", realizzate con ingredienti "poveri" disponibili nelle campagne (farina, uova, burro, latte...), con i quali le nostre antenate preparavano squisiti dolci da offrire nelle occasioni più importanti, accompagnati dai vini locali.  Una di queste ricette è la "fritüra dusa" (semolino), dolce tipico piemontese le cui origini sono tuttora sconosciute. Essa è stata sempre presente come componente del "fritto misto alla piemontese", piatto tipico della cena del maiale e delle feste famigliari più importanti.
Il vitigno tipico delle colline moreniche canavesana, che da Castellamonte si estendono verso Ivrea da un lato e verso Caluso dall'altro, è l'Erbaluce da cui provengono le uve che danno origine all'Erbaluce DOC allo spumante DOC secco Erbaluce Brut e al Passito Morenico DOC.
A partire dal 2003 il Comune di Cuceglio, la Pro Loco e la Cantina Sociale del Canavese, in collaborazione con l'Atl del Canavese e Valli di Lanzo e con il patrocinio della Provincia di Torino,  hanno deciso di organizzare la Sagra della "fritüra dusa", cucinata dalle massaie cucegliesi e accompagnata dal vino morenico. In programma una mostra-mercato con esposizione di prodotti artigianali, apertura punto di ristoro con prodotti tipici locali, visite guidate.
Nel corso della giornata sono previsti intrattenimenti per grandi e piccini e degustazioni di "fritüra dusa" e vini morenici.
Trenino gratuito da e per Agliè per visitare il Palazzo Ducale. Partenze e arrivi: Cuceglio - Santuario della Beata Vergine Addolorata e Cantina Sociale del Canavese; Agliè: Piazza Castello.

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Cuorgne'

Viaggiare e visitare in camper

Tra i centri storici del Canavese, con un singolare sapore medioevale, Cuorgnè riserva al turista bellezze di storia ed arte, scorci paesaggistici, la bellezza di un dipinto e la magia di antiche muraglie. Abitata fin da epoche molto antiche, numerose sono le sue testimonianze archeologiche e di età successive conservate nel Museo Archeologico, nella piazzetta interna del Municipio. All'interno dell'abitato furono sempre separati il Borgo commerciale, riunito attorno alla via porticata, e il rione detto "La Villa"; nel 1400 nella cerchia muraria furono ricavate cinque porte principali, oltre ad altre porte secondarie, la più importante era quella di "Piè del Borgo".
Tutto il traffico si svolgeva all'interno del Borgo. La via centrale del Borgo, attuale Via Arduino, forma ancora oggi un significativo esempio urbanistico di borgo mercantile. Da rilevare l'evidente origine tre-quattrocentesca di alcuni edifici, come la Casa del Re Arduino, con serramenti in stile gotico e raffinate decorazioni in cotto. I negozi si affacciavano sul porticato, mentre al centro del Borgo si trovava la casa comunale, affiancata dalla Torre Comunale; dalla parte opposta della strada, si trova la Torre Rotonda, costruita prima del XIV secolo.
Tra le visite agli edifici più importanti quella alla chiesa parrocchiale di San Dalmazzo ricostruita in forme neoclassiche tra il 1804 ed il 1810. Tradizionalmente la prima parrocchiale di Cuorgnè risalirebbe al XII secolo, all'epoca di San Eusebio. In origine rivolta ad occidente, e successivamente restaurata nel XV secolo, nella sua ricostruzione del 1575, le fu dato l'attuale orientamento. Terminato nel 1592, il nuovo edificio risultò a tre navate e di fronte si trovava il cimitero. Dopo la completa ricostruzione del XIX secolo, sulla destra dell'altare maggiore venne costruito un santuario ove venne posto l'affresco della Madonna della Rivassola, patrona di Cuorgnè. Annunciato da un pronao ionico vitruviano, l'interno presenta una forma basilicale a croce latina con fasti monumentali di forme neoclassiche. Le nude pareti esaltano l'oro dei capitelli e dei fregi; su tutto la grande cupola tra le più rilevanti di tutto il Canavese.
Un'altro edificio votivo da visitare e la Chiesa di San Giovanni, al centro del borgo, che fu la chiesa della Confraternita della Misericordia o di San Giovanni Decollato; l'attuale edificio risale al 1600 e presenta una sola navata con due altari barocchi laterali. Pregevole l'altare maggiore in marmi policromi, del 1809, e gli importanti quadri dipinti su tele del XVIII secolo del pittore Luca Rossetti da Orta e rappresentanti la vita del Santo titolare della chiesa. Le decorazioni della volta risalgono invece al 1910.
Un'altra chiesa è quella della Confraternita della s.s. Trinità, edificata nel XVI secolo con successivi abbellimenti che si susseguirono fino al 1800. Fra le opere artistiche più rilevanti contenute all'interno merita particolare segnalazione la grandiosa "ancona" in legno dell'altare maggiore datata 1691. Le ultime decorazioni sono del 1895.
Il Teatro Comunale di Cuorgnè fu edificato nel secolo scorso all'interno della Chiesa delle monache benedettine, il cui convento costituisce l'attuale Palazzo Comunale, che a sua volta ospita il museo archeologico. Risulta essere un teatro armonico con due ranghi di logge, molto apprezzato per l'acustica e l'eleganza.
Rappresentativo l'antico ponte sull'Orco, che per lungo tempo rappresentò nel medioevo l'unico passaggio sul fiume. Il più antico documento che parli del ponte risale al 1439, ma esso fu in seguito ricostruito e rimaneggiato a causa delle frequenti piene del fiume. Nel 1850, dopo le ennesime furibonde piene del 1845 e del 1846, il ponte fu ricostruito un centinaio di metri più a valle e dotato di muraglioni laterali.

Torneo di Maggio alla Corte di Re Arduino
Tra gli avvenimenti più significativi e di ampio richiamo turistico del Canavese, il palio in onore di Re Arduino fa rivivere antiche atmosfere medioevali, in occasione della quale le vie del centro si trasformano in un palcoscenico per le sfilate di personaggi in costume quali dame, cavalieri e cavalli addobbati e preparati per il mitico torneo. L'entusiasmo attorno a questa manifestazione vede i cittadini partecipi di una rievocazione storica che fa divenire la vicenda del famoso Re Arduino, una storia condivisa da tutta la comunità cuorgnetese e dai turisti. Una sfida di cavalieri a cavallo, mentre sotto i caratteristici portici cittadini, nei pressi della casa di Arduino, si allestiscono rustiche taverne dove gustare piatti tipici e bere buon vino. Un appuntamento da non perdere!

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Favria

Viaggiare e visitare in camper

Tipico borgo del canavese da visitare per il suo caratteristico centro. Tra i principali edifici religiosi si segnalano la chiesa patronale di San Pietro e Paolo, edificata nel 1773 e aperta al culto all'inizio del XIX secolo. Di forma ottagonale e pianta circolare, fu edificata in stile barocco e gli interni della cupola furono affrescati dal pittore Siffredi. Altra chiesa importante è quella di San Pietro, che originariamente sorse come cappella campestre; ad unica navata edificata attorno al X-XI secolo, possiede all'interno dipinti murali della scuola Spanzotti.
Tra le manifestazioni di Favria è da citare la Festa del formaggio che si tiene il 4 ottobre e la Fiera zootecnica di Sant'lsidoro.

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Frossasco

Info tel. 011.3352440

luglio   agosto
 
fine      primi

Sagra degli Abbà
Ricco programma di animazione

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Giaglione

Municipio  0122.622386
InfoTur 0122.831786

gennaio

Danza degli Spadonari
La festa ha luogo nel cuore dell'inverno da oltre 1000 anni e ad interpretarla sono gli spadonari (una sorta di vigilantes medievali con il compito di vegliare il cammino dei loro signori) con gli splendidi copricapi ornati di fiori, il corpetto ed il grembiule ricamati. Ma anche la banda, le priore rappresentate da sei dame che indossano il tipico costume savoiardo, le portatrici del "bran" (una sorta di portafortuna per i contadini del luogo formato da una composizione di fiori, frutti e spighe di grano intrecciati con nastri colorati), le autorità religiose e civili.
Il loro e' un duello rituale le cui movenze rimandano alle invasioni dei saraceni che attraversarono il Moncenisio nella loro strada verso la pianura. I fendenti delle rozze spade, da oltre un metro, intendono "spezzare" i rigori dell'inverno ed aprire la via alla primavera. Una d
anza delle spade che richiama i riti pagani di probabile origine celtica ed ora interpretati in chiave cristiana.
.  giorno 22

luglio / agosto

Semauna dou meidou
Manifestazione folcloristica franco-provenzale.

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Giaveno

Turismo Giaveno - 011.937.40.53 - Info

dicembre

Mercatino di Natale
Momenti suggestivi da vivere  nel periodo natalizio visitando i mercatini di Natale allestiti nelle piazze e vie del centro storico. I grandi sono alla ricerca di idee regalo mentre i bimbi sono intenti a scrivere le loro letterine per poi imbucarle presso l'Ufficio Turistico cpm la certezza che Babbo Natale rispondera' ad ogni bimbo lasciando anche qualche dono.

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino Antiquariato
Centro Storico. Info  011.9375812.
4^ domenica

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Gravere

ottobre

Festa della castagna
.
 3^ decade

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Ingria

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E' il primo paese che si incontra ascendendo la Valle Soana ed ha origini risalenti al popolo dei Salassi, poi sottomessi dai romani che giunsero in queste impervie zone alla ricerca di metalli preziosi. La localita' fu compresa nelle lotte fra il ramo dei San Martino e quello dei Valperga e quindi prese anche parte alla insurrezione dei Tuchini, in seguito repressa dai Savoia. Ciò che colpisce di questi territori è la tenacia degli abitanti che sono riusciti a costruire le proprie abitazioni e le proprie borgate in piccoli spazi rubati alle rocce; l'assenza di terreni adatti all'agricoltura e la scarsità di pascoli, hanno spinto molti valligiani a divenire" magnin", ossia arrotini, oppure ad intraprendere altre attività spostandosi.
Ingria si estende a cavallo di due versanti, che culminano rispettivamente alla destra ed alla sinistra orografica del Soana, nell'Uja e nella zona del Colle del Pra. Particolarmente interessanti sono le passeggiate nei dintorni. e nei pressi di Frailino si apre il Vallone di Codebiollo o di Verdassa, ricco di mulattiere che si snodano tra i boschi, i corsi d'acqua e le borgate circostanti, quali Bettassa, Beirasso e Querio. Proseguendo si giunge a Belvedere, in posizione panoramica a valle di Pont d'Ingria, il capoluogo.
Dal centro si può proseguire per la mulattiera che porta alle frazioni di Rivoira e Camprovardo; ai piedi del Monte Serena c'è Reverso. Oltre il Soana, verso Ronco, Mombianco e Salsa. Risalendo il vallone di Codebiollo, è possibile giungere al Lago della Mionda e ai Laghi di Canaussa.

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Issiglio

Info Argo
Cultura e turismo in camper
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Bassa Valchiusella (Val di Chy).
Da segnalare:
- Cappella di S. Maddalena e S. Defendente, Chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli (con abside romanica dell’XI Sec. circa).
- Cappella della Madonna della Neve (a 2 Km. in direzione Castelnuovo Nigra, fine 1700 circa): passeggiate in zone boschive.

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SOSTA CAMPER

Ivrea

Ivrea 0125.49800 – 0125.641521
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Con duemilacento anni di storia, la città di Ivrea è situata ai confini della Val d'Aosta, nonchè al centro di un magnifico territorio come quello del Canavese, che ha saputo conservare intatte le proprie peculiarità territoriali e culturali. Fondata dai Romani e denominata Eporedia, da epo (cavallo) e da reda (carro), poichè i suoi abitanti erano abili domatori di cavalli, la città si sviluppò secondo i canoni dell'urbanistica romana basata sui cardi e decumani immersa tra le colline ed il fiume Dora Baltea. Nel medioevo la città era cinta da mura e divisa in terzieri; quello della città comprendeva la parte alta dove si trovavano il Palazzo del Vescovo, la Cattedrale, il Chiostro, il Palazzo del Comune e il Castello; a sua volta anche la Città alta era attorniata da mura. La zona occidentale, ossia il terziere di San Maurizio, comprendeva la zona ove si trovava il castello dei Marchesi di Monferrato, conosciuto come Castellazzo. La parte bassa verso est faceva parte del terziere di Borgo, mentre oltre il ponte Vecchio, fuori dalle mura si trovava Borghetto.
Oltre alla sua storia, numerose altre sono le occasioni per conoscere Ivrea, infatti essa, contornata da dolci pendii collinari che si aprono su molti laghi, offre la possibilità di effettuare facili e distensive passeggiate, oppure di raggiungere in breve le splendide vallate canavesane della Valchiusella, della Valle Sacra, le Valli Orco e Soana, nonchè, con il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Ivrea è la città dalle "rosse torri" e la "cerulea Dora", una città, che oltre alla sua storia, si pone tra le più moderne realtà economiche esplosa in seguito allo sviluppo dell'industria locale, architettonicamente esemplare che ha saputo sostituire alla "macchina da scrivere" l'elettronica.

 

Da Visitare

Palazzo Vescovile
Con origini medioevali, il palazzo oggi appare come un complesso di edifici di diverse altezze e di dimensioni, formatosi nel corso del tempo e in seguito a diversi rifacimenti. Tra le caratteristiche architettoniche medievali originarie restano la torre, ossia Torrione del Vescovo, che conserva decorazioni in cotto, i merli a coda di rondine e alcune aperture basse e strette, che insieme allo spessore dei muri, testimoniano l'origine di casaforte. Al suo interno il vescovado presenta un cortile e un giardino, l'antico "pomarium" formato da alcuni terrazzamenti.

Palazzo della Credenza
Nel lato sud della piazza principale si trova questa costruzione medievale in cotto di modeste dimensioni, che si sviluppa su due piani e il cui pianterreno è occupato da archi ogivali. Probabilmente costruito nel XIV secolo, insieme alla piazza, per dare sede al Comune.

Porte Toupe
Portici bui, scuri, affacciati sulla piazza che affiancano il lato destro della Credenza, furono costruiti nel 1313 per essere affittati nei giorni di mercato. Con soffitti formati da grossi travi in legno, vennero demoliti nel 1700 a causa del degrado e dell'abbandono. L'unica testimonianza di essi si trovano in Via Marsala.

Cattedrale di Santa Maria
Vicino al Palazzo Vescovile, di origine romanica, fu ampliata e restaurata nel XVIII e nel XIX secolo. Dell'antica struttura conserva la cripta, l'abside e i due campanili a pianta quadrata. All'interno si possono apprezzare tra le altre opere, lavori di Defendente Ferrari. Accanto all'abside della Cattedrale si trovano resti del Chiostro del Capitolo dei Canonici, probabilmente contemporaneo ai campanili della chiesa. Originariamente composto da un edificio con porticato che girava tutto intorno ad un cortile di forma quadrangolare e in mezzo a questo un pozzo. I resti che oggi si possono ancora vedere appartengono al lato sud est.

Palazzo del Seminario Maggiore
Sotto il porticato del cortile interno del Seminario (XVIII sec.), è stata murata una parte del mosaico presumibilmente appartenuto al pavimento del coro della primitiva cattedrale. Il frammento lungo 3,32 m ed alto 1,34 m è costituito da tessere policrome; nella parte di mosaico ancora visibile sono rappresentate quattro figure: filosofia, dialettica, geometria ed aritmetica. Nei locali del Seminario ha sede la Biblioteca Diocesana, detentrice dell'antico "Scriptorium" del VII e VIII secolo che dispone di oltre 27.000 volumi; particolarmente famoso il Sacramento di Warmondo del 1002.

Castello
Costruito nel 1358 da Amedeo VI di Savoia, detto Conte Verde, il castello ha conservato fino ad oggi l'aspetto dell'antica fortezza con camminamenti di ronda, il grande cortile interno e le alti torri cilindriche. Con scopi principalmente difensivi, fu eretto nella parte alta della città con il lato nord ovest che domina l'imbocco con la Valle d'Aosta. A partire dal XVIII secolo venne utilizzato come carcere e dai tre piani originari fu portato a quattro, vennero aperte diverse finestre in corrispondenza delle celle e fu costruito un muro divisorio al centro del cortile.

Castello di San Maurizio o Castellazzo
Probabilmente edificato da Arduino, sorgeva sulla rocca omonima. Venne chiamato castellaccio o castellazzo dalla popolazione eporediese che in segno di lotta contro i soprusi del potere feudale, lo distrussero nel XII secolo. Ricostruito nel XIII secolo fu definitivamente distrutto nel secolo successivo.

Ponte Vecchio
Dell'originario ponte, di origine romanica, restano solamente scarse tracce alla base dei pilastri principali. Costruito in legno fu successivamente ricostruito in legno. Per secoli rappresentò l'unico passaggio verso Torino e il Canavese meridionale e occidentale. Nel medioevo venne coperto e difeso, alle estremità da due torrette di cui una, quella verso l'attuale Borghetto, era munita di ponte levatoio. Nel XVII secolo il ponte di legno venne sostituito con uno in muratura per essere successivamente ricostruito e munito di torri di guardia nel XVIII secolo. Nel 1830 fu ampliato e allargato.

Borghetto
E' un agglomerato di case arroccate sulla sponda destra della Dora ove durante il medioevo erano concentrate diverse botteghe e attività artigianali. In seguito venne cinto da mura con tre porte che si aprivano verso Banchette, Pavone e Torino.

Casa degli Stria
Di proprietà dell'importante famiglia eporediese degli Stria, la casa presenta una interessante cornice decorativa in cotto che è testimonianza di una casa signorile del medioevo con ornati tipici del tempo.

Torre S. Stefano
Risalente all'XI secolo e posta all' estremità orientale dei giardini pubblici, quella che si presenta oggi come una torre, al tempo era un campanile. Il campanile è suddiviso in sei riquadri che sormontano archetti pensili. Ai primi piani vi sono feritoie e monofore. Il materiale utilizzato per la sua costruzione è il laterizio.

Torre dei Tallianti
La torre si innalza di due piani rispetto al tetto dell'edificio eretto nel XII e XIII secolo dalla famiglia Tallianti; posto all'interno del cortile, la torre su ogni lato riporta delle finestrelle ad arco ogivale. Costruito in pietra e laterizi, è abbellito da una ricca fascia composta da archetti pensili.

Banchette di Ivrea
Considerato ormai un tutt'uno con la città di Ivrea, l'abitato di Banchette presenta una struttura bipolare comprendente Banchette vecchia, con il castello, la parrocchia, il municipio e le vecchie case, e Banchette nuova densa di ville sui rilievi rocciosi intorno e di condomini allineati lungo la strada per Castellamonte. La parrocchiale si erge su una roccia dioritica, inconfondibile per la grande scalinata di accesso al porticato con balaustra in pietra dinanzi alla facciata e per i due alti campanili ai lati. Il castello, già casaforte nel XIII secolo presenta un corpo centrale sovrastato da merlature alla ghibellina e rinforzato da una torre angolare quadrata.

luglio

Festa Patronale e Fiera dei cavalli
Il 7 luglio di ogni anno Ivrea celebra la festa del suo patrono San Savino con la Fiera dei Cavalli, una delle più importanti del nord Italia. La tradizione dei cavalli risale ai tempi della stessa fondazione di Ivrea, la romana Eporedia, nome composto da Epo, analogo a Ippos cioè cavallo in greco e dalla voce gallica Reda che significa carro. Infatti Ivrea era situata sulla strada delle Gallie che collegava Vercelli ad Aosta ed era una stazione di cambio dei cavalli. Secondo alcuni storici vi si trovava una accademia militare dove i soldati venivano addestrati al maneggio dei cavalli e alla guida dei carri. Nella storia di Ivrea i cavalli hanno continuato ad avere un ruolo importante e così la Fiera dei Cavalli di San Savino che cresce ogni anno.

ricorrenze

Ivrea - Battaglia delle arance
Il Carnevale in Piemonte esplode con la famosa battaglia delle arance. Si tratta di una vera e propria guerra a colpi di “spremute” da un carro all’altro e per tutto il lungo corso del corteo, mentre il pubblico in strada si diverte a schivare i colpi mal riusciti o mirati che arrivano da tutte le direzioni; unica difesa dai lanci è indossare il cappello frigio, di colore rosso. Gli arcieri sui carri rappresentano i soldati del signorotto, quelli a piedi il popolo in rivolta. Una speciale commissione giudica l’andamento degli scontri sulle piazze e assegna la vittoria. La battaglia si conclude con la sfilata della Mugnaia e con il grande spettacolo dei fuochi d’artificio.  Info 0125.618131.

Ivrea - La battaglia delle arance

Ivrea - La battaglia delle arance - Torino - CamperWebUna occasione per conoscere ancora più a fondo le tradizioni della città di Ivrea, è sicuramente il Carnevale, una complessa rappresentazione storica che coinvolge emotivamente l'intera città e che si ripete ogni anno con piccole variazioni da quasi due secoli. La forza di questo carnevale sta nel considerare la cronaca un trascurabile dettaglio e di concentrarsi sulla storia. Pertanto nessun carro allegorico o maschera di cartapesta, faccione di qualche politico o satira a buon mercato; ad Ivrea hanno tutta l'aria di considerare il Carnevale una cosa maledettamente seria. Non solo nella ferrea organizzazione, ma soprattutto nello svolgimento della festa, sempre uguale a se stessa da circa duecento anni. I riti codificati, le cerimonie, gli abiti storici, i personaggi del passato, c'è perfino una maschera, il Sostituto Gran cancelliere che ha il compito di vergare la cronologia rigorosa degli avvenimenti sul Libro del Carnevale.
Originale anche per la sua durata, l'evento si apre infatti con l'Epifania per chiudersi solo con il mercoledì delle Ceneri e raccoglie attorno ai personaggi principali della "Mugnaia" e del "Generale" una corte di comprimari e figuranti oltre quasi tutti i cittadini eporediesi che durante questi giorni di festa diventano protagonisti.

Tanto più quando il personaggio principale di questa storia si chiama "Il generale", l’illustre notabile cittadino investito da Napoleone del compito di unificare i cinque antichi Carnevali rionali preesistenti. Ti aspetti che uno così a Carnevale venga quantomeno portato in giro per la città per essere svillaneggiato, mentre è invece la massima autorità della festa e gira tutto agghindato con la divisa napoleonica, la feluca, la sciabola, la fascia bianco rossa, il suo seguito di ufficiali dello stato maggiore ed il sostituto Gran Cancelliere. Si incomincia a capire qualcosa del segreto di questo Carnevale quando si osservano le cerimonie che lo compongono, come la "Preda in Dora" nella Domenica di Carnevale, officiata dal supremo capo del governo del Comune, il Podestà, che dopo aver staccato un pezzo di pietra dalle rovine dell'antico "Castellazzo" volge le spalle al parapetto del fiume e pronuncia il suo anatema contro tutte le tirannie.

Oppure osservando la "Zappata dello Scarlo", emblema della rivolta contro le angherie dei signori medievali. Il Carnevale di Ivrea è questo, spirito libertario, un radicato senso di libertà che si esalta proprio nel contrasto con le forme, le liturgie, la solennità delle cerimonie, la forza della storia. Ma ad Ivrea c'è anche una manifestazione famosissima che infuria nei tre giorni "clou" del Carnevale. E’ la battaglia delle arance, avvenimento altamente spettacolare, in cui si affrontano a colpi di arance gli equipaggi delle quadriglie e delle pariglie, una quarantina di carri a due o a quattro cavalli che fanno il giro della città e che rappresentano il tiranno, e le nove squadre degli aranceri a terra costituite da centinaia di persone. Questa volta si esce dal simbolismo, la battaglia contro il tiranno si fa autenticamente violenta ed insieme affascinante.

Il cerimoniale
- Inizia la mattina dell'Epifania, quando pifferai e tamburini annunciano per le vie della città l'inizio del Carnevale chiamando a raccolta in piazza i cittadini per la presentazione ufficiale del nuovo Generale.
- Nelle due domeniche che precedono il giovedì Grasso si svolge l'alzata degli Abbà, i piccoli priori dei rioni cittadini vengono presentati alla popolazione dai balconi nei rispettivi quartieri.
- Al mattino in Piazza del Municipio si svolge la cerimonia di sapore militare della  Prise du drapeau e la parata dello stato maggiore.
- Nella seconda domenica si celebra la festa della croazia che rievoca la riappacificazione tra i rioni di Borghetto e di S. Maurizio.
- Il giovedì Grasso nel salone d'onore del Palazzo Civico, il sindaco consegna la simbolica fascia tricolore al generale, concedendogli pieni poteri; segue la lettura del Proclama al balcone e quindi lo scatenarsi della festa. Si forma così il Corteo, con gli Alfieri con i gonfaloni delle Parrocchie, la banda dei Pifferai e Tamburini, il Generale, lo Stato Maggiore e le Vivandiere con gli Abbà che si recano a porgere omaggio al Vescovo. La giornata si chiude con uno spettacolo teatrale e con la festa mascherata in Piazza Ottinetti.
- Il sabato Grasso, alle ore ventuno, la folla accoglie l'eroina della Mugnaia presentata dal Sostituto Cancelliere al balcone del Palazzo Civico, e con questo si entra nel vivo del Carnevale con lo schieramento di tutti i personaggi. Il corteo apre le feste dei vari rioni della città per giungere al Teatro Civico per il tradizionale veglione.
- La domenica avviene la distribuzione e la degustazione dei fagioli grassi della fagiolata benefica del Castellazzo, e subito dopo si svolge la storica cerimonia della "Preda in Dora". Gruppi folcloristici, maschere e bande seguono il corteo storico; chiudono la sfilata gli aranceri sui carri che si affrontano nella vivace battaglia delle arance in varie piazze della città.
- Il lunedì, le ultime spose dei rioni piantano "I pic a l'uso antich", con piccone e badile si da inizio allo scavo simbolico in cui vengono infissi gli "scarli", lunghi pali ricoperti di erica destinati ad essere bruciati la sera della chiusura della festa.
- Il martedì pomeriggio vi è la nuova sfilata e la ultima grande battaglia delle arance. A seguire la premiazione delle squadre e alla sera ci si raccoglie attorno agli Abbà che portano le lanterne e le fiaccole per bruciare gli scarli: spettacolo che predispone all'ultimo atto del carnevale, la sua marcia funebre. Il Generale e lo Stato Maggiore seguono il procedere della marcia fino all'imbocco di Piazza Ottinetti, dove dopo un'ultima sonata ci si saluta e si ritorna al Palazzo Civico. Con questo il Carnevale termina ufficialmente con una cena a tarda notte.
- La mattina del mercoledì, nel rione di Borghetto avviene la distribuzione di polenta e merluzzo prima di iniziare l'austerità della Quaresima e dandosi l'appuntamento all'anno successivo.

Sosta Camper in Via Circonvallazione a 500 m dalle manifestazioni: € 25/g.

www.carnevalediivrea.it

Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Gaia Tavola - Ivrea -Torino - CamperWebGaia Tavola
Da giugno ad ottobre si rivivono le tradizioni popolari di festa ed enogastronomiche per riscoprire in allegria la vita rurale di una volta.
A differenza delle sagre enogastronomiche Gaia Tavola si propone di far entrare la gente a contatto con le stagioni, la vita rurale ed i suoi protagonisti imparando, inoltre, i segreti del loro lavoro.

Info Paola Lamborghini  ATL Canavese e Valli di Lanzo - Corso Vercelli, 1 - 10015 Ivrea  (To) - tel. 0125 618131 - sviluppo@canavese-vallilanzo.it  - www.canavese-vallilanzo.it

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SOSTA CAMPER

Lanzo Torinese

Pro Loco

luglio

Sagra del Torcetto
Un appuntamento con la buona cucina e le tradizioni torinesi. In programma mercatini biologici, mostre fotografiche, esposizioni di quadri e sculture, laboratori di pasticceria, mercatini di hobbistica, gare sportive ed intrattenimenti musicali.
.  1^ decade

Il capoluogo dista soltanto 30 km e vi attende per una visita a Piazza Castello, Mole Antonelliana ed a Palazzo Madama.

SOSTA CAMPER

Locana

Viaggiare e visitare in camper

Al centro di una bella conca verdeggiante è da sempre la capitale della valle dell'Orco, sia per la sua posizione e sia per la sua importanza commerciale riconosciuta sino dalla metà del secolo scorso quando era per popolazione, quarto comune canavesano. Tra i comuni più vasti d'Italia, suddiviso in quartieri chiamati con l'espressione medievale di "ducati", Locana annovera origini lontanissime risalenti all'epoca preromana. Il suo toponimo deriverebbe dal composto "Leuc-anna", il cui termine Leuc si riferirebbe al colore chiaro dello sperone roccioso che sorge a ridosso del centro abitato. Il centro è caratterizzato da case antiche con balconi in ferro battuto e comignoli tortili che sono stati presi ad esempio per realizzare il Monumento allo Spazzacamino, nella frazione Giroldi. La Chiesa di San Pietro in Vincoli, risale al XVII secolo ed è affiancata da un campanile in stile romanico; l'interno è a tre navate ed unisce elementi di romanico con altri di stile barocco. Locana è anche ideale punto di partenza per interessanti passeggiate nelle vicine frazioni di Montepiano, in posizione particolarmente soleggiata, e Foere, ove si erge un altare sacrificale risalente con tutta probabilità all'epoca celtica. Altri itinerari conducono al Lago di Buaret e alla Conca di Prato Fiorito. Tra i principali itinerari naturalistici che offre il territorio di Locana è senza dubbio quello verso il Vallone di Piantonetto, appartenente al Parco Nazionale del Gran Paradiso e raggiungibile in auto dalla frazione Rosone. Oltre i 1800 m di altitudine si incontra il lago artificiale di Teleccio e salendo ancora si giunge al Rifugio Pontese a 2200 m.

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SOSTA CAMPER

Lombriasco

Municipio Via Cesare Ponte 13 - 011.9790133 - Info - 35 km da Torino
giugno

Festa del Po
Iniziative per promuovere il territorio e l'ambiente fluviale del Po.
.  inizio mese

ottobre

Festa patronale dei Corpi Santi
I festeggiamenti patronali vengono organizzati dalla Pro Loco.
.  1^ domenica

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercato settimanale
.
 venerdì, dalle 15.00 alle 19.00 in Via C. Ponte

Lombriasco Maps Google

Latitudine 44° 51′ 00" N  Longitudine 7° 38′ 002 E - m 241 slm

SOSTA CAMPER

Lugnacco

Info Argo
Viaggiare e visitare in camper

Sviluppato longitudinalmente lungo la dorsale morenica, ha nelle attuali Via Vittorio Emanuele II e Via Umberto I, il suo fulcro principale. Lungo le vie spiccano le pavimentazioni in cubetti di porfido, i rivestimenti murali cromatici e la copertura a coppa dei tetti delle abitazioni che riportano le forme di cascinali con corte interna. Interessanti le visite alla centrale Cappella della Mola, affiancata dalla torre campanaria, e alla pieve di Santa Maria, datata XI secolo, la più antica parrocchiale della valle.
Nella stessa area della Pieve si trova un "menhil', sistemato accanto al cimitero e alto quasi quattro metri con alcuni intagli longitudinali, legato ai rituali di fertilità dei quali rimane memoria attraverso il "gropin ", monile che adorna il costume tradizionale delle donne di Lugnacco e Rueglio.

Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Bassa Valchiusella (Val di Chy).

Da segnalare:
- Pieve di Santa Maria, la chiesa più antica della Vallata (XI secolo circa);
- Cappella del Carmine (zona concentrico);
- Cappella di San Rocco (1630 circa);
- Menhir (1000 a.C. circa);
- Passeggiate segnalate, dal concentrico al vicino paese di Pecco, in aree boschive panoramiche (Regione Monti).

Lugnacco Maps Google

SOSTA CAMPER

Mazze'

Viaggiare e visitare in camper

Situato in zona collinare, a 40 km da Torino, sulla destra orografica della Dora Baltea, il centro di Mazzè ha un nucleo antico risalente all'epoca romana circondato da boschi e vigneti di Erbaluce. Il paesaggio è dominato dal castello, posto su di un poggio con nucleo originario risalente con tutta probabilità al XII secolo. Sempre al centro dei conflitti tra le opposte fazioni dei conti canavesani, fu più volte attaccato, perso e riconquistato. Il feudo passò più volte sotto il dominio dei Savoia, dei marchesi del Monferrato, e dei Valperga che ne conservarono il possesso fino al 1840. Merlato alla ghibellina e munito di torri e torricelle, il complesso è costituito da due castelli: uno più piccolo risalente al XIV secolo, che conserva caratteri tardo-gotici, e uno più grande del secolo successivo. Nel 1850 il castello subì i rimaneggiamenti in stile romanico che ne caratterizzano l'attuale fisionomia; i lavori furono affidati dal conte Edoardo Brunetta D'Usseaux all'architetto Velati Bellini, che trasformò radicalmente gli antichi edifici, ingentilendo l'aspetto di casaforte e rendendo funzionali ed accoglienti gli interni: notevoli sono lo scalone rinascimentale del '400, le sale di Enrico IV e Luigi XVI, le salette dei Putti, i Saloni delle Spade e delle Armi e la splendida Sala del trono. Nel castello soggiornarono gli ultimi Savoia e vi passarono un pò tutti i grandi d'Europa. Sempre qui venne trattata la resa dei sessantamila tedeschi e dei fascisti presenti nell' Italia nord occidentale. Oggi ha funzioni di Centro Incontri di elevato livello.
Nelle immediate vicinanze del paese si notano la chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio (secc. XIV-XVI e XIX), le Ville Mons Repos, la Torretta e Maria Luisa.
A pochi km. il Lago di Candia, uno dei tipici laghi morenici del Canavese.

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Mercenasco

Municipio 012.5710444  Info

dicembre

Natale a Mercenasco
Annualmente la Pro Loco organizza i domenicali mercatini natalizi ed enogastronomici con specialita' tipiche del territorio canavesano. Ed ecco svolgersi vari eventi musicali e spettacoli itineranti per le vie del piccolo borgo coloratamente affrescate dai caratteristici murales a tema natalizio oltre alle caratteristiche bancarelle natalizie.

Mercenasco Maps Google

249 m slm   -   N 45° 21′ 00″  -  7° 53′ 00″  E

Meugliano

Info Argo

Viaggiare e visitare in camper

Lungo la provinciale che risale la valle, fino a confondersi con le prime case di Vico Canavese, Meugliano presenta alcuni esempi di costruzioni settecentesche su due o tre piani, con bei loggiati affacciati ai cortiletti e scale d'ingresso. Il centro è caratterizzato dalla presenza della parrocchiale di San Bartolomeo, datata 1818, dalla fontana in pietra posta sulla piazza e poco più a valle da un lavatoio ancora in uso. Si segnala anche Palazzo Ricardi, un edificio nobiliare dell'Ottocento.
Nelle vicinanze del paese è visibile il complesso dell'ex fucina, reperto di archeologia industriale legato all'attività estrattiva.
Il Lago di Meugliano ha origini glaciali e occupa una conca del Monte Pianure a 750 m di quota. Lungo circa 690 m ha rive piuttosto ripide attorno alle quali corre un sentiero che permette di apprezzarne gli scorci paesaggistici. Il lago è riserva di pesca ed è servito da uno chalet ristorante con camere.

Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Alta Valchiusella (Valle di Brosso).
Da segnalare:
- Chiesa di San Bartolomeo;
- Palazzo Riccardi di Netro;
- Lago di Meugliano (710 m).

Meugliano Maps Google

SOSTA CAMPER

Mezzenile

Municipio Via Murasse 18  - 0123.581124
Cultura e turismo in camper
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La grotta di Pugnetto
Nella frazione di Pugnetto si trova la grotta omonima che si sviluppa per circa 800 metri ed e' facilmente praticabile grazie ad un sentiero che la percorre. E' nota anche a viaggiatori stranieri sin dal 1789 ed al suo interno vive un insetto cieco, la Royerella Roccai, che non si trova in nessuna altra grotta al mondo.

Mezzenile Maps Google

Mompantero Susa

febbraio

Festa dell'Orso
Un variopinto spettacolo di origini pagane che si ripete il primo fine settimana del mese in frazione Urbiano. Siamo in Val di Susa dove rivive qualcosa dell'epica stagione degli orsanti che fino a un secolo fa giravano l'Europa con un orso al collare e davano vita a spettacoli circensi. Per diventare altrettanto mansueto il protagonista della festa di questo borgo a 600 metri di quota impiegherà meno di 24 ore secondo un copione di indubbie origini pagane che è valso l'appellativo di "selvaggi" ai duecento urbianesi e un bel fiorire di spiegazioni. C'è chi si richiama ai Saturnali, chi alle cerimonie in onore di Brigit, divinità celtica, chi addirittura a una tradizione proveniente dalla Corsica. Già sabato sera con l'aiuto di dolcetti e vin brulé si va in corteo a caccia di un orso che farà la sua apparizione solo domenica pomeriggio. A rappresentare il plantigrado è un uomo la cui identità, grazie alla copertura totale di pelli d'ogni tipo resterà nota solo ai cacciatori che, provvisti di corde e bastoni, lo portano incatenato per il paese in un lungo calvario a lieto fine. L'animale verrà infatti percosso, deriso, incitato a far sentire la sua voce e a bere Barbera attraverso un imbuto di cui si serve anche per amplificare la voce che da rude si farà sempre più delicata all'avanzare di un piccolo gruppo di donne agghindate nei costumi tradizionali dei giorni di festa: cuffia, corpetto, scialle, gonna lunga, grembiale di pizzo con colori che variano dal marrone al nero. E quando la banda municipale attacca a suonare il liscio le damigelle trascineranno l'orso in un vorticoso ballo liberatorio finché, sul far della sera, aiutato dai cacciatori, sparirà nel nulla lasciando aleggiare il dubbio sulla sua identità.
Info  0122.622323 - www.montagnedoc.it

agosto

Sagra del Rocciamelone
1^ decade (giorno 6 ~)
Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Escursione al piu' alto santuario d'Europa
Pur frazionato in 7 borgate, il paese di Mompantero ha il municipio fuori dal proprio territorio, e precisamente a Susa. In compenso Trinità ospita le rovine di una cassaforte medievale, Urbiano il bel ponte in pietra dell'acquedotto e Pietrastretta l'acutissimo campanile del nuovo santuario della Madonna di Rocciamelone. In cima al Rocciamelone, che domina su tutta Mompantero, sta invece il vecchio santuario, il più alto d'Europa (3538 metri). La statua di quattro metri qui custodita è stata realizzata grazie ai 130 mila bambini chiamati da un giornale cattolico a una colletta di 10 centesimi a testa.

Mompantero Susa Maps Google

Moncalieri

Pro Loco   011.6407428

ottobre

Mercatino dell'Antiquariato
Centro Storico.  Info  011.6401226.
.  1^ domenica

Fera dij Subijèt
Si svolge nel centro storico una esposizione e degustazione di prodotti tipici regionali. I festeggiamenti sono allietati dall'esibizione di gruppi folcloristici, dalla degustazione della "Trippa alla Savoiarda".
.  3^ decade

Moncalieri Maps Google

SOSTA CAMPER

Montalto Dora

Municipio  0125.652771 - 349.0074456

Viaggiare e visitare in camper

Ubicato alle falde delle colline moreniche, che racchiudono tra boschi e vigneti i laghi Nero e Pistono, è caratterizzato da una vivacità di iniziative che lo hanno reso ben conosciuto e apprezzato in tutto il territorio canavesano. Le strade che si snodano tra la pianura, le colline e le montagne offrono un meraviglioso paesaggio, ideale anche per gite cicloturistiche.
Castello di Montalto Dora - Torino - CamperWebOltre a sport e cultura il caratteristico paese offre interessanti spunti folcloristici con il suo carnevale ricco di allegria e antiche tradizioni. Il castello di Montalto, che si erge sul monte Crovero ha subito vari rimaneggiamenti fino a raggiungere le forme attuali a seguito di un restauro stilistico ottocentesco ad opera di Alfredo de Andrade. L'attuale struttura architettonica del castello presenta una doppia cinta anche se della prima esiste solo qualche traccia. La pianta dell'edificio si presenta a forma di quadrilatero irregolare con mura alte circa 14 metri per un perimetro superiore di 150. Ai piedi di esso c'è traccia anche di un castelletto del XV sec., noto come "del riposo", in quanto probabilmente era utilizzato dai signori che si recavano in visita.
Di noto interesse è la magnifica villa del 700, posta all'estremità del paese, lungo la via che dal comune porta al lago Pistono, è oggi adibita a Monastero Benedettino di San Michele. Altrettanto importanti sono le chiese, tra le quali spiccano quella di San Rocco nata alla fine del XIV secolo, la chiesa di Santa Croce che porta questo nome a ricordo della croce eretta dai primi cristiani nel luogo di Martirio di San Tegolo, e infine quella Sant'Eusebio che conserva all'interno della struttura pitture del Visetti di Montanaro ed il Sepolcreto dei Vallesa.

novembre

Sagra del Cavolo Verza
Massimo coltivatore (foto ATL) - Montalto Dora - CamperWebLa Sagra vuole contribuire al rilancio di una coltivazione tipica e di qualità, come quella dei cavoli verza che fino ai primi degli anni '50 ha rappresentato l'attività agricola prevalente di Montalto Dora. Una manifestazione che in generale oggi sta ad incentivare un'agricoltura biologicamente corretta, un'occasione per riappropriarsi del proprio passato, ricco di storie e di tradizioni culinarie. Oltre a un mercato dedicato al prodotto biologico, la Sagra permette di gustare delizie gastronomiche del territorio. Info ATL Canavese e Valli Lanzo  0125 618131
.  4^ domenica (ed. 2008 dal 15 al 23)

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino dell'Antiquariato di Montalto
É il classico appuntamento per gli amanti del piccolo antiquariato per i collezionisti di ogni genere. Il mercatino posto sotto il castello di Montalto, si è saputo conquistare un posto di rilievo per la qualificata partecipazione degli espositori ma anche per l'offerta di interessanti spunti per brevi itinerari turistici che portano alla scoperta delle bellezze naturali dei dintorni di Montalto Dora nel parco dei cinque laghi. É ideale per trascorrere una giornata alla ricerca di qualche particolare oggetto a contatto con la natura. I quattro appuntamenti annuali del Mercatino sono fissati per la quarta domenica di novembre, il primo maggio "festa dei lavoratori", la seconda domenica di giugno e la prima domenica di ottobre di ogni anno. Per informazioni e prenotazioni, telefonare a Canavisium 0125.425054.

Piatti e prodotti tipici
per il camperista

 

Palio - Montaldo Dora - Torino - CamperWeb

Viaggi  e degustazioni in camper

Ricette del cavolo

  • La Zuppa di cavoli – un po’ di storia
    La zuppa di cavoli veniva cucinata specialmente per la festa dei morti (nella tradizione popolare è denominata infatti Supa dij mort), ad inizio di novembre, quando i cavoli si presentavano maturi, pronti ad essere consumati.  Nel mese di novembre, le galline erano giunte ad una fase di “stanca” per la deposizione delle uova per cui quasi con un rito sacrificale, una di esse, la più anziana (galin-a veja a fa bon bròd) ed anche la più in carne veniva eliminata, spennata, strinata, tagliata in grandi pezzi e bollita con cipolla, aglio e un mazzetto di odori (rosmarino, salvia, lauro, prezzemolo, timo e maggiorana). In questo modo si preparava un gustoso brodo di gallina profumato e occhieggiante di grasso giallognolo.
     
  • La ricetta della Zuppa di cavoli alla montaltese
    Il cavolo viene sfogliato (si conserva soltanto la testa per farne una gustosa insalata), le foglie vengono ben lavate, spezzettate e fatte bollire lentamente in acqua salata.  Nel frattempo si grattugia del formaggio secco, non necessariamente formaggio grana troppo dispendioso per le famiglie di un tempo.  Si tagliano fette di pane raffermo, che deve essere compatto e sodo.  Si prende una terrina senza manici e vi si pongono le fette di pane, si cospargono di cavoli e quindi si versa sopra abbondante brodo di gallina, si spolvera il tutto con abbondante formaggio grattugiato. Vanno preparati più strati fino a quando la terrina è colma. A questo punto ci si prepara al tocco finale: si pone il recipiente sui ferri del camino o sulla stufa, si copre con un coperchio di terracotta e si lascia mitoné (cottura a fuoco lento).
    N.B. questa è la ricetta più antica, che utilizzava il brodo di gallina o di costine di maiale. Oggi si usa il brodo di manzo e si aggiunge alla zuppa anche un po’ di salsiccia.
     
  • Cavolo verza crudo in insalata
    Prendete un cavolo verza con palla ben soda e dopo averlo pulito e lavato tagliatelo a listarelle sottili.  In un piatto schiacciate con la forchetta alcune acciughe salate, uno spicchio d’aglio frantumato, aggiungete aceto in proporzione al cavolo e abbondante olio d’oliva. Amalgamate bene il tutto e versatelo sul cavolo verza.
     
  • Capònet
    Ingredienti: cavolo verza, 250 gr. di carne di manzo tritata, 70 gr. di burro, 30 gr. di parmigiano grattugiato, 2 uova, mollica di pane, latte, sale, pepe. Dopo aver mondato e lavato le foglie del cavolo, fatele sbollentare in acqua salata bollente per qualche minuto, quindi mettetele a sgocciolare su di una tovaglia pulita. Raccogliete nella terrina la carne tritata, il parmigiano, una manciata di di mollica di pane bagnata nel latte e strizzata, sale, pepe ed amalgamate bene con le uova. Mettete l’impasto su una foglia di cavolo, avvolgete a sigaro e fate cuocere in casseruola, dopo aver fatto sciogliere il burro, a fuoco basso per 30 minuti circa.
    N.B. nella ricetta presentata la carne di manzo sostituisce l’antico ingrediente salam d’la duja (salame conservato sotto grasso).

Montalto Dora Maps Google

Latitudine 45° 29′ 00" N  Longitudine  7° 52′ 00" E  -  252 m slm

Noasca

Viaggiare e visitare in camper

Noasca sorge ai piedi delle Scalee, dove a ridosso dell'abitato scorrono la bellissima cascata di Noaschetta e di fronte ad esso le acque dell'Orco. Il territorio si estende su due versanti montani, che convergono nel fondovalle. I tre valloni del Roc, di Ciamosseretto e di Noaschetta solcano il versante orografico sinistro, mentre il versante orografico destro separa la Valle Orco dalla Val Grande di Lanzo. Il paesaggio è dominato da rocce, sorgenti, corsi d'acqua, cascate, laghi e ghiacciai che danno alla località un fascino unico.
Nel XVII secolo il territorio vantava la presenza di numerose miniere che, a fine 800 vennero visitate da personaggi illustri, quali il Robillant e il Napione. L'economia, in passato è stata influenzata non solo dalla attività estrattiva ma anche dalla posizione geografica del paese, che lo ha reso un valido punto di passaggio e di tappa verso le valli di Lanzo, la valle d'Aosta e la Francia.
Nel centro storico del paese si trova la chiesa parrocchiale di Santa Maria, a una sola navata, ma essendo stata modificata parecchie volte, della costruzione primitiva è rimasto il catino del coro e del presbiterio, con la volta e l'abside costruiti in pietra come il campanile. A poca distanza dal paese è posta la cappella di San Bernardo, risalente al XIV secolo. Mentre tra le costruzioni più moderne spiccano il Santuario del Truc e la coeva cappella di San Giacomo della borgata Borno.

Itinerari ed escursioni
1) La zona è caratterizzata da pascoli, mentre man mano che si sale aumentano i boschi. Passeggiando tra i sentieri si incontrano lungo questo territorio frazioni e borgate, tra le principali troviamo: Carbonere, Cater, Grusiner, Jamonin, Maison, Pianchette, Borno e Jerener.
2) Il Vallone di Noaschetta ha un ingresso profondo e stretto ma molto caratteristico. Salendo tra gli erti sentieri troviamo l'Alpe La Bruna, il Vallone di Gias della Losa e il Bivacco di Ivrea. Da qui si puo' intraprendere la scalata delle più importanti vette del Massiccio del Gran Paradiso.
3) Il Vallone di Ciamoseretto è una zona ricca di alpeggi e una bella pineta. In questa zona è usanza festeggiare, nel mese di agosto la festa della montagna. Per accedere al Vallone si percorre la Strada Reale di Caccia e, arrivati al Gran Piano si può ammirare la Casa Reale di Caccia.
4) Dopo aver percorso il sentiero e aver ammirato le tipiche architetture montane si arriva a Maison. Dopo aver lasciato il villaggio di Maison si arriva al circo di origine glaciale. A poca distanza si può ammirare la cascata formata dal torrente Roc. Da qui si può arrivare fino al Bivacco Giraudo, da dove si può intraprendere l'ascensione del Gran Paradiso e del Roc.

Noasca Maps Google

Oglianico

Pro Loco  0124.349480
Comune 0124.34050 -
IAT Torino 011.535181

maggio

Festa delle Idi di maggio
Per la Festa delle Idi gli homini e le madonne del borgo danno vita al Teatro Popolare.
Segue la Sagra Medievale ci riporta indietro nel tempo tra saltimbanchi, tavernieri, maghi e musici. Si osservano gli artigiani, indaffarati nei loro mestieri e si rivivono usanze trecentesche.  Info 0124.349480.
.  1^ settimana

Oglianico Maps Google

Orio Canavese

Municipio Pro Loco prolocoorio@virgilio.it

settembre

Programma Festa Patronale 11 - 16  settembre 2008

Giovedì 11 settembre 2008
Ore 21.00 - Presso la Chiesa della Natività di Maria Vergine, concerto del coro alpino “LA ROTONDA” di Agliè, diretto da Giampiero Castagna. La serata è dedicata alla raccolta di fondi pro Fabullo.

Venerdì 12 settembre 2008
Ore 19.30 - “TUTTOPASTA & SPIEDINGRIGLIA” - serata gastronomica dedicata al tagliolino ed alla pasta al forno. Si potranno gustare altre specialità, quali: spiedini di carne, lingua in salsa, acciughe, tomini, patatine fritte e altro.
Ore 20.00 - Apertura del Banco Dei Fiori.
Ore 21.00 - Spettacoli teatrali in piazza del “TEATRO NUOVO”: “IL MAGO DI OZ” per la danza classica;  “GREASE” per la musica Jazz. La serata è dedicata alla raccolta di fondi pro Fabullo.

Sabato 13 settembre 2008
Ore 11.00 - Cerimonia ufficiale di inaugurazione della Biblioteca Civica e Centro Culturale “IL FARFALIBRO” nella nuova e definitiva sede di piazza Ponzetto.
Ore 18.00 - Presso la Sala consiliare del Comune di Orio, inaugurazione della Mostra “Gli artisti d’OR. Esposizione di opere di artisti oriesi di ieri e di oggi. La mostra rimarrà aperta fino a fine manifestazione con orario: 11.30-12.30, 15-21 la domenica; 18-21 gli altri giorni. Ingresso libero.
Ore 19.30 - “TUTTO PESCE” Apertura Stand Gastronomico. Menù: cozze alla marinara, fantasia di polipo, insalata di mare, fritto di pesce, acciughe in salsa, patatine fritte, tomini e altro ancora allieterà la serata l’orchestra SILVER MEN ingresso gratuito.

Domenica 14 settembre 2008
Orio Canavese - Torino - CamperWebOre 09.30 - Incontro del gruppo storico "I Conti di Orio" con le autorità civili e religiose. Solenne Funzione Religiosa. Processione con la banda musicale di Candia.
Ore 09.30 - 2° Raduno “PORSCHE” le auto che hanno fatto la storia di oggi e di ieri.
Ore 10.00 - Centro Sportivo Comunale, quadrangolare di Calcio. "4° Trofeo Pro Loco" Memorial Luca ZINI.
Ore 10.00 - X edizione del MERCATINO dell'ANTIQUARIATO, ARTIGIANATO ed HOBBISTICA.
Ore 10.00 - PORTE APERTE IN BIBLIOTECA. Il Farfalibro accoglie i visitatori nella nuova sede di piazza Ponzetto

- ORIO DA GUSTARE E DA GUARDARE -
Olio da gustare - Orio Canavese - Torino - CamperWebOre 10.00
- Apertura dei punti d'interesse storico:
1) i “Vignaioli di Orio”, “l’Associazione Piemontese Olivicoltori” e “Gli Amici del frutto antico”, l’associazione Calusiese di frutticoltura biologica, presentano i loro prodotti.
2) Trattoria “Barba Toni”, esposizione prodotti tipici del Canavese e Valli di Lanzo.
3) Chiesa di San Rocco, seicentesca di recente restaurata; Mostra d’arte decorativa con paglia.
4) Lo Studio di restauro “Malachite” apre al pubblico illustrando i dipinti antichi durante i lavori di restauro.
5) PORTE APERTE IN BIBLIOTECA. Il Farfalibro accoglie i visitatori nella nuova sede di piazza Ponzetto.
6) “Antico FORNO d’la Cà d’Punsat”. Nel centenario della sua costruzione riapertura di questo storico angolo del nostro paese con la produzione di grissini rispettando l’antica tradizione piemontese.
7) In piazza Tapparo: a) gli stand di antiquariato artigianato ed hobbistica presentano manufatti e prodotti tipici. b) il Gruppo Storico “I Conti di Orio” curerà “il Castello di Orio”, documentazione fotografica e scritta sulla famiglia Sallier de la Tour, periodo 1833-1900. c) “La Bottega del Fornaio”: preparazione e cottura delle Paste d’Meria. d) visita del paese a bordo del TRENINO.

I Conti di Orio visiteranno tutti i punti del percorso.

Ore 11.00 - Percorso turistico-panoramico “In Canavese con la Porsche: da Orio a Caluso” con aperitivo presso il ristorante “MAGO” di Caluso.

L’Amministrazione Comunale di Orio Canavese ringrazia tutte le Associazioni ed i volontari che hanno partecipato alla realizzazione di “ORIO da GUSTARE e da GUARDARE”.

Ore 12.30 - Pranzo dell'antico borgo presso lo stand in Piazza Tapparo.
Ore 19.30 - Cena con specialità alla griglia. Menu: costine, salsiccia, pollo, porchetta, spiedini, fritto di pesce, patatine, insalata di mare, affettati, lingua in salsa, acciughe in salsa, tomini, macedonia.  Suona l’orchestra Silver Men Ingresso gratuito.

Lunedì 15 settembre 2008
Ore 15.00 - Gara bocciofila a baraonda.
Ore 20.00 - Tradizionale Bagna Caôda  (prenotazioni 0119898941 oppure 0119898294). Menù: antipasto; bagna caôda con: polenta, verdure crude e cotte, tomini; formaggi, dessert; vini Erbaluce di Caluso e Canavese Rosso. Musiche con il gruppo “gli amici”.

Martedì 16 settembre 2008
Ore 19.30 - “PPP” ovvero Pizza Pazza in Piazza.
Ore 21.00 - “THE SQUASH BLOSSOM” Gospel Choir presenta “SPIRITUALS & GOSPEL”. Brani Spirituals, Gospel tradizionale, Gospel contemporaneo e canti di lode e adorazione. La serata è dedicata alla raccolta di fondi pro Fabullo.
Ore 23.00 - Grandioso Spettacolo Pirotecnico.

Associazione Turistica Pro Loco Orio Canavese, Piazza Tapparo 1 - 10010 Orio C.se (TO)
P. IVA 06963460016 - C.F. 84008500013 – e-mail prolocoorio@virgilio.it

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino dell'antiquariato - Orio Canavese - Torino - CamperWebMercatino dell'antiquariato - Orio Canavese - Torino - CamperWebMercatino dell'antiquariato, artigianato, decoupage ed alimentare
Si svolge in Piazza Tapparo e vie adiacenti. Info Pro Loco
1^ decade de settembre

Orio Canavese Maps Google

Oulx

settembre

Festa del Valaddo
1^ decade

settembre / ottobre
fine             inizio

Fiera Franca
La festa piu’ famosa.

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino Bianco Natale a Oulx
Ad Oulx, nel cuore delle montagne olimpiche, nella prima decade di dicembre si svolge uno splendido mercatino che offre ai visitatori la possibilità di scegliere tra innumerevoli addobbi natalizi, idee regalo e tradizionali prodotti tipici del Piemonte. Una ghiotta occasione per godersi in modo piacevole l’atmosfera natalizia all’insegna di luci, suoni e colori che caratterizzeranno questo coinvolgente e pittoresco mercatino. Presepi, decorazioni, statue in legno, bijoux e candele saranno solo alcune delle tante idee per il Natale a Oulx.  La manifestazione e' aperta al pubblico dalle 10 alle 19, con ingresso libero.

Oulx Maps Google

Palazzo Canavese

Paola Lamborghini - ATL Canavese e Valli di Lanzo Corso Vercelli, 1 - 10015 Ivrea (To)
tel. 0125 618131 - fax 0125 618140 - sviluppo@canavese-vallilanzo.it - www.canavese-vallilanzo.it

Eta' Napoleonica - Palazzo Canavese - Torino - CamperWeb

Viaggiare e visitare in camper

 

VIVERE E COMBATTERE NELL'ETÀ NAPOLEONICA A PALAZZO CANAVESE
LA 3^ EDIZIONE DELLA RIEVOCAZIONE STORICA "NEL SEGNO DI NAPOLEONE"
21 e 22 maggio 2005

     Due giorni per tornare indietro nel tempo e rivivere l'atmosfera di un villaggio dell'anno 1800, investito in pieno dal passaggio delle truppe napoleoniche sulla strada che avrebbe portato alla battaglia di Marengo e teatro di uno scontro a fuoco condotto secondo i canoni e le tattiche dell'epoca: è questa  la suggestiva esperienza che si può vivere a Palazzo Canavese (TO) nel weekend del 21 e 22 maggio.

     Organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l'Associazione Granatieri a Cavallo della Guardia Imperiale, che proprio a Palazzo ha sede, l'interessante rievocazione storica in costume "Nel segno di Napoleone" vive quest'anno la sua terza edizione. Le strette vie che si snodano intorno alla Chiesa parrocchiale, nella parte più vecchia del paese ai piedi della Serra, vedranno sfilare, manovrare e infine combattere gruppi storici provenienti da diverse parti d'Italia, dalla Francia e dalla Svizzera.

     Il momento storico che la manifestazione intende riproporre è decisivo per le sorti militari e politiche dell'Europa ancora scossa dalla Rivoluzione Francese. Si inserisce infatti in quella Campagna d'Italia, che un ancor giovane e pressoché sconosciuto Napoleone Bonaparte condusse con lucida e determinata spregiudicatezza nella primavera del 1800 e che lo portò a sbaragliare l'esercito austriaco nella famosa battaglia di Marengo del 14 giugno, elevandolo a protagonista assoluto, temuto quanto ammirato, dell'intero scenario continentale. Lo scontro rievocato a Palazzo Canavese si colloca a ridosso della presa di Ivrea, che fece seguito al fulmineo e sorprendente passaggio delle Alpi da parte dei francesi attraverso il passo del Gran San Bernardo, e fa parte delle numerose scaramucce che fecero da corollario alla battaglia sul fiume Chiusella, che consentì alle truppe napoleoniche di ottenere il pieno controllo del territorio.

     Il programma della rievocazione avrà inizio sabato 21, seguendo un collaudato canovaccio che non manca mai di arricchirsi di nuovi spunti. Nel centro del paese sorgerà la fedele ricostruzione di un accampamento militare ottocentesco, la cui visita sarà aperta al pubblico, e le vie circostanti si animeranno al passaggio dei vari reparti dei figuranti. Reparti che utilizzeranno divise, buffetterie e armi che riproducono nei minimi dettagli quelle originali, in rappresentanza tanto dell'esercito austro-piemontese, all'epoca di stanza nell'area, quanto dell'Armata Repubblicana francese.
Fin dalla prima serata di sabato, cantine e taverne del centro apriranno i battenti, offrendo ai visitatori la ghiotta opportunità di degustare gli ottimi vini locali e un prelibato campionario di piatti tipici canavesani, dalle cipolle ripiene alla polenta e spezzatino, dai crostini con lardo alle grigliate di carne, dalla trippa in umido alla frittata con i "gröp", vale a dire il salame di patata.
Alle 20, 45 si svolgeranno la sfilata e la presentazione ufficiale dei reparti combattenti, cui farà seguito una serata interamente dedicata alle musiche e ai balli tradizionali occitani e franco-piemontesi, con l'ammaliante suono della Ghironda a fare da protagonista.

     Domenica 22 sarà riservata alla preparazione e allo svolgimento della battaglia. Sin dal mattino le truppe protagoniste dello scontro si produrranno in sfilate, manovre ed esercitazioni. Le taverne e le cantine funzioneranno a pieno regime, per dare il necessario conforto gastronomico ai combattenti, ma soprattutto al pubblico. Alle 14,30 i tamburi di guerra chiameranno a raccolta i contendenti verso il campo di battaglia, dove a partire dalle 15,30 si consumerà la prima, intensa parte dello scontro, che riproporrà alcune delle situazioni tattiche tipiche dei combattimenti in campo aperto dell'età napoleonica. In seguito l'azione investirà il centro abitato, offrendo uno scorcio sulla drammatica intensità del coinvolgimento della popolazione civile, per concludersi con l'assalto definitivo delle truppe napoleoniche in Piazza della Chiesa, che porterà alla rotta degli austro-piemontesi.

     Palazzo Canavese si trova sulla SS 228, tra Ivrea e il lago di Viverone. Si raggiunge dalle autostrade A4 e A5 uscendo ad Albiano, proseguendo per Bollengo e immettendosi sulla statale in direzione Viverone. I camperisti avranno a disposizione un'ampia area di accoglienza (non attrezzata).
Le taverne e le cantine tipiche saranno aperte al pubblico sia nella serata di sabato 21 che a mezzogiorno di domenica 22.

Per ulteriori informazioni tel. 333/2099315.

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Pavone Canavese

Viaggiare e visitare in camper

Sorge nella parte settentrionale dell'Anfiteatro Morenico d'Ivrea e la maggior parte del suo territorio è pianeggiante e poggia sul fondo dell'antico lago post glaciale; a nord del paese si estende una zona collinare la cui cima, Bric Appareglio, raggiunge i 356 metri slm.
Nella zona di pianura i terreni, molto fertili, sono coltivati in prevalenza a frumento o granoturco ed a piantagioni di pioppeti, mentre in quella collinare a vigneto ed a bosco.
La morfologia urbana di Pavone è particolare; dal nucleo centrale del paese si snodano verso tutte le direzioni delle strade che portano alle borgate o cantoni: Dossi, Quilico, Scarlone, Chiusellaro, Marchetti, Molla, Dietro Castello, Sanguignolo.

Aspetti turistici

Paraj Auta
Il Monte Appareglio comunemente definito "Paraj Auta" (parete alta) è un'area collinare che si protende da Pavone verso Banchette e Ivrea (Bellavista). Gran parte della zona è sfruttata a bosco ed è ricca di piante secolari, scendendo verso il paese troviamo invece ancora diversi vigneti. La zona è particolarmente interessante dal punto di vista naturalistico, dalla cima si può ammirare l'arco morenico di Ivrea, percorrendo i sentieri ci si imbatte in piccole paludi, in specie arboree interessanti e si possono osservare le enormi rocce levigate dall'azione dei ghiacciai e la vegetazione che in parte le ricopre. Numerose sono le tracce e le testimonianze di antiche presenze: incisioni rupestri, torri di avvistamento e la chiesa medioevale di S. Grato con annesso Romitorio. Recentemente, al fine di valorizzare tali caratteristiche, è stato allestito, con una adeguata segnaletica un percorso guidato. Quattro bacheche posto nei punti di accesso, riportano la cartina con il percorso e le icone che evidenziano gli aspetti che si possono osservare nel tragitto. Dei paletti direzionali, posti lungo i sentieri, guidano la passeggiata.

Il Castello ed il Ricetto
Il castello, situato in posizione dominante sulla cima di un colle, ha origine antiche. Fu acquistato nel 1885 da Alfredo D'Andrade (famoso architetto dell'800) che intraprese una notevole opera di ristrutturazione riportandolo agli antichi splendori. Secondo lo stesso D'Andrade, il castello trae origine da una cinta fortificata innalzata nel IX sec., nel periodo delle invasioni degli Ungari e dei Saraceni. All'interno delle mura merlate che lo circondano di particolare bellezza sono il cortile con pozzo, il giardino e la chiesetta romanica di San Pietro.
Dopo l'ultimo e recente restauro, oggi il castello è sede di un ristorante, di un albergo e di un centro congressi. Le sale e le camere ripropongono un'atmosfera che animò per secoli questa dimora nobiliare.
Addossato alla cinta muraria del castello, protetto da ulteriori fortificazioni e dalla stessa conformazione naturale del terreno, troviamo il Ricetto che, seppur in parte trasformato in epoche successive, conserva ancora l'antico fascino del tessuto medievale. Il termine ricetto deriva dal latino "receptum" ossia rifugio, ricovero, luogo fortificato.
Lungo le pendici rocciose le case, in pietra da spacco proveniente dallo stesso colle, si articolano su tre assi viari paralleli. L'accesso al borgo avveniva da una torre-porta, ancora oggi visibile, chiudibile con una antona a saracinesca.

Le Chiese
Come a contrapporsi allo scenografico castello, dal sapore fiabesco, e alla suggestiva atmosfera che si percepisce percorrendo le vie del ricetto, ai piedi del borgo antico, nel centro del paese si erge la maestosa Parrocchiale di Sant'Andrea. Numerosi furono gli artisti e i tecnici che si avvicendarono nell'attuazione di questa opera neoclassica.
L'imponente facciata, preceduta da una scalinata, è caratterizzata da quattro alte colonne che reggono un timpano; l'interno a croce greca con cupola centrale è riccamente ornato con decorazioni policrome, stucchi e affreschi. Tra gli edifici religiosi di Pavone, oltre alla chiesetta di San Grato sita sul colle e quella di San Pietro all'interno della mura del Castello, meritano di essere segnalate la Chiesa di San Rocco, caratteristica per la facciata in mattone rosso e la barocca Chiesa della Natività. Inoltre degne di nota sono le numerose cappelle votive, piloni, alcune delle quali recentemente restaurate.

Manifestazioni
Ferie Medievali: una settimana di atmosfera e di vita dell'epoca nel Borgo Antico di Pavone. Ogni anno, nella prima settimana di giugno, alla luce del maestoso castello e nella suggestiva cornice dei ricetti del Borgo Antico, un'importante manifestazione denominata Ferie Medievali rievoca la storia del luogo. In epoca romana e medievale le Ferie erano i giorni festivi consacrati al riposo. Gli Statuti della Comunità di Pavone (anno 1327) recitano "... gli Uomini di Pavone non possono fare i lavori nei giorni di festa stabiliti dalla chiesa, pena un'ammenda di 5 soldi". L'iniziativa ebbe inizio nel 1993 con la rievocazione storica del Giuramento di Fedeltà del Console di Pavone al Vescovo d'Ivrea Signore di Pavone. La ricerca storica condotta ha consentito di mettere in luce, oltre all'avvenimento di natura giuridica e politica, anche fatti, professioni e personaggi di Pavone del periodo storico di riferimento: il Trecento. Una serata, quale apertura della manifestazione, è dedicata alla storia, ai fatti e ai personaggi del medioevo che anno caratterizzato Pavone e il Canavese raccontati da illustri storici.
Nel fine settimana il paese si trasforma dando vita ad un suggestivo scenario medievale. Il visitatore passeggiando per le antiche vie del borgo è immerso in una cornice storica suggestiva e indimenticabile. Negli angoli, nelle piazze, dentro i ricetti, nelle cantine, nelle corti e nelle taverne, allestite per l'occasione, come per magia prendono vita: giocolieri, saltimbanchi, musici, danzatori, armigieri, dame, nobili, artigiani, pastori, contadini, artisti, chiromanti. Si possono gustare cibi dell'epoca, rustici pranzi e cene sono organizzati lungo le vie e nei ricetti allietati da musica e spettacoli.
La giornata di domenica vede la partecipazione di numerosi gruppi storici che sfilano per le vie, un mercato medievale con bancarelle, animali, artisti, mestieri e nelle piazze spettacoli, danze giochi e la rievocazione storica del giuramento di fedelta'.

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Pecco

Info Argo
Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Bassa Valchiusella (Val di Chy).

Da segnalare:
- Rovine del castello di Arundello;
- Passeggiate in località Montefiorito, con vista panoramica sulla Valle.

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Perosa Argentina

settembre

Rievocazione storica
Manifestazione folcloristica in costume.
.  3^  decade

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino giovedì mattina (pesce) e domenica mattina

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Pinerolo

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mostra Mercato dell’Artigianato
Si svolge da fine agosto ai primi di settembre. Tra presente, passato e futuro, un evento straordinario che unisce la tradizione, la manualita’ e la tecnologia di oltre cento imprese artigiane.

Mercatino settimanale mercoledì mattina

Cultura e turismo in camper
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Museo Arma Cavalleria
Raccoglie cimeli, armi, uniformi, bardature, quadri, bronzi, carreggio e vessilli. Ad indirizzo prettamente culturale offre allo studioso la possibilita' di approfondire le sue ricerche mediante  film, documenti, fotografie ed una biblioteca di oltre diecimila volumi che, per la parte dedicata al cavallo, comprende rarita' bibliografiche risalenti al sedicesimo secolo. Ubicato in Viale Giolitti 5.

Cultura e turismo in camper
Viaggi e divertimenti in camper

AcquAtlantis
Parco acquatico con all'interno un parco preistorico. Info  0121.393179  Via Pinerolo  60 Frazione Miradolo San Secondo di Pinerolo.

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Piverone

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Il paese è situato sopra un altopiano, ai piedi della grandiosa morena. Il centro abitato guarda e domina la pianura, che poggia sulle colline di Azeglio e si esaurisce ad oriente sulle rive del lago di Viverone. La zona pianeggiante si distingue per le sue culture cerealicole, mentre sul territorio collinare si estendono i vigneti terrazzati sino a lambire i boschi cedui che fasciano il crinale della Serra.
Di antiche origini, il suo nome probabilmente deriva da Vivarium, anche se molti antichi documenti recano sempre Pavaronum, termine comprensivo di quell'ava, che nelle lingue primitive significava acqua.
A poca distanza dall'abitato, in regione S Pietro, si erge una bella torre romanica in pietra scalpellata, che custodisce affreschi che riproducono l'effigie di S. Sebastiano e lo stemma dei De Contesa; attualmente l'edificio annesso è adibito a sede dell'oratorio parrocchiale. Interessante è la chiesa dei SS. Pietro e Lorenzo, che presenta uno stile barocco, mentre la facciata conserva le linee cinquecentesche.
Oggi nel paese sono ancora visibili alcuni elementi dell'epoca medievale e, percorrendo le vie del borgo si ha la netta sensazione di ritornare indietro col tempo. Di fronte alla piazza del Municipio si trova una massiccia porta turrita ed in perfetto allineamento con essa si erge una torre rotonda, attualmente isolata ed avvolta dai rampicanti. Nella Via Flecchia si trova la cappella della Confraternita dei Disciplinanti e l'antico portico del Palazzo della Credenza. La chiesina ad una sola navata conserva un ricco altare barocco con una pregiata statua lignea dell'epoca riproducente la Madonna.

Itinerari ed escursioni
Dalla Piazza del Municipio si scende per un breve tratto e ci si immette nella strada antica di Viverone, dove si affiancano le palazzine del Castellazzo. Poco oltre Pasquero si incontra l'incrocio con la stradina campestre Arronco che sale verso la costa della Serra dove si trova un edificio abbandonato. A pochi passi dall'ex cappella venne scoperta un'antica fornace incavata nel suolo, ad imbuto piramidale.
Passata la regione Navione la strada si avvia fra i poderi che prendono il nome di Varzana, Carriola, Memor, Zola e Albarile.
Dopo di che si arriva alle riva del lago di Viverone. Proseguendo per Lanzasco, si possono ammirare moderne costruzioni di alberghi e di cascinali che fanno da corona al Santuarietto che gli antichi documenti chiamano Santa Maria de Ursacio.

ottobre

Festa della Castagna
Il Gruppo Folcloristico Piverone, associazione a carattere culturale e di promozione dei valori tradizionali della terra piveronese, che sempre tanto successo riesce a raccogliere ovunque nel corso delle sue esibizioni, organizza l’ormai tradizionale Festa dla Castigna. La manifestazione presenta un programma ricco di attrattive come la grande castagnata, varie mostre di  artigianato, pittura ed agricoltura, la corsa delle galline per le vie del paese e la partecipazione di gruppi musicali e sbandieratori. Inoltre serate culinarie dove degustare piatti tipici tradizionali (anche la bagna cauda), in compagnia di gruppo folcloristici e, a seguire, il Bando del Palio “Cursa dla galina” e spettacolo pirotecnico. Non mancheranno stand dove i visitatori potranno osservare lavori in legno, tessiture, oggetti in rame e ferro, foulard dipinti, centrini e ricami, ceramiche e persine, e gastronomici per le ghiottonerie quali miele e marmellate, torte e prodotti agricoli locali.
Due parole sulla “cursa dla galina”:  trattasi di una spettacolare gara di velocità per galline… Lungo un breve percorso prestabilito, le concorrenti pennute dovranno correre sino a raggiungere il traguardo. Per chi volesse cimentarsi in questa “gara”, verranno messi a disposizione numerosi e stupendi esemplari pennuti. Al suo termine inizia il “Castigni balà…e vin bun” grande castagnata e degustazioni di vini della Cantina Sociale Cooperativa della Serra di Piverone. Alle 17.30 la Premiazione della “cursa dla galina” con consegna del Palio. Per informazioni: Gruppo Folcloristico Piverone 0125.727518.
.  meta' mese

ATL Canavese e valli di Lanzo   0125.618131 - Info

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatini di Piverone
I Mercatini dell’artigianato e dell’antiquariato, organizzati dal Comune, sono passati nelle mani della Pro Loco di Piverone. Le esposizioni si terranno la seconda e l’ultima domenica di ogni mese, dal 14 marzo alla fine ottobre,  rispettivamente presentando lavori di artigianato ed antiquariato; il tutto nel tradizionale scenario del Lido di Anzasco, sulle rive del Lago di Viverone.
La Pro Loco propone ai visitatori nuove ed interessanti offerte per il periodo dei mercatini. Infatti, nei numerosi gazebo gli espositori, provenienti da tutto il nord Italia, metteranno in mostra una vasta gamma di prodotti artigianali e di antiquariato tra i quali quelli tipici del luogo. I visitatori potranno trovare oggetti per la casa, sculture in legno e ceramiche dipinte a mano, quadri, bigotteria, candele, e molte altre decorazioni. Non mancheranno i servizi turistici locali per passare una bella giornata visitando il Lago e il territorio.
I Mercatini, divenuti ormai un piacevole momento di svago, attraverso la promozione non solo di prodotti artigianali ed enogastronomici, ma anche turistici e culturali, quest’anno presenteranno alcune novità, tra le quali attività collaterali di visita guidata del territorio e, per l’estate, un servizio di informazione turistica fornito dalla Pro Loco di Piverone.
Per ulteriori informazioni contattare la Pro Loco di Piverone al numero di telefono 348.4764141 o inviare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica prolocopiverone@gmail.com
Valentina Santhià

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Pont Canavese

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Alla confluenza delle valli dell'Orco e del Soana, Pont Canavese era caratterizzato ai tempi dei Romani dai due ponti da cui trae il nome "Ad Duos Pontes". Grazie alle difese naturali garantite dalla presenza dei due corsi d'acqua ed alle poderose fortificazioni erette in epoca medievale, il borgo ricoprì sempre un'importante posizione strategica. Porta d'ingresso per il versante canavesano del Gran Paradiso, Pont appartiene all'area linguistica e culturale Francoprovenzale, costituita da un insieme di parlate che presentano i caratteri tipici della langue d'oeil (francese) e della langue d'oc (provenzale). Chi giunge a Pont Canavese viene colpito soprattutto dalla bellezza del borgo, caratterizzato dal profilo severo delle torri Ferranda e Tellaria e dai suggestivi portici di Via Caviglione. Anticamente la prima torre era posta all'imbocco della Val Soana, mentre la seconda stava in vedetta alla Valle Orco. All'ingresso del paese, imboccando la strada per Frassinetto, si incontra la borgata Doblazio, dove si erge la Chiesa di Santa Maria, arroccata sul promontorio del Monte Uliveto; più volte rimaneggiata la chiesa presenta un'architettura del XVII e XVIII secolo. Accanto alla chiesa sorgono gli antichi edifici della Confraternita. La Parrocchiale di San Costanzo, sorge invece ai piedi della Torre Ferranda, presentando uno stile medievale con facciata in pietra; costruita nel XVII secolo subì lavori di ampliamento nell'Ottocento.
Caratteristica risulta anche Via Caviglione, l'antica Via del Commercio, i cui portici hanno ospitato le più antiche attività commerciali ed artigianali del borgo e dove ogni anno si svolge l'importante Mostra dell'Artigianato, a cui partecipano i "magnin". Questa mostra, organizzata il primo sabato e domenica del mese di giugno riunisce gli artigiani locali che per due giorni allestiscono con i loro stand la porticata di Via Caviglione, che per l'occasione indossa le sue vesti medievali per un'occasione unica nel suo genere. Il susseguirsi delle delle arcate è interrotto dallo spiazzo ove si trova la Chiesa di San Francesco, risalente al XVI secolo.
Sulla riva del torrente Soana, si trova lo stabilimento della Manifattura di Pont, che ricorda un'altra importante attività che ha contribuito a caratterizzare la realtà economica del paese. Inizialmente fucina per la lavorazione dei metalli, l'edificio fu in seguito trasformato in laboratorio per la filatura della seta. Nel 1824 fu acquistato dalla famiglia Dupont e trasformato in un grande cotonificio che continuo' a sviluppare fino al secolo scorso divenendo uno dei piu' importanti del Piemonte. Da Pont sono interessanti le passeggiate che conducono a graziose frazioni circostanti come quelle di Boetti, Montiglio e Montpont.

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Pragelato

agosto

La festa della Ghironda
Un tuffo nel passato per celebrare uno degli appuntamenti piu’ attesi.
1^ decade

settembre

Sopra Tutto La Patata
Prodotto eccellente, la patata viene celebrata con sagre e manifestazioni in alta Val Chisone, frazione Soucheres Hautes.
.  3^ decade

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Prali

settembre

Sopra Tutto La Patata
Prodotto eccellente delle Valli Olimpiche, la patata viene celebrata con sagre e manifestazioni anche in Val Germanasca.
.  2^ decade
Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Scopriminiera *
Per gli abitanti della Val Germanasca il lavoro in miniera ha rappresentato, per più di un secolo, la principale fonte di reddito. L'estrazione dei minerali (rame, grafite, talco) è iniziata alla fine del '700 e le gallerie erano di dimensioni ridotte tanto che, in molti casi, per lavorare il minerale si stava carponi tutti i giorni della settimana, compresa la domenica, per 12 ore al giorno. Anche in tali condizioni, il lavoro in miniera è apparso agli abitanti della valle come l'unica alternativa all'emigrazione. La visita alla miniera non è solo un a viaggio nel tempo, ma anche un a testimonianza del sacrificio delle ganti di queste valli ma anche il passaggio dal mondo contadino alla società industriale, che ha segnato una svolta nella storia dell'uomo.
Info  Info 0121.806987  Localita' Paola

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Prarostino

Municipio  Piazza della Liberta' 15 - 0121.500128  Info

luglio

Serata Medievale & Palio dei Borghi
La manifestazione storica vede contrapposti i balestrieri della Borgata Prarostino di sopra a quella di Prarostino di sotto.

settembre

Feste dell’uva e dei Funghi
Dedicate al saporito frutto delle vigne e ai profumati prodotti del sottobosco.

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Quincinetto

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Quincinetto è adagiato sul fondo della valle della Dora Baltea, ai piedi del Monte Scalaro al confine tra il canavese e la valle d'Aosta. Il paese conta circa 1100 residenti ed una superficie di quasi 18 Kmq. La sua montagna, più boscosa e dirupata di quelle a sinistra della Dora, sale subito alle spalle del capoluogo e dai 295 metri di quota del fondovalle va a toccare i 2596 metri della cima di Bonze, la più alta della comunità. La corona di vette, che si diparte dalla cima di Bonze, forma lo spartiacque tra Quincinetto e le valli del Chiusella e d'Aosta.
Meta di molti turisti è poi il vallone di Scalaro, un luogo famoso tra gli estimatori delle alpi più autentiche e conservate. Da qui percorrono i due torrenti: il Rio Granero ed il Rio Renanchio, dove quest'ultimo raccoglie tutti i corsi d'acqua del vallone e si getta con impeto verso il fondovalle, scavandosi tra le pendici boscose un ripido canalone.
Ma il cuore del paese è costituito dalla Piazza Vittorio Emanuele, dove sono raggruppati alcuni degli edifici più importanti: la parrocchiale dedicata a Gesù Risorto. Quest'ultimo è un edificio tardo barocco eretto nel 1760 su progetto dell'architetto Bella, che ospita sette statue di Santi e Apostoli in nicchie, e un Cristo Risorto a basso rilievo, nella parte terminale superiore. Di notevole interesse è l'area dove sono situati l'incubatoio di valle per il ripopolamento delle acque con trote di razza autoctona, l'antico lavatoio e il vecchio mulino dalla macina in pietra.
In un altro mulino a pietra, più moderno e perfettamente funzionante, si lavorano le farine che vengono poi commercializzate presso il punto vendita della Cooperativa Valdora, che produce formaggi tipici come le toine aromatizzate e il tometto. Mentre tra i piatti più genuini della tradizione locale meritano le miasse, sottili e croccanti rettangolari di farina di granoturco cotti su ferri arroventati, e le zuppe a base di pane, toma ed erbe di montagna, e le deliziose "aiocche".

settembre

Sagra del Cipollino
Un evento per celebrare l'umile ortaggio coltivato sin dall’antichità nel fondovalle della Dora Baltea ed oggi ridotto prodotto agroalimentare di nicchia del Piemonte.
.  3° fine settimana

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Ribordone

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Ubicato in un'ampia conca, immerso in fitti boschi di castagni, pinete e abeti, il caratteristico paese è dominato dall'imponente sperone roccioso che si erge a ridosso dell'abitato. A completare la struttura difensiva è presente il torrente che un tempo faceva parte del sistema fortificato predisposto dal Re Arduino all'imbocco della valle Orco. Ribordone prima feudo dei San Martino e poi dei Valperga, si trovò al centro della faida tra le due famiglie per parecchi anni.
Interessante è la chiesa di San Michele, a 3 navate irregolari e facciata in stile barocco, risalente a1 1618. Mentre a Prascundù è presente il santuario ristrutturato nel XVIII e XIV secolo. Oggi la chiesa presenta una sola navata con tre altari e custodisce una secentesca icona in legno raffigurante la Madonna, alla quale è dedicato il santuario.

Itinerari ed escursioni
1) Da Prascundù si arriva a Talosio, posto di tappa della Grande Traversata delle Alpi. Dal paese di Talosio si raggiunge l'Altopianio dell'Arzola dalla quale è raggiungibile il Lago d'Eugio. Da Ciantel del Posio comincia l'escursione per il Monte Colombo.
2) Da Talosio si arriva a Schieroglio. Salendo dal santuario di Prascundù si arriva al Piano delle Masche, inserito tra le cime Rosta e Loit.

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Rivarolo Canavese

Battitura del Grano nelle pianure di Rivarolo Canavese - Torino - CamperWeb

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Rivarolo Canavese - Torino - CamperWebDi antichissime origini, situato in una zona pianeggiante, attraversata dal fiume Orco, Rivarolo è un centro molto importante del Canavese occidentale dove trovano sede numerose realtà commerciali, agricole ed industriali. Nel centro storico numerose sono le occasioni di visita come quelle presso i vari palazzi tra cui Palazzo Lomellini, ora sede di Municipio, Palazzo Palma di Borgofranco e Palazzo Farina prospicienti la bella Piazza Garibaldi.
Tra gli edifici religiosi interessanti testimonianze di arte barocca si trovano nella parrocchiale di S. Michele Arcangelo, progettata dall'architetto Bernardo Vittone, che conserva all'interno uno splendido altare maggiore decorato con marmi variegati; poi vi è la chiesa di San Giacomo, opera dell'architetto Costanzo Michela, la Chiesa della Confraternita di San Rocco e quella della Confraternita di Gesù. Di rilevante importanza è il Castello di Malgrà, risalente ai primi decenni del XIV secolo, che rappresenta, nel contesto, la costruzione più pittoresca e caratteristica del Canavese.
Castello - Rivarolo Canavese - Torino - CamperWebEdificato dai conti di San Martino, venne denominato Malgrà o Malgrato perchè costruito contro la volontà del marchese di Monferrato e dei Valperga, oppure perchè semplicemente prese il nome del sobborgo denominato Malgrà. La costruzione originaria era formata da due corpi uniti da un muro di cinta e da un'alta torre circolare ancora oggi esistente. Nel XV secolo l'edificio fu ampliato e abbellito con aggiunte e rifacimenti a scopo di svolgere principalmente funzioni abitative. Le due torri quadrate agli angoli del fronte nord sono del '500, dei secoli successivi sono lo scalone, l'atrio, il secondo piano della parte centrale dell'ala e il cortiletto attiguo alla torre. Nel corso del nostro secolo importanti restauri portarono alla ricostruzione del ponte levatoio.
Interessante è percorrere la Via Ivrea, l'antica via maestra, che rimodellata in epoche diverse, con i suoi portici è certamente una delle vie più belle di tutto il Canavese. A pochi km da Rivarolo, merita una visita il caratteristico centro di Valperga, dominato anch'esso da un imponente castello attualmente adibito a dimora per anziani; nei pressi la tardogotica Chiesa di San Giorgio, al cui interno è visibile un ciclo di affreschi del Quattrocento.
Per gli appassionati di oggettistica antica e usato, è da segnalare il Mercatino dei "Bijautagambe" che si svolge per le vie di Rivarolo la terza domenica di maggio e di settembre.

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Rivoli

www.cittadirivoli.it

dicembre

Villaggio di Babbo Natale
Per la specifica occasione viene ricostruito ed organizzato un vero villaggio nordico in Piazza Martiri della Liberta' ed interamente dedicato a Babbo Natale. Un annuale appuntamento per i locali e per i turisti, ugualmente impegnati nelle spese natalizie, e per i piu' piccini che avranno numerose occasioni di svago. Insieme per immergersi nella leggenda e nelle tradizioni nordiche gironzolando attraverso un piccolo villaggio innevato, realizzato con casette di legno, oppure cimentarsi con i pattini su un piccolo laghetto artificiale realizzato per l'occasione. Per i piu' piccini e' riservato un giro a bordo di una slitta fino alla capanna di Babbo Natale dove consegnare le loro letterine.

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino  Antiquariato
Centro Storico.  Info  011.9513276.
3^ domenica  (escluso luglio/agosto/dicembre)

Cultura e turismo in camper
Viaggi in camper e divertimenti

AcquaJoy Rivoli
Info   011.9503850  Via Colli 107/a

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Robassomero

Municipio
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Piccolo comune posto su un terrazzo panoramico sulla sponda destra della Stura ed a 19 Km da Torino. Si affaccia sulla Valle di Lanzo, nel Parco Regionale della Mandria, ad una altitudine di 360 m e con poco più di 3000 abitanti. L’origine del nome di Robassomero è Robassomerum (casalis in latino era Robassomerium), trae origini dal luogo ove anticamente vi furono grandi distese di roveri e gli abitanti erano denominati Somerj; nonostante l’assenza di documentazione medioevale è facile individuare il toponimo originato da “roba” (deruba) e “somero” (bestia da soma) testimonianza di frequenti assalti di predoni.
E’ difficile stabilire a quando risalga la sua fondazione, la sua posizione fa tuttavia ipotizzare la sua esistenza già in epoca romana, la giusta collocazione potrebbe intendersi nell’XI secolo. Fu antico feudo unito alla Signoria di Ciriè, all’inizio dell’anno 1000 fu dominio dei Marchesi di Monferrato e poi passò ai Savoia. Nella Chiesa Parrocchiale di S. Caterina vi è un quadro di S. Gregorio con una preziosa cornice artistica.

Beppe Tassone

settembre

Sagra delle cipolle ripiene
Cinque giornate di festa con il susseguirsi di una moltitudine di eventi quali un variegato mercato ambulante, manifestazioni sugli antichi mestieri della Langa, degustazione di specialita' gastronomiche e grigliate, giochi e serate danzanti.
1^ decade

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Rocca Canavese

ATL Canavese e Valli di Lanzo -  0125 618131 - www.canavese-vallilanzo.it  -  sviluppo@canavese-vallilanzo.it

maggio

Sagra del Formaggio
La manifestazione si svolge in Borgata San Rocco, al confine tra i Comuni di Corio e Rocca Canavese, e si propone di far conoscere il territorio, migliorare la fruibilità turistica, promuovere e far riscoprire le tradizioni enogastronomiche, recuperando gli antichi e genuini sapori che da sempre caratterizzano questo angolo del Piemonte.
L'intera giornata sarà dedicata all'esposizione dei formaggi tipici della Valle Malone, delle Valli di Lanzo e dell'Alto Canavese, con assaggi abbinati alle degustazioni dei vini D.O.C. del Canavese. Inoltre, presso il padiglione dell'Associazione Amici di San Rocco i visitatori potranno pranzare con i prodotti tipici del territorio e con una gustosa e tipica polenta ad un prezzo convenzionato (prenotazione ai n. 335-6535732 e 011-9282429).
La festa continua con esibizioni folcloristiche in costume, proponendo un repertorio di balli tratti dalla tradizione culturale occitana alternati a danze popolari internazionali oppure - per i più attivi - percorrendo comode e gradevoli passeggiate tra le colline e i boschi raggiungendo i centri  storici di Rocca Canavese e di Corio (attraverso il ponte Picca e la splendida area attrezzata per soste e pic-nic lungo il fiume Malone).
.  2^ decade

agosto

Sagra della pesca ripiena
.
 1^ decade (giorni 5 ÷ 10 ~)

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Romano Canavese

Municipio

settembre

Il Medioevo rivive nel Ricetto di Romano - Ignis Nocte
Ignis Nocte nasce nel 2007 dalla voglia di regalare una serata di festa al piccolo Comune oltre che per promuovere e valorizzare la cultura ed il patrimonio architettonico medievale del territorio.
Sull'onda del grande successo degli anni passati, l'annuale edizione si svolge un sabato della 2^ decade di settembre ed accoglie il pubblico già dal primo pomeriggio per concludersi con il collaudato intrattenimento serale.
Il via all’evento e' dato dai ritmi decisi dei Tamburi di Porta Traxia: alle ore 15.00 nell’antico ricetto, infatti, questo gruppo di tamburini di Castellamonte introduce la cerimonia di apertura che rievoca la conferma dei diritti del Vescovo di Yporegia sul feudo di Romano contenuta nella Bolla Papale del 1223.
La prima parte della manifestazione si svolge nel rinomato Parco della Torre dove e' possibile rivivere atmosfere perdute. Durante tutto il pomeriggio si susseguono le esibizioni di artisti nuovi e Falconeria Maestra per l'intrattenimento di grandi e piccoli con esibizioni di volo, simulazioni di caccia ed addestramento dei rapaci. Interessante cornice agli spettacoli pomeridiani la ricostruzione del campo d'arme e degli antichi mestieri a cura dell'Associazione Culturale Il Mastio e del Gruppo Storico La Motta, due gruppi di grande esperienza nel campo delle rievocazioni storiche e della ricostruzione di scorci tipici del Medioevo.
Alle 19.00 nelle vie dell’antico ricetto viene aperto il punto di ristoro in cui si puo' banchettare godendo del suggestivo scenario. Dato il sempre maggiore afflusso di spettatori delle edizioni passate, gli spettacoli serali hanno luogo in una area capiente ed accessibile, una suggestiva “arena” immersa nelle vigne nei pressi della Torre. Nell’arena tornano ad esibirsi i vari artisti apprezzati durante il pomeriggio e uniti dalla passione per il fuoco. La manifestazione si conclude col Gruppo Storico Nocturna, organizzatore dell’evento e conosciuto in tutta Italia, che si esibisce in un uno spettacolo di giocoleria col fuoco di grande impatto scenico. Al termine viene offerto un rinfresco. Si ricorda inoltre che l’ingresso è gratuito e che è una manifestazione organizzata in collaborazione con Comune di Romano C.se, Artenova, Associazione Culturale La Reis, Associazione J’Amis dal Pais e Casafavola. In caso di pioggia gli spettacoli pomeridiani e serali si terranno nell’antica chiesa di Santa Marta.

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Gruppo Nocturna *

Romano Canavese Maps Google

GPS  N 45° 23′ 22″  -  E 07° 52′ 03″  -  270 m slm

Ronco Canavese

Viaggiare e visitare in camper

Capoluogo della Val Soana è il comune più esteso della valle. Circondato da fitte abetaie e faggeti, il paese è posto tappa della Grande Traversata delle Alpi. Il paesaggio si distingue per la bellezza incontaminata della natura che lo circonda e dal fascino di antiche tradizioni culturali, artigianali e folcloristiche che ad essa si mischiano. E' un caratteristico paese le cui abitazioni sono tutte raggruppate attorno alla chiesa Parrocchia/e di San Giusto.
Interessanti sono alcune delle sue vicine frazioni che vantano la presenza di abitazioni del XVII e del XVIII secolo, come a Scandosio e a Tressi; a Servino si possono notare i "rascard", gli antichi fienili tipici dell'area valdostani, caratterizzati dalla parte superiore edificata in legno e da quella inferiore in pietra. A Recrè invece è ancora presenta una casaforte dell'epoca medievale.
Tra le passeggiate si segnalano quelle da Ronco portano al Nivolastro, a Tiglietto e da qui ai Laghi di Canaussa, questi ultimi raggiungibili anche dal vallone di Servino, dal quale si può proseguire accedere alla Valchiusella.
Nel territorio di Ronco si trova anche un Sentiero Natura, lungo il quale è presente l'antica fucina di Ronco.
Tra i vanti naturalistici di Ronco è il Vallone di Forzo, incluso nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, all'interno del quale è possibile effettuare passeggiate, ascensioni sulla Torre Lavinia, considerata la più bella cima della Val Soana, escursioni sul monte Colombo e sul Massiccio del Gran Paradiso, oltre ad affascinanti arrampicate su ghiaccio. Durante la stagione invernale esistono itinerari per lo sci alpinismo. Dal passo della Bocchetta della Fioria è possibile scendere nei Valloni d'Eugio, di Valsoera e di Piantonetto, nel territorio della Valle Orco. Oltre alle interessanti mete escursionistiche Ronco offre interessanti manifestazioni folcloristiche, come il suo Carnevale, che vede sfilare personaggi tipici della valle come il Calderaio e la Pantofolaia; nel mese di marzo si svolgono mostre di prodotti artigianali come oggetti in rame, sculture di legno, ceste intrecciate e i bei ricami floreali che adornano il costume femminile, come il "planet", lo scialle e le morbide "scapin", ovvero le pantofole di stoffa con la suola di corda.

Ronco Canavese Maps Google

Rueglio

Info Argo
Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Bassa Valchiusella (Val di Chy)

Da segnalare:
- Chiesa parrocchiale di San Filippo e San Giacomo (!430);
- Passeggiata al Monte Sinai, con vista panoramica;
- Passeggiate alla Cima Gallo e alla Cima Bossola (1509 m).

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SOSTA CAMPER

San Benigno Canavese

Municipio  011.9880054  / 9880100
Villaggio Natalizio
Bancarelle illuminate ed atmosfera dei tempi andati per questo mercatino natalizio: si gironzola per le viuzze del borgo tra esposizioni a tema, babbi natali, bimbi con le letterine e giochi appositamente allestiti lungo i percorsi.
Da visitare l'antica Abbazia di Fruttuaria.

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194 m slm  -  GPS  N 45° 15′ 00″  -  E  07° 47′ 00″ 

San Didero

settembre

Feste dell’uva e dei Funghi
Dedicate al saporito frutto delle vigne e ai profumati prodotti del sottobosco.

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San Giorgio Canavese

Viaggiare e visitare in camper

Le origini di San Giorgio Canavese sono antiche. Il primo documento in cui se ne fa cenno è un diploma di donazione del 1003 di Arduino d' Ivrea.. Per molti secoli la storia dei paese è legata alle vicende dei Conti di Biandrate, potente casata ghibellina che fece erigere, in posizione dominante il borgo, il principale maniero dei loro domini.
Dalla fine dei '700 ha inizio il periodo dei grandi personaggi sangiorgesi, forse l'elemento più distintivo dei paese: lo storico e politico Carlo Botta, la cantante lirica Teresa Belloc, l'inventore Antonio Michela, lo scienziato Carlo Ignazio Giulio, l'incisore Michele Pechenino, l'ingegnere navale Carlo Vigna, il grecista Mons, Marco Pechenino e molti altri che contribuirono all'appellativo per San Giorgio di "Atene del Canavese".
Numerosi sono i motivi di interesse offerti dal paese: si possono compiere visite culturali presso il Castello dei Conti di Biandrate oppure al Museo Civico "Nossi Rais" della civiltà passata canavesana.
Le terre fluviali dell'Orco o le Colline moreniche dove si coltiva l'Erbaluce, consentono invece distensive passeggiate a piedi o a cavallo oppure inebrianti corse in mountain bike. Infine la solida tradizione commerciale ed artigiana permette di scoprire la ricca tradizione enogastronomica di questo lembo del Canavese.

ottobre

Sagre del Marrone
La fiera del marrone ripropone i saporiti frutti della Valle di Susa.
.  3^ decade

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SOSTA CAMPER

San Giorio di Susa

aprile

Danza delle Spade
Processione e rappresentazione storica.
.  domenica più vicina al 23 aprile

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San Pietro Val Lemina

settembre

Feste dell’uva e dei Funghi
Dedicate al saporito frutto delle vigne e ai profumati prodotti del sottobosco.

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Sauze d'Oulx

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino di Natale
Tra le montagne innevate della cittadina olimpica di Sauze d'Oulx, ecco arrivare la magica e tradizionale atmosfera dell'Avvento. La la piazza del paese si illumina di luci e colori per augurare Buone Feste a tutti i visitatori del suggestivo mercatino che, con le sue numerose bancarelle allestite per l'occasione da artisti, artigiani e commercianti, propone originali idee regalo,addobbi e decorazioni per impreziosire la propria casa. Il mercatino "Fiocchi di Stelle", inoltre, propone un'ampia varietà di prodotti enogastronomici da gustare con parenti ed amici durante le attese feste natalizie. La calda ed avvolgente atmosfera del Natale Vi attende a Sauze d'Oulx.

I Re Magi - Mercatino in frazione Jovenceaux
Appena dopo Natale, a Jovenceaux si svolge un mercatino dedicato a turisti e visitatori. Passeggiando tra bancarelle addobbate a festa si avra' la posibilita' di osservare ed acquistare oggetti di diversa provenienza quali vintage, candele e monili artigiani; oppure gustare tradizionali prodotti tipici della Valle di Susa e del Piemonte ……  Sarà questa una occasione piacevole per vivere in allegria l’atmosfera post natalizia all’insegna di luci, suoni e colori che caratterizzeranno questo coinvolgente e pittoresco mercatino.
Decorazioni, statue in legno e gustosi dolciumi saranno solo alcune delle tante idee per meglio concludere l'anno nel cuore delle montagne olimpiche.

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Settimo Rottaro

Comune  - Via Massimo D'Azeglio 1 - 0125.720153   Info 

gennaio

Sagra del salam 'd patata
Insieme per vivere la festa della "Cena del Maiale" nell’Anfiteatro Morenico di Ivrea,
3^ decade

Comunicato stampa

Sagra dedicata ad un prodotto tipico canavesano inserito nel Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino ed organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Settimo Rottaro nell’ambito del Progetto Sviluppo e Valorizzazione Produzioni Tipiche della Provincia di Torino, in collaborazione con l’Atl del Canavese e Valli di Lanzo, la Comunità Collinare  Intorno al Lago  e con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e dell’ANCI.

La Sagra del “Salam ‘d Patata” vuole riscoprire un prodotto, il salame di patata, fatto di ingredienti assolutamente naturali e “poveri” come alcune parti del maiale e le patate bollite. E’ un insaccato dal gusto leggero, tipicamente piemontese, che ben si abbina ad un buon bicchiere di vino rosso canavesano. La “cultura del maiale” ormai confinata nei nostri ricordi (un tempo ogni famiglia allevava un maiale, nutrendolo con gli scarti dell’orto e del cibo quotidiano) sapeva trasformare in una festa i giorni che andavano dalla macellazione dell’animale alla cena di chiusura, un avvenimento vero e proprio atteso con trepidazione, quasi “rituale”, che coinvolgeva un gran numero di persone. “Del maiale non si butta via niente” ci ripetevano i nostri nonni e questa affermazione pare anticipare di decenni il concetto di “consumo responsabile” a cui oggi molti si ispirano.

A questa antica tradizione contadina dunque si ispira la sagra evidenziando alcuni aspetti tipici della vita rurale caduti in disuso nel periodo dello spopolamento delle campagne e del consumismo più esasperato e riportandoli all’attenzione di tutti quale spunto per uno stile di vita qualitativamente migliore.

Per l’intera manifestazione, in collaborazione con il G.E.C. Gruppo Eporediese Campeggiatori, sarà resa disponibile un’area gratuita per camper e mezzi ricreazionali

Ufficio stampa: Atl del Canavese e Valli di Lanzo – tel 0125 618131 – fax 0125 618140
e-mail: sviluppo@canavese-vallilanzo.it  www.canavese-vallilanzo.it

Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Piccolo borgo distante 50 km da Torino, adagiato su una delle colline che fanno parte dell’anfiteatro morenico della Serra d’Ivrea, alle quali si alternano pianure coltivate, prossime al confine vercellese. La struttura urbanistica ha mantenuto nel tempo una configurazione di tipo “Canavesano”: tetti a falde rettangolari con coppi rossi in argilla con la parte abitata delle case rivolta a sud e in fronte, verso nord, strutture adibite un tempo a stalle e fienili.

Cosa vedere:
Nell’area denominata “Castello”, che insieme alla Chiesa di S. Bononio formava il Cantone Castello e della Corsera (antico Ricetto), si possono vedere alcuni resti della Rocca fortificata.
I lavori per la ricostruzione della Chiesa di S. Bononio iniziarono nel 1787 e successivamente seguirono quelli per il campanile. Autore di entrambi i progetti fu l’architetto Rana, celebre per le interessanti soluzioni scenografiche tipicamente barocche.

Il territorio:
Di notevole suggestione l’ambiente naturale ancora integro nel quale è inserito il paese. Ciò lo rende una meta ideale per chi vuole trascorrere qualche giorno di relax all’aria aperta lontano dalla frenesia delle città. Per i più piccoli è appena stato inaugurato un parco giochi frutto di una esperienza di progettazione partecipata con i bambini.

Piatti e prodotti tipici
per il camperista
Viaggi e degustazioni in camper

Del maiale non si butta via niente

Un tempo quasi tutte le famiglie allevavano uno o più maiali che venivano ingrassati soprattutto con gli scarti dell’orto, del giardino e con gli avanzi del cibo quotidiano al pari di un “composter ante litteram”. L’uccisione e la macellazione dell’animale riunivano intere famiglie e amici di famiglia in una festa quasi rituale. Oltre ai prodotti conosciuti da tutti esistevano alcune usanze particolari:
- I peli più lunghi del crine venivano passati nella pece per essere utilizzati dai ciabattini per cucire le scarpe.
- La pelle del maiale (cuja) opportunamente pulita e aromatizzata veniva tagliata in pezzi, arrotolata e legata con spago per confezionare le “quaiette” o “preivi” (preti) che, insieme ai “piutìn” (zampini) venivano utilizzate nella preparazione dei “faseüj gràs” (fagioli grassi) che si cucinavano nella “tofëja” (tipica pentola di terracotta).
- Il sangue del maiale veniva utilizzato ma in modi e tempi differenti. Una parte veniva fatta depositare sopra un trito di pangrattato, formaggio grana e spezie per ottenere i “fricioëj”, frittelle da friggere nell’olio bollente. La parte rimanente veniva raccolta, durante lo sgozzamento dell’animale, in un apposito contenitore e continuamente mescolata, per evitarne la coagulazione, con un attrezzo di legno a forma di forcella chiamato “barchëlla”. Con questo sangue, rimasto liquido, si preparava nei giorni seguenti la “torta di sangue” con l’aggiunta di cipolla, formaggio grana e latte. Non essendo disponibili i forni si utilizzava una sorta di braciere in terracotta nel quale si adagiava il contenitore con l’impasto che veniva ricoperto con un coperchio piatto sul quale si poneva della brace incandescente per garantire al preparato una cottura uniforme da sopra e da sotto.
- Insaccati tipici quali il salame crudo (che veniva poi conservato sotto grasso), il cotechino e, nell’area canavesana, il salame di patata.
- La parte di carne rimasta attaccata alle costole veniva tritata finemente e serviva a produrre la salsiccia. Con lo stesso impasto ma con l’aggiunta di spezie e fegato tritato si producevano le “fresse” che venivano insaccate nella “fauda” (mesentere) assumendo la forma di una polpetta.
- Le ossa dopo lo spolpamento venivano fatte bollire a lungo in modo tale da far distaccare i gustosissimi rimasugli di carne che venivano consumati accompagnati, secondo tradizione, da un’insalata di cavoli crudi tritati finemente.
- Una delle usanze più caratteristiche, ed anche un po’ folkloristica, era quella del “salam batsaur” (salame battesimale). In un particolare budello chiamato “fundai” (intestino cieco) si inserivano la lingua e un orecchio del maiale sminuzzati o incisi longitudinalmente per essere meglio aromatizzati e si colmava lo spazio rimasto con lo stesso impasto del salame crudo. L’insaccato così ottenuto veniva poi messo a stagionare irrigidito tra quattro bastoncini di canapa opportunamente legati tra di loro. Questo insaccato voleva essere di buon auspicio per l’anno a venire e si sarebbe dovuto consumare in occasione di un battesimo.
- Altra specialità era il “salame di testa” che veniva confezionato facendo bollire a lungo le varie parti della testa. Quando veniva raggiunto il giusto punto di cottura si spolpavano minuziosamente tutte le ossa e si sminuzzava grossolanamente la carne ottenuta che veniva in seguito aromatizzata. L’impasto così ottenuto veniva adagiato su un telo di canapa che veniva richiuso in forma circolare e pressato tra due pietre in modo da far uscire il grasso ancora caldo.
- Altro capitolo molto importante è quello dell’utilizzo della materia grassa. A parte la produzione del lardo, il grasso rimanente veniva messo a cuocere in paioli di rame e pigiato con un grosso pestello di legno. Così compresso il grasso diventava liquido lasciando piccole parti di carne gustosissime: le “garisule” o “grasëtte” (ciccioli in italiano) ottime consumate ancora tiepide. Ciò che avanzava veniva utilizzato in parte per la conservazione dei salami crudi (salam bun) nella “duja” e in parte veniva usato come condimento in cucina (strutto).
- Un altro utilizzo del grasso era quello “cosmetico”. Infatti facendolo bollire in una pentola di rame con una giusta quantità di soda serviva a produrre il sapone. Un pezzo “vergine” di grasso (non trattato) veniva invece impacchettato nella carta da zucchero (che assorbiva l’unto) e appeso in cantina per essere utilizzato come medicamento per le screpolature di mani e piedi.

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Settimo Torinese

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Fiera del Cavolo
Si svolge la seconda decade di novembre quando centinaia di bancarelle coloreranno la cittadina a due passi da Torino e la animeranno assieme con manifestazioni folcloristiche e gastronomiche.
Da visitare la Torre medievale

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SOSTA CAMPER

Settimo Vittone

Viaggiare e visitare in camper

Sede della Comunità Montana della Dora Baltea Canavesana, presenta un territorio costellato da baite e borgate.  Antico villaggio romano posto a sette miglia da Eporedia, lungo la via consolare, l'attuale "Vicus ad Septimum" continua ad essere come in passato, la sosta ideale per sostare e riposarsi.
Oggi le sette miglia di allora sono diventate i dieci km di provinciale da Ivrea e dietro gli edifici più recenti si scorgono le antiche vie del centro storico culminando nella Chiesa di Sant'Andrea, di origini duecentesche e ampliata fino al 1851; l'interno, a tre navate, conserva opere di grande pregio tra le quali un pulpito in noce del Settecento e decorazioni ottocentesche del Borra.
Sopra il borgo vecchio è il Castello, di origini medievali e rifatto nel sei-settecento; la corte interna accoglie il battistero, dell'IX-X secolo, e la chiesa di San Lorenzo, la primitiva parrocchiale del XIV secolo, al cui interno compaiono interessanti affreschi tardoromanici. Una lapide sopra la porta del battistero ricorda che nell'889 fu qui sepolta la Beata Ansgarda.
Dal castello, scendendo verso il paese si incontra lungo la strada la cappella della Madonna delle Grazie. Nelle vicinanze di Settimo Vittone sono interessanti le visite a borgate quali Cesnola, caratterizzata dai suoi vigneti e dal castello dei Palma di Cesnola, Torre Daniele, dal carattere medievale, Montestrutto, le cui case si appoggiano allo sperone di roccia che dirupa sulla Dora; più in quota si trova Cornaley, Carney e Trovinasse, borgata da cui partono escursioni per il Maletto, per il Mombarone e per le vette del Roux fino alla Torretta.

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Sparone

 

Concorso Nazionale
Gruppo Storici
Ricostruzione Accampamenti

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Nel XII secolo Sparone divenne feudo dei San Martino e dei Valperga, dai quali ottenne la concessione degli statuti nel 1338. Dopo una breve dominazione da parte dei Savoia, nel 1439 il paese tornò ai precedenti feudatari e nel 1577 ottenne la riconferma degli antichi Statuti.
Il nome di Sparone cominciò ad essere associato a quello dei "magnin", gli abilissimi artigiani del rame che, lasciato il paese natale, si spingevano in ogni angolo del Piemonte e della Lombardia per far conoscere il proprio lavoro.
Posto all'imbocco della valle di Ribordone, presenta un territorio in prevalenza montuoso, che ospita una ventina di borgate disseminate fra boschi di castagni, picchi rocciosi, pascoli ed alpeggi. A sud troviamo il Monte Scoglio, a nord le cime Loit e Uja, mentre ad est si eleva il poggio sul quale sorgono i resti della famosa Rocca d'Arduino. Accanto ai resti delle mura massicce si trova la chiesa di Santa Croce, primitiva parrocchiale di Sparone, nella quale custodisce nella zona dell'antica abside alcuni affreschi risalenti al 1200/1300. Interessante è anche la chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, a tre navate e con due altari. Di fianco ad essa è visibile l'edificio sulla cui facciata appare un affresco che rappresenta l'ostensione della Sindone.
Ma la caratteristica più importante è che a Sparone a differenza di tutti gli altri paesi delle valli canavesane, il fenomeno dello spopolamento si è negli ultimi anni fermato, merito soprattutto di alcune industrie che hanno trovato collocazione nel territorio comunale, sufficienti a garantire occupazione a molti giovani del luogo e a richiamare altri nuclei familiari. L'iniziativa è dovuta all'impegno sociourbanistico di Adriano Olivetti, con uno stabilimento per la lavorazione della gomma, ancora esistente ma strutturato diversamente, è stata proseguita dalla volontà del canavesano Aurelio Ceresa, che vi ha inserito una prospera industria metalmeccanica.

Itinerari ed escursioni
1) Percorrendo la strada verso Ribordone si incontra il bivio per Frachiamo. Nel tragitto si incontra la valle del Rio Pissa dove si può ammirare la cascata che si immette nel fiume Orco. Giunti a 980 metri d'altitudine si raggiunge Frachiamo che ospita manciate di rustici casolari con le pareti di pietra, i tetti di "Iose" ed i ballatoi in legno. Da qui è possibile intraprendere un'importante escursione alla Punta d'Arbelia.
2) Percorrendo la strada che porta a Vasario è possibile ammirare la maestosa montagna, godendo oltre che un piacevole clima anche di un meraviglioso paesaggio.

Sparone Maps Google

Susa

IAT  Corso Inghilterra, 39 – 0122.622470
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Un vero gioiello della Valle di Susa dove la storia è visibilissima nelle sue molte stratificazioni attraverso edifici che evocano un passato nobilissimo e glorioso, a cominciare dal castello della Marchesa Adelaide che sposo’ il figlio di Biancamano e dette il la’ alla dinastia dei Savoia. Dal cortile si gode una vista straordinaria. A sinistra le terme romane e l’anfiteatro, a destra una piccola pieve gioiello. Passeggiando verso il parco della rimembranza ecco l’arco d’Augusto.
Susa venne fondata alla confluenza del fiume Dora Riparia con il torrente Cenischia, ed in posizione strategica per il controllo delle vie dirette ai valichi del Moncenisio e del Monginevro, nel 500 avanti cristo - prima ancora di Torino o Aosta - ed era il caposaldo della strada di valico del Moncenisio. Probabilmente di origine celtica fu potentissima prima di essere sottomessa dai romani. Ne seguì una lunga decadenza fino alla rinascita, nel VIII secolo, sotto il dominio dei Franchi. Teatro di saccheggi ed incendi, trovandosi al centro dei percorsi e delle strade che conducevano dal Nord Europa verso la città di San Pietro, fu il primo territorio ad essere sottomesso ai Conti di Moriana nell’ XI secolo. Diventata provincia sotto i Savoia seguì ininterrottamente i destini del Ducato. Dopo l’Unità d’Italia, la provincia di Susa fu conglobata in quella di Torino.
Questa sua augusta storia ne fa tappa irrinunciabile se non altro per ammirare la maestosa armonia di Porta Savoia o la cattedrale. Raggiungerla è molto facile attraverso la A-32, oppure lungo la statale della Val di Susa. Il centro storico e' chiuso alle auto.

maggio
2^ decade

Giglio Mercatino dei Fiori - Susa - Torino - CamperWeb

Tulipano Mercatino dei Fiori - Susa - Torino - CamperWeb

Mercatino dei Fiori - Susacolori - Arte e Fiori in Festa
L'assessorato al Turismo, alla Cultura e al Commercio della Città di Susa, organizzano la prima edizione di "Susacolori" Arte e Fiori in Festa. L'obiettivo di questa iniziativa è quello di migliorare il quadro di vita e dell'ambiente urbano, facendo diventare quest'azione un ottimo strumento di promozione turistica consentendo, nel contempo, di acquisire un ruolo educativo necessario per sensibilizzare i cittadini al rispetto dell'ambiente di vita quotidiana.
A tal proposito l'amministrazione inviterà la popolazione ad "infiorare" le strade, balconi e vetrine commerciali della Città in modo da renderla più gradevole possibile. Per incentivare ciò ha deciso di organizzare una Mostra mercato ed esposizione di piante e fiori, prodotti per il giardinaggio e l'agricoltura. Grande spazio anche agli espositori di oggettistica quale decoupages, pittura su vetro, ceramica, legno e pietra, vasi, intaglio su legno, composizioni di fiori secchi, ricamo, ecc.., con prodotti artigianali che abbiamo come tema i fiori.
La manifestazione si svolgerà nelle vie del Centro Storico e nel corso della giornata si terrà la presentazione della Marchesa Adelaide di Susa, del Conte Oddone di Biancamano, dei Dignitari dei Borghi e del Palio del Torneo Storico dei Borghi di Susa con spettacoli e animazioni a cura dell'Associazione Pro Loco di Susa, dei Borghi, dell'associazione "Amici del Castello" ed altre associazioni cittadine.
Pertanto non solo una mostra ma anche un coinvolgente happening di primavera, dove troveranno posto gli espositori che presenteranno piante, fiori, sementi, attrezzature, arredi da giardino, fioriture di primavera e oggettistica artigianale in genere. Sarà una colorata fila di bancarelle per il numeroso pubblico cittadino e di turisti.

luglio

Borghi in festa
Manifestazione folcloristica.
.  1^ settimana (giorno 1 ~)

luglio

Il Palio dei Borghi
Due giorni di festeggiamenti.
.  3^ decade

agosto

Festa della Madonna della Neve
.
  giorno 5

Bierfest
Birra e Musica in località Autoporto. Serate di concerti.
.  fine mese

settembre

Castagna d’Oro
Tradizionale Festival del Folklore con gruppi ospiti da tutto il mondo.
.  primi del mese

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mostra Mercato di Artigianato  -  1^ decade Luglio - Centro Storico
Panoramica Susa - Torino - CamperWebL’evento trasformerà la città in una suggestiva vetrina pre-olimpica delle botteghe artigiane, alcune delle quali insignite del prestigioso marchio dell’Eccellenza Artigiana, consentendo ai visitatori di passeggiare assaporando storia e arte. La Mostra Mercato permetterà di assistere ad un confronto tra le lavorazioni tipiche e tradizionali degli artigiani locali della Val di Susa, strettamente legate al territorio, e le altre realtà piemontesi, presentando così al grande pubblico l’artigianato artistico e tipico, vero protagonista di questa rassegna, in tutte le sue discipline. Ci saranno infatti i maestri ceramisti con i loro prodotti realizzati in loco, unici e di grande pregio, ma si potranno anche ammirare la qualità e la bellezza delle lavorazioni in legno, in tessuto e in vetro e infine sarà possibile concludere il percorso con l’artigianato alimentare, degustando dolci squisiti e golosi.
Gli oltre 15.000 visitatori saranno inoltre allietati da numerosi intrattenimenti quali: spettacoli di cabaret, proiezione di diapositive su itinerari turistici nella Val di Susa, dimostrazioni dal vivo dei Maestri artigiani, visite guidate della città di Susa a cura della Associazione Amici del Castello, dimostrazioni delle Scuole di Intaglio della Valle di Susa, concerti teatrali, rassegna dei pittori locali. Potrà essere l’occasione giusta quindi per conoscere meglio un mondo magico, creativo e ricco di valori, frutto di antiche tradizioni, del duro lavoro quotidiano e della grande abilità dei nostri maestri artigiani. Organizzazione: CNA Confederazione Nazionale Artigianato - 0122 – 622458.
Info Mauro Perotto

Mercatino di Natale "Stella Cometa"
Evento annuale ad illuminare il mercatino natalizio che vede la partecipazione di oltre 10.000 visitatori con piu' di 130 stand fra piazze e vie dell'antica Susa.  In una suggestiva atmosfera natalizia, cittadini e turisti avranno la possibilita' di incontrarsi e curiosare tra le tante proposte offerte dagli espositori: casette in pietra, presepi, decoupages, intaglio su legno, ricamo, pittura su tela, vetro e legno, ceramica, cere, composizioni floreali, addobbi natalizi e tanti altri generi.
Non mancherà l'occasione di gustare le novità proposte dai banchi enogastronomici, accompagnati da un gradevole sottofondo di musiche natalizie. Anche per i bimbi sono previsti momenti emozionanti: un favoloso castello gonfiabile li attende e potranno incontrare un simpatico Babbo Natale che, sulla slitta trainata da un moderno quad, percorrerà tutto il giorno le vie della città, distribuendo sorrisi e caramelle ai suoi piccoli amici.
Associazioni culturali e visite turistiche guidate ai monumenti cittadini ed al presepe allestito per l'occasione, saranno a disposizione negli orari 10/12 e 15/17. Ingresso Libero. Dicembre 1^ decade.
info@azetaservices.it

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Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

- Cattedrale ed i resti romani attorno all'Arco di Augusto.
- Escursione all'Abbazia della Novalesa, interessante complesso di origine romanica.
- Escursione alla vetta di Rocciamelone (m 3538), salendo in auto da Mompantero a La Riposa e proseguendo a piedi fino al rifugio Ca' d'Asti; grandioso panorama. Nell'antichita' e fino al Medio Evo il Rocciamelone era creduto il monte piu'  alto delle Alpi. Si racconta che in cima vi sorgesse un tempio dedicato a Giove Tonante e piu' tardi si credette che i demoni vi avessero raccolto un tesoro che difendevano con fulmini bufere e scariche di sassi.
- Il primo settembre 1358 vi sali' Bonifacio Rotario d'Asti portando con se il trittico ora custodito nella cattedrale di Susa, per sciogliere il voto fatto in Oriente di costruire una cappella sulla piu' alta cima delle Alpi.

Susa Maps Google

SOSTA CAMPER

Tavagnasco

Viaggiare e visitare in camper

Tranquillo centro rurale posto sul fondovalle, offre al visitatore la vista di vigneti terrazzati; boschi e pascoli d'alta quota, immersi in un paesaggio di flora e fauna alpina.
La visita al centro interessa l'elegante chiesa dell'Annunziata, di origine settecentesca, con a fianco il campanile, la cappella di San Bernardo del 1710, posta sopra l'abitato, e la cappella di S. Germano, circondata da vigneti. La Parrocchiale di S. Margherita, affiancata da un quattrocentesco campanile, si affaccia sulla piazzetta di fronte al Municipio; ultimata nel 1770, presenta decorazioni interne di grande pregio e affreschi.
Tra le escursioni principali che si possono effettuare nel territorio di Tavagnasco quella per Li Piani e da qui per alpeggi circostanti quali Gian Piovano; inoltre dal Col di Naverano, salendo al Monte Gregorio ed al Cavallaria ci si può collegare con la vicina conca di Scalaro. I più esperti potranno intraprendere la discesa semialpinistica del rio Piovano.
Tra le manifestazioni ricorrenti da non perdere la rassegna di Tavagnasco Rock.

Tavagnasco Maps Google

Torino

Municipio
APT -  Piazza Castello 161  011.535181
APT Stazione Porta Nuova  011.531327
APT  Via Roma 226  011.535901

aprile

Maratona di Torino
Manifestazione di rilievo internazionale con partenza da Avigliana e arrivo nel centro storico.

giugno

Festa di San Giovanni.
Celebrazione folcloristica del patrono della citta'.
.  3^ decade (giorno 24 ~)

ottobre

Salone del Gusto
Un appuntamento biennale con l'eno-gastronoma di tutto il mondo: per conoscere, assaggiare, acquistare ed imparare.
. 
3^ decade

dicembre

Mercatino di Natale
L'evento si svolge a Borgo Dora, antico borgo degli stracci, su un area di 150.000 mq e sede di vari esercizi commerciali, cinquanta casette di legno ed un centinaio di bancarelle all’interno del Cortile del Maglio; inoltre viene allestita una esposizione di Presepi curata dal Gruppo amici del Presepe di Moncrivello.
Lungo le vie di Borgo Dora vengono allestiti banchetti tematici: vintage, oggetti creativi, capi di moda antichi, oggetti d’arte, strumenti musicali, dischi in vinile ormai introvabili, utensili strani, complementi di arredo di un tempo, prelibatezze alimentari, ecc.
Gli espositori provengono da una moltitudine di localita' italiane (Bologna, Alessandria, Genova, Aosta, Foggia, Milano, Novara, ecc. ) ed estere (San Pietroburgo, Betlemme, Lima, Finlandia, Francia, Giappone, ecc. ) proponendo articoli natalizi e non (addobbi per l’albero di natale, presepi, composizioni floreali, sculture in argilla, oggetti in ceramica/vetro/legno, ricami su stoffa, maglioni provenienti dai paesi nordici, cappelli di feltro, manufatti in cera come le immancabili candele ed i vasi.
Per i piu' golosi viene allestita un’area all'interno dei giardini esclusivamente dedicata ai dolciumi e dove ci sara' la possibilita' di assaggiare dolci tipici, fonduta di cioccolato, vin brule', zabaglione, tisane, ciambelle, bomboloni, crepes dolci e salate, agnolotti tipici piemontesi, brasato al barolo, gnocchi al Castelmagno, bagna cauda. E dopo gli assaggi si potra' decidere di acquistare prodotti tipici del Piemonte e di varie regioni italiani (formaggi DOP, miele, cioccolato, vini, dolci artigianali e funghi).
Tutti i fine settimana di dicembre il “Borgo di Natale” si arricchisce con lo storico mercato delle pulci del Balon, tra i più caratteristici d’Italia, mentre la prima domenica di dicembre c’è il tradizionale Gran Balon: mercatino dell’antiquariato e dell’usato.
A Borgo Dora per tutto il mese le botteghe antiquarie resteranno aperte con le loro offerte natalizie e nei numerosi locali del Borgo ove è possibile prendere il tradizionale aperitivo torinese, cenare o tirar tardi la notte sorseggiando un long drink.

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Gran Balôn.
Caratteristico mercato dell'usato e dell'antiquariato. Si svolge a Porta Palazzo e ci si trova veramente di tutto: mobili antichi, stufe bellissime e particolari, quadri e cornici …. su più di duecento bancarelle che fanno rivivere l’anima più autentica della Città di Torino.
Seconda domenica di ciascun mese
Associazione Commercianti Balon - Via Borgo Dora 3/o - 10152 Torino - Tel. 011.4369741 - associazione@balon.it - www.balon.it  

Mostra Nazionale dell'Antiquariato.
Ha luogo in primavera presso Palazzo Nervi.

Mercatino Antiquariato
- Via del Balon. Info 011.4369741.
.  2^ domenica

Mercatino Antiquariato
- Piazza Carlo Alberto. Info  0121.353465.
.  2° sabato (escluso luglio/agosto)

Mercatino Antiquariato
- Piazza della Gran Madre.  Info 0121.353465.
.  3^ domenica  (escluso luglio/agosto )

Cultura e turismo in camper

 

Viaggiare e visitare in camper

Museo Regionale di Scienze Naturali
.
  011.4326354

Palazzo Madama
Recentemente riaperto al pubblico dopo importanti lavori di restauro

Viaggi in camper e divertimenti

Parco Martinat
Il Parco Martinat si estende per circa ottantamila metri quadrati sulla collina ai confini dei comuni di Pinerolo e San Pietro Val Lemina. Il clima è eccezionalmente favorevole; per questo motivo la zona è stata scelta per stabilirvi la sua collezione di uccelli esotici, una delle più grandi del mondo: oltre duemila esemplari di cui la metà pappagalli. Lo scopo principale del Parco è quello di far riprodurre e conservare per le future generazioni specie che attualmente sono in grave pericolo di estinzione. Il Parco, inoltre, offre un sicuro ricovero ad animali che altrimenti sarebbero stati soppressi: è il caso delle tigri e dei leopardi attualmente ospitati che rimangono di proprietà del privato che li ha allevati. E così per pappagalli scimmie, procioni, tartarughe e molti altri animaletti tenuti in casa sino a che non si sa più che farne.
Info  0121.303199  Via S. Antonio

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SOSTA CAMPER

Torre Canavese

Municipio   0124 501070  Info

agosto

San Defendente, patrono
Cinque le giornate di festa organizzate dalla Pro Loco e dedicate al santo patrono. In programma musica in piazza, padiglioni gastronomici, serate danzanti ed altre iniziative.
.  3^  decade

Torre Canavese Maps Google

45° 23′ 00″ N  -  7° 46′ 00″ E 

Trausella

Info Argo
Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Alta Valchiusella (Valle di Brosso)

Da segnalare:
- Chiesa parrocchiale dei Santi Grato, Andrea e della Vergine Assunta (1850);
- Passeggiate al Bric di Trausella ( 1067 m), con vista panoramica sulla Valle;
- Caseificio Cooperativa La Buona Terra Damanhur.

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SOSTA CAMPER

Traversella

Info Argo
Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Alta Valchiusella (Valle di Brosso)

Da segnalare:
- Chiesa di Santa Croce (1825, con altare del 1650, organo a 650 canne del 1834, campanile del 1700);
- Cappella di Cali (XVII secolo);
- Museo delle Miniere (antiche miniere per estrazione del ferro);
- Palestra di roccia;
- Sentiero delle anime (incisioni rupestri, epoca preistorica, altezza massima 1180 m);
- Fondo (borgata caratteristica, 1074 m);
- Rifugio Charomonte (2014 m);
- Laghi della Furce (2150 m);
- Traversata a Pianprato (Valle Soana, altezza massima 2415 m);
- Monte Marzo (2756 m);
- Traversata a Champorcher (Valle d’Aosta, altezza massima 2620 m);
- Monte dei Corni (2780 m);
- Pera dij Crus, (incisioni cruciformi attribuite ai Salassi, 1222 m);
- Salita Monfandi (2820 m).

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SOSTA CAMPER

Usseglio

ATL Canavese e Valli Lanzo  Corso Vercelli, 1 - 10015 Ivrea (To) - 0125 618131 - Info

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mostra Mercato della Toma di Lanzo e dei Formaggi Tipici d’Alpeggio
Mostra Mercato della Toma di Lanzo e dei Formaggi Tipici d’Alpeggio - Usseglio - Torino
La Toma di Lanzo ed i formaggi tipici di alpeggio saranno protagonisti della manifestazione sove verranno premiati da una giura di esperti i migliori formaggi nella categorie bovino, caprino e ovino.  I visitatori avranno la possibilità di degustare una vasta scelta di formaggi di montagna e nel contempo anche di divertirsi partecipando alle varie distrazioni musicali e ludiche che fanno pure parte del programma di questo avvenimento.
.  2°  fine settimana di luglio

Usseglio Maps Google

Valperga

settembre

Giostra del Saracino
Ha luogo in un celebre castello la manifestazione che rievoca i fasti del Medioevo; sono previsti spettacoli in costume, una gara equestre ed altre manifestazioni.
.  2^ decade

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Valprato Soana

Viaggiare e visitare in camper

Altitudine: m 1113 territorio montano, altitudine minima m 1087, altitudine max m 3308. Superficie totale del territorio: 87.320 mq Popolazione: 149 residenti.
Il Comune di Valprato Soana è servito da una autolinea Satti che si arresta nel capoluogo nei mesi invernali, nei mesi estivi prosegue fino alla frazione Campiglia e la frazione Piamprato, che sono le due frazioni principali del Comune.
Valprato è il centro della valle, da cui partono poi le due diramazioni verso Piamprato e Campiglia. A Valprato c'è il municipio, l'ufficio postale, la sede del Soccorso Alpino e della Pro Loco. É stato ultimato il campo polivalente nel centro del paese, per calcetto, tennis, pallavolo e pallacanestro, due campi di bocce, e per i meno sportivi è stata creata un' area attrezzata per barbecue, completa di parcheggio, strutture in legno il tutto in mezzo al silenzio della natura di Valprato.
Piamprato è l'ultima frazione di Valprato Soana che si può raggiungere per mezzo della strada provinciale. Nei mesi estivi si possono fare numerose escursioni, e per gli appassionati è stata attrezzata una palestra di roccia di media difficoltà. Nei mesi invernali si può praticare lo sci da fondo (la pista è lunga 5 km), sci alpinismo, è in funzione un impianto di risalita del quale si prevede un ampliamento ed un impianto di innevamento artificiale, si può praticare inoltre scalata su ghiaccio di una cascata.
A Campiglia d'estate si possono fare escursioni in alta quota, raggiungere la Valle d'Aosta e il Parco Nazionale del Gran Paradiso. L'intera frazione si trova nel Parco e si possono individuare animali protetti quali il camoscio e lo stambecco durante tutto il periodo dell'anno.
Anche qui come sul versante di Piamprato c'è più di una palestra di roccia, si può praticare equitazione, mountain bike, tennis e durante l'inverno è in funzione una pista da fondo, e si pratica sci alpinismo. Per il futuro prossimo è già in fase di approvazione il progetto del Giardino Botanico.

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Venaria

settembre

Rievocazione storica
Tutta la città sarà coinvolta in questa giornata vissuta al passato ed ambientata nel  '700: personaggi in costume, sfilata di carrozze , dimostrazione di antichi mestieri e degustazione di antichi sapori.
.  2^ decade (giorno 15 ~)

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatini di Natale
Il Natale e' uno dei momenti più magici dell’anno …. e si puo' viverlo nella sua pienezza visitando questo mercatino pienamente immerso nella magia e regalita' della Reggia.
Il visitatore avra' l’opportunita' di scegliere fra mille idee regalo, avvolto in una atmosfera elegante e ricercata, accompagnato da canti natalizi, allegre armonie e dolci note.
Lungo la maestosa Via Mensa numerosi stand addobbati con decorazioni natalizie, offriranno la possibilita' di scegliere tra oggetti in ceramica ed in vetro, tessuti ricamati, statue, giocattoli, scoprire tra le bancarelle pregiate creazioni artigianali, candele profumate e oggettistica di vario genere. In questa splendida citta' storica le creazioni dell’artigianato andranno di pari passo con le squisitezze eno-gastronomiche e della pasticceria locale, il profumo della cannella e delle spezie, il vin brula' e gli abeti decorati sprigioneranno nell’aria.
Anche per i piu' piccini sono previsti momenti emozionanti. Potranno infatti incontrare un simpatico Babbo Natale al quale consegnare le loro letterine e che, percorrera' le vie della citta', distribuendo sorrisi e caramelle ai suoi piccoli amici.

Mercatino Antiquariato
Viale Buridani. Info 011.4520835.
.  3^ domenica (escluso agosto)

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Vico Canavese

Info Argo
Viaggiare e visitare in camper

Ai piedi della Torretta delle Cime, una zona ricca di aree prative, Vico Canavese apre le sue porte con la vista dell'ampia piazza Garibaldi, fiancheggiato da alcuni edifici ottocenteschi e dalle strette vie del centro. Nel suo nome traspare l'antico appellativo di "vicus", villaggio aperto, attribuito agli insediamenti agricoli delle centuriazioni romane. Tra le visite più interessanti suggeriamo quella alla Parrocchiale di San Giovanni Battista, posta su un'area sopraelevata unita a Piazza Garibaldi da una scalinata ombreggiata da conifere.
Interamente ricostruita nel Seicento, presenta una facciata affrescata in epoca più recente e un bel portico; l'interno a tre navate ospita tre altari e un pulpito in legno; a fianco dell'abside un campanile romanico in pietra con tre ordini di bifore.
Importante la presenza della R.T.M., l'Istituto per le Ricerche di tecnologia Meccanica e Automazione, un'associazione senza scopo di lucro fondata nel 1966 da Fiat, Finmeccanica e Olivetti. Essa conduce ricerche avanzate in vari settori, come quello dei laser di potenza e delle applicazioni CAD-CAM.
A circa un km e mezzo da Vico Canavese la frazione di Drusacco, una borgata affacciata sul versante sinistro della vallata principale. Sviluppato lungo la provinciale, è un luogo climatico apprezzato fin dall'Ottocento. A Drusacco è consigliabile una sosta presso la Parrocchiale di San Rocco, eretta nel Seicento in buono stile barocco. Con bianche pareti esterne, mostra un interno a navata unica con decorazioni cromatiche e pitture del Soggio. Frazione di Drusacco, Inverso, sulla sponda destra del Chiusella e collegato a Vico Canavese da una strada passante per il ponte di Trausella. Il villaggio è composto da poche case raccolte attorno alla parrocchiale della Visitazione.
D'inverno, in caso di innevamento sufficiente, è aperto un anello per lo sci da fondo, lungo circa 5 km.

Cultura e turismo in camper
Viaggiare e visitare in camper

Alta Valchiusella (Valle di Brosso)

Da segnalare:
- Chiesa di San Giovanni Battista (Vico, 1600 circa);
- Chiesa di San Rocco (Drusacco, 1600 circa);
- Passeggiate panoramiche alla Cappella Crant (740 m), Balmella (740 m), Cima Castro (840 m), Cima Castello (960 m), Bocchetta del Piano (940 m), Chiara (Ponte romano, 940 m), Prà di Vico (970 m), Pian Campiglia (1000 m), Fontana Acqua Bella (1130 m), Ponte di Bourdivera (cascata, 1140 m), Pian dei Muli (1450 m), Monte Cavallaria (1464 m), Torretta delle Cime (1560 m), Colle Pian del Gallo (1800 m), Monte Gregorio (1960 m), Cole Finestra (2300 m), Lago Limau (2330 m).

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Vidracco

Cultura e turismo in camper
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Valchiusella:  escursioni ed ambiente

E'’ il primo paese della Valchiusella  (la bassa Valle era chiamata Val di Chy).  Da segnalare:
- Chiesa di San Giorgio (1717), nel concentrico;
- Cappella di San Rocco (1300 circa), nel parcheggio dell’area attrezzata Torre Cives;
- Torre Cives (1200/1300), torre di avvistamento nell’omonima Area attrezzata;
- Area attrezzata Torre Cives, con area pic nic, acqua potabile, belvedere, dieci minuti di cammino con strada sterrata, a piedi o mountain bike;
- Ecomuseo dell’acqua (mulino ristrutturato del 1850), con passeggiate a piedi o mountain bike lungo il lago artificiale, area attrezzata, capanni di osservazione ornitologica, belvedere diga di Gussej e orrido del torrente Chiusella: visite guidate su prenotazione, Comune Vidracco, tel.0125 789037, 791122). Visita guidate, su prenotazione, all’impianto idroelettrico proprietà Enel Green Power.
- Consorzio Damanhur Crea
- Tempio dell’Uomo, proprietà privata Federazione Damanhur: Sale decorate con affreschi, mosaici e vetrate artistiche, sculture.
Informazioni Associazione Olami Damanhur, tel 0124512236 -
argo@damanhur.it

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SOSTA CAMPER

Villar Focchiardo

Municipio  011.9645025

ottobre

Fiera della Toma
Sagra del Marrone
Un trionfo per l’enogastronomia della Valle. Oltre alla famosa manifestazione che celebra i marroni, anche una affollata mostra-concorso con la partecipazione dei frutti selezionati dall'Associazione produttori. 
.  fine settimana 2^ decade

Villar Focchiardo Maps Google

SOSTA CAMPER

Villar Perosa

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino martedì e giovedì mattina

Villar Perosa Maps Google

SOSTA CAMPER

Villastellone

agosto

Sagra del Pesce
.
 3^ decade (giorni 26, 27, 28 ~)

Villastellone Maps Google

Viu'

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Fiera di San Martino
Novembre - info

Viu' Maps Google

Vistrorio

Info Argo
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Bassa Valchiusella (Val di Chy)

Da segnalare:
- Chiesa di San Bartolomeo (XIV secolo, con campanile di epoca romanica);
- Cappella di San Sebastiano (1700 circa);
- Resti di un ponte romano;
- Cappella di San Rocco (1762).

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SOSTA CAMPER

Volpiano

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Mercatino di Natale
Le Magie di Natale a Volpiano, storico paese alle porte di Torino, che si estende ai piedi della collina morenica della Vauda, propone nel periodo dell'Avvento il suo caratteristico Mercatino di Natale nella Piazza Vittorio Emanuele II tra il Palazzo Comunale, la Chiesa Parrocchiale dei SS Pietro e Paolo e la Chiesa della Confraternita. Nella piazza del centro sono sparse le bancarelle addobbate con cura da artigiani, artisti e commercianti che propongono idee, creazioni e prodotti legati alla tradizione del Natale: addobbi natalizi, casette in pietra, lampade, cere, angioletti, sculture, presepi, ricami, composizioni floreali, prodotti artigianali, profumatissime spezie e prodotti tipici. Una atmosfera natalizia di luci, suoni e colori a Volpiano. Buon Natale!

Nella lista manca ancora un evento? Segnalatecelo e lo inseriremo

Si raccomanda vivamente di controllare sempre ed a priori il regolare svolgimento delle manifestazioni in quanto date e programmi riportati sono da intendersi puramente indicativi e soggetti a variare negli anni (anticipo, posticipo, annullamento, ecc. ). A tale "regola" non sfuggono i mercatini (mensili e settimanali) che possono sospendere l'attivita' durante i mesi estivi; CamperWeb non si assume responsabilita' per eventuali errori od omissioni.

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